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Racconto di Natale da Paul Auster, da Dead Poets Society o da Smoke: Keanu Reeves è da venerare come la Madonna, mitico in Constantine e in John Wick, io mi propongo per la parte dell’Uomo Tigre


17 Dec

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Be’, chi non conosce il Tigre? Chi, Vittorio Gassman?

In effetti, ne I soliti ignoti, Vittorio fu un pugile un po’ suonato, anche semi-analfabeta. Forse handicappato, ritardato, disoccupato? E Totò lo apostrofò e redarguì con la leggendaria, super epica:

– Sei stato in Cina?

 

A essere sinceri, Totò è un grande. Sì, uso il tempo presente poiché de Curtis è immortale. Fucimin? Ah ah. Era molto colto, malgrado le origini umili e nonostante, a prescindere… da ciò, si auto-denominasse Principe.

Be’, sicuramente fu Dante Cruciani nel capolavoro succitato di Mario Monicelli, probabilmente però non fu erudito come Dante Alighieri…

A proposito, si può dire ma però? Certo, è rafforzativo. Anche se… senza se e senza ma forse sei un vorrei ma non posso? Ti caghi addosso o è la solita storia della volpe e l’uva?

I ragazzi timidi sono paragonabili agli struzzi? Mentre i bulli agli stronzi?

Si può dire invece a me mi piace? No, ma Gigi Proietti disse: sì, non si può dire ma a me mi piace…

Sì, una calligrafia da uomo, diciamo, non molto acculturato, quella di Gassman/Giuseppe Baiocchi, detto Er Pantera.

Insomma, questo Vittorio fu un mattatore, fu il tigre e pure una pantera?

Molte donne sono oche, altre solo sciocche. Quasi tutti gli uomini sono degli animali. Di mio, adoro ancora la serie tv Manimal…

Di mio, me medesimo di persona, inoltre credo di scrivere bene quando m’impegno, quando non leggo Diario di una schiappa per (non) prendermi per il culo da solo e quando so di essere più intelligente del furbo Marcello D’Orta che “scrisse” Io speriamo che me la cavo.

Pearl Harbor, no, peraltro non voglio scendere a una prosa gergale da ragazzini che, alla mia epoca, giocavano agli “sparatutto”. Roba come Duke Nukem 3D, Doom e altri videogames per pc, forse per piccini. Sì, anch’io ne fui patito. Poi patii e basta. Il mio cervello, comunque, non è ancora partito. Neanche qualcos’altro.

Mi spararono addosso, fortunatamente a salve. Salve, buondì, buonanotte! Anche se impiegai vent’anni abbondanti per ricucirmi le ferite. Rambo non fu un impiegato comunale ma impiegò assai meno tempo per fare il bracciante? No, per cucirsi il braccio. Dovetti abbisognare di molte letture di filosofia orientale per sublimare il patimento abissale e carnale scagliatomi contro, per curarmi da un mio evidente, incontrovertibile disagio sociale abbastanza inspiegabile e madornale. Guardate, fu un calvario approfondire tutti i libri concettualmente ascetici di Banana Yoshimoto, non farmi fregare dalle carinerie di Osho, continuare a reputare Kundun di Martin Scorsese una pellicola sbagliata, amando invece Mishima, soprattutto quello delle sceneggiatore di Taxi Driver.

Sì, malavitosi e nerd odiosi, villani adulti bavosi ed attentatori ignominiosi, affamati a morte della mia anima più pura e intonsa della neve a Natale, eh già, provarono a sporcarmi in maniera vergognosa. Accusandomi addirittura di essere la protagonista di Hardcore. Roba da mattti. Mi beccai pure la patente di disadattato quando in verità fui amante solo del libro De måske egnede.

Uhm, film sopravvalutato anche First Reformed sempre di Paul Schrader. Meglio Il ladro di bambini di Gianni Amelio. Meglio Lamerica o Così ridevano? Anche Il ladro di orchidee di Spike Jonze.

Se Dio esiste, deve sostituire suo figlio, che siede alla sua destra, con Spike. Her è un film paradisiaco.

Spike stette con Sofia Coppola. Il giardino delle vergini suicide è un bel film, Kirsten Dunst è da suicidio, anzi da infarto ma credo che sia più bella la pellicola La vergine dei sicari di Barbet Schroeder.

È anche più bello Mickey Rourke di Barfly, malgrado sia appesantito, rispetto a quello di The Wrestler in cui è palestrato ma pure invecchiato. O no? Ah ah.

Detto questo, guardi questo filmone di Aronosfky ed è meglio, fidatevi, del virtual sex sparato sopra… un vecchio dvd con Jill Kelly.

Jill era magnifica. Non solo nei porno. He Got Game docet.

Comunque, non può piovere per sempre disse Brandon Lee ne Il corvo. Ora, Jill ha la sua età e usa non solo l’ombrello, utilizza le mutandone da tardona. Cioè, non è più una milf. Ah ah.

