Posts Tagged ‘Gli spietati’

Questa lunga, lunga, lunga, interminabile notte, lontana dai grillini parlanti


16 Nov

Naz-Andrea-The-Night-Of

Non vi preoccupate quando do di matto e mi assalgono i 5 min da fuori di testa, perdonatemi, mi succede quando non scopo, cioè praticamente ogni secondo, ah ah

Sì, a volte ricasco nei soliti vizietti ed ecco che spunta la mia indole inguaribile da Frank Castle/The Punisher.

Cosicché, assediato da una vita che mi sta stretta, rivendico le mie ragioni e punto il dito, sfracellando le palle a chi non è colpevole delle mie sfighe. Invero lo è, siamo tutti colpevoli. Ma in fondo non lo è. Non è colpa degli altri se in passato fui mangiato vivo da fortissime crisi depressive e mi tirava poco l’uccello. Mica i miei amici, o pseudo tali, potevano darmi il loro cazzo in cambio della mia benevolenza. Eh no, non funziona così. Ognuno ha problemi grossi e deve star dietro ai cazzi suoi. E, se questa vita non tira, devi tirartela. Non puoi sperare che qualcuno reciti per te la parte di DiCaprio e si possa sostituire alla tua testa di minchia.

No, no, no. Anche perché io son fiero della mia testa e non voglio quella di DiCaprio. L’ho scritto, recentemente, DiCaprio è un testone. Sì, il suo cranio pesa almeno trenta chili. È abnorme, sproporzionato e, secondo la matematica delle proporzioni, la sua gigantesca testa sarà inversamente più grande del suo piccolo uccello.

Vi ricordate la pubblicità dei pennelli Cinghiale? Per dipingere una parete grande non ci vuole un pennello grande ma un grande pennello.

Sì, DiCaprio non ha un grande uccello ma un uccello grande perché il suo conto in banca, nonostante le proporzioni da poco dotato, lo rende appetibile a tutte le modelle più in gamba…

A queste modelle non interessa tanto la lunghezza e potenza del suo pene, bensì la grandezza del suo portafogli. Anche perché, essendo modelle, avranno certamente uno con un pennello più grande che dipingerà a piacimento i loro schizzi… ma questi sono cazzi loro, non me ne fotte!

Non fa una piega, ma biancheria sporca.

Sveglia!

Ma come dico io: meglio accanirsi sul capro espiatorio che illudersi di essere DiCaprio, anche se io sono molto più bravo e bello di Leo, mi pare ovvio, ah ah.

Credo che l’Italia sia afflitta da un problema grosso. Anzi, da un grosso problema.

Siamo tutti finiti nella merda ma la colpa non è del sistema, non è colpa del nostro amico che ci ha tradito, non è colpa neppure delle nostre scelte sbagliate, la colpa è della vita tragicomica…

I grillini sono il male e pensano che lo Stato delle cos(c)e, come dico io, voglia infinocchiarli

I grillini sono persone spesso disperate. Tutti siamo disperati se dotati di coscienza pensante. È la condizione umana. Ma certa gente che pensa che, con le chiacchiere e gli slogan, possa risolvere le cose in maniera utopistica e rivoluzionaria, mi fa indubbiamente ridere. Parlano di massimi sistemi che non posso capire io, e lo ammetto, figurarsi gente che ha aperto due libri in vita sua e crede che il cambiamento possa nascere con i discorsi da bar. La realtà è una e trina, immutabile, non si scappa mai dalla realtà con le bugie, le scorciatoie, le stronzate. Sono persone assolutamente ridicole. Prima di gridare e sbraitare, dovrebbero sinceramente guardarsi allo specchio. Io lo faccio ogni mattina, sapendo che soffrirò molto e sforzandomi minuto dopo minuto. Non si va in giro ad accusare delle nostre sfighe questo o quello, dicendo che fa tutto schifo e che ci sarà la “guerra civile”. Ma per piacere. Se le cose non vanno bene, i grillini sono esattamente coloro che hanno permesso che l’Italia sia diventata questa. Sono il prodotto dell’Italia che hanno costruito con le loro sciocchezze, le loro vigliaccherie e le loro piccinerie, con le loro oscene urla da ossessi, da mercato ortofrutticolo.

Ho sentito da gente “grillina” cose immonde e assurde. Che il problema dell’Italia sarebbe addirittura la lingua italiana. Colpevole, a loro avviso, di essere distorsiva e creata apposta, coi suoi doppi sensi ambigui, a fregare la gente. Ma roba da matti. L’italiano è una delle lingue migliori del mondo, se non la migliore. Possediamo una gamma espressiva sconfinata. Da qui l’idea del deficiente grillino secondo cui la vastità nostra linguistica è a suo avviso un altro complotto studiato ad hoc dallo “Stato” che dalla nascita ci avrebbe corrotto con le sue ambiguità lessicali. AH AH AH. Oddio, sto morendo.

– Be’, amico, non pensare male. Nessuno vuole infinocchiarti.

