Posts Tagged ‘Joaquin Phoenix’

Marc Maron entra ufficialmente nel cast di Joker con Joaquin Phoenix e Robert De Niro


07 Aug

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Come sappiamo, la DC sta preparando da mesi un film sul Joker, il super villain di Batman per antonomasia. A incarnare il principe del crimine, il pluri-candidato all’Oscar Joaquin Phoenix, e il film sarà diretto dal regista della trilogia Una notte da leoni, ovvero Todd Phillips.

Le riprese di quest’attesissima pellicola inizieranno il mese prossimo, vale a dire a Settembre in quel di New York, e il budget sarà relativamente basso per essere un cinecomic, soltanto 55 milioni di dollari.

Nelle scorse settimane, si sono avvicendate varie notizie assai interessanti sul casting. Innanzitutto, siamo venuti a sapere che nel film avrà un ruolo consistente e di rilievo anche il grande Robert De Niro, che interpreterà un personaggio chiamato Murray Franklin, il conduttore di un fantomatico talk show.

E nelle scorse ore abbiamo appreso, attraverso la news in esclusiva di Variety, che al parterre si è aggiunto il sempre più lanciatissimo Marc Maron, star della serie Netflix Glow.

È stato poi lo stesso Maron, attraverso il suo celebre podcast del suo canale ufficiale YouTube, a confermare la notizia.

Maron interpreterà la parte dell’agente del protagonista (Joaquin Phoenix) che lo scritturerà per partecipare al bislacco programma condotto da Franklin (De Niro). A quanto pare, il character di Maron avrà un ruolo preponderante nella genesi e nella discesa verso la follia del futuro Joker.

Nel film, infatti, si racconterà la storia di un comico fallito che, dopo mille insuccessi, devastato dalle umiliazioni e dai continui rifiuti, impazzirà e virerà pazzamente verso la criminalità, diventando il pericoloso, burlescamente sadico Joker.

 

di Stefano Falotico

Un altro rumor interessante sul Joker con Joaquin Phoenix: De Niro sarà il padre di Batman?


13 Jul

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Come sapete, nelle scorse ore è stato ufficialmente annunciato che lo standalone Joker con Joaquin Phoenix si farà eccome, e le riprese inizieranno fra meno di due mesi, cioè a Settembre. La regia sarà affidata, come precedentemente annunciato, da Todd Phillips (Una notte da leoni) e il film costerà relativamente poco, “soltanto” cinquantacinque milioni di dollari.

Nella giornata di oggi, invece, è apparso un rumor alquanto bizzarro ma decisamente intrigante.

A quanto pare, stando a Collider, nel film sarà fatto chiaro riferimento a Batman, nemico numero uno del Joker, e avrà primaria importanza nella pellicola il personaggio centrale del padre di Batman stesso, alias Bruce Wayne, ovvero Thomas Wayne.

A dire ciò Jeff Sneider nel podcast Movie Talk, che potete vedere in questo video:

Sneider ha inoltre citato Robert De Niro, che alcune voci di corridoio danno infatti come possibile co-protagonista di questo Joker, ma ha fatto una dichiarazione inedita sul suo possibile ruolo:

per il ruolo di De Niro, non credo interpreterà un presentatore televisivo o qualcosa di simile… Non ne sono certo. Ma so che c’è un personaggio che avrà un grande ruolo, Thomas Wayne.

Insomma, che il grande Bob De Niro interpreterà Thomas Wayne, ovvero il padre dell’Uomo Pipistrello?

Nulla di certo ancora, ne sapremo di più nei prossimi mesi e settimane e speriamo di avere qualche anticipazione in merito al prossimo panel dei Comic Con della Warner Bros che si terrà fra qualche giorno.

 

 

di Stefano Falotico

Scorsese produrrà questo Joker, sì o no?


11 Jul

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È la notizia del giorno, anche se io già lo sapevo e l’avevo detto. Il Joker con Joaquin Phoenix inizierà le riprese a Settembre. Ma Deadline scrive Martin Scorsese is no longer producing this version of the Joker as his dance card is full.

Più chiaro di così. E allora perché Best Movie e io, nei miei articoli, scriviamo che molto probabilmente Scorsese non sarà più fra i produttori ma soltanto la sua collaboratrice Emma Tillinger Koskoff?

Mentre dappertutto leggo robe come… tra i produttori figurerà Martin Scorsese?

Informatevi! Aggiornatevi!

 

E, se non sapete manco dare le notizie come si deve, sparatevi!

 

A proposito, sì, The Shape of Water è un film di BENICIO Del Toro.

