Posts Tagged ‘Jason Statham’

JOKER 2, riprese confermate ma colpo di scena: non tornerà Joaquin Phoenix, bensì De Niro, inoltre corteggiai le figlie di Sylvester Stallone, Sly volle menarmi ma, ridotto male, gira or I mercenari 4 e le monografie di Frusciante


07 Oct

joker phoenix de niro

Sì, Production Weekly riporta che Joker 2 non è un miraggio né una fantasia creata dai fan del capolavoro di Todd Phillips. Sì, lo è, un masterpiece. Non date retta a Federico Frusciante, il quale parla di Cinema con la stessa protervia da Ed Harris di The Rock, firmato dal suo “amatissimo” Michael Bay. Secondo il Frusciantone, Bay fa caaare. Forse è vero, forse no. Quello che so per certo è che Frusciantone vide, comunque sia, Transformers 3. Alla vista di Rosie Huntington-Whiteley, comprese che non è figo come il suo compagno, Jason Statham. Il Fruscio ce l’ha col capitalismo ma sa benissimo che Mark Wahlberg, non di Pain & Gain – Muscoli e denaro, bensì di Boogie Nights, è uno a cui non può piacere Il filo nascosto. Ah ah. Si scherza, eh. Non è che per queste mie goliardiche e innocue provocazioni, il Fruscio, assieme ai suoi Bad Boys followers, dicasi altresì leccaculo sfigati mai visti che, pur di ottenere due visualizzazioni in più grazie alla “comunella” col Fruscio, sarebbero capaci di lanciarsi in sfide suicide a mo’ di Bruce Willis di Armageddon, ah ah, scatenerà contro di me una nuova tragedia da Pearl Harbor?

Che vi debbo dire? Il mondo si divide in due categorie. C’è chi, essendo Ben Affleck, nella finzione scopa Kate Beckinsale e Liv Tyler, nella vita reale invece J. Lo, Ana de Armas e chi più ne ha più ne metta.

Girando pure grandi film da regista come The Town e vincendo l’Oscar come sceneggiatore per Will Hunting.

C’è chi odia Zack Snyder ma è più morto vivente degli zombi di Romero.

Detto questo, non perdiamoci per strada e soprattutto non tiriamocela. La sto tirando per le lunghe. Ebbene, come da titolo del post, Joker 2 è ora una realtà e non più un rumor.

Però Joaquin Phoenix non tornerà nei panni del principe della notte di Gotham City. Pare che non voglia più dimagrire, difatti, trenta chili per rivestire i “panni” di Arthur Fleck. Mentre Robert De Niro, alla soglia d’ottanta primavere assai stagionate, essendo il re dei camaleonti per antonomasia, interpreterà di nuovo Murray Franklin. Com’è possibile ciò? Non era morto ammazzato da Joker?

Sì, verissimo. Ma Joker altri non è che Rupert Pupkin, alias The King of Comedy.

Non vi ho fatto ridere? Scusatemi, allora significa che devo resuscitare Jerry Lewis. Ah ah. So bene che, tramite Instagram, ci provate con le figlie di Stallone. Sono tutte fighe, avete ragione. Non posso biasimarvi né farvene una colpa. Dunque, a proposito di geni della comicità, che ne pensate del sottovalutato Oscar – Un fidanzato per due figlie di John Landis?

Ah, non dovete prendermi seriamente. Io sono burlesco come John Belushi. Dovete sapere, infatti, che i miei haters mi danno la caccia come Carrie Fisher di The Blues Brothers.

Quando sono sull’orlo di ammazzarmi, io mi genufletto dinanzi a loro e imploro a codesti perdono:

– Stefano, perché ci hai tradito?

– No, vi prego. Non uccidetemi. Dico sul serio. Ero… rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C’era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C’è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio! 

Invero, voglio dirvi tutto onestamente. Mi sono ribellato a tutti in quanto volevate ammazzarmi soltanto perché non ero un figlio di puttana come voi. E, piuttosto che andare con le ragazzine, preferivo guardare i film con Robert De Niro e Stallone. Mi avete fatto passare per malato di mente. Vi posso giurare che sono normalissimo. Anzi, sono più dotato di un pornoattore. Non mi piace però Megan Fox, è una troia. Volete castrarmi perché Megan è indubbiamente più puttana di Rachel Starr che s’è scopata il suo “amore?”. Dai, non fate i cazzoni.