– Ecco. No, no, dico. Hai detto proprio infinocchiarti. Ti rendi conto della macchina sodomizzatrice della Lingua? Infinocchiarti! Cristo santissimo! Che significa? No, no, dimmi che significa?

– Significa fregarti.

– No, no, manco per il cazzo. Infinocchiarti significa che qualcuno ti vuole rendere finocchio. E fotterti!

– Mi pare la stessa cosa.

– E allora perché non dire fregarti ma infinocchiarti? Vedi, la gente è brava con le parole a incularti!

 

Ah ah.

 

In realtà, sono già morto o altrove, come un santo che combatte

Non so se avete notato. Adesso, molti trailer, compreso l’ultimo, Gloria Bell con Julianne Moore, nei canali ufficiali YouTube sono stati bloccati per il nostro Paese.

Stessa sorte è capitata a The Night Of. La HBO ha bloccato i suoi video per l’Italia.

E perché avviene questo? Ve lo siete chiesti? Perché l’Italia non accetta certe storie, potrebbero turbare le coscienze collettive di massa. Storie libertine o storie troppo vere che il grande pubblico catto-borghese nostrano le respingerebbe. E griderebbe allo scandalo.

Io ho lasciato i link sui miei siti. Apposta. Anche se i filmati sono oscurati.

Film o serie televisive che comunque tutti possono guardare. O comprare in dvd. Ma dev’essere uno ben informato…

Uno che vuole vederci chiaro e non venir ingannato dalla RAI o dai canali di regime che diffondono la “cultura” come pare e piace a loro.

Così come potrebbe essere un libro di Storia delle superiori, scritto evidentemente da uno con idee politiche chiarissime, che vuole raccontarla a modo suo.

Sì, poi ognuno può farsi la sua idea, maturare le sue convinzioni ma meglio, pensano questi qua, “educare” in modo che attecchisca alla base un certo pensiero comune. Ché in seguito è difficilmente estirpabile.

Ed è per questo che a catechismo t’insegnano a scindere subito il bene dal male. E ti costringono a credere che, se avrai una brutta vita, piena di sfortune o disgrazie, patimenti e strazi, Dio ti accoglierà a braccia aperte lassù, per ricompensarti di tutti i torti o le ingiustizie subite. E per l’eternità te la godrai sin alla notte dei tempi e oltre.

Non è così.

Torniamo a The Night Of. È magnifica questa serie televisiva.

Perché? Perché la vita è precisamente questa…

Questo ragazzo, un po’ ingenuo, immaturo, con tanti sogni nel cassetto, incontra per caso una ragazza. Si piacciono all’istante. Fanno sesso. Lui si addormenta e, al risveglio, scopre che lei è stata massacrata.

Al che inizia il suo calvario.

Dapprincipio è solo un indiziato, quindi un colpevole di stupro e omicidio colposo, dopo di che viene processato e, nell’attesa che il processo finisca, viene sbattuto in custodia cautelare all’inferno, in un carcere durissimo ove gli omoni si fanno spompinare dai ragazzini e dove i detenuti bruciano vivo chi sta a loro antipatico.

Il ragazzo viene dunque giudicato innocente.

Ma la sua vita è rovinata per sempre.

Non si torna più innocenti nell’anima dopo l’orrore…

Una serie televisiva potentissima, cattiva, brutale, spietata. Come lo è la vita.

Può darsi che tu sia un genio, una brava persona ma basta una fatalità, un evento imprevisto del destino, uno scivolone, una cazzata, un equivoco, un disguido, un brutto alterco con qualcuno, basta mezzo litro di birra in più o venti chilometri oltre il limite di velocità, metti per sbaglio sotto un passante, perdi la testa, commetti un’ingenuità “imperdonabile”.

Ed è la fine.

O forse solo l’inizio.

A quel punto, la vita ti appare nella sua nudità. E non hai più paura di nessuno.

Ma solo dei tuoi fantasmi.

Noi tutti abbiamo fantasmi e demoni. Che ci perseguiteranno per tutta la vita.

Sono i nostri spettri, non quelli degli altri.

Quindi, se lo so io, dovreste sapere anche voi come si sta al mondo.

Domani o solo fra un secondo potremmo tutti morire.

Noi siamo già tutti morti, noi siamo vivi.

Non esistono altre balle. Non esiste il Paradiso. Non esiste il diavolo.

Esiste la verità.

Ed è questa.

Tempo fa, uno psichiatra m’indusse a scrivere la mia storia. E mi disse:

– A libro completato, ci confronteremo e vedremo se la versione da lei realizzata è quella attendibile, quella insomma reale. Oppure, se ha adottato un punto di vista, delirante, soggettivo, come in una delle storie di Rashomon, o una versione da apostolo del Vangelo, o se invece quello che ha scritto corrisponde per filo e per segno a ciò che è successo davvero.

 

Lo psichiatra ha letto il mio libro. E si è messo a ridere amaro.

Perché la mia versione è quella vera.

È stata la versione di tutti gli altri quella delirante.

Compresa la sua.

 

Avete mai visto, certo che sì, Senza esclusione di colpi?

