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Il Torino del mio gran pensiero va’ nelle ali mie dorate


17 Oct

Oggi, i discorsi della “gente” vertevano sulla causa di separazione fra Johnny Depp e Vanessa Paradis. Al che, un po’ nauseato da tanto “cazzeggio” nelle vite che non son di loro competenza, ho “sfornato” la mia Viennetta paradisiaca. E me la sono gustata, con tante candeline vs questo Mondo di labbra e candelabri. Quindi, mi son leccato le dita, incrociando le vostra, e “investendovi” di questa missione “redentrice” di aforisma memorabile, “incommensurabile”: Vai a lavare i panni sporchi di tua madre, e non ti basterà la scorta di detersivi d’una intera vita di merda

Io sono sempre “occupatissimo” e non rinnego alcuna scelta della mia vita, che reputo meno folle dell’andazzo scorazzante e scoreggiante. Adoro quando invoco me stesso “flebilmente”, ancorandomi alla Luna, a cui mai chiedo venia ma vene nelle quali m’annichilisco, prostrato in baldanzoso, sfacciato “allupaggio”.
No, non recedo sebben recisero e vollero decidere per me, proseguo nella mia strada, mesta e nervosa come pretendo nel carnaio che proprio non mi tocca. Il Maestro son io, supremo, e vi ordino di far le valigie e smammare.
Potrete creder di spellarmi ma rimarrò un pensatore. Mi copriranno di pugni in faccia, nei “castighi” perentori per “usufruirne” di risate. Ma, fuori dal Tempo, nell’insonnia mia, sarò insolenza a ogni impostore, “anziana” epoca del mio epico, corazzato petto ad affrontar i torti e torcer il braccino di chi ce l’ha corto.

Se ti sto antipatico, vai dalla cretina con le patate fritte fra una carie e l’altra del suo “zucchero”. Se ti piaccio, fai bene.
Perché sono il Male alla tua scemenza.
Parola di Clint Eastwood.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Debito di sangue (2002)
  2. Mystic River (2003)
  3. Gran Torino (2008)– Devi essere un Uomo molto sicuro di te.
    – No, uso la sicura ma ti oscuro. Stanne sicurissimo.

Com’è cambiata la società – “Evoluzione”, da James Dean a James Deen, il pornoattore


13 Oct

Eh sì, inutile fare delle “dietrologie”, il Mondo “progredisce”, abominevolmente indietro, in una corsa all'”oro” (spermatico) che disgusta, di seme virtuale “sente” ed è sempre meno senziente. Gli scemi…
Dal “bruciato“, vividissimo James Dean, “icona” innanzitutto dei pugnaci valori puri giovanili, a tutti i scardinati “tabù” di un “Net” al WC

Oramai siamo “sovrappopolati” d’immagini davvero “soffici”, di “cum” e videocamerine piazzate nelle zone “proibite”, poi “mandate in onda” nella diretta del web.

Impazza, come dico io, la follia, e ti “sbattono” in faccia un’immondizia di carne “macellata”, nell’esibizionismo ove anche il più primitivo omuncolo può vantare il suo spazio di “celebrità”, Perché “accontentarsi” di 15 minutes alla Andy Warhol, quando può “dilatarli” e “soddisfarla” a “30” in versione hard?

Come siamo arrivati a tutto ciò?
Grazie al conformismo dell’idiozia di massa.
A un certo punto, (c’)inventano questo “bel” strumento e la “connessione” del “Tube” catodico e scatologico.

Così, da “semplice” mezzo informativo, il “sistema” si propaga “capillarmente” di capillari “venosi”, di pene eretto, di donne denudate… che basta un “click” su “Enter” per confermare che hai la maggiore età, senza neppure “accedere” con la credit card. Quindi, “puoi guardare ma (non) toccare” (versione avvocato del diavolo di monologo pacinesco da “diabolico” delirio “onanista”) quel “croccante”. La patata di Siffredi va “salata”. Perché le sue “donne” sono “modelle” da “insalate”.
Sì, oltre il “piccante”, oltre i limiti dell'”umanità”. Anche Rocco ha la sua età, e ha ancor più “gatte da pelare”…
Fino a una ventina d’an(n)i fa, questo c’appariva improponibile, tanto che le pellicole “normali” venivano censurate solo perché mostravano un ardito “semiculo” nel “semi(nar)duro”.

Bertolucci fu “ritirato” solo per il “burro”, nell’ipocrisia terribile di un’Italia tremenda, che “arse” i suoi ultimi tanghi.

Che “fango” sulla pelle. Che “ritocco” a ringiovanire…, che vecchiume!