A James Deen di The Canyons, continuo a preferire James Dean di Gioventù bruciata.

Invece, a Liz Taylor de Il gigante, preferisco Kendra Lust.

Ultimamente, direi che mi sono riallenato parecchio. Possiedo infatti un cuore zen, pugnace, inarrendevole, combattivo e al contempo riflessivo, dotato innatamente di una ferrea disciplina auto-regolatrice delle mie emozioni spesso rabbiose. Seppi soffrire infatti con zelante “abnegazione”, tenendo tutto dentro a mo’ di Rocky Balboa, giudicato troppo presto un cocone così come Tommy Morrison nel quinto capitolo dedicato al marito di Adriana/Talia Shire. Però, a forza di contemplare l’apollinea perfezione del mio essermi reincarnato… in Keanu Reeves, omone forse bisex di sicuro con grossi ormoni, uomo scultoreo il cui carisma fa rima con perdizione, no, perfezione, persi di vista Charlize Theron de L’avvocato del diavolo. E saltai pure la colazione…

Per di più m’inflissi pene… corporali non certamente eccitanti alla pari della Theron nel vecchio spot del Martini, veramente tanta roba… storica.

Sì, Charlize è sudafricana. Insomma, una terrona. E io, ammirando la sua bellezza da extraterrestre, no, forse mirandogliela da Incontri ravvicinati della terza t… pa, non poco in passato, avendo origini meridionali, vissi all’equatore anche quando, nella mia città, la temperatura scese di tantissimi gradi. Persi quasi la vista e ora mi manca mezzo grado all’occhio sinistro.

Comunque, non date retta agli oculisti. Aveva ragione Checco Zalone… io ci vedo (quasi) perfettamente.

So inquadrare la vita, non solo questa, da cecchino infallibile. In quei momenti tostissimi come l’attività dei fachiri più stacanovisti, no, facchini, fui molto provato e feci la figura del tacchino. Il giorno del Ringraziamento! Sì, provai molto calore ma persi qualche caloria. Insomma, mi diedi da fare. Un lavoro durissimo, sapete. Bisogna esperirlo da uomini che non devono chiedere mai al fine di poter un giorno esseri orgogliosi davanti allo specchio dopo una rasatura con le lamette della Gillette. Massimo Giletti non mi è mai stato simpatico e non vado matto per il gilet.

Vogliamo dircela tutta? Senza balle? Ero un cesso o solo sul divano me la tiravo di brutto? Non lo so. Fatto, sì, ho detto fatto… sta che i genitori hanno un’unica fissa. Desiderano per i figli una sana occupazione, ovvero il posto fisso. Non vi fissate, andate crocifissi. Di mio, posso dirvi che non ero sistemato ma per le feste combinato. Ripeto, mi facevo il culo, anche solo onanisticamente, e vi garantisco che era un lavoro stabile e duraturo…

Rimasi spesso (s)teso ma ugualmente ebbi molto freddo, quasi morendo morto di quella… o solo assiderato, oserei dire allupato. Non molto, di spirito vitale, slanciato. Rasato, sì, depilato metaforicamente più della piattezza degli 0° Fahrenheit. Temperatura allineabile, non so se a livello del mare o del male, alla mia autostima raffreddatasi più di colui che, nell’incipit di Basic Instinct, viene morto ammazzato e assai trucidato di tritaghiaccio dopo essere stato da Stone Sharon (?) cavalcato.

Vissi in modo stoico da vero eroe. Più che altro di autoerotismo veramente sfigato…

Che poi anche questa panzana degli sfigati e dei dogmi inerenti l’essere tali, ecco, appartengono alla “cultura” adolescenziale. L’adolescente medio ragiona così, essendo malato di mente. Sì, nel cervello, non solo…

se uno vuole apparire figo è uno sfigato.

Ecco, in Constantine, Keanu Reeves è fighissimo. Anche in John Wick. Avreste il coraggio di dirgli in faccia che non vale una beneamata min… ia? Non credo, eh. In John Wick, Keanu viene definito Baba Jaga. Ha una forza incredibile, specialmente interiore. Mah, forse praticò molto yoga oppure meditazione trascendentale. Piccolo Buddha docet.

Constantine assomiglia molto a Dylan Dog. Mentre Rupert Everett, in Dellamorte Dellamore di Michele Soavi e non di Tiziano Sclavi, non sembrò tanto “gaio” con Anna Falchi. O no? Sì, dovrei indagare sull’effettiva omosessualità di Everett a mo’ del suo inquisitore Bernardo Gui nella versione televisiva firmata da Giacomo Battiato ne Il nome della rosa.

Sì, sono un indagatore dell’incubo. Anche dell’intimo. Ma non sono un babau come Freddy Krueger di Nightmare.