Chong Li/Bolo Yeung sa che Frank Dux/Van Damme è molto più forte di lui. L’ha sempre saputo dall’inizio.

Allora gli dà “fumo negli occhi”. Per annebbiargli la vista. E rincoglionirlo.

Ma Dux ci vede meglio di prima.

 

Ora, la storia va avanti? Che cosa accadrà?

Non succederà niente. Come nel finale The Night Of.

 

Questo è quanto.

Good night and good luck…

 

di Stefano Falotico

Date a Clint quel che è mio


23 Jun

di Stefano Falotico

Con grande agonia, la butto sull’ironia, burlandomi di me ma tenendo in auge Clint Eastwood, cioè sempre me stesso in abiti da “mon(a)co

Adoro quest’uomo, questo “nonno” che, in Gran Torino, mentre forse stava sognando ancora la sua ex Sondra Locke, un sogno ero(t)ico da back to the future per scoparsela ancor da giovane Firefox… oltre le barriere del suo “volante” quasi rincoglionimento cavalcante da fu texano dagli occhi di ghiaccio di marmo e, onestamente, oggi sempre affascinante ma non credo così pompante di cavallo in mezzo alle mutande da uomo nel mirino nel filo da torcere alla gonnella di quella sorca di Sondra, estrasse il “fucile” e uscì nell’aiuola ove i bulli stavan aggredendo l’innocenza a mandorla delle virginali purezze giovanili. Capolavoro! La storia di un duro che sembra da ospizio e invece fa il culo agli arrestati “pisellini” dopo lo stupro scellerato. Gli uccelli (in)castrati in gabbia.

Ma che cazzo di nome femminile è Sondra? All’anagrafe, la “a” di Sandra deve essere andata a puttane di o, oh, quant’è bona questa figliuola. Sì, un pezzo di grilletto come poche per la 44 Magnum del nostro Callaghan. Sondra, una fortunata. Perché Clint è tutt’ora uomo che (non) ha p(r)ezzo, mi scommetto le palle, infatti e in mio fallo, da lui battuto, che a letto sa domar le amanti meglio di Bill Munny. Io sono in questo più simile a Bill Murray. Quando ricevo un (ri)fiuto da una donna, ridacchio di occhio strafottente in dolce-amaro lost in translation. Sì, a differenza di me, che spesso lo prendo in quel posto in senso (a)lato, nessuna pecorina si è mai lamentata di quella eastwoodiana pistola unforgiven, veloce d’estrazione senza preliminari dei vostri coglioni, però non precoce di penetrazione, ma eiaculante solo dopo aver soddisfatto la sua donna in modo fumante.

Ed è per questo che io e Clint (non) siamo la stessa persona. Metterei la firma per avere una vecchiaia come la sua. Il suo Cinema, e non solo, ancora spinge, tira più d’un carro di buo(nism)i inutili. Cinema secco, commovente, romantico e senza retoriche. Cinema che ti prende, ti scopa, ti prosciuga, ti bacia con dolcezza ma anche con ruvida potenza.

Cinema che entra sotto pelle, “sleeper”, crepuscolare come le notti più calde che mai vi sognerete.

“Gli spietati” a Venezia, il Pacilio


30 Aug

Il Pacilio ha il suo perché elegantemente fascinoso. Il tizio in mezzo è inesistente, la ragazza è impostata. Ci vuole più sex nello sguardo, quel vive(u)r il Cinema con maggior entusiasmo. Invece, mi sembra poco sciolta. Guardi mia che il traghetto è drago. Approfitti e al più presto si imbarchi.

Decalogo Ronin


27 Jan

Domani, in data Sunday, salirò anch’io sul palco. Vestirò di cravatta arzigogolata nel mio collo “seduta stante” per la platea applaudente. Alcune vecchie “indosseranno” l’apparecchio per i denti, e Jack Nicholson, sguaiato nel doppio mento da porcellone, mi sosterrà nell’attacco “letale”, spronando la mia “giovin” chioma nel richiamo di foresta a gran voce. Quindi, assieme, inciteremo le tribune a scaldarsi per Jennifer Lawrence, tifando di “grosso” per un Silver Linings d’annuvolarla in baci al trofeo “eretto”.

A parte gli scherzi, queste le mie conclusioni in merito alla manifestazione di domani. Non la trasmetteranno in Italia, ma sarò presente eppur giustificato d’assenza su “paraboliche” a raccontarvi questa parabola, intitolata La parola del prodigo che ruppe la diga e ora ficca le fighe, salvo spartiacque d’ingravidarle nel mio Vinavil.

