Sì, sono il più grande ammiratore di De Niro del mondo. Ma il film Innamorarsi mai vidi interamente. I film sono belli a seconda del nostro stato d’animo. Per esempio, è logico che se abbiate i soldi di Flavio Briatore, Joker non può piacervi. L’altra sera, contattai la nuova Barbie di Flavio su Instagram, scrivendole:
– – C’è Fabio in casa?
– Scusi, lei chi è?
– Sono Arthur Fleck. Dalla nascita sono infelice. Insomma, era meglio se non fossi nato.
Sa che le dico, bella bimba? A Natale, giorno della nascita di Gesù, io mi sento morire. Sì, a Natale sono tutti felici, almeno così sembra. Dunque, m’intristisco di più in quanto vengo attorniato da sorrisi più falsi rispetto a tutti gli altri giorni dell’anno. Quando invece arriva Pasqua, m’illudo di essere risorto ma poi prendo subito coscienza che la gente aspetterà il Natale per recitare, in questo dì letizioso e festante, ecumenico o forse solo da lestofanti e bugiardi brindanti, un finto buonismo fugace poiché il giorno dopo sarà Santo Stefano, dì della celebrazione del più grande martire. Insomma, cara donnetta di Flavio, c’è Flavio in casa, sì o no? Lo chiami.
– Guardi che invece chiamerò la polizia. Sa che le dico? Visto che è Natale, vada a comprarsi un giocattolo e una bambolina.
– Ah sì? Cara bambola, lei a quanto viene? In effetti, mi pareva d’averla vista, ieri sera alla vigilia, in vendita nella vetrina di Giochi Preziosi. Mi tolga una curiosità. Lei è per caso Leelee Sobieski di Eyes Wide Shut?
Al che, arriva Flavio.
– Amore, chi è in chat? Ora gli faccio una video-chiamata.
– Non so. Dice di essere un certo Fleck. Passami la cornetta. No, la tastiera. Scusi, chi parla? Lei è un cornuto, lo sa?
Ma qualcuno la ama? Si sente solo e ha bisogno di affetto?
– No, le avevo telefonato per chiederle la stessa cosa.
– Che cosa? Io sono amatissimo, anzi, sono beneamato e beniamino.
– Di questo n’è così sicuro? Comunque, è Natale. Che dice se assieme a lei e alla sua compagna guardiamo, in tv, A Christmas Carol?
– Che cosa? Carol Alt?
– Flavio, lei conosce Charles Dickens?
– Dickens? Ma che dice?
Sì, a Bologna la gente ricca confonde la Rizzoli col Rizzoli. Il Rizzoli è il traumatologico.
Dunque, se non sei uno di loro, cioè uno che dubito abbia in casa più di dieci libri della libreria Rizzoli, vogliono spaccarti il culo. Certo, come no.
di Stefano Falotico