Ragazzi, fidatevi, furono attimi davvero duri in cui mi diedi alla contemplazione e dunque nutrii una spiccata propensione verso l’elevazione. Non so se solo spirituale…

Ora, oggi come oggi vanno di moda i cinecomic.

Praticamente, per il piccolo o grande schermo, hanno trasposto i maggiori supereroi di sempre.

Ne manca però uno alla cappella, no, all’appello. Appello, ho detto appello. Cioè il protagonista di questa sigla indimenticabile:

Solitamente, sotto Natale mi auto-regalavo un Pandoro.

Quest’anno, ho regalato alla mia lei un anello di Pandora.

Sì, per tutta la vita mi presi la patente di Fantozzi.

La mia lei mi vide e mi chiese senza peli sulla lingua:

– Ne sei sicuro?

 

Voi, adesso, ne siete sicuri? Ah sì? Siete scuri o sbiancati? Allora vi meritate i falsi buonismi di John Lennon. Comunque, John Lennon era un genio. Anche Ken il guerriero. Pure Tyler Rake. O no?

Diciamo che più che assomigliare a Keanu Reeves, sono Al Pacino de L’avvocato del diavolo. Forse.

Dunque, a ogni ieratico, no, esaltato dico questo:

devi mantenere un profilo basso, innocuo, sembrare insignificante, uno stronzetto, emarginato, costantemente nella merda… 

 

 

di Stefano Falotico

Pasquetta è sempre meglio di Pasqualina: Freddy Krueger mi ha salvato da ogni scottatura, gelando le distorsioni ardenti dei social, i nuovi forni crematori dei bambini


22 Apr

Ciao!

TV Teletodo 27 09 2016 Imagen de Son Robert Englund

Ah ah. Sì, io ho appurato con mano.

Pasquetta non è solo il giorno susseguente quello della resurrezione del Cristo il salvatore.

È una donna molto sexy. Sì, Pasquetta Ombretta.

La conobbi tre notti fa, anzi, quattro notti orsono. In una notte da polare orso. Avevo freddo e lei, più del buco dell’ozono, scaldò la mia calotta, rendendomi un Tarzan delle zone pluviali accaloratamente equatoriali.

Questa sorta di abbronzatura di sue ultraviolette radiazioni altamente termiche, senza crema protettiva ma con molta cremosità pari alla fermentazione del latte miscelato che produce lo yogurt, avvenne durante il Venerdì Santo. Giorno nel quale non si dovrebbe mangiare la carne.

Dio Cristo!

Santo mica tanto, a dire il Verbo, volevo dire il vero.

Sì, venerdì scorso crollai dopo una giornata assai pensante. Sostanzialmente pesante. Il mio cervello, squagliatosi a causa di troppi angoscianti pensieri perturbanti, infatti, per cui riflettei su un’umanità senza spina dorsale, collassò, si spezzò più della colonna vertebrale di un distrofico muscolare e di un paraplegico. E, barcollante, sognai una donna piccante con la quale, in pura fase REM molto più impuramente schietta di Losing My Religion, fui molto indubbiamente a lei incollato e poi eiaculato tutto colante.

E sapete bene che, quando questo accade, si vien colti dalla botta… sì, quella di sonno.

Cosicché, senza neppure indossare il mio pigiama comodo ed elegante, precipitai fra le braccia di Morfeo, dio mitologico secondo me solo allobiologico. Sì, questo se ne sta nello spazio extraterrestre fra le stelle e, non potendo quindi essere umano e giocar di conseguenza i numeri cabalistici del Lotto, penetra nei nostri inconsci dormienti per angosciarti in modo farlocco. Praticamente, una versione da Star Wars di Freddy Krueger. Sì, il povero Freddie Mercury morì di AIDS, per molto tempo lo discriminarono, considerandolo pervertito solo perché appartenente all’altra sponda, il Krueger era invece un emarginato. Prima fu sbattuto in una zona di confino, dunque lo combinarono pure per le feste. Voleva solo andare a una festa!

Lo bruciarono vivo. Ma, secondo me, entrambi avrebbero risolto tutto se avessero scopato Diane Kruger.

Sì, la gente normale, eterosessuale e pen-pensante, volevo dire benpensante, se un uomo si scopa Diane, stai tranquillo che sta tranquilla e non rompe ciò che sapete benissimo, essendo voi uomini fatti e tosti.

Se invece sei come Mercury, ti fanno ammalare. No, non dell’HIV, di paranoie. Per colpa dei deficienti, vieni colto da immunodeficienza. Sì, questi malati nel cervello ti fanno credere di essere un mostro e tu allora cominci a delirare, ad andare in ebollizione febbricitante come il termometro con tanto di mercurio che sale di Saturno contro. I più deboli si riducono pure a leggere l’oroscopo.

A proposito, Paolo Fox è stato davvero una volpe di (cog)nome e di fatto. Avendo capito che era la versione di Luca Laurenti meno simpatica, non avendo però alcun talento, nemmeno musicale, ha guadagnato miliardi, scrivendo stronzate settimanali.