Sappiamo che è un film della DC. Eh sì, ah ah, la Democrazia Cristiana, dopo essere stata soppiantata dal PD, che ha perso le elezioni, si sta riproponendo in maniera comic. Ah ah.

Ma, a parte gli scherzi, questo Phoenix non è il Joker giusto.

Questo lo è. Perché i libri sopra il forno a microonde rendono l’idea del grande personaggio.

Un Joker che mangia tagliatelle al ragù fra una virgola e l’altra, e ama le lasagne di ottima pasta sfoglia, sfogliando pagine linde come la sua faccia imbattibile.

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Ah ah.

 

 

di Stefano Falotico

De Laurentiis e i tifosi del Napoli… Verdi di rabbia, De Niro di canuto pelo ispido, e gli echi dei miei occhi che editano un nuovo libro, mentre Joaquin Phoenix ha perso le rotelle…


16 Jan

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Joaquin Phoenix stars as John Callahan in DON'T WORRY, HE WON'T GET FAR ON FOOT.

Joaquin Phoenix stars as John Callahan in DON’T WORRY, HE WON’T GET FAR ON FOOT.

Ebbene, Simone Verdi rimane in rossoblù. Dopo un tira e molla estenuante, quando i giochi sembravano oramai fatti, quando ieri doveva essere dato l’annuncio ufficiale del suo trasferimento in casa partenopea, il talento delle Due Torri ha mandato a monte i piani della dirigenza azzurra. Perché, dopo mille tentennamenti, dopo un’eterna indecisione, sì, da tifoso del Bologna posso dire in tutta fierezza che ha fatto la scelta giusta. Sì, a Napoli avrebbe guadagnato una cifra da capogiro e sarebbe approdato a una squadra che ambisce giustamente, visto il suo fior fiore di giocatori, allo Scudetto. Ma Verdi si è affezionato alla nostra piazza, spero non quella omonima ove ci sono i peggiori drogati, e vuole abbracciare il progetto “tecnico”, non si sente ancora pronto per il grande salto, vuole crescere, affinarsi maggiormente, maturare nel capoluogo emiliano, ove ha trovato anche la sua attuale fidanzata.

De Laurentiis incaserà il suo NO imperioso senza far come sempre le sue sceneggiate, appunto napoletane, da permalosone? Uomo arricchito(si) grazie al culo dello zio Dino e del padre, che si spaccia per intellettuale con la sciarpina ma facilmente scalfibile nell’amor proprio e dal discutibile aplomb. Sì, eccolo lì, me l’immagino, incredulo, a bestemmiare contro San Gennaro, a esplodere vulcanicamente come un Vesuvio riattivatosi dopo la calma apparente. E ben gli sta, perché il nostro campione deve star qua! Ah ah.

Non se la prendessero i vesuviani, appunto, non si adirassero, se ne riparla a Giugno, se Dio vuole, ma spero che non voglia, perché Verdi ha il contratto fino al 2020.

Intanto, De Niro passeggia a New York sul set di The Irishman, trafelato e, invecchiato per girare le scene in cui il suo personaggio, Sheeran, da non confondere col cantante-musicista Ed, apparirà appunto molto in là con gli anni.

Ecco invece che il mio correttore di bozze ha pronti i suoi “dubbi” perché, si sa, ogni grande libro che si rispetti deve prima passare al vaglio, si spera non al raglio, cari asini, di un occhio “estraneo” che possa “dimidiare” le sviste, i refusi, le imprecisioni. Editare è un lavoro certosino, improbo, estremamente faticoso, quasi quanto scrivere un libro immane. Due mani diventano il doppio e ci si fa in quattro.

Al che, si può scrivere un’eco ma anche un eco. Eco è femminile, ma la Treccani sostiene che è divenuto d’uso comune anche utilizzare questa parola al maschile. Se fosse ancora in vita, il dubbio sarebbe da domandare a Umberto. Uomo ineccepibile nella lingua scritta ma poco “pratico” di lingua “orale”, perché pare conducesse una vita più pia e monastica dei suoi frati de Il nome della rosa.

Intanto vediamo il trailer del nuovo Van Sant, e un po’ ci scende il latte alle ginocchia… sembra una stronzata. Forse sarà un capolavoro. Comunque sia, Rooney Mara sa come “indurirlo”…

Io, da uomo riflessivo, molto riflettei, in me introfletterò ancora, spero presto di esserle flesso, ma rimarrò un fesso.

E ricordate: se una donna, appena ti vede, ti dà il benvenuto, significa che ha capito che soffri di eiaculazione precoce.