Oggi, c’è davvero di che ridere.

Killer Joe viene al solito sforbiciato per un “pompino” effettuato col “pollo”, quando poi tutti han il “permesso” di “sbizzarrirlo” nell’youporn e più porky’s.
In quest’Italietta ove tutti van ad “amare” e ad “acclamare” il “capolavoro”, così da me “nominato” (“ispirandomi ai “glandi fratelli delle “sorelle” alla Marcuzzi di “orgasmi” alla “Moto Guzzi”), L’Innominato benedì Lucia col “martelletto (opera imprescindibile d’ogni moralista cristiano), in quelle poltroncine il “poltrone” mangia il suo “sandwich” con le “salsine”, detto “famoso” (underhot dog, “paninaro” farcito con quella “crauta” della sua cruda “fidanzata”, tamarra alla “maionese” nei suoi fast food di “sveltine” con un altro durante la “pausa pubblicitaria” fra un Tempo e “chi più ne ha, più ne metta!”.

Così, senza neppure accorgercene, siam “arrivati” dal grande James Dean “venendo” a Deen James, magrolino d’occhio strabico e strabuzzato, sempre “accompagnato” da Escort che “caldeggiano” la sua “gioventù” bella che “fottuta”. Bellissima, una “gnocca della Madonna”.
Praticamente una “segretaria” che va con l’avvocato degli appalti edili, ove l’avvocato “ribalterà” l'”appartamento” con “lei” di “lento”, mentre l’operaio da tarantella “stuccherà” d'”imbiancatura” coi “pennelli”, uno a “dipingere” e l’altro a (s)tingere.
Dai la “cera” e togli la cer(nier)a…

In edicola, ripropongono Gran Torino a soli 9 Euro.
Compratelo!

E non “scass(in)ate” la minchia!

Ché Vito Catozzo, al secolo Faletti Giorgio, sapeva già tutto di Harvey Keitel e del suo cattivo tenente…

Ho detto tutto…

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Gioventù bruciata (1955)
  2. La meglio gioventù (2003)
  3. Redacted (2007)
  4. Porky College: un duro per amico (2002)
  5. Scent of a Woman – Profumo di donna (1992)
    Visto che “sparata?“.
    “Tale e quale” all’eiaculazione dei mignottoni!

Le lezioni “morali” di Clint Eastwood – Quando Callaghan s’incazza, sono cazzacci ai can cazzoni


06 Oct

 

Debito di sangue.
Stavo mangiando le lasagne, e mi “sporcarono” la besciamella, mangiando il mio Cuore “alla sfogliatella”.
Così, prima mi “piantarono” una forchettata nelle “palle” del mio “ragù”, quindi, mi alzai da quell’assedio “a tavolino”, e li asfaltai
(“Versetto rivolto contro chi verserà blood“)

 

I giovani criticano Clint Eastwood solo per una “ragione”.
Anziché aver scopato con Sondra Locke, hanno “lucchettato” il loro “usignolo” per una che li spolpa di “labbretta” sul “motorino”.
Da quest’errore immondo, hanno generato la loro (r)esistenza, “negandolo” d’autoinganno e castrazione, il classico “Vieni qua. L’Uomo vero non ha bisogno di essere imboccato”.

Guardano film, dalla mattina alla “sega”, e non ne capiscono un “beneamato”, vanno matti per le “beniamine” e scrivono recensioni “Bignami”.
Sì, come Laura Bignardi, una che mi sembra abbia solo bisogno d’essere “fottuta”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Gli spietati (1992)
    – Senti, sceriffo ottuso, chiariamoci bene.
    Sono William, e ora sarai ammazzato.
    – Ah, che ridere. Sei solo un povero vecchio.
    – Dici? Mio Gene Hackman, quanti soldi le han dato per sputtanarsi coi film di Tony Scott?
    – Ah, ma questo è un allarme rosso, sai? Sono spaventato, ah ah.
    – Dovresti esserlo, sono il peggior nemico pubblico.
  2. Gran Torino (2008)
    Questi ragazzetti hanno esagerato.- Che intendi fare, Walt?
    – “Ammazzarmi”.
  3. Debito di sangue (2002)
    Chi considera questo film “robetta manierata”, credo che non si lavi mai aprendo bene il rubinetto.
    Codesto è un film “rubino”.
  4. Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo! (1971)
    Tu mi “scarti” come una scarpa vecchia, e Clint ti storpia.

Il mio official account su Twiiter: Walt Kowalski, il vendicatore pallido dagli occhi di fuoco… il ghiaccio è Mischa!


