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Lezioni di maschilismo parte quarta: le donne la dovrebbero finire di arrabbiarsi se un uomo chiede loro l’età


06 Jun

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Una delle cose che le donne non sopportano è che si chieda loro l’età. Invece, è una delle prime cose che io chiedo, in maniera irriverente. Sì, perché vedo una di buon culo che dimostra trent’anni fisicamente ma la faccia non mi convince. Ed è giusto che indaghi a livello anale, no, anagrafico.

Oggi, ad esempio, contatto una, appunto. Potevo contattarne tre, invece ne contatto una, senza molto tatto:

– Ciao, ho visto le tue foto. Sì, direi che ci siamo. Donna emancipata, che sa che cazzo vuole.

– Ciao, grazie caro.

– Quanti anni hai?

– Ma che domanda volgare e sciocca. Io sono senz’età.

– Senz’età de che?

– Cucciolo mio, l’anima non ha età.

– Le rughe sì, però.

– Come sei rozzo. Ma chi ti ha educato? Da dove vieni? Dalla giungla?

– No, nella giungla ci sono le lupe e tu invece hai una faccia da lucertola.

– Nella giungla ci sono anche le lucertole, screanzato.

– Sì, lo so. È per questo che sostengo che più grandi sono le città e più abbondano le lucertole. Sono a sangue freddo, spezzi loro la coda, e la muovono lo stesso. Sono invertebrate, viscide, insensibili. Poi, vanno dalla parrucchiera e se l’allungano.

– Cosa si allungano?

– La codina. E vogliono che i maschi faccian loro la coda. Son cose che si fanno? Già abbiamo le code del traffico, anche le code degl’ingordi? Suvvia, dobbiamo risolvere queste doppie punte socialmente esecrabili, dandoci un taglio netto. Rasatura a zero e strappo di ogni uccello. Basta con questi piccioni. Ma chi li caga? Cagano soltanto carinerie per rimorchiare.

– Tu sei pazzo.

– Tutti lo siamo. Solo che alcuni hanno avuto la fortuna d’incontrare persone più pazze di loro che li hanno eletti in Parlamento, e allora legiferano di loro follia “lecitamente” messa nera su bianco. E decretano assurdità. Prendi quel fascista di Salvini. Adesso vuole reinserire l’obbligo di leva. Perché ritiene che i giovani debbano essere subito responsabilizzati. A cosa li sta responsabilizzando? Al militarismo cameratesco, alla violenza fisica e psicologica, a renderli amanti dello squadrismo di Top Gun? Al nonnismo, alle regole fasce e stronze?

– Comunque, io sono una donna senz’età. Con la fantasia vado dove voglio.

– Coi soldi no, però.

– Che vuoi dire?

– Quello che ho detto. Dai, su, vai a far le fotocopie. E, stasera, mi raccomando, guarda l’ultima puttanata della tua telenovela du’ caz’!

 

Ah, come no? Jane Fonda è sempre bellissima, eterna, intramontabile, e Sean Connery affascinante, carismatico, magnetico. Sì, all’ospizio.

 

di Stefano Falotico

Nel giorno della festa delle donne, un bel discorso misogino, ah ah, Book Club


08 Mar

Eh sì, la parità sessuale ha fatto sì che le donne evolvessero e da fustigate casalinghe non emancipate oggi invece potessero svolgere lavori che un tempo erano di competenza maschile. Cioè, siamo invasi da manager, da avvocatesse e da medici in gonnella. E sui danni di quest’obiettabile par condicio avrei da raccontarvene.

Non scambiatemi per Edmund Kemper di Mindhunter, ma certamente l’aforisma di Schopenhauer, secondo cui chi non ama le donne, il buon vino e il canto è un matto e non un santo, io confuto, essendo poco come Confucio, filosofo orientale che propugnava l’ecumenismo e il miglioramento di sé ai fini comunitari. Io non sono una persona comune e al comune preferisco esserne immune. Ah ah. Sì, son spesso confuso ma su molte cose non cambio idea sul “gentil” sesso.

Per costituzioni fisiche, indubbiamente non sanno guidare la macchina e parcheggiare e sono poco predisposte agli sport, appunto maschi. Per quanto tempo, dobbiamo vedere queste oche con la quinta che ballonzolano nei campi di calcio, sognando di essere come il virile Pipita Gonzalo Higuaín? Si astengano dal gioco delle palle e si preoccupassero invece a dar “manforte” ai giochi “balistici” di letto, perché in quei “campi da gioco” sono specialiste dei colpi di reni e sanno far la ola in apici orgasmici che spronano l’uomo a insaccare e a piazzarlo sotto l’incrocio dei “peli”.