 

 

di Stefano Falotico

 

 

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Army of Darkness o The Master? Questo è il problema? Vivere per non crepare da morti viventi e zombi, evviva Romero, Raimi e abbasso Roma!


24 Oct

FACCIA DA CULO!

L’armata delle tenebre ai servigi di Joaquin The Master Phoenix, versione Falotico/Bruce Campbell, l’arte della guerra o d’arrangiarsi?

Paragrafo uno: come avere una vita senza scheletri nell’armadio, prima lezione morale del cazzuto Philip Seymour Hoffman

Enrico il Rosso: Voi signore non siete un mio vassallo, chi siete?
Ash: E tu chi sei?
Enrico il Rosso: Sono Enrico il Rosso, Duca di Shale, Signore delle Northlands e capo del loro popolo.
Ash: Bravo! Salve Signore dalle strane mutande, in questo momento sei il capo di due sole cose. Del cazzo e della merda, e anche di quelli per poco
.

Nella mia vita, non ho mai avuto una vita “mia”, assunsi molte “vitamine”, di mio va da Dio, come dico io: continuate a guardar i cazzi altrui e sarete miei, dunque non voi stessi…

Insomma, le vite altrui si dividono in varie categorie, tutte per me trascurabili.
Sì, le oscurerei completamente, salvandone un paio, cioè le mie palle e qualche moneta nel salvadanaio che non fai mai mal, essendo un maialino.
Già, il salvadanaio classico ha forma di porcellini ed è di porcellana, Lupo Ezechiele rosica e invece io “credo” nell’agnostica, succhiando d’uccellone tutte le fragoline nel sottobosco ché lui intanto si spelacchia da “taglialegna”. Ezechiele soffre quando pungo di “miele” le donne amorevoli a mo’ di nettare Alpenliebe. Offro loro la caramellina e loro “leccano” il mio “caramello”. Rischio l’infarto ma ci sta(nno). Sì, voi sgobbate notti tristi e dì bestemmianti il “Perdindirindina” a caccia di denaro per non esser generosi col gentil sesso, a cui “lo” regalo io di sani e non avari amplessi. Ne son avido, alveare e queste ave son api nel darla a Cesare. Uso molte precauzioni, affinché possa evitare l’ingravidamento e possibili parti cesarei. Ci manca solo un “aborto” di figlio e la mia vita sarà evirata del tutto. Evviva evviva la vulva e io son volpino in tutta l’uvina. Passa? No, nonostante il “massaggio”, ho dolor al pancino. E devo riscaldar la “linguina”, sgolandomi per averla. Affiggo manifesti del mio chiederla in forma manifesta, quindi affliggente sono il re di tutte le “foreste”. Ah ah.

Il mio tronchetto s’inalbera ingarbugliato di fegato “rosolato” mentre, tra le frasche, un coniglio se le scopa di sana… pianta. Ah ah. Mi consolo con le mentine, lor tromboni trombano con alito che puzza sotto il naso, io lo rinfresco senza “rinfreschi” di carni fresche, “inalando” su narici aspiranti altri pugni “bassi”. Che pasticci(n)o. Il ventre vorrebbe sventolarlo ma viene essiccato d’aridità, tutti gli altri han altarini da nascondere eppure sono (im)permeabili alle “umide”, d’umori sempre desti, nudisti di corse campestri per estrogeni su ormoni imbizzarriti da maschioni “muscolosi” che le spalman fra “erbe” e muschi. Spogliatoi… d’armadietti. Quello è un armadio e veste Armani.

Di mio, ho la barbetta e il fico d’india… loro “sfoglian” le svergognate e altre gonnelle agognano. Son fighi col mustacchio, tamarri mai amari, “amorevoli” quanto un cazzo in culo.

Pensate alla vita di Totti Francesco. Gioca con le “sfere” da mattina a sera, di Blasi rilassa il “fendente” e guadagna d’analfabeta.

Pensate alla vita del Papa. Spara pistolotti che ammazzerebbero anche Cristo, e viene però applaudito dai terroristi talebani quando, nella remissione “ecumenica” dei peccati globalizzati, accusan un senso di colpa di fondo. Per forza, son guerrafondai.

Pensate a Roberto Benigni. Incita sempre a ridere. Insomma, è passato da Berlinguer a un pacifismo ipocrita del “Vogliamoci bene, basta con le guerre”.

La vita è bella?

La mia sì, la tua è un cesso. Chiedi il divorzio. Non puoi? Ah capisco. Lei è miliardaria e ti “mantiene” solo perché la fai godere meglio dell’armatore.
Sei un amante coi fiocchi.
Sì sì, certo. Un bell(ic)o.

Allora, sai che ti dico? Salutami sorrata!