21 Aug

In questo periodo, sono ossessionato da Mischa Brooks, pornostar che “educherei” volentieri, a voluttà. Sì, sono “volenteroso” nello “studio” arredato fra tappeti in cui “sanguineremo” e vari “affreschi” sparsi sul pavimento…

Sì, anch’io in questo trambusto di carna(l)i mi sto “adattando”.

Se certa gente, dietro “sevizie” con tanto d’“ingredienti” calunniosi, pensava “pene” che mi sarei svegliato, di tutta “in riga”, a prostituirmi in un misero lavoretto per compiacere la società di massa e poi trasformarmi in un porco “qualunque”, di feste, puttane e vigliaccate, si è sbagliata di grosso… grossissimo.
Perché io ce l’ho più duro di quanto potevano solo immaginare nell’ incubo “sessuale” alla loro violenza fisica e psicologica.

Così, fra un “trastullarmelo” gioviale e un’altra botta in testa a una vecchietta dispettosa mia dirimpettaia, con tanto di sputo ”incaffeinato” nel “costernar” la sua amarezza d’una “effigie” che lei disgusta quanto ne è “maliardamente” attratta (il carisma del giovane, che svecchia, è quanto di più erotico un’anziana possa desiderare), mi sono creato l’account Twitter.

Ecco, dopo aver allestito il mio “Profilo”, sono passato alle maniere “svelte” che “annuserebbero” amplessi lenti.

Nel mio “Sfondo”, campeggia alla sinistra dei vostri schermi, d’occhio “mancino”, Walt Kowalski, sì, proprio Clint Eastwood di Gran Torino. Fotografato nel suo signorile aplomb quando sta in chiesa.

So che siete curiosi quindi, se fossi in voi, opterei di controllare.

Ai miei detrattori, questo è un monito che li terrorizzerà. Come pretendo che si spaventino.

Tornando alle donne… Così, per “prova”, ho subito elargito delle “mail” a due superfigone. Una che abita in Italia, di “mestiere” giornalista. Sì, pensate che mi sono abbonato a “Pescara Channel” ma non per assistere alla retrocessione della “concittadina” squadretta. Solo per poter registrare, in “deluxe” lussuriosissimo, le cosce di Elvira. Vi basterà informarmi e saprete anche il suo cognome.
Anni fa, quando ero meno mandrillo di oggi, m’iscrissi a una chat di incontri. Anzi, si chiama(va) proprio “Incontri”.

Al che capitai, “captandola” già tutta, su questa qua. Una che posava di gambe accavallate per il mio “cavallone”.
Mi diede anche il suo numero di telefono ma non se ne è fatta… molto.

Mi ha eliminato poi da Facebook perché troppo “presa” da me, il fascino (in)visibile che penetra il monitor. Dunque “impaurita”, ché avrebbe tradito l’attuale compagno. Un mezzo storpio che, però, pare la “spinga” di soldi e “bustarelle”, con tanto di “spintarella” per “raccomandarla” alla Rai, ove temo “gliela” scipperà quello del “novantesimo” minuto…

Lasciando perdere Elvira, sulla quale accennerei solo a codesta (s)battutella, “Elvira, la Donna per cui nessun s’evira”, ho propeso, sempre teso, per Mischa Brooks.
Una delle più grandi troie attualmente sul mercato della pornografia mondiale.

Sì, questa è una società veramente “progredita”. Le proporzioni dello sviluppo…

La mia iscrizione su Twitter non è stata certificata da nessuna carta di credito che potesse attestare la mia maggiore età.

Dunque, se v’iscriverete anche voi, o siete già iscritti, potrete “ammirare” le foto di Mischa, “plateali”. Dunque veder bene come “tasta” e come i marpioni sian “tosti” dentro di “Lei”.

Comunque “vada”, non sono un moralista.

Sono “perversamente” innamorato di Mischa.

Ogni volta che “la” vedo, so che i pantaloni, indossati al momento dello “strabuzzamento”, rischiano il “collasso”. Sì, sdrucendosi la pelle, “tirata”, rischia che poi non si stiro-ferro più.

Ricordate: se qualcuno pensava di abbattermi, sappia che, dopo altre due mie opere, piglierò un aereo e filmerò la mia “potenza” a planare su Mischa.

