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In memoria di Don Rickles, il Falotico, uomo deniriano-scorsesiano, esperto di Calcio, possibilmente di Cinema, tranne della Coppola, specialista nelle provocazioni


25 Sep

Beguiled, The

Ebbene, godetevi questa “postuma” clip del Don che dialoga al vetriolo con De Niro e Scorsese. Ficcatevela, e dopo bevete un tè dandomi del tu, perché anch’io come Rickles provoco, alle volte inusitatamente insulto con far “aggressivo”, moderandomi in lampi ridenti di teschio ambulante su cazzate irriverenti e dunque amabili sputate dalla mia bocca poco logorroica ma secca come un orgasmo che tu non avrai mai, perché sai solo schiumar di rabbia con un’amante che non ti attizza. So che vi vien grossa la bile a sentirmi, ma uditemi e leggetemi, voi del volgo che ignorate le messe in scena di Sofia Coppola e l’accusate di nepotismo. Codesta, di una bruttezza imparagonabile, ha firmato un film ingannevole, L’inganno, che Mereghetti definisce accademico e semplice, sorvolando sulla fotografia estetizzante ma assegnandogli comunque due lodevoli due stellette a mezzo. Al che, invoglio una discussione su Facebook e si “accalcano” i commenti, alcuni mi prendono di mira e io, pur non essendo schivo ma esponendomi apertamente, anche di mentalità apertissima, non mi schivo e neppur li schifo. Sostenendo le loro ire nell’alimentarle con le mie battutine. Sì, sono un battutista, qualcuno direbbe battutaro, ma non conosce l’italiano ed è solo un cazzaro. Battutaro non esiste nella nostra lingua, ma usatela con far tagliente e acido per solleticare le incazzature altrui. Non frenatela, scioglietela nella saliva e inserite dentro anche le vostre “olive”. Questa sì che è una cazzata, ma è anche un cazzone che sa far godere. Ah ah.

Ebbene, alcuni dicono che la Coppola abbia firmato un remake di classe, con un cast perfetto e una scenografia degna dell’Oscar. Altri la criticano perché di troppa beltà si può morire, lo sa bene Nicole Kidman che è tutta rifatta. Ma Farrell vuole farsela nel film? Era meglio Eastwood? Don Siegel spingeva sull’ambiguità, la Coppola esagera in inquadrature sofisticate, troppo costruite, troppo artefatte e se il film di Siegel si basava sul non detto… quello della Coppola si basa sulle espressioni di Colin.

Ma ora parliamo di Calcio. Ieri si è sostenuta la sesta giornata di serie A, che invero si è giocata anche Sabato di anticipi. Ho posticipato le mie considerazioni al lunedì. Federico Chiesa, uno stronzo come pochi, ha firmato la rete più “coppoliana”, con una parabola discendente di ascesa verso gli applausi del Franchi. Federico non sarà poi il fenomeno che dicono, ma sono franco, il suo goal è più “godibile” della faccia di Sofia. Il Bologna ha vinto allo scadere grazie al baby Okwonkwo, calciatore nigeriano che non ha problemi d’integrazione, per la rabbia di Salvini che vorrebbe che il Bologna non si salvasse. Il Crotone batte il Benevento, per una sfida fra terroni disperati, l’Inter passa col Genoa col solito culo e la Juventus si dimostra la squadra da battere, nonostante il Barcelona l’abbia ridimensionata in Champions. Buffon la dovrebbe smettere di fare il buffone con Ilaria e pensare a “tirarlo” meno e a ritirarsi, mentre Vincenzino Montella ha le ore contate come un film di Dennis Hopper con Jodie Foster.

Questo è quanto, stasera mangerò cappelletti a cena. Voi date a vostra moglie o alla vostra compagna una cappella. Se siete credenti, quella della Chiesa, se siete “porcelli” quella di “quello”. Che è l’amante. Ah ah. E poi confessatevi per avergli fatto le corna con una che tifa per il Napoli.

di Stefano Falotico, un uomo che non potete ingannare ma solo dargli ciò che è del suo Clint.

 

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