Sulla Rai vanno in onda servizi di “regime” in cui lo incensano come un genio della tv e della radio e Isabella Ferrari, conscia di come “lui” le entrò nelle cosce, quand’ancora minorenne sperava nella “spinta” che (av)venne, lo definisce un mostro d’intelligenza che ci mancherà parecchio. Io credo, in buona sostanza, che questo creatore di bandiere gialle e domeniche IN fosse un raro puttaniere di “sobrio stile”, buono a rincoglionire la gente coi suoi programmi “festivi” a base di oche come la Carrà e “scopritore” della scemenza dell’Angiolini Ambra, una con cui, (am)mettilo dalla tomba, Gianni, vi furono rapporti “equivoci” ai tempi in cui, anch’io puberale, mi “entusiasmavo spermatico” per quelle ragazze sculettanti e “skinny”.
Insomma, un altro stronzo se n’è andato, e non era Don Rickles, purtroppo o per (s)fortuna.
di Stefano Falotico