In momenti bui come questi, in cui siamo terrorizzati da provvedimenti disumani, almeno la passerona che è Tiziana Panella ci inebria con la sua bellezza indurente qualcosa che si stava ammosciando fortemente. Se sua signora, anziché essere faziosa e spesso antipaticamente controcorrente, gentilmente volesse anche scosciare come ai bei tempi, festeggeremo, noi uomini, con lo spumante caliente. Dio, grande figa, Tiziana!
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Il Falò della notte nell’Alba… Parietti
Cala la notte, i fari emanano la loro luce sulle onde del mare mentre il firmamento si copre di Fog e John Carpenter si lancia giù da uno strapiombo come Tania Cagnotto per immergersi negli abissi della sua grandezza oceanica.
Allora, carissima Alba. Chiariamoci innanzitutto su una cosa. Hai 58 anni. Dove? All’anagrafe, forse. Ieri, guardando le tue foto in bikini, spontaneamente ho avuto un’erezione enorme. E sono molto, molto più giovane di te. Dunque, 58 anni si fa per dire. Sembri una trentenne, hai un fisico mozzafiato, un culo portentoso, un viso stupendo che induce al dolce peccato più malizioso, gambe longilinee che ispirano ardori voluttuosi, insomma sei una grandissima figa scesa dal cielo per rendere paradisiaco ogni uomo ardimentoso. Nessun uomo non abdicherebbe dinanzi a te ignuda e libidinosa, strafottente nella soavità maestosa delle tue armoniose grazie erotiche incommensurabilmente seducenti. E lo sai.
Perché però reciti sempre il mea culpa? Pare che tu voglia scagionarti da qualcosa. Dall’essere una figa immensa? Che mi eccita da morire, con cui farei l’amore sino alla fine dell’inferno, no, dell’intero universo, bruciando fra le tue gambe e sospirandoti ogni atomica mia esplosione frenetica e ondosa, morbida, liscia e cremosa? Stai antipatica a molti. Anch’io, in alcuni miei scritti, ti avevo criticato, sai? Perché, appunto, pare che tu non sopporti di essere così bella. Sembra che per te sia quasi una colpa eccitare gli uomini e attirarti ovviamente le invidie delle donne. Non ho mai condiviso la tua scelta di rifarti le labbra, questo sì, ma stai benissimo lo stesso. Ti ho detto, se ti vedessi dal vivo, credo che nemmeno l’Apocalisse mi fermerebbe dall’avvicinarti e sfrenatamente corteggiarti. Spronandomi come un cavallo inferocito e imbizzarrito ad ardire per ardere, dentro di te, sospinto dalla lieve bramosia mia crescente fra le tue gambe lucenti.
Sei bellissima, per te il tempo non esiste. Anzi, più anagraficamente invecchi, più acquisisci fascino e sex appeal rifulgenti.
Smettila, perciò, con questi post in cui pare che tu debba giustificarti. Fellini ti definì una “mascalzona”. Sì, lo sei, nel senso positivo del termine. E allora? Io ti scoperei seduta stante e me ne fregherei, accarezzando anzi ogni tua caldissima fragranza. Non me ne fotte nulla, infatti, del giudizio della gente, vedo solo una donna desiderabilissima, magnifica, inaudita. Per fermarmi, bisognerebbe chiamare i marines, sarei un fuoco dinamitardo irreprimibile e sempre attizzato, una sex machine da guerra a letto come Rambo impazzito più di già come lo è.
Tu, Alba, hai coscienza di essere una delle donne più belle della storia? Sì, suvvia, non mentire. Cammina a testa alta, anzi, spogliati anche in strada. Mi fa piacere che in questi giorni tu stia inserendo tutte queste foto sfrontatamente provocanti. Tu incarni il peccato, tu sei la DONNA. Lo capisci?
Brad Pitt è un demente conclamato, certificato, lasciò una con delle gambe così per una Jolie anoressica
Sì, dopo dieci diagnosi psichiatriche, è stato appurato incontrovertibilmente che Brad Pitt è insanabilmente malato di demenza acuta.
Malattia mentale che induce a una sorta di percettiva cecità, portando il soggetto che ne è affetto a distorcere la realtà e a non capire più un cazzo. Ma soprattutto a equivocare il sesso opposto, cioè la figa.
Vari medici, pagati da Pitt, insomma corrotti, dietro suoi lauti compensi hanno impugnato la schiacciante diagnosi, rilasciandone una in cui è stato scritto che il signor Pitt è perfettamente sano e integralmente, sessualmente perfetto.
La questione è stata dibattuta in tribunale ove Pitt, sporgendo denuncia contro gli psichiatri che, a suo avviso, lo avevano infamato, ha battagliato coi suoi avvocati portando come testimonianza, appunto, a validità inoppugnabile della sua sanità psico-fisica, la diagnosi che attesta le sue normalissime funzioni cognitive.
