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Il padre di De Niro era gay? E allora?


30 May

I migliori film sull’omosessualità: che io mi ricordi, son sempre andato più “d’accordo” coi maschi…

Anche se non so se mi piace far la femmina…

di Stefano Falotico

 Ora, a prefazione di questo mio importante discorso, citerei ancora una volta Robert De Niro. Ecco, molti di voi si chiederanno che c’entra De Niro con l’omosessualità? C’entra…

In una recente intervista, a presentazione del suo documentario Remembering the Artist Robert De Niro Sr., prodotto dall’HBO che lo trasmetterà sul suo network l’8 giugno, De Niro ha rivelato l’outing di suo padre, che in vita sua però mai lo riferì ad anima viva, tranne ai suoi amanti naturalmente, perché ai suoi tempi si viveva d’arretratezze ideologiche e tabù molto forti, il puritanesimo imperava e guai a dire apertamente che s’era gay, si passavan i guai. Gli omosessuali venivano “schedati” dal bigottismo della società, perseguitati per strada, additati come “streghe”, nei casi migliori emarginati, in quelli peggiori e più violenti eran addirittura picchiati e messi alle strette delle sbarre, oh certo purtroppo, grattati tanto di provocazioni toste da finir arrosto non solo di graticola ma di oscene, scellerate grate in prigione. Sì, beffa delle beffe, come se non bastasse quest’ignominioso, ingiusto accanimento, dettato unicamente dell’ignoranza della gente che considerava l’omosessualità, appunto, una grave devianza e perfino una “malattia mentale”, molti di loro, se si ribellavano e manifestavano i loro diritti, venivan “prelevati” e trascinati in carcere o in manicomio. Sono tantissimi gli episodi di “diversi” che, non sopportando più le prevaricazioni umilianti, semmai anche nei posti di lavoro, che all’epoca fra l’altro erano a predominanza di “carattere”, anche in senso figurato e sfigurandoli…, maschile, venivano quasi costretti a “dar di matto”. A urlare l’ingiustizia di non potere vivere proprio sanamente la propria sessualità e dover inoltre dover, castigandosi e perciò soffrendo, far buon viso a cattiva sorte. Allora, i più coraggiosi e fieri, stanchi dei maltrattamenti che subivano, si “spogliavano”. E non parlo solo di denunce che si prendevano per aver infranto, di “bollino rosso”, il limite limitatissimo del pudore imposto… dagli impostori e dagli ipocriti. Mi riferisco a un concetto più schifoso in cui venivan derubati della loro umana e sacrosanta, libera dignità. Mangiati vivi e spellati. E sbattuti da qualche parte affinché si zittissero per creanza, ah ah, del quieto vivere (s)corretto.

De Niro attore presenta così questo affascinante, interessantissimo documentario, da lui stesso girato, in tal modo omaggiando il padre “omonimo” e gran signore, un celebre astrattista della New York che, da quanto sentiamo nell’anteprima e come spero presto vedremo anche in Italia, intrecciò relazioni non solo artistiche con altri personaggi “gai” di spicco, dal drammaturgo Tennessee Williams a Pollock sin al poeta Robert Duncan, quest’ultimo fra l’altro proprio uno dei più accaniti “combattenti” del movimento di liberazione…

Allora, sorge spontanea la domanda: come ha fatto a nascere De Niro se suo padre era omosessuale? Suo padre, da quanto apprendiamo, non era subito “deciso” a seguire la sua natura e si sposò con Virginia Admiral. Ma, poco dopo che il piccolo Bob nacque, De Niro Sr. visse il matrimonio solo per “facciata”. Appunto per non “passare i guai”.

Personalmente, non sono omosessuale. Credo comunque di essere molto misogino. Lo ammetto senza problemi, sfacciatamente. E ne vado anche orgoglioso.

Credo infatti che le donne, per quanto oggi si dichiarino emancipate, e dunque dovrebbero essere in pace con la loro sessualità, sian invece proprio molto più discriminanti, in questa società di ruoli ribaltati, degli stessi uomini. Sono gli uomini adesso ad essersi ammorbiditi e ad accettare tranquillamente gli omosessuali. Le più schizzinose, assurdamente, son rimaste le donne. Che casino. Vogliono il maschio rude e insensibile non la femminuccia colta.

È un paradosso. Sì, dati alla mano e per esperienza “professionale”, posso dirvi che le donne scherzano in modo molto più cattivo e subdolo sui maschi che non “hanno le palle”.

