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Pupi Avati vuole Al Pacino per il suo film su Boccaccio. Ma continuasse piuttosto a lavorare col cuore grande delle sue ragazze sboccate


29 May

Carlo+Vanzina+Funeral+In+Rome+1fKf2CBjpCdlDico, scherziamo? Avete letto su Il Corriere di Bologna?

Pupi Avati, uno che da almeno tremila anni non gira un film degno di chiamarsi film, bensì semi-fiction con ochette come Micaela Ramazzotti, ha affermato che è in serie trattative con Al Pacino affinché uno dei più grandi attori della storia del Cinema, cioè Al medesimo, possa accettare di lavorare con lui per un biopic storico, immedesimandosi in Boccaccio.

Co-interpreti Johnny Dorelli e Neri Marcorè.

In tale presunto pseudo-film da sagra di Budrio, famosa città dell’entroterra bolognese, Boccaccio sarà accompagnato nel suo girone infernale d’una vita tormentata nientepopodimeno che da Dante Alighieri.

Ah sì? E Dante chi sarà? Dorelli con Gloria Guida nella parte di Beatrice che fra un Decameron e un trombone oramai andato recita la parte della signora vecchietta che ancora scoscia come ne La liceale seduce i professori da fenicottero femminile che arrostiva negli anni settanta tutti i maschi più polli?

Cribbio, Chichibio e la gru!

Oppure l’Alighieri sarà Marcorè? Che, visto che Beatrice non gliela dà nemmeno se si mette a imitare appunto pure Al Pacino, si dà allora a una seconda notte di nozze, prendendola a ridere come Albanese e guardando un vecchio programma di Pippo Baudo con Katia Ricciarelli che canta di gola profonda peggio di sua moglie. La quale, nel frattempo, non con Antonio Albanese, bensì con un senegalese, urla di piacere nell’altra stanza da soprano e sottosopra, soprattutto, con Alessandro Haber, celeberrimo p… che si crede Bukowski.

Non prendertela, Alessandro, diciamo che le donne come Lucia Lavia t’inducono a recitare in maniera troppo realistica.

Bukowski, nonostante fosse un donnaiolo incallito, non si è sputtanato mai. Alessandro invece si è prostituito di brutto, cinematograficamente, partecipando perfino a I laureati di Pieraccioni.

Che pagliaccione.

No, dico, parliamone.

Comunque, il prossimo 22 Agosto, Pupone Avati uscirà nei nostri cinema con Il signor diavolo. Che, almeno a giudicare dal primissimo trailer, pare un horror grottesco migliore di The Devil’s Advocate.

Film quest’ultimo assai sopravvalutato. Oh, ci siamo capiti, Pupi. Vedi che quando lasci stare i tuoi ricordi patetici, le tue nostalgie da Francis Ford Coppola dei poveri, riesci semmai ancora a graffiare e inquietare come un tempo? Sei un arcano incantatore…

Sì, Pupi, vogliamo mettere Rusty il selvaggio e Peggy Sue si è sposata con le tue bazzecole come Dichiarazioni d’amore?

Lascia stare alla tua età Marcel Proust immerso nella Bologna dei tortellini e delle lasagne al ragù à la Abatantuono nella Stazione Centrale del suddetto nostro capoluogo emiliano da Gli amici del bar Margherita.

Vedi che sei riuscito a far rinascere Andrea Roncato/Margheritoni di Mezzo destro mezzo sinistro – 2 calciatori senza pallone?

Ma per piacere lascia stare Al Pacino, a proposito di Coppola…

Sì, io sono l’Al Pacino italiano. Come Al non ho mai davvero istituzionalizzato la mia cultura scespiriana.

Anzi, per la mia indole da Matt Dillon, appunto, di Rusty il selvaggio, ci furono momenti nella vita in cui diventai uno schizofrenico irreversibile come Al de Lo spaventapasseri.

Soffrii addirittura di deliri d’onnipotenza come Tony Montana di Scarface.

Ebbi pure molti dubbi sulla mia eterosessualità come Al di Cruising. Poi, grazie a un sito d’incontri, incontrai appunto una come Ellen Barkin di Seduzione pericolosa e lei toccò con mano che, appena odorai il suo Scent of a Woman, provammo entrambi un forte heat.

Di mio, sono come Pacino.

Gli unici due uomini al mondo capaci di recitare monologhi lunghissimi senza avere la cattedra alla Bocconi.

Ma nella vita si sono trovati meglio gli uomini boccacceschi, cioè solo triviali e porcelleschi che aprono bocca senza sapere quello che dicono e le donne sboccate che amano essere imboccate e soprattutto adorano i bo… ni.

Sì, i bovini, che avevate capito? Sì, i bovari come Ligabue… certe donne brillano…

Mica i grandi attori come Al Pacino.

Firmato Stefano Falotico, alias Joker Marino.Al+Pacino+American+Icon+Awards+Red+Carpet+bj95klpj85pl

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