Toro: dopo tante batoste, non sarai più incornato. Sfonderai. Nuove porte si apriranno dinanzi a te e tu, con forza ed energie belluine insospettabili, entrerai in un castello dorato grazie a una donna Ariete che romperà e sfracellerà ogni tua timidezza. Sì, ti ha rivelato di soffrire di Cancro e che per molto tempo hai dormito, non pigliando Pesci. Hai rivisto adesso ove pende l’ago della Bilancia, sei anche dimagrito, hai compreso che devi vivere l’ultimo tuo giorno da Leone prima che la tua malattia ti avvinghi mortalmente come uno Scorpione.

Sì, Paolo Fox ha le corna in testa, è del segno zodiacale del Capricorno?

Ma voi davvero credete che Neil Armstrong sia stato sulla Luna? La bufala è spiegata nel film Capricorn One, film complottistico che le spara grosse più di Fox. Non Paolo in questo caso, bensì Chris Walken di New Rose Hotel.

Sì, questo Chris e Paolo sono dei ciarlatani galattici. Incarnazione disumana di Balle spaziali.

Anche Asia Argento comunque la vedo, da parecchio tempo a questa parte, fra le nuvole e partita. Sì, non le nuvole del nostro emisfero, bensì quelle dei fumati con cui ha vaporizzato ogni residua ambizione d’attrice seria. Perdendo pure i cerebrali emisferi.

Tornando agli sfigati Mercury e Krueger, se scopi una venere come la Kruger, nessun nazista ti fa più il culo. O forse te lo fa ugualmente. Da cui il film Bastardi senza gloria.

Il Krueger di Nightmare, al plenilunio, quando le streghe vengono con le scarpe tutte rotte, cioè sempre Asia Argento, me lo sognavo di brutto. Ah, più brutto di lui, non so chi possa esserci. Forse Dario Argento.

Regista meraviglioso ma uomo che, se lo vedeva George Romero, l’avrebbe preso subito come protagonista.

Sì, Romero conosceva benissimo Argento. Lo stimava molto. Anzi, lo invidiava se volete sapere proprio la verità.

È per questo che per i suoi zombi scelse delle brutte copie di Dario. Per non gratificarlo.

Ah ah.

Anche Mick Jagger non scherza, eh. L’ho visto alla tv l’altra sera. Non ha una gran cera, siamo sinceri.

Mi spaventava a morte il Freddy. Sì, sì, sì.

Tanto che scrissi, tempo fa, una lettera a Robert Englund per ringraziarlo della sua interpretazione:

Signor Robert,

vorrei chiarire innanzitutto sentitamente che lei viene dopo Robert De Niro in ordine gradimento. Non so in quale posizione potrei classificarla. Non se la prenda.

Mi perdoni se non è il mio Robert numero uno. Detto ciò, devo però, dal profondo della notte, no, del mio cuore, ringraziarla perché grazie a lei capii precocemente che le bambine della mia età avrebbero voluto dalla vita adulta solo essere delle Barbie. Delle marce edoniste stupidamente palestrate. Queste sono graffianti più dei suoi artigli. Oppure sarebbero diventate come Asia Argento.

Lei mi aprì gli occhi. Guardando la sua mimesi in Freddy, le confido che rabbrividii. Lei squarciò le viscere di quei poveri adolescenti sognatori. E sviscerò ogni mio timore da infante, ogni mia fobia infranse.

Lei, sì, col suo terribile ma sincero, ghignante babau allucinante, mi fece già capire che il mondo altri non è che un sanguinolento, violento horror ed è meglio, dunque, un incubo immaginario piuttosto del carnaio d’una realtà che ti arde a fuoco lento.

Lei perse la faccia per colpa di gente bigotta. Di mio, dopo la prima volta, dopo essermi scottato col sesso, mi venne… la gastrite. Un’acidità di stomaco insopprimibile.

Sì, m’infiammai e, da allora, sono spento. Ebbi fegato a lanciarmi con tanta foga e avventatezza nella ventosa di quella donna aspiratrice, ah, ottima figa, dopo che le regalai delle dolci mimose e pure un aspirapolvere, ma lei succhiò tutto il sangue del mio vitale ardore malinconico, rubandomi perfino il posacenere. Voleva scoparmi a ogni ora e impazzii perché non gliela potevo fare nemmeno se avessi chiesto aiuto al diavolo più infernale.

Peraltro, tutte le donne, comprese le potenzialità del mio incendiante… (lei ha capito a cosa alluda, no, allupo quando sono ignudo), inaridirono ogni mia purezza, smembrando ogni incendiaria passione.

Che delusione cocente.

Sì, mi dissero robe immonde come… che te ne fai del Cinema e dei tuoi libri? Ci sono qua io, la donna dei tuoi sogni. E vorrei sognare con te. Semmai ci sveglieremo assieme il mattino dopo la nottata focosa.