Continuo a grattarmi l’ombelico. E apro l’ombrello.

Scrivendo al sangue da Pellico Silvio. Almeno, mi salvo la pellaccia senza false penicilline.

So io come “disinfettarmelo”.

Sono o non sono un “lebbroso?”.
Certo, e queste son le tue labbra, da cui più non (di)pendo ma stanno appese come il tuo pisello.

Paragrafo due: non c’è duetto di sano “graffietto” senza una terza giraffa che scassa il cazzo e te lo rende da elefante, te lo spacca d’ascia alla Ash nella Casa…

Ogni Barbie sogna il Big Jim ma poi fa sesso col barboncino, arredando in modo IKEA il suo appunt(it)o cagnone a lupona

Ogni uomo ha un’altra a portata di mano, detta anche “sega” quando la moglie è in vacanza.
Altri, i più immorali, vanno con le prostitute. Ma rischiano, oltre alla causa dal notaio, nel caso fosse scoperta la scopata “celata” dell’uccellino “malalingua” del maialone, dei bei ceffoni e la fine da Evil Dead.

Su questa stronzata, vi lascio dormire in “pace” del Signore, che sono io.
Io di plenilunio rubo al Freddy Krueger, sgraffigno la nightmare, come si suol dire.
E lo do d’artiglio.

E ricorda: tua moglie è una zoccola. Lo so per certo. “Acclarata”.

Con me fu più “indemoniata” d’ogni diavolaccio risvegliato dal Necronomicon.

Finirei con quest’aneddoto: da piccolo giocavo nel Bologna F. C. addirittura. Poi passai in una squadra di quartiere sino agli Juniores. Potevo entrare in prima squadra ma tirava puzza di corruzione. Sono finito come Serpico, ma furon pomeriggi di giorni da cani.

Alcuni amano il ciclismo, io il triciclo di Shining. Incula gli orchi.

Detta papale papale, mangio la pappina reale. Ma, nel mio reame, nessun pappone mi fa vendere il popò. Come invece avviene per voi.

Io ho una teoria sulla vita: oggi lo prendi nel culo tu, domani anche.

E the wolf sa come “farselo succhiare”… così “cresce”…

 

Paragrafo “ultimatum”: dovevi mollare l’osso duro quando potevi spolparlo, altrimenti t’inverte il braccio “duro” e lascia roteare i tuoi resti prima di darli in pasto a porci migliori di te, il “cannibale” adesso sono io e ti spezzo le rotule, finirai prima rotolante, poi in ginocchio supplicante, quindi sulle rotelle del tuo “cervellone”
Questa è una società che “patisce” i vertici gerarchici, di cui altamente me ne frego, sono lo “sfregiato” Stregatto che se ne (s)fotte, fra cene a base di alici… nel mio paese meraviglioso, universi emotivi che non esplorerete, acciughe di vostre teste annacquate, a cui do il “bon ton” del mio benservito con classe di “bavaglini” e tutta la servitù che m’incita alla rivolta su tovaglioli e vagliarli. Cucendo le bocche soprattutto a chi non m’è servitore, spruzzandogli quel “pizzico” d’accidia al pomodoro in faccia su insalatiera rotta nella sua “argenteria”. Vetri che si frantumano, “eclissandosi” con “sobrietà” nelle giugulari di chi azzannò con far(mi) affamante.
Lo getto nello scantinato, lo lego al palo, lo faccio… (nel) sedere, ah ah, “posto” riservato agli “ospiti” del “posteriore”. Per evacuargli una lezione altamente “etica”, sì, una cantina vinicola al suo alcolico dar di matto, ché tanto sadico s’illuse d’ubriacarmi di finte. Prima mi “divinizzò”, poi mi usò come posacenere mentre lo “ardeva” dentro un’altra da sbatter sul divano, su risata al “fulmicotone” della peperina frivolezza e un peperone al posto del “pipino”. Si sa, quando lei te l’arrostisce, si “sovradimensiona”, la carne arrostita s’eccita in lei mugolante su arrossite “palpebre”. Svenato la (s)vieni e cavernoso si gonfia come quelli delle caverne.
Sì, non c’è stata una grande evoluzione. Nella preistoria, i cavernicoli usavan la “clava”, adesso chiavano con quel “qualcosa” in più, dicasi rubamazzo, leggi “biglietto da visita”, (am)mazzando i “deboli” e rizzandolo alle circuenti. Da cui il mio detto: sempre “eiaculante, il dottor cura la colite nei culetti per altro incularvi dietro carte che cantan ann(u)ali, tutto impomatato e a matarle col martellino a danni, d’anno in ano, vostri (ag)giudicati, inutile sbracarvi ché i calzoni v’ha già calato, veste in giacca e cravatta e altre ingolla con francobollo(re) nelle gradenti”.

