di Stefano Falotico
Con grande agonia, la butto sull’ironia, burlandomi di me ma tenendo in auge Clint Eastwood, cioè sempre me stesso in abiti da “mon(a)co”
Adoro quest’uomo, questo “nonno” che, in Gran Torino, mentre forse stava sognando ancora la sua ex Sondra Locke, un sogno ero(t)ico da back to the future per scoparsela ancor da giovane Firefox… oltre le barriere del suo “volante” quasi rincoglionimento cavalcante da fu texano dagli occhi di ghiaccio di marmo e, onestamente, oggi sempre affascinante ma non credo così pompante di cavallo in mezzo alle mutande da uomo nel mirino nel filo da torcere alla gonnella di quella sorca di Sondra, estrasse il “fucile” e uscì nell’aiuola ove i bulli stavan aggredendo l’innocenza a mandorla delle virginali purezze giovanili. Capolavoro! La storia di un duro che sembra da ospizio e invece fa il culo agli arrestati “pisellini” dopo lo stupro scellerato. Gli uccelli (in)castrati in gabbia.
Ma che cazzo di nome femminile è Sondra? All’anagrafe, la “a” di Sandra deve essere andata a puttane di o, oh, quant’è bona questa figliuola. Sì, un pezzo di grilletto come poche per la 44 Magnum del nostro Callaghan. Sondra, una fortunata. Perché Clint è tutt’ora uomo che (non) ha p(r)ezzo, mi scommetto le palle, infatti e in mio fallo, da lui battuto, che a letto sa domar le amanti meglio di Bill Munny. Io sono in questo più simile a Bill Murray. Quando ricevo un (ri)fiuto da una donna, ridacchio di occhio strafottente in dolce-amaro lost in translation. Sì, a differenza di me, che spesso lo prendo in quel posto in senso (a)lato, nessuna pecorina si è mai lamentata di quella eastwoodiana pistola unforgiven, veloce d’estrazione senza preliminari dei vostri coglioni, però non precoce di penetrazione, ma eiaculante solo dopo aver soddisfatto la sua donna in modo fumante.
Ed è per questo che io e Clint (non) siamo la stessa persona. Metterei la firma per avere una vecchiaia come la sua. Il suo Cinema, e non solo, ancora spinge, tira più d’un carro di buo(nism)i inutili. Cinema secco, commovente, romantico e senza retoriche. Cinema che ti prende, ti scopa, ti prosciuga, ti bacia con dolcezza ma anche con ruvida potenza.
Cinema che entra sotto pelle, “sleeper”, crepuscolare come le notti più calde che mai vi sognerete.