Donne scassa-marroni. Mi pare ovvio, no?

Durante l’inferno, invero l’inverno, staremo abbracciati sul divano a guardare un film con Julia Roberts dopo il rosso di sera, bel tempo si sperava. Sì, non si spera più. Queste donne sono oggigiorno disperate.

Vogliono solo essere fornicate, bere il vinello e riscaldarsi anche davanti a un caminetto col fuocherello. Regalate loro un Acquario alla Paolo Fox e saranno contentissime. Queste vogliono pure i pesciolini rossi, mica solo il vostro oramai anemico.

E non desiderano nemmeno pulire il tinello e il gabinetto.

Sì, pensai che il sesso mi avrebbe reso felice. Invece è successo il contrario.

Ho capito che le donne ambiscono solo a quello oltre ai soldi.

Noi uomini siamo sfortunati. È davvero una realtà puttanesca e mortificante.

Oserei dire raggelante. Mette i brividi. Altro che i film di paura.

Almeno, se fatti bene, ti danno una scossa.

Queste donne invece non ti cagano se non te le fai bene, vogliono la limonata che costa dieci Euro a bottiglia, fanno tante mosse ma non m’incantano. Andassero ad ascoltare Incanto di Tiziano Ferro.

Non me le bevo…

Perciò, Robert, la ringrazio dall’altra parte dell’oceano per avermi presto donato quest’immenso mare dentro molto amaro ma incantevole.

All’amaro, ho sempre preferito comunque il whisky. Roba, questa sì, bollente. Forte. Che spinge.

 

Distinti saluti,

un uomo come il suo Freddy, ovvero pieno di bruciature.

Quando le persone pensano di avermi inculato, in realtà, se la stanno dormendo alla grande. Si son proprio fatti/e un film e un sogno.

Vogliono con me spuntarla ma io rispunto. Sì, dinanzi ai loro spauracchi pure in faccia sputo.

No, non vanno promossi.

 

Già, nella vita non ho mai avuto una bocciatura. Son stato io a bocciare tutti. Sì, non ho neanche mai ricevuto due di picche.

Le mandavo a fanculo ancor prima che potessero svelare le carte. Eh sì, da me volevano soltanto calore quando invece io volevo, appunto, spararmi Heat col Robert migliore.

Meglio il De Niro infatti ai buonismi e ai cuoricini di quell’altra che voleva le mie palle di Natale. Che stellina. La mettiamo sull’alberello di quel Cicciobello? Se lo scartasse. Non infiocchetterà me. No, non m’infinocchierà.

Pasqualina, Pasquetta e un’altra ochetta. Se voi di queste qui siete delle buone forchette, meglio il mio digiuno.

Mi pare ovvio. E mi pare anche molto da uomo.

Sì, ora ve la racconto… ah, splendida botta(na).

Ero in una grotta, in una di queste spelonche scavate nella roccia che si possono trovare vicino alle scogliere di Dover.

Lei, eburnea, bianca come l’alabastro, dalla pelle pallidamente abbronzata solo dalla pigmentazione dei suoi sensuali nei, in quella notte fosca come un buco nero, fuori dalla grotta, in riva al mare, stava pescando le cozze.

Cioè tutte quelle donne invidiose della sua bellezza madornale, non so se virginale. Anzi, considerando la sua bellezza pazzesca, credo che tale Pasquetta sia una pornoattrice.

Come no? Le donne bellissime hanno solo due possibilità nella vita. O fanno le attrici a Hollywood oppure la devono dare comunque in maniera sputtanante. Sì, Rose McGowan è dovuta andare con produttori importanti per girare con De Palma, ah, proprio una Black Dahlia, e ha dovuto farsi palpare da Harvey Weinstein per il Planet Terror delle sue ipocrisie da donna che prima ottenne appunto la parte, dandola, e poi volle passare per santa e sana poiché sostenette che Harvey le avesse tagliato le gambe.

Ah ah, questa non è bella, è magnifica. Ah ah.

Cosa voglio dire con ciò? Che le donne belle siano tutte delle messaline?

Macché. La messalina è donna spesso di bassa lega che la dà anche ai leghisti, esseri ovviamente inferiori, malati di folle maschilismo perversamente virile. Uomini che, più che avere le palle, son pallosi. Sessisti, pure omofobi e razzisti. Cazzo.

Donne di questi qui, orsù, ditemi la verità. Voi non siete delle donne vere, vero? Per stare con queste teste di minchia, siete delle transessuali. Eh sì, per forza, visto che non sono riusciti a operarvi giustamente per un cambio di sesso soddisfacente e la chirurgia ha partorito delle frigide devastanti, almeno vi eccitate, appagate, con tali coglioni impotenti che pensano di avere un potere devastante.

O no?

Sì, ho da mesi uno stalker su YouTube chiaramente omosessuale. Viene puntualmente a provocarmi, tirandosela da bastardo saputello molto cazzuto. Vuole perennemente mettermi a pecora.