“Questo, dicesi prenderlo in culo”. Voi sistemati, gonfiati, Lei a gonfiarmelo di tette aerostatiche. Dicese termodinamica da buoni amici…
Come no…

 

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Boogie Nights. L’altra Hollywood (1997)
  2. Ufficiale e gentiluomo (1983)
  3. Gran Torino (2008)
  4. Mr. Brooks (2007)
  5. Novanta… la paura (1945)
  6. L’aereo più pazzo del mondo (1980)
  7. Prince of Persia. Le sabbie del tempo (2010)

Batman perlustrò Torino, un “alive” nelle calienti magie della Mole Antonelliana


09 Jul

 

Gita a Torino “controvento”. Gli spifferi s’inimicarono il pifferaio magico che è in me, e non riuscii a scacciar i topi, ma il “pipistrello” “intopò”

Avete sofferto la mia assenza? Eravate “in premura” per me? No, il Genius è vivo e vegetissimo e ha abbondantemente superato la fase “vegetativa” delle sue trascorse depressioni “ammosciantissime”.
Diciamo che ora, da viveur, vola come un “uccellin di (frutti di) bosco”, e “usignoleggia”, non rovinato ma di rovo, fra “diluvi” e un altro dirupo fra le lupe, tra un Fiume Po e una “diga” della sua anima che “appioppa”, altro che scoiattolo, pugni in faccia agli irriverenti, “sodomizzandoli” di questo “proclama”: – Vieni qua, fascista, dove pensi di (im)bucarti? Il bucato della tua ragazza è lordo di sangue, ma non è il tuo liquido seminale. No, lo sperma non è neppure mio, perché è risaputo che “giace” come quello di San Gennaro, “criogenicamente” surgelato per decoagular il suo vulcanico zampillo quando una Donna sa, “miracolosamente“, (s)premerlo come una barista ballonzolante del suo cocktail più “malandrino”, un po’ al pompelmo su “limonata” rinfrescante in zona bollente, forse shakerando l'”eccitando” fra cubetti di ghiaccio e una piadina con dell’aglio, per tener a bada il vampiro dei miei succhiotti. Però scotta…, e “passa” di mano in mano, per giochi pallavolistici di “schiacciate” a sbattermi a terra. Fra una botta e l’altra, una sberlona e passere anche col “passeggino”, il pisello contro il fascista è manganello, per ricordargli che sua sorella si becca la “clava” d’un cavernicolo.

A parte gli scherzi, suvvia, son stato davvero a Torino, ospite d’un mio amico.
Ho alloggiato all’Hotel Cristallo di Corso Traiano.
Traiano, l’mperatore romano, da non confondere con “troione”, appellativo poco carino che spesso si dà all’uomo troppo “cosciente”, fra le cosce, del suo “fascino” puttanesco fra le “romane”. Dette “mignotte”.
Sì, più che imperatore, dunque, ‘er mignottaro, da non confondersi, a sua volta, col Minotauro, per quanto anche “costui” fu ben “filato” da Arianna in zona “incuneata” e “labirintica”.

Ottavio m’ha condotto lungo le vie più famose di Torino, al Parco del Valentino, per esempio. Detto, in piemontese, Ël Valentin, paragonabile ai Giardini Margherita di Bologna, detta la “capitale” del turtellen.
Tornando al Valentino, pare che il nome derivi da una “cappella”.
Mah, quella di Rodolfo o quella del “santo?”.

In questo parco, molte coppie s’abbronzano fra “lei” che “lecca” e “lui” che lascia che il “sorbetto” si squagli.

Poi, dopo “operosi” giri per alcune piazze celebri, ci siam piazzati al cinema ubicato sotto la “Mole di Antonello”, come Lino Banfi la ribattezzò dopo aver fatto tredici con Jerry Calà, l’unico muto di nome Parola che, dopo la vincita miliardaria al Casinò di Monte-Carlo (sì, son stati tanto fessi da fottersi la “schedina vincente” per incularsele, ma recuperando il doppio di culo con tanto di baci alla “francese”) si trasforma nell’indiano del “cuculo“.

A goderci il melodramma Un amore splendido, Cary Grant d’annata con una Deborah Kerr da “bagnare” in piscina.
Storia tragimalinconica che butta la tragedia in un “Amiamoci, io sono Ferrante, tu sei rossa come la Ferrari, anche se adesso sei sulla sedia a rotelle”.

Stanchi dopo tanti “avanti e indietro”, siam “rincasati”.
Il tassista m’ha sfilato circa venti euro, viaggiando “tamarramente” su musica da discoteca.
Mi sono “consolato” con una pizzetta, e varie sigarette “digestive”.