I sani vengon rinchiusi fra le sbarre e non berranno neanche una barra di cioccolata “calda”, chi ha più soldi sbanca e incastra chi è costretto a rubar le banche, infatti è un “rubacuori” per voi rapiti e tenuti in ostaggio. Nel frattempo, s’allatta al di lei frutteto e, di frullato, gode affumicandolo. Dicasi furbone. Se vi ribellate, lui si sbellica dalle risate, non accapigliatevi in risse perché lui se la russa e ad altre porte delle rumene busserà. Ruminate pure, lui ha già (in)seminato d’inchiostro “simpatico”. Ha già st(r)appato tutte le mutande ma è adattato all’“occhio non vede, cuor non duole”. A cui io aggiungo un “Eminenza, a lei sarò (in)dolente, lento lento t’entrerò nel didietro”.

Insomma, figli di un’era onesta. Hanno veramente esagerato.

Vanno fermati, incellofanati e di lor uccelli slabbrati.

C’han fatto incazzare. Desiderano ancor i nostri cazzi amari, invece riceveranno questo “ricevimento” su (e)pistola:

Cari miei,
veniam con questa nostra a dirvi?
No, a darvele.
Siamo darwiniani. Non siete migliorati, siete rimasti dei minorati e prendete in giro anche i “ritardati”.

Sono come Clint Eastwood
al mio mulo non piace la gente che ride.

Finale col botto, senza “botta” ma di botte… anche alla moglie alticcia

La vita vera non è pane, amore e fantasia bensì “pene”, dolore e ipocrisia.
L’uomo non è un animale sociale né politico. Gli unici mammiferi che rispetto sono quelli con le palle, cioè i cani. I cavalli vengono castrati perché scopano meglio quelle con le mammelle grosse, dette anche porcelline, da cui l’ibrido umanoide che “cavalca” la chimera col “gel” sulla criniera.

Sono cinico e anaffettivo? No, sono cinefilo e tifo nel canile. Quasi un UFO, meglio di te che gufi e puzzi come il tufo.
L’ultima volta, che m’invaghii, fu quando navigai spensierato, cioè a otto anni.
Sono ottomano alla Totò.

Alla favola di Biancaneve coi sette nani, preferisco il naso che non mente.

Non fa rima, non fa niente… non faccio un cazzo.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. The Master (2012)
  2. L’armata delle tenebre (1992)
  3. La casa (1982)
  4. Nightmare 5. Il mito (1989)
  5. Hamlet (1996)
  6. Cape Fear. Il promontorio della paura (1991)
  7. Per un pugno di dollari (1964)

“The Master”, il Trailer ufficiale italiano


13 Dec

 

Eccolo qui.   

Il Mondo è folle, questi attori di più


05 Oct

 

Mickey, sessantenne mai arrugginito, sebben “strafatto” che tante se n’è fatte”.

La tintura di capelli stona con questi rombi su bicipite “al cerotto” e tatuaggi da occhiali da Sole.

Mito!

Nick Nolte, un attore straordinario (ed è indiscutibile), la cui vita però (non) sta “andando a puttane”.

E, di “pompetta” con pistola ad acqua, aggredisce i paparazzi, spruzzando alle loro facce.

Di “ghigno” si prepara a “mitragliare”.

Appesantito un bel po’, con le “sportine” spara “sportivo”.

Boombang, il Nick “temibile”.

Il fascino rinato, senza “pom(p)ate”, d’un ipnotico “matto”.

 

(Stefano Falotico)

Clip Weinstein, “Django…”, “The Master”


04 Oct

Sergio Leone aleggia…

 

 

Molto Morricone estasiante…

 

 

Geniale, questa scena nel film non c’è, pubblicità andersoniana “col fiato in gola”.
E allora, “riproponiamola”…

 

Che “musichetta”, “dondola”, “vacilla”….

“The Master”, Final…?


02 Oct

 

Vedremo…

 

“The Master”, il Trailer definitivo


08 Sep

 

Inizierà domani il Festival di Venezia (quando è stato “concepito” questo post era… così) e noi cinefili ci stiam già “imbarcando”. Alcuni, i più “frettolosi” e impazienti, son già al Lido, ove però tutti quanti potremo ammirare, in anteprima mondiale, quello che è forse il film più atteso dell’anno, che mi par noioso scrivere “per titolo”.

 

Oggi, è uscito il trailer “finale”.

 

 

(Stefano Falotico)

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)