Gli ho risposto che, secondo me, se la tira ma da tempo non gli tira. Questo, fra l’altro, non sa manco stirare.

Provoca. Chi pensa di essere? Sharon Stone? Sharon è provocante, questo al massimo è uno con la testa vacante.

Pensa di avere a che fare con uno da prendere a sventole, quelle che non prende lui, se non pagandole o circuendole alla stessa maniera con la quale vorrebbe fottermi. Purtroppo per lui invece ha scoperto che da me lo piglia eternamente in quel posto.

Questa è stata una delle mie risposte all’ennesimo suo attacco:

– Pronto? Sei tu?

– Sì, sono io.

– Ancora tu a scassare? Uff!

– Questo ti disturba? Lo so che ti disturba.

– No, non mi disturba, assolutamente. Soltanto che stai spendendo un patrimonio di ricariche per niente.

 

Dopo questa risposta, ha tolto pure l’abbonamento a Fibra.

Tanto usava Internet solamente per fare il cretino.

E dunque, ora che è finito con me ogni divertimento, come passerà la Pasquetta?

Con una passera come Pasquetta?

No, sembra che si sia alzato presto stamattina e sia andato al bar vestito da Freddy Krueger per spaventare una vecchietta di nome Pasqualina.

Dopo aver bevuto il cappuccino, però ha realizzato che Carnevale è finito da un pezzo.

 

di Stefano Falotico

Halloween, la notte di Ognissanti di un’Italietta poco san(t)a


31 Oct

Anche i lupi mannari ululano e io vi mostro, miei mostri, tutto il mio sexy beast futurista

A NIGHTMARE ON ELM STREET, Johnny Depp, 1984. ©New Line Cinema

A NIGHTMARE ON ELM STREET, Johnny Depp, 1984. ©New Line Cinema

Halloween

Del sottoscritto credo che molta gente abbia frainteso tutto.

Io son un essere cupo, spesso nichilista, pessimista, dunque profondamente realista. E adoro tutto ciò che è noir, trascendente e onirico, favolistico e metafisico. Lo dimostrano i miei libri e anche i miei gusti cinematografici.

Oddio mio, signore aiutaci. Stasera assisteremo alla solita, ammorbante, carnevalesca sfilata di nani piccolo-borghesi che, pateticamente, emuleranno italicamente la celeberrima puttanata americana della notte di Ognissanti.

È alquanto odioso e riprovevole tutto ciò. Le città vengono invase da frustrati studentelli intontiti da film horror che non hanno capito, per via della loro età sessualmente schizofrenica, degli ebefrenici indomabili pittati in viso neanche fossero gli indiani della tribù Apache.

Ma sono perdonati e perdonabili perché saranno catturati nel sogno da Freddy Krueger e probabilmente, quando dovranno pagare le utenze, si sveglieranno dal torpore e davvero incominceranno a capire i film e soprattutto la vita. E non sperpereranno altro tempo a bruciarsi il cervello di escoriazioni da ribelli masochistici maltrattati dai genitori. In lotta col mondo.

A trent’anni forse rivedranno, con occhi più lucidi e meno ottenebrati dai loro squallidi patemi d’animo, Halloween. E finalmente non confonderanno più Jason di Venerdì 13 con Michael Myers.

Poi, avremo gl’impiegati del catasto che, per una serata carnascialesca e goliardica da Amici miei, accatasteranno i loro reumatismi esistenziali e si daranno alla pazza gioia. Ballando ubriachi con le lor bagasce raccattate alla Festa dell’Unità. Con tanto di porchetta in bocca e le battutine da alcolizzati vivaci di “salame piccante”. Per un’altra nottataccia abominevole di birbanterie…

Dimenticandosi che, 5 min prima di conciarsi per le feste, appunto, erano angustiati nel loro impolveratissimo ufficio a far finta di lavorare, tra un caffè “macchiato caldo” e una sbirciatina alle gambe della segretaria del direttore, canticchiando Annalisa e la sua oscena, smancerosa Un domani!

Se chiudo gli occhi, la vedo, la vita che volevo

Funziona solo nei sogni, mi spiace di doverti svegliare

Svegliare

Ci siamo tatuati, abbiamo fatto errori

Ne vogliamo parlare del video? La signorina Annalisa veste minigonna bianchissima, tanto per scatenare qualche sega, su sfondi di avorio fascisti.

Ottimo, continuiamo così. Sullo zotico che l’accompagna nel video, stendiamo un velo pietoso.

Sì, l’Italia è questa. Come una canzone di Annalisa. Come una pacchianeria della De Filippi, coi suoi amori da nani, da cani, col romanticismo tamarro da tronisti e le dolciastre, al contempo arrabbiate retoriche da 5 Stelle.