 

di Stefano Falotico

The Meg, il trailer del film con Jason Statham non è disponibile qui in Italia per ragioni politiche


10 Apr

Meg Trailer

 

Sì, è uscito il trailer di questo film a metà strada fra Lo squalo di Spielberg alla Schwarzenegger di Commando, cioè un pesciolone iper-pompato, e Sharknado con quel pesce lesso di Ian Ziering, The Meg, uno o “una” che non ti fa le smorfie alla Ryan Meg, appunto, ma che ti “ciuccia” l’uccello sott’acqua, come si suol dire. Ti fai il bagnetto e lui si fa il pranzetto.

È interpretato da Jason Statham, cioè un culturista che è specializzato in bei bocconcini. Infatti, si è “magnato” pezzi di manza come Kelly Brook, Sophie Monk, Alex Zosman, Courteney Cox e soprattutto Rosie Huntington-Whiteley, una che se sei giù di “carrozzeria” sa bene come usare la tua sgonfia “leva idraulica” e diventi un Transformer.

Sì, Statham è un attore che “spinge”, quindi ha la faccia da “culo” giusta per esser il classico duro che in modo strafigo può farcela…

La Warner Bros Pictures ha reso indisponibile, almeno sul suo canale ufficiale YouTube, il filmato.

Sì, in effetti Salvini e Di Maio si stan scannando e la Isoardi è lì che stira e ammira… mentre voi abboccate sempre a tutto. Anche alla promessa del reddito di cittadinanza.

Piatto piange, e da agnellini diverrete degli squali se vorrete campa’.

Col Governo che si prospetta saranno cazzi amari, e non più cazzi al mare. Non potrete farvi nemmeno le ferie. Altro che fighe e figotte.

Lo squalo se le quaglia, la tua donna quando ti spogli non si squaglia e la nottata è un vero squallor’!

 

 

di Stefano Falotico

FAST & FURIOUS 7 – Secondo Trailer Ufficiale


12 Feb

The Expendables 3, Final Trailer


02 Aug

Explosive!

 

L’Ultima Cena dei Mercenari… 2


07 Aug

 

Ecco Stallone-Cristo coi suoi “apostoli”.

 

Il nuovo banner dei nostri “fedeli”.

 

 

 

Direttamente da Leonardo Da Vinci.

 

(Stefano Falotico)

“I mercenari 2”, International Banner (italiano)


26 Jul

Eccolo qua!

“Killer Elite”, la recensione


02 Jun

 

Attenzione! Sono presenti spoiler o anticipazioni del finale.

 

Siamo uomini, ammettetelo anche voi

Si parte sempre dai personaggi, per “intimarci” e prender, poi, confidenza con l’ambientazione, la storia, la vicenda narrata.

Qui, ci troviamo di fronte a un terzetto che è già “moschettieretrio vincentissimo, lucente, fra le “locande” non tanto candide, di spadaccina audacia e inoppugnabile virilità.

Jason Statham, colosso atletico di movenze felinissime, quasi “felpato” anche nella nervatura e intelaiatura “ossea” dei suoi bicipiti “agilissimi” ma schioppettanti di “schiocco” cric-crac “spaccaossa” (e tutta la carcassa, fragorosamente “fracassandoli” di pugni e “pam pum” senza esser docile di “piume” ma acrobatico “spataccarli” velocissimamente come un selvaggissimo puma che ti “sfiora” appena appena), divenuto oramai celebre nel “cementato” (e “armato”) “mondo” dei b-movie, o delle pellicole “tritadenti”.

Azioni, inseguimenti, funambolica spia e guardingo amante fra villici lombrosiani, del suo (an)alfabetismo, poco loquace, ma perspicacissimo, spiccato a spaccar i musi di tali antipatici e ad appiccicarli…

Icona, inizialmente paragonato a Bruce Willis, in termini non proprio eufemistici, quasi “effeminandolo” d’un blandito “Non può reggergli contro”.

Assurto, invece, a eroe prescelto per questo genere, anzi, oramai per il Cinema “di genere”.

Cinema che non ha la pretesa di ereditare i geni da Woody Allen, ma che ti serve, spesso “caldo”, pietanze saporite che ti puoi gustare in sal(s)a, sgombro dagli ingombranti “imbrogli” sociali, dalle “schede elettorali”, dai capriccini, dalla riccia che, accanto a te, muove il “piedino” (ma potresti “starci”, una sola poltroncina è “scomoda”), Cinema ove il “buono” è un bel pezzo… che spezza le reni, che non viene irretito, che, “cafonissimo”, agguanta i cattivi, li sfida di “guantoni”, aggiusta i conti, anche un po’ “raccontando(se… e “ma”)la” alla sua bellona, qui Yvonne, un nome ch’evoca la Donna da “ingioiellare” anche se non sei sempre un damerino, semmai, come Jason, sei invece solo, “decorato” e decorosamente, un “giullare” che la corteggia, finissimo, d’anello al dito anulare, ché se ne “abdichi” e con te, di Notte, “canticchi”.

