Posts Tagged ‘Lyrics’
Alle estati addosso di Jovanotti, preferisco i volti stellari di De Niro, Walken & George Lucas
Lo stagista inaspettato, un film che non ti aspett(era)i e la colonna sonora spinge
Questa melodia cangevole, delicata, che non stimola la diuresi, no, non fa affatto cagare, non è musica escrementizia da tossici in(n)al(z)anti ogni becera canna, ma uno stimolante “digestivo” per sopperire alle carenze psico-emozionali della nostra vita imperitura, combattiva (in) ogni dì di albe ceree e poi miracolosamente giovanili nei tramonti rossi della ser(r)a.
De Niro, nella sua recitazione sobria, misurata al “labbro”, che mesce il cuore al sapere “duro”, alla sua senile baldanza moderata da saggio navigato, ci mostra cosa significa la “melassa” dei nonni senza eccedere in sentiment(alism)i dementi.
Egli pondera le sopracciglia, le inarca con gusto “aspirante” collegato al cervello che respira di “narici” riflessive su occhi a mandorla che sanno quanto un Sol levante non è ancor vi(t)a calante e già insaporisce l’anteprima con una performance da secondo a nessuno.
di Stefano Falotico
Mi piacciono Colin Farrell, Sergio Leone, Clint Eastwood: sono tamarro e/o frocio? No, mi piace anche Enrique Iglesias
Una nuova filosofia perbenista si sta impossessando delle vostre anime timorose e castigate. La borghese visione flaccida della vi(s)ta, un po’ alla Paolo Mereghetti, il quale, a suo (ar)dire, parzial-mente stronca, come s(appiam)o, sia C’era una volta il West che… in America. E “irride” con boria alla Indio i gira(ment)i del mitico Sergio, secondo lui a volte macchinosi nelle scene di raccordo. Son (s)cene di cor(t)e(ggiamento)! Ma quale retorica, in quei panorami grandangolari v’è la perfezione modulata d’un Leone che ama con passione. Si chiama romantic(ism)o, così come il bel, “sciupato” Ray Velcoro/Colin Farrell, nel penultimo episodio di True Detective 2, non resiste al fascino “traumatico” della McAdams e comincia a “darci”… un (as)saggio, sbaciucchiandola in punta, “impunito”, di lingua, dopo qualche piedino… nel “succhiotto” a pelo, a pelle, dopo aver aspettato tutta la sera, no, la serie, di “che du’ palle, ora dammela”.
Nessun(a) El Per(d)ón… anzi, come un maschile Madonna mia quanto sei bona di reminiscenza allaCiccone su format(o) Sean Penn “al bacio”, all’amatriciana con molto vinello di sua Evita, e non (si) e-vira… “Vibra”…
Sotto la Luna, mentre il compagno muore trafitto in pancia da un killer che spezza ogni Splendore nell’erba… più cattivo del Volonté nostro di Per qualche dollaro in più…
E questo è sentir…
di Stefano Falotico
Avete mai pensato che il Cinema di Nanni Moretti è uguale alle canzoni dei Tiromancino? Stessa atmosphere fra il nauseabondo e lo speranzoso tristarello
Lo so, certi giorni mi piglia male e divento abatantuonesco, inveendo su qualcuno.
Oggi è il turno di Moretti, qualcosa non mi ha mai convinto di tal ecce bombo.
Meglio, forse, la guasconeria ribalda e spensierata del grande Bombolo, homo non sapiens eppure ridens.
Un Cinema, quello di Nanni, che gira attorno a drammi esistenziali sf(i)oranti il patetico, da brioche con cappuccino amaro e una sachertorte per risollevar gli umori altalenanti, un Cinema lento che si (sof)ferma, da pause e menopausa, senza la virilità di Sylvester Stallone. Clicca sul Bombolone, dai, è più dolce!
Un Cinema (a)politico, ambidestro, senza gancio sinistro ma da Tiromancino.
Io sto pensando questo, mi lincerete, lo so. Il Cinema di Nanni Moretti è tristemente melodrammatico come le canzoni dei Tiromancino. Non so perché, canta ZampaGUAGLIONE e mi ricorda il Nanno!
di Stefano Falotico