Tutti vogliono il reddito di cittadinanza e, nel frattempo, cazzeggiano, illudendosi di essere James Dean, da subnormali tra una (s)figa e l’altra, una bestemmia e un altro cinepanettone.


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Dark City

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di Stefano Falotico

San Valentino è morto!


15 Feb

San Valentino è morto e io, scoccata la mezzanotte, son stato illuminato: “Valentine’s Day” di Springtseen è una canzone per misantropi, come me…

… quindi, ho affisso tale strofa a tutte le scrofe, solfeggiando di peti cosmici nel brindare il mio licantropo, originatosi nel plenilunio da beato alien(at)o, in grazia di Dio che, ricordiamolo, era un figlio di puttana come nessun altro, essendo l’Altissimo fattosi carne incestuosa ma castrata del figlio avuto d’inseminazione “stellare” per la Madonna vostra pregante in rispettoso silenzio. E io dovrei credere a un puttaniere del genere (dis)umano?
Sì, infatti voi siete “credenti” e avete creato la vostra società (s)porca a immagine e somiglianza.
Sapete, ho letto libri a migliaia e viaggiai già oltre la coscienza vostra “ludica” quando ancora giocavo con la tua “bambolina”, strappandole il cuoricino da cagna. Il mio nome è peluche. Quindi, irredento ma diabolicamente ridente, sguaiato accavallo le gambe, mostrando la cerniera aperta in “segno” di “Oh, Cristo, per carità”. Fatevi la via crucis. Molte donne me(n)dicano il mio giovial uccellino canterino ma io faccio del “pene” solo alla mia volontà, inedia disarmante da masturbatorio ars “amandomi”.
Lo uso a maniera d’arnese, appuntito come una baionetta in tempi bellicosi e bello sbandierato “bianco” fra un cioccolato fondente e la merda dell’esser stronzo, in quanto Dio fottendovi al tiramisù.
Ecco la mia par(ab)ola, qui volevo andar a parare. Nel tuo culo. Del tuo parere giudicante, me ne fotto tanto, non sono un santo. Se andrai su tutte le furie, io sono la cur(i)a.
No, nessun miracolo, come potete constatare, anziché rabbonirmi e addolcirmi di zuccherini, baci “affoga(n)ti” e messaggini d’amorucoli…, meglio le rucole e le mie rughe “al pesto” comunque, protendo sempre verso le notti malinconicamente “procaci”, opacizzate dall’aurora dei morti, che siete voi, illusi di viver fra cosce e zanzare.
Io rabbuio, e tu abbaierai, latrando il mio nome, quando ti scannerò di molta bua come un bue. No, non sono un buono, adoro i bovari se, assieme a me, mietono il grano? No, le granate di tale insegnamento: tu, sanguisuga, volesti mungere e d’ora in poi piangerai sul latte versato.
In remissione dei peccati. Sono vomitevole? Può darsi. Ora, m’“inclino” a un tonante tuono di “tromba”, in onore di me, signore d’ogni flatulenza. Meglio dei fetenti.
Sì, sono l’untore e vi scovo, scopatori pusillanimi, sono il refugium peccatorum che v’annusa, vi stana e vi scaccola da ogni lercia sconcezza in quanto io incarnato alla punitrice impudicizia dell’universale pulizia.
Geme(re)te, afflitti dalle vostre ipocrisie, roteando fra pantofole, cuscin(ett)i e telecomandi a mo’ di ammonimento dall’ammazzarvi domesticamente ma io, giammai addomesticato, non esisto e dunque m’infilo “astratto” dentro le lenzuola con far “solleticante” da Nightmare.
Canticchiando tal annunciato leitmotiv in loop, in lupo…

Dicono che se muori nei tuoi sogni
muori davvero nel tuo letto
ma dolcezza, la scorsa notte ho sognato

che i miei occhi si rovesciavano all’indietro

e la luce di Dio giungeva a illuminare tutto
mi sono svegliato nell’oscurità
spaventato e ansimante come un neonato
non era il letto freddo del fiume
che sentivo scorrere sopra di me
non era l’amarezza di un sogno
che non era diventato realtà
non era il vento nei campi grigi
che sentivo passare tra le mie braccia
no, no piccola eri tu
perciò stringimi forte dolcezza
dimmi che sarai per sempre mia
e dimmi che sarai la mia unica Valentina


In verità vi dico che Bruce Springsteen è uno che ha capito tutto. Vi rifilò tale puttan(at)a per parrucchiere da “Uomini e donne”, incassando soldi a “voluttà”, alla facciaccia dei “dott(or)i” che, da “sposati”, van nel fine settimana con l’Escort di Zio Carmine in quel della cascina “oscura” e delle cretine che lo seguono, leccando la ban(d)ana.

Sempre meglio degli U2.

Già, stanotte ho preso la mia macchina e sono andato a “festeggiare”. Entrato nel locale, tutti si son ammutoliti. Perché sapevano che dai baci sarebbero finiti nei loculi.