Questo è Statham, se stesso, inutile chiedergli di essere Sylvester Stallone dei tempi “rapaci”.

Quella è la sua faccia, e “questo” ti “schiaff(eggi)a”.

Clive Owen?

Spenderò poche parole su “costui”. Non ho ancora capito se è davvero un “mercenario“, un tizio da paycheck, o un attore “inglese”.

Qui, il mustacchio è “canagliesco”. Fottutamente bastardo.

Owen. Ma, Lei, chi è? A quale giuoco gioca?

Piacere, è un omaccione piacente, ma a volte “Non mi piace”, e non “lo” condivido sul “like button“.

Qui, sì, eccome, bravo! Il posto a tavola è per Lei…

De Niro?

Esce da Ronin, esce dal “semifreddo” di Frankenheimer, è un mentore, è un cacciatore, il ricercato forse numero uno, in possesso della sua “valigetta” malinconica. Parla, dice e non dice, ammicca, sta zitto, guarda di “traverso”, ti fa vedere, anche a settant’anni, e in forma strepitosa, le “traveggole”.

De Niro. So bene chi è Bob. Se non lo sapessi, la nostra vita non ne avrebbe giovato.

Trama, esplosiva sin nei primi, “trivellanti” ma rivelanti minutaggi esagitatissimi, di “smitragliate” a raffica su panorami deserti sullo sfondo. Di corpi sfondati con del piombo rovente, di sangue “asfaltato” dai siderali colpi letalissimi, di bronzei guerrieri metallici con De Niro, truce e ruvidissimo a sparare, “rosatamente” sventrandoli, su capigliatura sciolta, “raccolta” in una “senile” carrozzeria di Sguardo disincantato, incagnito, “scandagliante”, a rincarar poi la dose di morti ammazzati, “uccidendo” anche solo le macchine già “ammaccate”, come da sua battuta antologica nel prefinale mozzafiato.

Da Ronin è “invecchiato” di voce ancor più esperta, che ha spirato tante volte, e si è esperito di fiuto sempre più affinato e non affatto deperito, semmai a spellarli e “perirli” tutti, d’indurita chioma argentata e barba sofficemente incolta da (im)paziente “prigioniero” del meccanismo, appunto, che innesca quest’action. A breve, ce ne “ricollegheremo”.

Però, è tutto improntato nella (di)sfida, malfidatissima, fra Danny (Statham) e Spike (Owen).

Il volto dell’innocenza su cui son “sgorgate” lagrime di sangue nel frenetico, senza tregue Incipit, han intenerito il duro Statham infatti, che par essersi redento e purificato.

Ma, il suo maestro, Hunter (De Niro), è ora nelle mani di un “sultano” saudita che, come in tutti gli “scambi” (il)leciti di “rapimenti, ostaggi e riscatti”, pretende un lavoro sporchissimo da Danny, in cambio, appunto, della vita del Bob tra le sbarre, “barricato”, anzi, in una ieratica “melanconia” afosa tra schegge “sceicche” di Luce rossa come il vento di scirocco, “sapide” e lungimiranti d’un “loculo” sotterraneo di “segretissime…” confessioni.

Qui, entra in gioco Ranulph Fiennes (no, se siete dislessici e vi è venuto in mente il famoso attore “omonimo” Ralph, ci avete quasi preso, ne è il cugino), “giallista” di spionaggi e avventure “misteriose”, autore di “The Feather Men”, romanzo incentrato, “macinato”, “marciato” sul massacro di alcuni membri delle forze speciali inglesi, per l’esattezza la S.A.S (Special Air Service).

Il regista, il pressoché esordiente Gary McKendry, confeziona un filmone che nondicenulla sotto il Sole, eppure, sebbene molti se ne “accaniranno” screditandolo con recensioni “tagliate con l’accetta” dei modaioli sarcasmi snobismissimi, ce lo “spara” di combattimenti maschissimi, iperrealistici, fedelissimi a strenui amicizie, non tutte da mantenere o solo tradite, di “distretti” e di strette di mano da “morse”, di fitte dolorosissime, di corse e di quello che corre a fiotti.

