Ecco, non conosco le logiche distributive italiane. Ma mi par inspiegabile che due film con De Niro, usciti oramai da una vita sul mercato americano, non siano mai stati diffusi in Italia. Neppure in home video. E neanche nei passaggi televisivi.
Non sono due film eccelsi e certamente non si possono definire blockbuster. Non sono affatto due pellicole dalla forte attrattiva commerciale, sebbene la storia di Roberto Durán possa allettare molti appassionati di storie pugilistiche. Per di più, l’attore che lo interpreta, Édgar Filiberto Ramírez Arellano, ah ah, è stato recentissimamente Gianni Versace per il piccolo schermo e negli ultimi tempi ha acquisito una maggiore, indubbia popolarità.
E questo De Niro pelato, canuto, nei panni del vero Ray Arcel è molto diligentemente bravo. Molto anche di maniera e di solido mestiere facile, certo, ma una perfetta interpretazione degna di nota.
Come saprete, esiste la versione, in mediocre definizione, sottotitolata in streaming, ma perché mai questo film non è mai davvero uscito in Italia?
È un film che è stato presentato addirittura Fuori Concorso, come proiezione speciale a tributo proprio dello stesso De Niro, quando ancora Harvey Weinstein non era stato travolto dallo scandalo che l’ha sotterrato. E fatto fallire la sua storica compagnia.
Un film mediocre, sì, che romanza parecchio tutto ma edificante, in una parola buono, dai, sì.
E si vedono pure i nudi quasi integrali e le belle tettine di Ana de Armas.
Mah.
Poi, ecco il turno di The Comedian di un regista niente male, Taylor Hackford. Ufficiale e gentiluomo, L’ultima eclissi, L’avvocato del diavolo… Non un grandissimo nome ma un “artigiano” che non è sicuramente l’ultimo arrivato.
E che cast: la bella Leslie Mann, Danny DeVito (per la prima con De Niro), Harvey Keitel, Charles Grodin… e tanti caratteristi di rilievo.
Io l’ho visto e non è un capolavoro, ovviamente. Sebbene la Sony Pictures Classics all’epoca vi ripose molta fiducia e De Niro sfiorò addirittura la nomination ai Golden Globe come miglior attore Comedy/Musical.
La Critica americana però lo stronco a man bassa, a mio avviso ingiustamente. È un film parecchio lungo per essere una “commedia”, ma che ha il suo perché, con un De Niro in alcuni momenti superbo e padrone della scena. Anche se, caro Bob, nonostante il tuo lodevole sforzo, non hai esattamente la verve di Billy Crystal. Che compare peraltro in un tagliente cameo.
Ci sarebbe anche War with Grandpa. Ma non trova distribuzione in America sempre dopo il fallimento della Weinstein Company.
Come sappiamo, il prossimo anno vedremo De Niro in The Irishman e Joker. Solo in concomitanza con l’uscita di queste due pellicole attesissime, qualcuno si deciderà a distribuire anche qua da noi Hands of Stone e The Comedian?
Fa specie che ogni robaccia con Nic Cage la distribuiscano pure al cinema, come l’impresentabile 211 – Rapina in corso.
E invece un Bob, sebbene molto minore e invecchiato, no? Ecco, continuiamo così. Perseverate a distribuire schifezze.
di Stefano Falotico