Trama “scarn(it)a” all’osso mascellare del macello a me combinato. Non vi furono combine, molte concubine mi concupirono e non capii un cazzo del loro “svolgimento” nell’avvolgerle di “sviluppato”:
ero affacciato al davanzale del mio “loculo”, quando Edgar Allan Poe scherzò sulle sue “misure” al motto di “Sono mostruose ma non lo mostri”.
Compresi l’antifona, grazie anche all’Amplifon del mio apparato genitale che, dalle orecchiette con cime di rapa, passò lestamente-grufolando alle sventole. Sì, ne colsi una “fragrante” e Lei assaporò l’arnese, oscillando basculantissima nel brodino di saliva e togliendomi il basco per “incappucciarmelo” nella “cappella” del matto più piselleggiante senza più alici acide ma con rosso sanguigno al peperone.
Dopo molte avventure, finii ricoverato per mancanza d’ossigeno, soprattutto svenato di vasi dilatatori non più “comunicanti” dato-non dato reciso pene stanco che abbisognò d’una pennichella.
Mi misero in penitenza, rischiai anche il penitenziario poiché una ragazzotta di nome Ermellina mi denunciò solo per averle rubato la pelliccia. Invero, la salvai dalle sue ferite d’amore, con la Penicillina. Insomma, in fin dei “conti”, da “piccolo” s’ingigantì. Come la favola di Pollicino. La strada mi sfinì, sfidai l’orco porchissimo che m’ingiuriò immemorabilmente, soffrii un momentaneo indementimento “frutto” delle offese, ma m’indurii alla diaccio. Sì, il Diavolo, che adesso fa festa ed educa ogni pargoletto a giocare nei parcheggi. M’apparto e lì pattino, dopo tanto appartarmi di culo poco parato senza carte laureate ma parate stagn(ol)e con appartamenti spartiti con una di cattivo partito. Secondo me, già partita. Si droga, temo che ne voglia. Di dose…
Le spagnole mi piacciono e ho incontrato il mio Wolf. Ha arredato la mia stanza da letto con del rude Rovere. Il mio caffè è ottimo, quando vado a far la spesa, io soppeso il portafogli e, se incontro una che ama le sfogliatelle, la delizio di “Nutella”, infarcendola di fragolina sulla montata.
Dicesi prepuzio dello zietto che accende il “candito-candelotto” e soffia, a lume di candela, sulle belle.

Per la categoria “Best Actor” io appoggio la linea di Bradley Cooper. Cooper sfornò l’interpretazione della carriera e ora non è più corrivo nella trucida Jennifer Esposito. Prima era malato di mente e anche delle sue tette. Ora ha un culo della Madonna!

Per la “Best Actress” tutta la mia stima per Marion Cotillard. Avanti, uomini della ciurma, uscite dalle stive, acciuffate questa qui, è “Rust-ica” e soprattutto “Bone!”.

Per la miglior attrice non protagonista, il mio John Cusack in mutande si scalmana per Nicole Kidman.

Ma il migliore rimane Bob De Niro.

Ieri, vari tizi su Facebook, dopo ch’è comparso il suo nuovo trailer di The Big Wedding, hanno scritto che, se continuerà su questa scia di filmettini, allestiremo presto una lista delle maggiori cazzate della Storia del Cinema, e tutte le pellicole del suo ultimo ventennio entreranno in competizione per i primissimi posti.

Siete degli irrispettosi! Pettinatevi!

Prima di sindacare sul Robert, ne avete da mangiar di pagnotte, voi sempre andate a mignotte!
Prima di raggiungere una Naomi Campbell, dovrete “sudarvelo” ancora di molte seghe, perché siete da campetti e belanti.

Io e Naomi c’incontrammo un decennio or sono.
Mi lasciò perché ero più nero di Lei.

Ora, in giornata credo che qualcuno abbia ricevuto una telefonata di giusti chiarimenti. E, se non è avvenuta oggi, Lunedì mattina la “segreteria” squillerà d’un drin drin “allarmante”.
Ancora ricevo spropositate segnalazioni in merito alla mia emerita persona, e qualcuno si rivolge a estranei psichiatri per accertarsi delle mie condizioni “psicologiche”.
Tutto previsto secondo il pianificato disegno, ancora una volta inascoltato o equivocato per fraintendimenti da spiegare secondo una strategia giudiziaria. Mi par doveroso quindi, di tutto punto, evidenziare bene l’andamento dei fatti, assai clamoroso per una famiglia che dovrà rimborsare al più presto dei quattrini sonanti, più di quelli già emessi in aule di tribunale col loro avvocato affranto e “indifendibile” dopo che prese coscienza d’aver appoggiato un balordo a raggiro di bugie dietro falsarie cauzioni onerose d’un pagamento “saporino” tangente.

Visto che, anzi, sentito che le voci “disturbanti” continuano a esser “richiamate all’ordine”, non si sa ancora per quale scellerata, malsana ragione, “a comando” forse del solito nucleo di borghesacci che dispiega istruzioni “educative” anche ai propri “amici” da manovrare con richieste di “sottolineature”, la persona che si è recata, personalmente, a riferire d’una normalissima, ribadiamolo, telefonata innocua, pacifica e però assetata di pareggiamento legale dei conti, a dimostrazione prossima della “lucina rossa” sventolata a tal proprio, e impropriamente di me appropriatasi, famiglia spurgata assai presto e nuovamente di debiti a seppellirli su spellata pellaccia e lor “carnascialesca vivacità” scoperta da tutte le oscurantiste diffamazioni, è corretto già spiegare ciò che accadrà.