Statham, allora che “picchia” legato a una sedia, con tanto di “atterraggio” da wrestler, e “carpiato” knock-out massacrante. Poi, senza sprezzo del pericolo e della verosomiglianza, spacca, ancora “ammanettato”, il vetro della finestra e “rimbalza”, “nudo”, senza paracadute su un “materasso” abbastanza resistente agli “urti”.

Ferito, solo “di striscio”, appena “zigrinati” i suoi zigomi, di mascelle slogate e “legamenti” un po’ spappolati.

Statham, allora già un classico.

Ecco il miglior Owen d’occhio “sinistro” davvero, “fintissimo” e doppiogiochista che imparerà l’unica lezione importante di chi è assoldato: quando le fazioni opposte decidono di porre fine alle ostilità, devi arrenderti, (ap)pagato o meno.

La lezione “amara”, vera di Frankenheimer.

C’è sempre una bionda che aspetta, preoccupata, nei bistrot parigini, ove può spuntare proprio Hunter il redivivo, e interrogarla per carpire informazioni utili alla sopravvivenza dell’amore.

Be’, quando si son calmate le acque, Jason sfila per il boulevard luccicoso, “stronzo” ma romanticissimo, e, con quel look police-sco, “pollice su” alla grande, vincente di risatina che “sospira”, tiratissimo in giubbotto di pelle adorante, non può che strizzarle l’occhiolino e aspettar che salga in macchina.

Sofferenze (in)giustamente patite, giusta vittoria di solletico e “sollievo”…

Vissero tutti felici, i buoni”, scontenti quelli che non ci sono più, in tutti i sensi. Forse, non erano poi tanto cattivi…

Perché, il Mondo, bello, brutto, che ci piaccia o no, o “Può darsi”, è lotta e darsele, le cazzate le risparmiamo al reparto “filosofi” delle “buone maniere”.

La verità è nella frase di Hunter, che recita a Danny le parole di suo padre, dei padri, dei saggi.

La vita è comeleccare miele da un cactus…

Che significa?

Ve lo spiega sempre Lui, ma, adesso, per (il mio) Piacere, la mia l’ho già data e detta.

 

 

Recensione spaccaregolucce…
Non è un film da spallucce e da lagrimuccine….
Prendete la valigia, “nomignolizzatela” in “valigetta”, 24h di soldi e pulp fiction, e ficcatevi nel centro della Terra. Optate, senza batter ciglio, senza pensarci due volte, a questo poker d’assi: Statham, Owen, De Niro, Strahovski. May the best man live, e vedrete che vincerete anche voi…

Yvonne, una che carezza il suo cavallo, il suo “stallone”.
E vuole amarlo…

 

(Stefano Falotico)

“Killer Elite”, esce Venerdì 1 Giugno, ripasso “lento” d’un film veloce, part one


30 May

 

Ripassiamo in rassegna, attraverso il canale ufficiale americano e quello italiano, tutte le clip, compresa la riproposizione dei vari trailer, di Killer Elite, action d’un terzetto cazzuto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(Stefano Falotico)

 

“Sopravviverà solo il migliore”, è proprio così?


06 Apr

Il 1 Giugno, con ritardo pazzesco, approderà, anche in Italia, Killer Elite.

La Lucky Red “debutta” col “nostro” sito, e ci propone, a “schermo intero”, alcune immagini “salienti”.

Storie di uomini gatti, di “catture”, di teste fratturate, di “stilettate”, ah, non si va per il sottile, di muscoli, di grotte, di crani rasati, di wanted e volpi.

Chi intascherà il malloppo?

 

Jason, incazzato tostissimo, sull'”orlo…”, dei suoi nervi “sparatutto”.
Il duro.

 

 

 

Yvonne Strahovsky, “imbionda”, per la “vodka” liscia.
La ficona.

 

 

De Niro, l’Uomo ronin.
Il mentore.

 

 

Hunter & Danny, detestan le donne belle ma puttane alla Tylo Hunter.
Le due “teste di cazzo“.

 

 

Bob, “inchiappettato”.
Ma, dopo essersi liberato dall'”inculata”, fotterà tutti.
Il “finto barbone“.

 

 

Il “silenziatore“.

 

 

Clive Owen, colui che “stronzeggia”.
Il bastardo… che prenderà tante bastonate, però.
Fuma, fuma…

 

(Stefano Falotico)

Genius-Pop

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