Sì, racconto spesso stronzate inaudite che danno un tocco di vivacità a questo mondo spento e anchilosatosi in pregiudizi cattivelli.
E questa che vi racconto è indubbiamente una stronzata.
Quando invece vi parlo di come sozzamente mi sverginai, di come m’infilai in selve oscure, assaporandone ogni olezzo piccante, non mento. Ancor patisco gli strazi di quella notte a lei ingorda che, di mia deflorazione sconcia, mi rese di sperma lordo.
Quando vi dico che andrò a ritirare un attestato perché ho vinto un concorso letterario, non dico panzane. Vedrete la mia cornice poiché son scrittore modernista che ama l’antiquariato e i sapori antichi del mio letterario sperimentalismo già molto avanti. Tanto avanti che, alla fine di ogni libro, devo regredire di cinquemila anni, altrimenti m’internerebbero per avervi rivelato troppe verità che, io so, vivrete di malavoglia. Sì, dietro un cambiamento vi è sempre sofferenza.
Quando vi racconto delle mie disavventure, delle cimici che ronzano nella mia stanza e delle sette camicie che mi fan sudare per schiacciarle, narro il vero.
Ma passiamo invece a una geniale falsità che rende l’esistenza più sognante.
Sì, nel 2000 recitai con Marlon Brando e De Niro in The Score. Quello che pensate sia Edward Norton, invece, sono io.
Come attestato dalla locandina del nuovo Blu-ray, dal 17 Gennaio 2019 in vendita su Amazon.
Imperdibile.
Il finale del film è però quello alternativo. Norton non si fa inculare da Bob ma, bevendosi un bourbon, glielo piazza dritto con tanto di deriderlo come un mentecatto barbon’! Ah ah.
Eh sì, sono veramente un Genius-Pop.
di Stefano Falotico
Marlowe alla James Caan, eh già, dovrebbe indagare su questo qua, un quaquaraquà! Ah ah
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Leggete sotto che razza di commento inserito da tal abietto anonimo, per modo di dire. Scrive anche in perfetto italiano, niente da aggiungere, eh eh, sue testuali parole: i molti più sicuri spasmi in solitaria.
Che già scrivere i molto più sicuri non sarebbe, anzi, togliamo il condizionale (per lui vi sarà la custodia cautelare con le varie condizionali? Uh uh), non è un grande italiano.
Insomma, no comment, un personaggio che parla da solo, vive in totale solitudine e, come si suol dire, si commenta da SOLO. Poveretto. La sua rabbia è spropositata, sono davvero spaventato.