Tale persona verrà, appunto, chiamata per un confronto. A sua scelta d’accettare o rifiutare. Consigliabile la prima opportunità, dato che, se si negherà al colloquio, poi il mio avvocato dovrà obbligarlo a render conto del motivo per il quale continua a “rivolgersi” alla“salute mentale”.

Se accetterà, opzione ripetiamo quasi d’obbligo, prenderà nota di tutte le atrocità che una persona, per “puro” scherzo campato per aria d’una famiglia calunniatrice, s’è dovuta sorbire.

La questione è questa, inequivocabile: è stato chiamato, per fiducia e rispetto ad antichi codici morali della seria professionalità, a confessare quel che successe per filo e per segno e ad ammettere se è vero che una persona era stata presa di mira da un infame orripilante soltanto perché, all’epoca degli eventi, “non lavorava”. E non potrà mentire.

Sul taccuino suo di mio sottoscritto, spunteranno quattro romanzi all’attivo, balzeranno presentazioni letterarie, una Bellezza mia impareggiabile e un’alta coltezza da Principe di cui, appurato il torto allucinante del quale è stato vittima per “carneficine” omicide salvate proprio dalle istituzioni che han svelato il misfatto del colpevole mostro, non più se ne può toccare né minare la grandezza.

Sì, che il porco brindi e scherzi con le sue puttane finché la sala d’attesa dell’appello lo “scappellerà” in modo sputtanante totalmente.

Bellino caruccio scemotto, si dice sorpresina col “tappo” dello spumantino.

Ecco cosa succede ai pazzi come te, non lo sapevi?

E dire che gli consegnai anche una copia omaggio di The Score affinché potesse subito identificarsi con Edward Norton e non sfidare, di sotterfugi, il Maestro.
Ma agì di testa sua da “fottuto” e il palmo di naso fa rima adesso con la sua idiozia.

Scattategli una foto, cis, facci un sorrisino. Ah, ma è carino, chissà dietro le sbarre.

Complimenti.

Ricordate: neanche Dio può fermarmi.

Dio è mio figlio:


Sono draculesco e maledettamente rourkiano


08 Dec

    Mezzanotte della “ripicca” da pacca sulle s-palle e della potentissima picconata ai piccolini: un idiota scimmiotta Batman nel suo WC Net

Ritratto al vetriolo di freaks capeggiati da un padrino che si crede Marlon Brando, da una madre analfabeta ma “laureata” in “filosofia” che si masturba sul sofà, e dei loro pargoli raccolti nel bidone della spazzatura dall’accattone degli spermatozoi del loro zoo

Gironzolando fra molto letame che il nostro servizio multimediale ha d’offrirci, incroceremo nuovamente un teppista nelle sue comunelle “rockettare” con la panna tortellinesca in bocca, e a Bologna, del suo “divertente” attacco “in tiro” a tutti. Egli si professa “missionario” e allestisce siti web (i cui “clienti” raggira di promesse mantenute dietro cospicue “cauzioni”, salvo ricatti per “concupire” le loro figlie), adesca, sì, ragazzine in chat per “pomatine” disinibite del suo “furore” impunito. Poi, dopo aver “levitatamente” assaggiato di “cannellone” con tanto di cannetta da irrimediabile drogatello, se ne libera, spargendo anche calunnie se mai volessero denunciare il suo atto libidinoso ai limiti del consentito. Sì, egli incarna l’incauta violenza che “tutto vuole”, come letteralmente apprendiamo dai suoi “emeriti” post, in cui denuda l’atrocità carnascialesca del suo faccino “pulito” che si spaccia per “spurgante” sociale. Fra gli altri “rinomati pregi”, si definisce l’erede di Batman in persona. E non s’accontenta neppure. Si scorpora anche in Superman, elevando il delirio suo bacato a “mantello” da vampiro dei succhiotti alle verginelle che circuisce per la sua circense esibizione da “titan(i)o”.

Si concentra poi con cura “docile” da “entomologo” della sua piattezza cerebrale che, gergalmente, “ammanetta” e ammonta-arrotondando di luoghi comuni come lo psicologo del suo neurone più storpio, su “vittime” designate.
Trattandole da megadirettore galattico della saga (non stellare) di Fantozzi. Sì, con la “clausola” che par vada appunto a zoccole nella selva delle Silvani.