Io inculo.

Così sia scritto, così siate uccisi.

Parola di nostro Signore, pater noster, qui es incudine.

 

Il Genius presenterà la sua nuova opera letteraria, in quel di Roma, durante la mattina(ta) del 7 Dicembre, alla vigilia dell’Immacolata… ho detto tutto


05 Nov

Una Notte noir, nerissima

Siete consapevoli (me lo auguro vivamente per le mie “esorbitanti” finanze “ragguardevolissime”) ch’è uscita la mia nuova opera, “Noir Nightmare – L’ombra blu del fantasma”.

Oggi, dopo innumerevoli mail per ricevere l’aggiornamento, come da contratto (c’è la mia firma di “calce”… struzzo), finalmente rinvenni tal messaggio:

Signor Falotico,
dovrebbe presentarsi a Roma il 7 Dicembre alle ore 9.45 se vuol promuovere il suo libro. Altrimenti, decida di venderlo a modo suo.

Il mio amico Davide Stanzione, col quale ho scritto il fantastico “Nel neo(n) delle nostre avventure” (cercatelo su Amazon…), e con cui stiam allestendo anche il sito www.mulhollandlynch.com, m’ha spedito “facebookianamente”  la sua recensione, in anteprima, di Moonrise Kingdom.
Che sarà presto inserita nella sua pagina, “Dream Land”.

Replica:

la inserisco domani Davide. Oggi, dopo mille insistenze, son stato contattato dalla curatrice delle promozioni letterarie di Albatros. Avremmo fissato, per il 7 Dicembre, la data della presentazione proprio in quel di Roma. Sarebbe un’ottima occasione per incontrarci. Potresti calorosamente, in tal circostanza, tifare per me. Dietro anche “bustarella” dei soldini per le immagini del “Neo(n)”…, eh eh. Devo dare la conferma nei prossimi giorni. Poi, ti farò sapere in merito a dettagli più precisi. Al momento, so solo che dovrò sostenere una durissima intervista della “minima” durata di tre ore (roba che crollerebbe anche l’Al Pacino più ispirato dei suoi celeberrimi monologhi, dunque provvederò a rifornirmi e “foraggiarmi” d’una scorta di Red Bull per non spiaccicar sul pavimento dopo 30 minuti per poter “ri-prender fiato”. Sarò tempestato da domande “a raffica” (speriamo che l’intervistatrice almeno sia figa, anzi no, mi distrarrebbe di cosce dal “discorso” che non-fila-spera d'”infilar”…), salvo l’ambulanza dietro l'”angolo” dello studio in caso d'”evenienze” dei malori da nevralgia p(res)sante. Ora, sfodererò la grinta dei glory days, ritmando il diaframma ai “frame” della Tv indagatrice che, scommetto, spierà d’inquadrature dal “basso verso l’alto e viceversa” a invertir un po’ le (dis)connessioni cerebrali, tendenti all’afasia, ansiogene nell’interruzione con pausa d’occhiolino annesso e ammiccamenti alla videocamera balbettante su-sotto-sopra nel montaggio sincopato (r)int(r)onato alle convulse frenesie senza freni della mia lingua “sciolta”. Dunque, come nelle feste di Laurea, aspetterò i plausi e ringraziamenti, ma ruberanno solo il mio “pasticcino” per “intortarmi” in un mar di melassa e panna montata e poi a smontarmi dalla vanità da “montato” con la classica “lode”. Quindi, invierò il mio saggio, opportunamente tradotto in “versione non originale”, a Sean Penn, nella viva attesa che un Giorno, tramite rapporto “epistolare”, m’invii la sceneggiatura del suo prossimo film da regista wertmulleriano, Il sopravvissuto d’anima orientale nella tremenda società occidentale che ti spacca di frontali e d’occipitali con tanto di mascelle a slogar il tuo malleolo macellandolo fra bernoccoli e tante coccolone. Verrò “(pre)scelto” per la parte più “ambita”, l’amico “fedelissimo” del protagonista, detto “Il giaguaro in guardia”. Il protagonista, come già accennato, è un uomo appassionato dei sorrisi “a mandorla” e tutte le corteggia di “mandolino”, previo “spremeglierlo” come un mandarino. L’amico, vista la situazione “movimentata”, gli frega la fidanzata, ma scoprirà che “lei” è un trans. Assieme, i due “amici per la pelle”, sweet & lowdown, urleranno alla stazione: “Avevamo i numeri per scoparci Lisa Snowdon, invece prenderemo il primo treno transiberiano”. “Lieto” fine del film. 
Comunque, mi sto già preparando psicologicamente per l’intervista. Reggerò? Oh, al massimo, mi darò alle autoreggenti. Con tanto di fazzoletto “detergente”.

Applauso!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Nightmare – Nuovo incubo (1994)
  2. A 30 secondi dalla fine (1985)
  3. Accordi & disaccordi (1999)

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