Un processo che è durato mesi. Alla fine, il giudice si è inappellabilmente pronunciato. Si è anche scappellato.
Il teste accusatorio ha mostrato queste foto al giudice. Il quale, guardandole e venendo subito nelle mutande, tanto da creare imbarazzo in aula, ha così emesso la sua sentenza:
– Sì, dopo cinque mesi in cui abbiamo dibattuto riguardo le condizioni mentali del signor Brad Pitt, vedendo io queste foto, e non fatemele più vedere sennò mi denuncerete per atti osceni in luogo pubblico, non posso che respingere la denuncia del Pitt medesimo perché non ha ragione di esistere. Infatti, come si può, dico io, cristo santissimo, lasciare una passerona di questa topa, no, tipo, per la figlia degli zombi di Romero?
Sì, non me ne voglia, signor Pitt. Lei è un demente. La seduta è tolta.
di Stefano Falotico
In Italia, i servizi giornalistici fanno schifo, molto meglio un bel servizio a queste ottime giornaliste
Sì, in Italia, presso i giovani va di moda il lavoro del collaboratore giornalistico. Anch’io svolgo questo servizio, districandomi fra news e trailer, e dispensando, con originalità, acume irraggiungibile, competenza puntigliosa, efficacia stilistica e proprietà di linguaggio da sapido tuttologo, il mio utile quotidiano.
Sì, ambisco a un grande Quotidiano.
Nella mia vita, per molti anni m’è mancata la quotidianità. E mi reclusi in una vita da autodidatta molto sulle sue. Talmente sulle sue che persi perfino me stesso. Qualche mese fa, l’ho ritrovato. L’avevo appoggiato, per distrazione, su una mensola della cucina.
Sì, in Italia va forte il giornalismo. Perché, superate le lotte di classe, essendoci emancipati dal proletariato, ogni giovane ambizioso vuol far carriera, scrivendo articoli.
Sì, oggi come oggi chiunque, anche se non dotato di Laurea, desidera guadagnare soldi, scrivendo di tutto e di più.
Alcuni, pochi invero, sono seri e ben informati, dunque diffondono prestigiosa informazione coi fiocchi.
Altri, i più in realtà, scrivono fake news per gli allocchi.
Ad esempio, alla RAI sono una vergogna. Oramai non seguo più il “canale di regime” da una vita.
Sennò, mi devo sorbire V. Mollica che, visto che lo pagano profumatamente per fare pubblicità poco occulta, idolatra e magnifica ogni cazzata. E, mentre la sua panza cresce fra scarpette e molte molliche fra pizzaiole e pinzimoni, il Cinema va a puttane, a discapito dell’esaltazione di una cultura di massa per massaie.
Notizie date con estremo ritardo, pedanti, distillate con una retorica vecchissima ove ti vorrebbero far credere che l’ultimo film di Pieraccioni sia una pietanza raffinata da cineasta insuperabile.
Campare, scrivendo, è durissimo. Io aspetto ancora 800 Euro da un sito per cui ho collaborato, andato in fallimento. Dunque, posso prendere tutte le ricevute di prestazione occasionale e bruciarle assieme all’anno vecchio.
Ho intanto inviato la mia domanda d’iscrizione all’ODG. Ma non esiste più la DC. E pare che assumano, nei quotidiani “seri”, solo gente che vota il padrone fascista e che a stento conosce l’abc.
Sì, articoli redatti sotto dettatura, anzi, sotto dittatura.
A questo punto, credo che sia necessario da parte mia fare mente locale.
Il lavoro del giornalista cazzuto è qualcosa di molto difficile da realizzare. Non basta una laurea per arrivare a certi vertici, devi essere figlio del direttore, un raccomandato con tanto di timbro postale, oppure una bella donna con un paio di cosce da scriverci qualcosa nella sezione Spettacolo!
Sì, un belvedere, indubbiamente. Ma, a ben vedere, le giornaliste appunto più in gamba… e meglio retribuite sono quelle che, senza peli sulla lingua (mica tanto), disinibite sanno scosciare con eloquenza e non abbisognano di una dotta parlantina. Sì, che ce ne facciamo del colto eloquio dinanzi a queste cosce che parlano da sole?
Nel corso degli anni, che io mi ricordi, le giornaliste più “accreditate” son state anche delle fighe bestiali.
Verso i sedici anni, andavo matto per F. Bertelli. Quella di RAI 3. Adesso è invecchiata ma all’epoca, fidatevi, m’informavo sui morti nel Biafra solo per resuscitare dalla mia depressione galoppante grazie alle sue gambe allineate al mio volerle essere cavalcante.