Dopo aver accumulato “ricchezze & vantaggi”, a base disgustosa d’imbrogli, leccate, branchie d’asmatico epilettico e appunto branco che gli regge le animalesche pulsioni, ora crede d’aver il permesso lecito di sparare a zero su chiunque gli sta antipatico. Antico vizio di famiglia, un nugolo di mentecatti che visse in una topaia, vendendo bene la propria avariata merce. La madre, frigida e “nottambula” delle sue inappagabili depressioni tragicomiche, sfoggiava sempre un sorriso “carati” per dar del “caro” ai suoi studenti, castrandoli di voti in condotta pessimi se sol s’azzardavano a ribellarsi al suo “insegnamento” moralista che va a messa la Domenica, intinge la manina sacramentando di peccatini e poi, luridissima nel Lunedì che giammai si pentirà, pretende la pappardella per “guadagnarsi” la pagnottella. Sì, prima il pentimento, poi la “legge” fascista che i suoi studenti, tutti di “varichina”, sian obbligati, salvo bocciatura immediata, all’inchino “rispettoso” al suo “indelebile decoro patriottico” da pastasciuttara con l’ostia in bocca. Adesso, semi-pensionata-penosa dopo tanta “semiotica” dogmatica, fa anche l’attrice patetica. Ah, dopo le recite e le costrizioni per le genuflessioni studentesche-parrocchiali di manualetti, anche l’”ambizione” da Meryl Streep del Circolo “Guarda la Circe com’è maghella fra questi arzilletti, scamoscia ancor di grilletto”.
Il padre, da par(arselo-“ardentissimo”) suo, da paio di palle del cavallo moscio e castrabile di quello di Siena incespicato nel fango putrido, inseminò male la sua malattia mentale, generando, con un parto aberrante (fu consigliato l’aborto ma “lui” voleva portar la sua idiozia precoce nella trasmissione “erettiva” ai figli, sangue della sua salsiccia grassa) due gemelli d’”alto” lignaggio e, dal parto mostruoso, nacquero dunque le schifezze dell’”orgoglio” di massa. Cinici, anaffettivi e strafottenti con manie d’onnipotenza che s’illudon di far a fettine quelli (i sani) che non s’adattan al loro “ingegno” purissimo, oseremmo dire, “osannandolo”, criminoso e tacciabile di denuncia per recidive insistenze.
Essi sono “ben” indirizzati in questa società, ove i valori che contan son proprio l’”armonia” della svaccata, delle “spaccate” fra le gambe femminili da torelli con lo zuccherino “trasgressivo” in bocca, e il vezzo, “stimabilissimo”, di buttarla appunto a puttane.
Tanto la gente che li leggerà forse riderà di “gusto”, affiliata alla nuova “pedagogia” in cui quel conta è “pigliarla” alla leggera e pascersi di barzellette sul “pesce” e sulla frutta delle donne da irrider con “ficcanti” freddure d’ingredienti acidi come l’insalata.

Uno dei due, il più “spiccato” e “aquila”, presto in tribunale tornerà. E, pagando profumatamente, forse piangerà amarissimamente il suo “genio” che dà del demente non solo alla sua famiglia.
Forse, in questo, l’appoggio con “sensibilità”. Grazie alle sue malefatte, son venute a galla anche le porcate nascoste di genitori e compagnia “bella”.

Sentite condoglianze.
Un Uomo a cui tal “nucleo” sborserà di risarcimento parecchi soldoni.
Perché i sordi non ascoltano, anzi vogliono accecare. Ma il piatto…
Stavolta, incontrarono uno che tappò le loro bocche.
Cucendole nella vergogna del (ri)morso e anche del portafogli.

Cari ominicchi s-mascherati, ecco il “mascara” ai vostri sporchi trucchetti.
Salutatemi la vostra “nobile” dinastia e un vostro destino che mi par già sull’orlo del collasso emotivo. Su quello economico, qualche strozzino dai “nervi saldi”, vi potrà “aiutare”.

Tornando alla vecchia matta, per tutta la sua miserrima e vilissima vita, si barcamenò da insoddisfatta, invidiando a morte chi “scopava”. Ed è stata, secondo il suo teorema, sonoramente trombata ancora.
Detta volgarmente, attenendoci alla loro merda, fottuta. Esagerando, potremmo dire e lo diciamo, sì, “inculata”.

Ah, Dio creò tal creaturella già bruttona e la macchiò integralmente.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

Gli spietati (1992)

Dracula di Bram Stoker (1992)

Rocky V (1990)

Questo Kubritch non l’ho mai sopportato, in quanto scambia Eastwood per un terrorista, anche perché meglio un “piedipiatti” d’uno coi neuroni “piattola”


15 Nov

A questo punto, metto i puntini sulle i e lo (ar)rendo nero. Quando uno spara grosso di pistolotti da pistola, io tiro fuori il fucile e lo uso contro gli abusi.
Soprattutto quando si ha il permesso d’intervenire su un sito di Cinema, “mitragliando” a briglia sciolta. 

