Posts Tagged ‘Ian McKellen’

C’era una volta… il Cinema prima del COVID-19, c’è ancora, C’era una persona prima delle follie altrui, c’è ancora più bella e forte di prima, evviva Scorsese, Hugo Cabret & Marie-Georges-Jean Méliès


20 Jun

scorsese

Sì, non mi riconosco molto nella mia generazione. Una generazione ove impazzano le musiche di Fedez e dello “zio” J-Ax che leccano gli Amici della De Filippi. Ove la purezza e la selvatica, eterna adolescenza incontaminata non viene celebrata da Francois Truffaut, ove l’amore non viene magnificato da Jean-Luc Godard, ove si confonde Via Zanardi, vicino casa mia, con Alex Zanardi.

Ove io vengo scambiato spesso per Elio Germano, per l’appunto, di Via Zanardi 33.

33, gli anni di Cristo. Cos’è la tombola? 47, morto che parla.

E poi il mitico 8, mammata avott’ quanto una vott’. Detto calabro-lucano che, tradotto in italiano, significa tua madre ingrassa quanto una botte.

L’importante… che non sia comunque una puttana anche se tu potresti essere figlio di Troia, in quanto amante dell’Iliade. Ah, non invidio la tua vita. La mia è idilliaca e conosco L’arte di vincere da vero Brad Pitt/Achille di Troy.

Un mondo in cui poche persone hanno visto The Last Temptation of Christ ma, scandalizzandosi più degli ipocriti benpensanti che vollero censurare l’appena succitato film di Scorsese, oltre ad Ultimo tango a Parigi, si spacciano pateticamente per maudit Marlon Brando di turno ma tristemente accendono però soltanto la tv per sorbirsi l’ennesima esibizione canora di Alessandra Amoroso. Una che non assomiglia per niente a Maria Callas ma io, tra un Festival di Torino e uno di Roma, getterei giù da una veneziana calla. Affogandola più della sua voce strozzata da Carmen Consoli de no’ altri.

Un mondo ove tutti i cinefili più incalliti sostengono di conoscere il Cinema di Martin Scorsese ma non sanno chi sia Paul Schrader. Ah, per questi qua, dei quaquaraquà, ci vorrebbero Chris Walken ed Helen Mirren di Cortesie per gli ospiti. Film misconosciuto dello sceneggiatore di Taxi Driver.

Ah, guardate, conobbi molte coppie che, prima di farlo la prima volta, non lessero mai On Chesil Beach di Ian McEwan. E molte donne eterosessuali il cui sex symbol fu ed è Rupert Everett.

Sì, peccato che lui sia gay. Ah ah. Anna Falchi di Dellamorte Dellamore però non è lesbica. Ah ah.

Conobbi persone che si spacciarono per intenditori di Shakespeare ma non videro mai un solo spettacolo teatrale recitato da Ian McKellen. Neppure su YouTube! Ah, ma questi non capiscono un tubo! Sono più pazzi dell’Ian de L’allievo e soprattutto di Riccardo III.

Gente che guarda un film con Stanlio e Ollio e non ride poiché abituata oramai alla qualunquistica volgarità di Checco Zalone.

In particolar modo, non sopporto chi affermi/a (sì, è un infermo) che Hugo Cabret sia un film per bambini.

Invece, costoro si esaltano solamente quando Scorsese gira film “mafiosetti”.

Sono dei simpatici cretinetti e vanno subito educati, curati nella mente e istruiti duramente senza cuscinetti. Un mondo di stalker, di bulletti. Di fascisti e di stronzetti. In cui ti censurano un video poiché ritenuto “inappropriato”. Perché mai? È un video magnifico!

Insomma, un mondo di giovincelli assai cafoncelli e pavoncelli, un mondo che stette per perdere la poesia dei sogni per colpa di tutta questa tristezza…

Per fortuna, in mezzo a tanti precoci vecchietti annebbiati nel loro cervelletto, qualche volta nasce uno che ti fa il culetto, mie caprette.

Ed evviva anche Leo DiCaprio.

Perché è bello e dunque tutti vorrebbero fotterlo.

Ma non ce la fanno.

Ah ah.

Okboomer. Tutte le offese e le calunnie tornano indietro come un boomerang.

Come la mettiamo?

Per farla breve, qui i dementi vogliono dare lezioni di vita e di cultura a me.

Suvvia. Se sono più sexy di Bob De Niro di Mean Streets.

Ah, dimenticavo. Se sotto il mio nuovo video, sopra mostratovi, dedicato a Scorsese, voleste mettere cinquemila dislike, fate pure.

Nel frattempo, esco e vado a bere.

Fate con comodo.

Scusatemi, andavo di fretta, stavo per dimenticarmi questo. Il mio hater “preferito” è epilettico come la ragazza di Mean Streets.

Con la differenza che lei è una brava ragazza, lui non ha capito un cazzo nemmeno di Quei bravi ragazzi.

Mi spiace averlo devastato. Chiamate per piacere Nic Cage di Al di là della vita. Urge un’ambulanza per l’idiota…

 

di Stefano Falotico

 

Kenneth Branagh nel trailer di All Is True non è William Shakespeare, è nientepopodimeno che…


22 Dec

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Sir Ben Kingsley, sì, il mandarino…

Come no? Sta anche nel prato a coltivare la frutta. Nell’orto… sai quante buone mele, pesche, quanti alberi di arancio. Poi, puoi anche piantare quelli di banane e ti fai la macedonia.