La Bertelli era una figa sesquipedale.
Mi faceva impazzire anche E. Guarnieri. Una che iniziò, dopo averla data a Berlusconi, con Casa Vianello, ove appunto faceva la parte della passerona che il “tonto” Raimondo voleva trombarsi in assenza di Sandra Mondaini.
Poi è passata al TG5. Ma prima che dimagrisse troppo, ah, questa Guarnieri era tutta da guarnire…
Oggi, va forte T. Panella. Una la cui voce è peggiore di Crudelia De Mon ma le cui gambe sono più eccitanti di quelle di Sharon Stone.
Ma non perdiamoci in gambe e sgabelli.
Il chiodo fisso del mio “martellino” fu S. Aquino. Lei non mostrava molto le cosce ma aveva un paio de bocce che, anche se eri stato bocciato cinque volte, non te ne fregava un cazzo.
Anzi, ti fregava eccome.
È sempre quello a fregarci.
Lo sanno bene quelli che adorano Selvaggia. Scusate, non mi ricordo il cognome. Lei guadagna sui cazzi vostri.
E ho detto tutto.
Ma come cazzo ha fatto questa Selvaggia a diventare così ricca e famosa?
No, sbagliato. La domanda è: quanti c… i si è fatta?
Quando si dice una che lavora duro…
Morale della favola e della fava: la balla secondo cui chi guadagna molto è stato più in gamba degli altri, eh sì, non è vera. Devi essere stata solo più in gambona delle altre. Molto più brave, come ogni donna amante delle coccole, ma meno …ole.
Io, fratelli, vi dico la verità. Il resto è un troiaio.
Fidatevi.
Ed è per questo che molti vorrebbero mettermi in manicomio. Perché loro si vendono e io no.
di Stefano Falotico
Pausa beltà: la bontà di Tiziana Panella a Tagadà del 3 Ottobre 2018, wow, che gambe, che matrona
Tutto ciò che avreste voluto sapere su di me e io or vi mostro di Mostra di Venezia: la mia ex, Alba Parietti, Moretti Nanni nei miei personali, incredibili video sfrontati
Quante cose su di me che non sapete e, coi vostri cervellini fantasiosi e bacati, invece presumete di sapere, creando e allestendo assurdità sul mio conto. Del mio conto non sa neppure Dracula il Conte poiché il sottoscritto è uomo che vampirizza, con carisma immenso, molto più di lui. E tanto succhia quanto lascia che mi succhino…
Eccomi qua. Vi mostro una ragazza, secondo me molto bella, con cui ebbi più e più volte occasione di “desinare” corposamente, nelle sventolio dei nostri ormoni da Y tu mamá también. Sì, era più grande di me ma, nel mescolamento dei nostri sensi, forse ero più cresciuto io, tant’è vero che in piena notte mi richiamava sempre… perché voleva riassaggiare il calore del mio iceman…
Sì, difficile capire se fossi Diego Luna o Gael García Bernal con la sua Maribel Verdú.
Io sono un fanatico delle donne. Adoro le loro gambe, il portamento basculante dei loro culi platealmente grandiosi. Ché mi soffermerei a decantarli per ore inesauste di leopardiano rimembrar come il mio membro in qualche Silvia, no, selva entrò e in altre invece, lontano da godimenti “boscaioli”, da solo eiaculò. Immaginandole ignude nel boato scintillante del mio amarle anche di fai da te.
Dicono che io abbia una bellissima voce e che, alla terza parola che a lor signore sussurro, codeste impazziscano nel turbinio scabroso d’irresistibili fremiti sesquipedali. E devono nascondere l’arrossamento…. Spesso, molte donne, talmente distrutte dal mio fascino, usano meccanismi di difesa. Non possono dire che vorrebbero saltarmi addosso in modo screanzato, al che partono con le offese. Per tirarsela da donne non facili. Nessun problema, rendono il gioco ancor più piluccante… Provocando, la seduzione si fa più divertente.
Insomma, sono il Mickey Rourke italiano. Con classe da Johnny Depp.
Miei maniaci da From Hell, posseggo un fascino maudit da Frederick Abberline.
E poi chi ha detto che questa canzone è melensa?
Insomma, amici, seguite e ascoltate il vostro cuore.
Morale della storia: non siete voi che dovete salvare me, sono io che salvo voi e vi mostro la bellezza.
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di Stefano Falotico
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Parentesi sexy: Tiziana Panella, attrice forse della Sinistra, ambidestra di gambe levigatissime
Emerenziana, donna indubbiamente antipatica per essere così apertamente schierata, forse insopportabile per essere così sexy.
Halle Berry mozzafiato
Halle Berry attends the 49th NAACP Image Awards at Pasadena Civic Auditorium on January 15, 2018 in Pasadena, California.