E trascorse un’altra settimana, amici e fratelli della congrega.
Qui sarò un po’ come Fabrizio De André, maestro della polemica satirica, compositore di canzoni tristemente arrabbiate, scagliate sfacciatamente in viso ai perbenisti ipocriti, sbattute in faccia dinanzi agli ignoranti.
Abbiamo vissuto, in questi giorni, nella sepoltura vivente dei nostri polmoni soffocati nell’asfittica dittatura sanitaria e forse anche molto fascista.
Conversando con un mio amico su Facebook, concordammo io e lui che dietro il Covid-19 vi siano quasi esclusivamente ragioni politiche. E forse ebbe ragione il premio Nobel Luc Montagnier, il quale sostenne che il Coronavirus fu elaborato in laboratorio e fu sperimentato sui pipistrelli.
Ma l’esperimento fuggì pericolosamente di mano, i potenti tacquero in merito alla letalità del virus oppure lo usarono come deterrente per frenare un’espansione delle libertà più democratiche. Per rallentare la globalizzazione oramai implacabile. Per chiuderci nel silenzio, per reprimerci nella paura più oscurantistica. Esaltando un orrendo ritorno alla barbarie quasi nazista da bruciati vivi in maniera apocalittica.
Ne sapremo di più nei prossimi anni quando, con tutta probabilità, se la situazione costernante attualmente vigente che ci recluse in casa come morti viventi, eh sì, dovesse essere sanata, molti film sull’argomento verranno realizzati.
Contagion fu profetico oppure La città verrà distrutta all’alba lo fu di più?
Le ronde dei carabinieri si aggirarono perfino lungo i viali alberati. Terrorizzando affinché, intimoriti da decreti e imposizioni debilitanti, limitanti la fluida circolazione vitale, dunque anche emozionale, i cuori delle persone si rannicchiassero nella solitudine più schiacciante.
Piazza pulita anche in tutte le piazze. Desertificate, bonificate dagli spacciatori che, a tarda notte, vendettero “bene” la loro “merce”, contrabbandando un po’ di dignità per arrivare a fine mese con meno acqua alla gola e qualche strozzapreti nelle mutande. Che baccalà!
Ripulite però furono le aiuole, no, la aule anche da ogni manifestazione e comizio pubico, no, pubblico. Salvini prese su parola, incitando la folla come Arthur Fleck/Joker, regalando populismo e qualunquismo a iosa. E i folli incitarono, non se eccitarono o misero incinte le loro compagne, abbastanza folli, appunto, rese ancora più pazze poiché non poterono recarsi in viaggio alla volta di follie d’amore anche con gli amanti loro che non poterono rifornirsi alla stazione di “pompe” col diesel.
Il distributore automatico delle sigarette dista più di duecento metri da casa tua? E quello dei profilattici, invece? Ecco allora che l’appuntato dell’arma usò la fiamma tricolore del suo maschione con la moglie incendiata di passione incazzata con la “lupara”. Zitta e muta fu lei, serva del suo marito padrone dopo una giornata in cui, essendo costei uscita per comprare dal droghiere un po’ di zucchero, fu dall’amico geloso del marito, eh sì, parecchio multata con una contravvenzione segnaletica nella sua zona erogena più sacra del Vaticano. Nel frattempo, la vita mia andò avanti. Anche indietro. E, fra stati contemplativi, film rivisti ad libitum, un amore forse riscoccato in maniera inaspettata, scatenandomi emozioni inaudite, un’altra stagione ci aspetterà, amici e nemici. E i sogni non finiranno in men che non si dica.
Non diverremo psicotici come il Lex Luthor di Jesse Eisenberg, non saremo solo bellimbusti come il Batman di Ben Affleck, non diverremo dei manichini come Henry Cavill ma continueremo a sognare un bagno caldo con Amy Adams.