Sì, non me ne vogliate, in molte cose, mi pare indubbio e inconfutabile, le donne sono inferiori.

L’uomo, per sua natura guascona, ribalda, giocherellona, è amante dei film di Tarantino, ama le scazzottate sane alla Terence Hill & Bud Spencer, e si sganascia nella goliardia più sfrenata, senza remore, perché è nato cazzone, amante… della giocondità. Sono le donne a immalinconirlo. Con le loro richieste asfissianti, castranti, sono una rottura di coglioni! Pensiamo a quelle povere matte che, per via del fatto che erano già racchie, scelsero studi psico-pedagogici e poi si laurearono in psicologia perché, non avendo mai risolto i loro “buchi”… interiori, speravano attraverso una professione “umanitaria” di far del bene al prossimo. Fanno pena e si facessero più peni…

La smettessero con la loro visione falsamente buonista, zuccherosa, mielosa da canzoni di Laura Pausini e si beccassero solo i “pavesini” ben inzuppati degli uomini che amano le loro “cremosità” al mascarpone.

La finissero coi loro sguardi al cioccolato… sì, prima s’ingozzano di Nutella, poi aspettano che il maschio regali loro dei baci… Perugina. In verità, vi dico che vogliono solo una bella casa!

Andassero a vedere più film tosti, secchi, incisivi, che badano al “sodo” come quelli di Clint Eastwood e la finissero di fare le “altolocate” depresse, che sono indecise tra il fascino intellettuale di Woody Allen e il sex appeal dell’idraulico che le “pompa”, oliando le loro camere a gas…

Sì, sono un maschilista, talmente maschilista che la gente pensa che io sia omosessuale.

Posso dirvelo: adoro il neo di Bob De Niro, la faccia da culo di James Belushi, le teste di cazzo senza maestrine in mezzo ai maroni.

E sono un fanatico delle milf.

Se non vi sta bene, sparatevi questo film e voi, donne, beccatevi quei bolliti di Don Johnson e Andy Garcia, due che speravano di essere come Marlon Brando e invece oggi consolano le mezze frigide lagnose e pedanti, con un mazzolino di rose in riva al mare.

Che schifo! Ah ah!

 

di Stefano Falotico

Venezia 74. Le nostre anime di notte, la vecchiaia che vi aspetta…


01 Sep
Our Souls At Night

Our Souls At Night

Dopo una vita di sacrifici, “interstizi” e dolori, gioie estemporanee, alzate di testa e soprattutto un lavoro che avete sempre detestato ma vi dava da mangiare, arriverete al bivio come i protagonisti di questo “dark universe”, Le due mummie, film in cui Tom Cruise invecchiato recita nella parte del “vivace” Redford in cerca di consolazione con la Fonda. Invero, non scherziamo sui volti rugosi dei due divi d’antan, sono ancora capaci di “illuminare” la senilità senza sfoggi machi da Sfida senza regole. La Fonda è rifatta e a niente servì il lifting naturale della ginnastica, Redford si porta male i suoi 80 anni con la classe del suo “Leone moscio alla cerniera”. Sì, una volta Robert “spingeva” e oggi invece, tolto il Sundance Festival, prepara manicaretti nelle nights di queste solitudini culinarie, in cui si prende la vita, guardandola con distanza, un po’ a cul(atell)o.

Eppur il Mereghetti, anch’egli oramai andato e in terza età abbondante, lo ha incensato, e ho letto anche questo su un altro sito:

il film riesce a catturare perfettamente quella vena malinconica e nostalgica che caratterizza la vita e la quotidianità dei due protagonisti, senza mai sprofondare nel rancido o nel greve, ma al contrario costruendo momenti di rara eleganza e raffinatezza, in cui i sentimenti non vengono mai ostentati, ma filtrati piuttosto attraverso un gesto, uno sguardo, una domanda posta quasi sottovoce.

Le Nostre Anime di Notte è un film genuino nella forma e nei contenuti, estremamente dolce nel messaggio che intende veicolare con assoluta purezza, mostrando tutta la bellezza e la semplicità di due vite ad un punto di svolta. È anche però la celebrazione di due autentici fuoriclasse che, nonostante gli anni, riescono ancora ad esprimere tutta la complicità e l’empatia che li hanno resi una delle coppie di attori più amate del mondo del cinema.

 

Sarà vero o questi amorfi vecchietti hanno sinceramente rotto appunto anche i coglioni dei rincoglioniti?

Un film che invero non ha molto da dire ma, si sa, Renato Zero aveva ragione…

vecchio sì, con quello che hai da dire…

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