Domani l’avventura continuerà.
Aspettatevi dei video…

Eccone uno…, muto, come si conviene al clima religioso della trascendenza.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Al bar dello sport (1983)
  2. Gran Torino (2008)
  3. Torino nera (1972)
  4. Un amore splendido (1957)
  5. Superman and the Mole-Men (1951)
  6. Parco Valentino (1990)
  7. Rodolfo Valentino (1951)

 

 

I ritorni di Batman


04 Jul

 

Salve, sono il Dark Knight. Lei è uno di quelli lì? Ah sì, lo è davvero? Lo vede questo mantello avvolgente? Stia attento al pugno “impermeabile”

Ci siamo quasi, quei mentecatti “raziocinanti” e ratti saranno “instradati” a una razione di “tatto”

Vicissitudini “tranquille” indussero il “dormiglione” a raddrizzare una famiglia di beoti, “indirizzandoli” a un’intirizzita “benevolenza” a base di freddure di rinomata “mistica” mia rizzata, di “dolcezze” impagabili per il “paliatone” da fantino di Siena, imbizzarrito nello scorazzare attorno al loro cervello molle d’asfaltare, in uno scalpiccio “picconante” e rintronante di “zoccoli” e speroni durissimi contro l’encelofalogramma loro piatto(lo) da rimbambirli ancora di “rimbombi” d’un nitrito “artritico”, sfidarne e “sfilarne” gli attriti disistimici con sismica freccia da cavallo di Troia e impantanarli nel “fango” delle fognature con un paletto ben impiantato in mezzo ai loro “pantaloni”.

Sì, con certa gente non bisogna andarci sottilmente, bisogna assottigliarli nella “sottiletta” dei loro fegati antropofaghi d’invidie latenti da lattanti con le loro “latticine” donnicciole, spesso madri che han allevato un coniglietto di “castorina” dentatura dalla (pres)unzione calunniosa così sprezzante che “lo” spezzeremo come un “formaggino”.

Circa due mesi fa, telefonai a una radio in cui “lavora” uno dei malfattori di questa “factory” omicida, che taluni anni or sono denunciò una persona solo perché codesta, dopo aggressioni alla sua fisicità e al suo stile di vita, esigeva lecite spiegazioni di un'”amicizia” che mi parve un po’ “invadente” alla mia anima.

Uno di tali emeriti, con “egregia classe”, pochi giorni seguenti, s’è recato al C.S.M. per “segnalarmi”.
Bene, il mio avvocato, ha già preso nota di questo “pinco pallino” e, alla prossima sciocchezzuola, lo appallottolerà a base di querele per lui “indifendibilI”, tanto che le malinconie di Radio Days gli parranno il suo sogno migliore, in confronto ai giorni “a raggi X” del suo culo.

A questa gente bisogna spiattellare le loro porcate. Questi ebetucci che si prendon la “briga” e la licenza di diffamare le persone libere, perché ne eran “infastidite” e pretendevano (sì, loro pretendono ancora) che si gettassero a capofitto nel primo lavoretto a portata di “mani”, perché, a vent’anni (oggi, la gente è disoccupata anche a quaranta) non è “tollerabile” ambire all’Arte, al Cinema e alla Letteratura se non si ha “dignità” sociale.

Ma questi qui chi sono? Degli inquisitori oscurantisti come F. Murray Abraham de Il nome della rosa di Annaud?
Come si permisero costoro a dare ordini, a sputtanarti per la loro Bologna di falsi chiesaioli arretrati attraverso una rete diffamatoria che s'”appellò” anche ai “trucchetti” di “profili clonati” sui forum, telefonando “anonimamente” in piena Notte, prendendo “contatti” personali con la tua ragazza per “descriverle”, di reputazione falsata, chi eri , andando in giro a “sventolar” il tuo nome e cognome, e a urlare ai quattro venti che soffri di “schizofrenia?”.

Ecco, per colpa di tali sciagurati, che il Diavolo li “benedice” ogni sera prima dei loro amplessi “affamati”, mi sorbii dei mesi, davvero, di ricovero psichiatrico perché ero “scioccato” da un improvviso, immotivato “affronto” così ignominioso e assolutamente non giustificabile.

Loro possono darmi l'”infermità mentale” (certo…) ma, come possono constatare, avevo ragione io, ho sempre avuo ragione io.

E, oltre a un’opera d’immediata pubblicazione (mentre loro stanno a girarsi le palle di chiacchiere “retribuite” da altri cazzari identici che li “riforniscono” di puttane e puttanate), stiano ben attenti ai “passi”.

