Posts Tagged ‘Luca Pacilio’
Luca Pacilio e i videoclips in questa era di YouTube. Peccato che la pronuncia dei suoi miti non sia musicalmente perfetta
Pacilio, va detto, emana un fascino misterioso da ambiguo tuttologo non so se veritiero o coerente, oppure furbo di classe ma, ammettiamolo, acchiappa. Quindi, comprate questo libro ed entrate nella mente di Luca, man che (non) sa.
Notiamo però che anche l’impeccabile Luca… si è avvalso del montaggio perché, rimane il dubbio, si sarà incartato nel suo eloquio fluido. Il montaggio taglia-delinea, fa scorrere, aggiusta, uniforma e il videoclip così diventa (non) perfect.
Comunque, il Pacilio che si sforza di emulare i divetti musicali odierni, tipo Bieber, lascia esterrefatti. E, qui, comprendiamo che le faccette servono sempre, oggigiorno, per promuoversi. Emoticon formato simpatia on video-promoter ammiccante? Poi, no a quella domanda retorica finale. Che sbaglia in modo devastante. Non si chiede mai, se si promuove appunto un libro della stessa casa editrice che realizza la promozione, quale libro bisognerebbe acquistare. Mi sembra oscenamente ovvio più di MTV. Inoltre, David Bowie non si pronuncia BAUI, ma boui.
Questo è essere spietati!
E la E di Vimeo siam sicuri che si pronunci chiusa, Pacilio?
Ora, il Pacilio, disturbato da queste mie annotazioni, andrà su tutte le furie e mi urlerà che io non sono nessuno per provocarlo in questo modo.
Chi ti credi di essere? Come ti permetti?
Io sono William Munny. Lei, Pacilio, invece, vada a dar da mangiare ai porcellini nel recinto. E stia recintato senza fare il gagà.
Lo avevo detto che avrei spaccato il culo a tutti. Ma non mi credeste.
“Gli spietati” a Venezia, il Pacilio
Il Pacilio ha il suo perché elegantemente fascinoso. Il tizio in mezzo è inesistente, la ragazza è impostata. Ci vuole più sex nello sguardo, quel vive(u)r il Cinema con maggior entusiasmo. Invece, mi sembra poco sciolta. Guardi mia che il traghetto è drago. Approfitti e al più presto si imbarchi.