Si ricordi: il mio mulo…

Commento “a piè di calcio in culo”

@kubritch, hai presente quando, prima di vedere i film, “profetizzi” di “megastronzaton’?”. Ecco, se guardassi il film della tua testa prima di rilasciare queste “grandi” play, te ne sarebbe grato ogni terrorista islamico perché, leggendo ‘sta roba sciroccata peggio dei loro attacchi, avrebbe le convulsioni e ci penserebbe sopra, sapendo che c’è chi sta peggio, nel cervello, di loro. Quindi, andrebbe in cucina, si gusterebbe del tè, afferrerebbe la cornetta del telefono, contattando chi gli ha dato l’ordine di far saltare la Casa Bianca per manie guerrafondaie con bellicose battaglie a “preservar'” (ho sempre preferito il preservativo…) l'”integralismo”-secessionista-“fanculista”-razzista d’autoxenofobia, poco “fanciullesco”, quindi attraverso il cavo sputerebbe in linea “mondiale” un “Fottiti!” alla Clint Eastwood versione Callaghan, su elevazione ecumenica contro il fascismo neoimperante, obliterato nell’oblio e all’obitorio d’un chiaro messaggin’ di “pace” nel “massaggiar” il deretano-pancin in panciolle a te che evacui, col gemellaggio “scimmiottante” alla scimmia invero ancor poco tuo evoluta, tal merdoso far il troll. Ora, se stai scherzando, bene, ci sto, altrimento ti “stoppo” subito. Non ti piace? Allora, questo è il mio semaforo rosso: stia impalato a impallinare di cazzatone generaliste il caporale Clint, e si sorbirà il suo mondo perfetto prima che possa comparire la “lucina verde” di qualche lucciola vicino al marciapiede ove, a pedate, la renderò un “pedone” da metter sotto più di “stiramento” davvero “bianchissimo”. Tanto che i passanti non distingueranno la strada dai suoi “stracci”.
E anche la peggior puttana non vorrà saperne del suo pen’.

Questa è “sanità” pubblica.

Interviene kubritch, sì “K” minuscolo da testa di…, bravi…
E mi grida: – Sei passibile di denuncia!.

Risposta secca: – Sì, prima sbucciami la mela. Poi, si vedrà. Il coltello potrebbe rivoltarsi…

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

Gli spietati (1992)
Gran Torino (2008)
Cielo di piombo, ispettore Callaghan (1976)

Per un pugno di dollari (1964)

Nessun dollaro per “lei”, carissimo.
Invece, “pluralizzerei” i pugni.
Così, la finirà di “spugnettarsi” qui, espugnando a “man” armata bassissima.

Le lezioni “morali” di Clint Eastwood – Quando Callaghan s’incazza, sono cazzacci ai can cazzoni


06 Oct

 

Debito di sangue.
Stavo mangiando le lasagne, e mi “sporcarono” la besciamella, mangiando il mio Cuore “alla sfogliatella”.
Così, prima mi “piantarono” una forchettata nelle “palle” del mio “ragù”, quindi, mi alzai da quell’assedio “a tavolino”, e li asfaltai
(“Versetto rivolto contro chi verserà blood“)

 

I giovani criticano Clint Eastwood solo per una “ragione”.
Anziché aver scopato con Sondra Locke, hanno “lucchettato” il loro “usignolo” per una che li spolpa di “labbretta” sul “motorino”.
Da quest’errore immondo, hanno generato la loro (r)esistenza, “negandolo” d’autoinganno e castrazione, il classico “Vieni qua. L’Uomo vero non ha bisogno di essere imboccato”.

Guardano film, dalla mattina alla “sega”, e non ne capiscono un “beneamato”, vanno matti per le “beniamine” e scrivono recensioni “Bignami”.
Sì, come Laura Bignardi, una che mi sembra abbia solo bisogno d’essere “fottuta”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Gli spietati (1992)
    – Senti, sceriffo ottuso, chiariamoci bene.
    Sono William, e ora sarai ammazzato.
    – Ah, che ridere. Sei solo un povero vecchio.
    – Dici? Mio Gene Hackman, quanti soldi le han dato per sputtanarsi coi film di Tony Scott?
    – Ah, ma questo è un allarme rosso, sai? Sono spaventato, ah ah.
    – Dovresti esserlo, sono il peggior nemico pubblico.
  2. Gran Torino (2008)
    Questi ragazzetti hanno esagerato.- Che intendi fare, Walt?
    – “Ammazzarmi”.
  3. Debito di sangue (2002)
    Chi considera questo film “robetta manierata”, credo che non si lavi mai aprendo bene il rubinetto.
    Codesto è un film “rubino”.
  4. Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo! (1971)
    Tu mi “scarti” come una scarpa vecchia, e Clint ti storpia.

I “critici” della mutua che non sopporto, e “ammutolisco”


06 Oct

 

Sette siti o nomi “rinomati” di gente che, col Cinema, ha a che vedere quanto le cozze di prima colazione.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Gli spietati (1992)
    www.spietati.it, campionario di “campioni purosangue”.
    No, qualcuno “spara” bene. Ma i conti non tornano. Sicuramente è da “ammazzare” chi ha scelto il “Dominio” (dominate chi?) di tale blog.
    Già, tutti in redazione odiano Clint Eastwood.
    E il nostro pistolero sarebbe tornato a rompere le loro “uova nel paniere”, chiedendo spiegazioni del “doppio senso umoristico” di fondo.

    – Il mio mulo non solo vuole, pretende le vostre scuse, altrimenti vi stendo!