Da “leggere” con molta concentrazione, prima di “voltare pagina” e “girare l’angolo”.
A piè…

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Gran Torino (2008)
  2. Rocky V (1990)
  3. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
  4. Jack Reacher: La prova decisiva (2012)
  5. Robocop (1987)
  6. Ritorno al futuro. Parte II (1989)
  7. Il dormiglione (1973)

Walt Kowalski versione “Il petroliere”, Daniel Plainview


30 Jun

 

Quell’idiota, onestamente, l’ho sempre odiato. Io, la quintessenza nel senso letterale, Universo in accelerazione, cent’anni Luce più avanti del suo cervellino “robotico“, inamovibile dalle sue posizioni (im)mobili, io, Io, moto perpetuo d’una mente scalpitante che scavalca tutte le convenzioni sociali, di questa stagnante, putrescente, immonda società “rissaiola” e “risatone”.
Sì, quel damerino, “lui” e quella “squola” (sì, con la “q” che rende il suo “culo” più “marcato” e “griffato”, che tanto espone al vizio “supremo” d’ogni logica “inchiappettante”), quel licealotto del “classivo”, ove “sfoggiava” l’”uccello”, ove “brillantezza” equivale al postulato del miglior “posteggio” per il posteriore più “rassodato” in cui “assodar” che sei uno in gamba, lì in mezzo.
“Vincente”. Di cosa? Della sua “cultura” ruffiana che s’innaffia le ascelle, improfumando il mento del sapor alla mentina, d’una demenza galoppante che tutte “le” cavalca, da sodomita che disprezza gli eremiti e le “indoli” emetiche, che lui “indolenzisce” d’insulti e offesine “carine”, perché è un maiale, lo è sempre stato, da quando sua madre, fin da piccolo, “lo” imboccò di “sane” lezioni da compito in “classe” su come compitar la retorica più “sto(r)ica” per le oche più stolte ma più “gnocche”, da rimbambire con una frasetta da mezza calzetta ma dal “calzone” che ti “mostra” quant’è “duro”.
Sì, quando un suo compagno, alle superiori, si suicidò, “smargiassamente” si “scompisciò”, irridendo la “debolezza” che indusse il nostro compianto a buttarsi giù dal balcone di quel cesso d’istituto. Di cannaioli, future “prostitute” che si sarebbero camuffate da “gran signore” con tanto di “laurea” ad attestar il loro “testone” pienissimo per svuotare il testicolino del “dottorino”.

Sì, nutro disprezzo totale per costoro. La mia seconda ragazza era una di tale categoria infima e infame. Sempre “affamata”. Che mignotta!
Scoprii, dopo che mi “scoprì”, che da me pretendeva solo che “glielo” (s)tendessi, e mi “sbaciucchiò” di lingua saporita come l’insalata insipida senza l’aceto del giusto “accettarmi” com’ero.
Una volta, eravamo in autobus, e cominciò a leccarmi il collo davanti a un extracomunitario, affinché il “malcapitato” mi decapitasse per troppa sua “golosità” inappagata.
Le sputai in faccia, altro che “limonata”.
– Tu, troia, non meriti di stare al Mondo! E mi vergogno d’”avertelo” dato.
Perché, son totoiano, a caval Donato non si guarda in bocca. Quell’Uomo che tu stai blandendo col tuo “potere” sessuale femmineo, che stai seducendo per “indu(ri)rlo” in una tentazione invidiosa, è più ricco dei tuoi anelli. Lui non anelerà mai al tuo ano, Lui non discende da quella “serpe” di Adamo e dal suo “pomo” di mela peccaminosa. Da quel cretino deriva, uh che deriva, tutto il puttanesimo “moderno”, e non serve il Battesimo. Quel nero crede che coloro che si amano debbano farsi i “cazzi” propri, e non patirà mai il comandamento che desidera la “donna” d’altri. Tu non sei una Donna, sei una meretrice che, da oggi in poi, da me otterrà solo questo “sberleffo”. Datti alle “lavatrici” delle tue lenzuola. Levati dalle palle, e scendi a calci in culo alla prossima fermata!

Sì, io difendo i “deboli”, li tengo in auge, e stavolta quell’imbecille m’ha fatto incazzare.
Gli spaccherò quel cranietto da bimbetto col “predicozzo” come il Day-Lewis più titanico e “mostruosamente” gigantesco.
Perché, se voglio, sono cattivissimo, e non doveva venire nella mia dimora, a giocare con me.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Gran Torino (2008)
  2.  Il petroliere (2007)
  3.  The Elephant Man (1980)

 

Walt Kowalski versione Frank Leone


30 Jun

 

Quando le ingiustizie perdurano recidive, un Uomo che non ha paura degli scagnozzi, degli “scugnizzi”, dei “peli rizzi” e dei “caporali” ostinati e testardi, afferra il bue per le corna, lo “affigge” al muro, lo sottopone a una lentissima tortura per una confessione che, timorosa dell’ombra spaventovolissima della morte “elettrizzante”, confesserà il “fine” raggiro, le sue circuizioni da domator di circo, la sua bestiale invidia punitiva, e il suo ostaggio da “autorevole” rapitore… sbudellato e steso sul suo stesso “altare”