Perplesso, angosciato da una società che prima era ottusa e malvagia mentre ora è peggio perché mascheratamente “tollerante”, elenco qui a voi i film ove non esistono censure e “cerniere” che tengano.
E sono bellissimi!

Crusing

Il vizietto

In & Out

Querelle de Brest 

De Niro sostituisce Gandolfini nella serie “Criminal Justice”


26 Sep

 

From this:

By NELLIE ANDREEVA | Wednesday September 25, 2013 @ 1:45pm PDT

EXCLUSIVE: HBO is carrying on James Gandolfini’s legacy with Criminal Justice. Oscar winner Robert De Niro has stepped in to take over the role originally played by the beloved Sopranos star in the pilot. De Niro is attached to act in Criminal Justice,a seven-hour miniseries, with Gandolfini remaining an executive producer posthumously. (HBO previously greenlighted Criminal Justice with Gandolfini as a seven-part limited series in May). Steven Zaillian, who has been shepherding the project for over four years, is set to direct the first hour. Richard Price wrote Criminal Justice based on the BBC series created by Peter Moffat. On the mini, produced by HBO in association with BBC Worldwide Prods., Film Rites and Tribeca Films, De Niro joins originally cast Riz Ahmed, Bill Camp, Payman Maadi and Poorna Jagannathan. Production is eyed to begin in March.

It was unclear in the immediate aftermath of Gandolfini’s untimely June death in Rome whether HBO would proceed with Criminal Justice. But because Gandolfini had been so committed and passionate about the project, which he was getting ready to start filming upon his return from Rome, the network and Zaillian began exploring ways to do Criminal Justice in his honor. The New York crime story centers on an ambulance-chasing New York City attorney, the role originally played by Gandolfini, who gets in over-his-head when he takes on the case of a Pakistani (Ahmed) accused of murdering a girl on the Upper West Side. While the lawyer part is central to the overall story, in the pilot the character only appears in the final scene. That led to discussions between HBO and Zaillian about recasting the part, not an easy task as I hear the network and Zaillian were looking for a great actor whom Gandolfini would have wanted for the role and who would honor Gandolfini’s memory with his performance. I hear their list consisted of one name only, Robert De Niro, who responded and came on board.

Criminal Justice is executive produced by Gandolfini, Zaillian, Price, Moffat, BBC Worldwide’s Jane Tranter and Tribeca’s  Jane Rosenthal, with Film Rites’ Garrett Basch and Attaboy’s Mark Armstrong and Nancy Sanders serving as co-executive producers and Berry Welsh as co-producer.

 

Amico intimo di Gandolfini, De Niro subentra volentieri a sostituirlo dopo la sua improvvisa e scioccante morte, avvenuta pochi mesi fa. Prima che morisse, De Niro e Gandolfini anni fa dovevano interpretare assieme Scared Guys di Dean Parisot. Ma il progetto sfumò. Quindi, erano in trattative per Eating With the Enemy. Ma, sempre il decesso per infarto di Gandolfini, mise tutto naturalmente in discussione.

De Niro entra invece proprio in questo Criminal Justice.

Di Criminal Justice era già stato girata la puntata pilota, ma il progetto è saltato per evidenti circostanze tragiche.

Però l’HBO, confidando molto nelle potenzialità dello script soprattutto, non ha mollato affinché riparta tutto daccapo.

In cabina di regia Steve(n) Zaillian e la miniserie si avvarrà di sette episodi, incentrati sull’avvocato Jack Stone (De Niro), un accanito difensore delle ingiustizie che prenderà a Cuore la controversa causa di un giovane pakistano accusato di aver assassinato una ragazza dell’Upper West Side.

Le riprese inizieranno a Marzo e il nome di Gandolfini, secondo volere dei familiari e anche a quanto pare del suo testamento, comparirà in “veste” di produttore esecutivo.

Secondo me, De Niro è la persona giusta per celebrare come meglio non si poteva il grande James.

 

(Stefano Falotico)

“Behind the Candelabra”, Trailer


09 Apr

“Phi Spector”, Teaser


16 Jan

   Inquietante promo per il film scritto e diretto da David Mamet, con Al Pacino nei panni del controverso Phil Spector. Mostro, genio, freak o dubbio della sua “permanente?”. Lo scopriremo solo vedendolo.

 

Genius-Pop

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