  2. Sfida senza regole (2008)
    Ah, questo Mereghetti non lo sopportiamo, vero caro amico di bevute?
    E vende pure parecchio. Si bevono tutto.
    Si bevesse questo, allora: molta gente rispetta la pistola, tutti rispettano il distintivo, “caro” Paolo.
    Lei è arrestato per aver turlupinato le menti critiche di molti giovani che pendono ingenui dalle sue recensioni da lebbroso.
  3. Je m’appelle Morando – Alfabeto Morandini (2010)
    Pure un film su uno che parla di film.
    Questa è bella, me la segno per non acquistarlo.

    Prima era un decano solitario, “Il Morandini”, adesso si fa aiutare da Laura e Luisa.
    Sì, ho cambiato idea, lo comprerò solo per leggere le “stellette” di queste femmine “accoppiate”.
    Studiandole da vicino, di “stile”, penso che me “lo” acchiapperanno.
    Oh, so’ fighe? Qualcuno le ha viste? Come? Du’ cessi?
    E allora tirate lo sciacquon’ di tale carta igienica.

  4. Farinelli – Voce regina (1994)
    No, per l’esattezza “Il Farinotti”. Ma siam “lì”. Uno senza palle che copia e incolla i “cazzi” degli altri.
  5. L’enciclopedia della nonna in 13 volumi – Vol. I – Automobile. Pallone. Treno (1963)
    “IMDb”, l’archivio più informato e informatizzato, ove potrete trovare, attendibilissimo, semmai un 8 (di media “alla buona”) per un film di Calogero Scoglioso e un 3 a Carmelo Bene.
  6. Pomodori verdi fritti alla fermata del treno (1991)
    Il pomodoro verde è un Rotten Tomatoes di cui non mi fido. Perché, a “sentenziarlo”, è stato un americanone tutto “croccantone” che, tra una frase e l’altra del suo “articolo”, ha spalmato la “salsa” per la moglie bulimica. Che famiglia schifosa, da “dissanguare”.
  7. Total Recall – Atto di forza (2012)
    Ricordi Nanni Moretti quando stroncasti Henry?
    Ecco, che cosa avrebbe fatto Henry a uno come te?
    Bravo Nanni, bravo il “nano”. Riconosci l’errore, altrimenti questo ti spacca lo schermo sul cranio. Duro e “testardo”.

    – Borioso, che ne puoi sapere di Michael Mann?
    – Pacino è sempre più basso.
    – E tu sarai presto senz’uccello!

Walt Kowalski versione rinvigorita in William Munny “Biondo” contro i morti


26 Jun

 

Lo spietato

La Notte s’incendiò, il “crepuscolo” lentamente si bruciò d’una folgore riscaturita da un’ignota forza poderosamente spaventosa, il ricordo di chi eri, e di una “senilità” che s’era avvizzita in energie “recalcitranti”, in una melanconia precoce e anche troppo “procace” ad anestetizzar il Cuore che un Tempo fu cacciatore, ovattato dal calunnioso odio e da un’invidia insanabilissima, per insabbiare un’anima e “suggellarla”, “surgelarla” in una “linda” asciuttezza dal candor quanto ambiguo quanto mentitore sul “credito” di una persona, i cui “racconti” deliranti d’un povero pazzo ne stavan illividendo la bontà, la passionalità, e anche la savia “animalità” giovanile.

Il tuo “marcato” isolamento, da “marchiare” di bugie infondanti per affossarne la dignità, per circuirla da domatore da circo, vero?

Ma, il suo urlo di terrore, strozzato poi in una calma apparente, si “raggrinzì” nei suoi occhi, quando fissò la vittima, allibito, scioccato da un’imprevista rinascita vendicativa.

Escogitò altre “trappole” per “incastrarla” e rabbuiarne gli ardori, con infide maldicenze perseverò nel perpetrar il suo “abuso”, per spazientire l'”agnello” sacrificale, e immolarlo al suo luculliano ludibrio d’un pasto vampiristico d’osceno cannibalismo, per sbranarne l’intimo sangue e “iniettarlo” di veleno.
Uno sciacallo turpe, un truce mostro che non aveva calcolato le conseguenze del suo “omicidio” molto, molto imperfetto.

Ma dove scappi, “amico?”.
La città è piccola, gli investigatori ti pedinano, le ombre, soprattutto della tua coscienza, spiano il tuo incubo peggiore, la porticina scricchiola e temi che il “Babau”, che credevi d’aver ucciso, possa farti visita quando le luci sono spente, “festeggi” con ilar goliardia ma, dentro di te, tremerai sempre.
Ci crescerai con la paura…

Perché William Munny è tornato, e tu, (p)orco, non hai fatto i conti con l’oste…

– Ma tu cosa vuoi da me?
– Ma niente, pensavo d’ammazzarti, visto che non confessi e non vuoi “crollare”.

Infatti, le cose si metteranno a posto…

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Gran Torino (2008)
  2.  Gli spietati (1992)
  3.  Per qualche dollaro in più (1

“Unforgiven” Theme


14 Jun

 

Che dire?
Andrebbe ascoltata all’infinito, spietatamente bellissima.

 

 

 

 

 

Genius-Pop

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