Con certa gente bisogna sfoderar la grinta del miglior Stallone degli anni ’90. Durissimo, senza fronzoli, esser incagniti e rabbiosi quanto le loro “scarnificazioni”. Bidogna denudarli d’ogni falso orpello, e spellarli vivi, bruciando tutte le loro meschinità, tutte le loro ristrettezze “restrittive”, il loro “vantaggio”, la sconsiderata pazzia che ne sottese la follia dei loro laidi gesti, bisogna assolutamente tener altissima la guardia e guardarli dritti negli occhi, non abbassarli neppure per un breve istante che ti potrebbe essere fatale e “decisivo”, bisogna “fucilarli” nell’anima con la stessa “dovizia” carnale, bisogna trascinarli nella stessa trappola che ordirono per “lordarti”, per infamare la tua reputazione, per “penalizzarti” della loro stessa “fedina” intonsa, aspettar cautamente l’attimo giusto, “pazientarsi”, lasciarsi colpire a muso duro, farsi “internare” e “rinchiudere” per poi incolparli del loro stesso delittuoso boomerang, arrestare proprio l’istinto che salterebbe loro alla gola “impugnando” la sciabola tagliente d’una presa mordentissima a strozzarli della loro stessa “morsa”, attendere per tender l’arco della freccia e conficcar, nella loro indifendibile ma “istituzionalmente protetta” pavidità mascherata da “virilità”, un dardo velenoso che si deflagri nel coglierli in flagrante e sbucciarne, avidi proprio della loro incontentabile avidità, ogni lembo delle loro rosate menzogne.

Sì, quella gente che si “divertiva”, “sadicissima” a dissanguare le coscienze innocenti, per indurle a “delinquere”, macchiandole, “a distanza”, d’offensivissimi attacchi. Per attaccarci sopra delle etichette.
Per provocazioni che soddisfassero il loro “godimento”, uccidere o peggio, più “sottilmente”, indurre al suicidio una persona per deturparla e privarla del bene più prezioso, se stesso. Il proprio Cuore, il valore inaffondabile per cui s’erge ogni mattina col sorriso e con la gioia a brindar per la vita.

Sì, se taluni furon tanto “perspicaci” di “esche” e di “formaggio”, potrebbero incontrare stavolta il Leone…

I pazzi aguzzini hanno incontrato una mente enormemente più aguzza e hanno “sminuzzato i loro stessi “denti”

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Gran Torino (2008)
  2. Sorvegliato speciale (1989)
  3. Cobra (1986)

Walt Kowalski versione Jack Torrance


28 Jun

 

Il ghigno “buono” potrebbe incattivirsi per i cattivi, e non lasciarli stare, ma di asce “sciarvi” dentro, “innevandoli” un po’ nella “bufera” dell’imbufalito

Gente irriverente che, sanguisuga ed, “esanguemente”, già (s)morta, il cui massimo, sadico divertimento, “al sugo” e sanguinolento, è insudiciare le coscienze altrui, macchiandole di (pre)giudizio e villani assedi alle loro scelte di vita, a cui “arbitrariamente” lesero il libero arbitrio, “arbitrandole” per “abitarne” l’anima.
Ah, io son liscio ma non m’eliderete, no, non sono Linus né liso. Il “villain” sono io!

Gente che, stavolta, ha incontrato il cosiddetto, e non ossidabile, osso troppo duro, che non si spezza neanche se mi “piegheranno”, per un po’, con le loro “spiegazioni” per arrostirmi come uno spiedino.
Tali predoni saran appiedati dopo avermi “appestato” e aver calpestato, di poche “strisce pedonali bianche”, ma d'”investiture” calunniose nel turbinio frenetico della loro corsa impazzita all’oro e al loro “orto”.
Eh sì, gli orchi potrebbero incontrar un “fior fiore” d'”oca”, il cui malocchio si sta ritorcendo contro ancheggiando loro intorno, dopo il loro “torchio”.