Ah ah.

Oh, a me pare lui.

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di Stefano Falotico

Ian McKellen è il più grande attore vivente? Suvvia, non scherziamo e parliamo sinceramente di Calcio, ah ah


04 Dec

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EMILE, Ian McKellen, 2003, (c) Castle Hill

EMILE, Ian McKellen, 2003, (c) Castle Hill

Sì, con mio stupore incommensurabile, leggo su Facebook che Ian McKellen è indubitabilmente il più grande attore vivente del mondo. E su questo non vi sono dubbi, appunto. Guai a chi osa dubitare di ciò.

Io, che faccio dei perenni dubbi la mia (non) spiegazione di stare al mondo, cito il De Niro di Ronin, se c’è il minimo dubbio non c’è nessun dubbio… ah ah.

Resto stupito da tali lapidarie affermazioni, proprio io che sono sempre scettico quando si fanno classifiche e si elegge, da questi giochini, il vincitore. Ora, McKellen è attore di enorme charme, che piace molto agli omosessuali, elegante, raffinatissimo, forse fra i più grandi, questo sì, interpreti di Shakespeare, ma se parliamo di Cinema i dubbi sono parecchi e a mio avviso fondati. Molti i ruoli negli ultimi vent’anni di rilevanza assoluta per il grande schermo, non c’è che dire, basterebbe citare pleonasticamente il suo superbo Gandalf della trilogia de Il signore degli anelli, il suo mirabile Riccardo il Terzo, ah ah, per la regia desueta e bizzarra di Loncraine, il suo attempato gay di Demoni e Dei, il suo magnetico Magneto degli X-Men e last but not least il suo malvagissimo, sofisticamente mostro, criminale nazista de L’allievo.

Ma non esageriamo con affermazioni sinceramente ridicole. Proprio per “limiti” fisiognomici, e per essere entrato al Cinema solo a sopravvenuta “maturità” anagrafica, a età abbastanza avanzata, no, non annovererei McKellen nemmeno fra i primi dieci. Gusti personali, e miei gusti tendono conto della versatilità, della varietà dei ruoli, della presenza scenica, e di quel qualcosa in più totalmente soggettivo che pretendo sia tale. L’obiettività, in fatto di attori, la lascio ai membri dell’Academy, le cui dimenticanze, i grossolani abbagli, e gli errori di giudizio sono stati enormemente macroscopici nel corso degli anni. Ad esempio, non comprendo come Bob De Niro abbia potuto essere candidato agli Oscar per l’efficace ma alla fin fine davvero inconsistente ruolo da non protagonista ne Il lato positivo, e invece platealmente lo si sia glacialmente snobbato per C’era una volta in America… anche se c’è da dire che in questo caso fu colpa imperdonabile del produttore Arnon Milchan che, all’epoca, per gli Stati Uniti presentò una versione inguardabile e monchissima di sole due ore, distruggendo senza vergogna un film che noi tutti splendidamente conosciamo. Come mi stupisce che Anthony Hopkins abbia vinto anche abbastanza immeritatamente per Il silenzio degli innocenti, ove compare come “protagonista” solo 15 minuti nella durata complessiva della pellicola e più che la sua interpretazione, comunque ipnotica e notevole, si è voluto più che altro premiare il personaggio di Hannibal Lecter. E invece rimango tuttora basito nel ricordare che sir Hopkins non vinse per Nixon, dove faceva un lavoro monumentale, a discapito della performance di maniera di Nic Cage del sopravvalutato Via da Las Vegas.

Poi, ci sono quelli che mettono McConaughey sul podio. Insomma, questo veniva considerato il clone scialbo e stupidamente comedy di Paul Newman sino a quattro anni fa, e gli son bastati tre ruoli per definirlo un titano? Anch’io c’ero cascato, ma col senno di poi ammetto l’eccessività dell’entusiasmo che pervase le sciocchezze che dissi. Mi feci troppo ammaliare dal suo Rust Cohle…

A McKellen certamente non piace il Calcio, o forse sì. Che ne posso sapere io, misero “popolano”, delle sue passioni extra-attoriali? Ma sicuramente, come me, avrebbe disprezzato il “bomber” Mattia Destro, calciatore rozzo e non educato alla “dizione” delle palle, ah ah, uno che in verità dovrebbe cambiare mestiere, ma a Bologna viene ancora considerato un intoccabile quando ha realizzato due reti dall’inizio del campionato. I tortellini ai felsinei danno alla testa e poi i giornalisti sportivi alimentano le assurdità che mi tocca leggere. Suvvia, non scherziamo.

Comunque, il più grande attore vivente del mondo sono io, e su ciò oso sfidar chiunque. Trovatemi un altro su questa terra che, quando è in forma, può andare in giro come Al Pacino di Serpico e far credere alle persone che sono stato scelto per il suo remake. Ho detto tutto… ah ah. Sono un gigione immenso.pam11-1 ser17

 

di Stefano Falotico

“The Hobbit”, il nuovo stupefacente Trailer


20 Sep

“L’era…” l’ora.

Eccolo, è arrivato, “disponibilissimo” su ogni piattaforma delle più fantasiose immaginazioni.

(Stefano Falotico)

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