Di come la folle strega fu distrutta da un “folletto”

Sì, ho sempre sospettato delle sicule, tanto “sicure” di sé quanto sempre nelle chimere e nelle “chiome”, soprattutto della loro “erogena” genetica frigidissima.
Molti “millenni” fa, un esemplare di questa specie rivoltante, volle rivoltarmi come un calzino, per pur diletto che “la” allietava nel prendersi “giogo” d’uno che non amava i “letti” con le tette ma era depresso sul “materassino” del mare burrascoso.
E ne voleva incasinar il cervello, per poi “sollazzarsela” col bordello del marito lordetto, di “budini” da “cioccolato” anche nei tinelli.
“Lei” che, di mattina “insegna(ntucola)” alla lavagna, e “lui” alcolista fra le vigne con una pancia sbudellata da troppi bignè.
Sì, è un pasticciere, che osò con me di troppo “(r)osé“, ossessionato, piccin qual è, dal sesso con la sua “piccioncina”, e voleva appiccarmi fuoco perché io, invece, ero tipo da rose rosse.
Eh caro flatulentone, sei stato “pasticcione” con la persona che volevi “guarire” con dei “forni crematori”, e invece ti (s)cremerà la faccia proprio dei tuoi “pasticcini”.

Consigliamo a tale famiglia di recarsi in libreria fra un mese, e di precautelarsi se si “oseranno”, appunto, a “denunciare” le persone di “schizofrenia”, solo perché non sono dei maiali come loro.

Sentiti “in bocca al lupo!”, dunque!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Shining (1980)
  2. La vendetta di Carter (2000)
  3.  Gran Torino (2008)

Walt Kowalski versione Mick Jagger


28 Jun

 

Sono sempre stato uno da Rolling Stones, secondo me John Lennon era un idiota acclamato solo da ragazzine che si “smutandavano” per le sue utopie infantili da borghesello coi fiorelli in bocca. Di Mick son fan-atico, pacifista ma “guerrafondaio” degli “affondi” nei fondoschiena, anche bisessuali, essendo Fal(l)otico che non guarda in faccia a nessuno, ma sbircia le sottane con “indaffarato” volo nelle farfalle!

Ah, ero stufo di quegli “stufati” di ebetucci, il mio corpo voleva concupir donne con cui ballar di bacino, “iniettando” loro lo schizzo, da “schizzato” di cui non mi vergogno, del mio “scimmiesco” esser teschio di cranio “capellone” e petto di torso ignudo per contorsioni avvoltolate in lenzuola ove il sangue rockeggiante, saltando sul palco del baldacchino che, intrecciato alle sue trecce, si balocca “imboccandola” fra boccoli e coccole, “letiziandola” nel mio “attizzato”, bizzarro di mosse, si “smosse” nella mossa così tanto che, vulcanico, “innaffia” d’eruzione senza “eruditi” con le loro lezioncine “a menadito”, che t’additeranno coi loro “canditi” e non “lo” infileranno mai, perché solo infilzano e si rimpinzano, coi loro “pinzimoni”, la loro acrimonia, i loro moniti, i loro “monumenti”. Sì, che dementi!
Li sbatteranno come maionese pazza in una radio ove si fa ammenda delle proprie psicopatie su onde di “frequenza” di frequentazioni con depressi e represse, e la scritta, “sovraimpressa”, in fronte: “Sono un imbecille, datemi una sberla e non la riconoscerò, perché scambio una fregna per una da fogna, e son foca senza fighe, d’afflizioni sofferente senza fiondarmi in lei che, fondentissima, m’asfissierà”.

Sì, ho sempre adorato Mick, questo scimpanzé che se “lo” ride anche ora che è “vecchio”, che con David Bowie “giocava” d’assoli “canori” e poi “cantava” per Uma Thurman nel “grilletto” del “plettro” di Keith Richards, “suonandolo” per un concerto che “la” conciava per le feste e poi “infestando” altrove d’altre alcove e covi ove, Lei “accovacciata” e Lui svaccato, non usavan certo la “varichina” ma la “cavalcata” delle valchirie, che è bellica per tutte le belle e “sbudella” i moralisti bigotti spaccando, appunto, “culi” a tutti e a tutte, essendo “fronte-retro” di sessualità “doppia” che non “arretra” ma “rettifica” irretendone una e poi “(s)tendendolo” a chi, d'”archi”, è suo “panno steso”.
Ma quali pannolini! Spruzzate la “panna!”.

Evviva il Sesso, evviva la revolución senza tromboni ma trombando di chiche per un Che che con loro, “mitragliando”, danza il Cha cha cha, “inchiappettando” la guapa che s’ingroppa “alla scaloppina” e al galoppo!
Evviva la cavallina!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Pirati dei Caraibi. La maledizione della prima luna (2003)
  2.  Che – L’Argentino (2008)
  3.  Gran Torino (2008)
  4.  Shine a Light (2008)
  5.  The Fan. Il mito (1996)
  6. Time Is On Our Side – The Rolling Stones (1983)
  7. Il re del rock and roll (1956)

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