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SACHA BARON COHEN comeback – Un genius, ma chi è/sarà costui? Mandrake? Si fa presto a dire pirla o solo BRUNO


28 Oct

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No, non è un libro di Paolo Rossi. Il comico-cabarettista, non il centravanti omonimo che rifilò tre goal al Brasile nei mondiali di Calcio dell‘82. Ovvero, colui che fece piangere il grande Falcao.

Di mio, feci pena come Sylvester Stallone di Over the Top. Ma, essendo stato soprannominato come lui, Falco, feci piangere anche ogni bullo, Bull Harley e Robert Loggia di turno…

Eh sì, lo sapevate che sarei tornato in splendida forma alla pari del mitico Sacha Baron Cohen.

Quest’ultimo apparentato con altri due fratelli, come lui, geniali. Che sarà però presto, se saranno rispettati i pieni delle riprese, a prescindere dall’invalidante Covid-19, che ha messo in quarantena molte produzioni hollywoodiane in atto, per meglio dire work in progress, sì, immantinente sarà Mandrake, celeberrimo illusionista, forse più esperto di me e dello stesso Cohen, di sparizioni. Diretto da suo fratello (non lo è), ovvero Etan Cohen. Da non confondere con Ethan Hawke e naturalmente con Ethan Coen.

Di mio, fui malinconico come Leonard Cohen. Ma, personalmente, non amai mai me stesso, si chiama disistima. Non amai però neppure giammai una donna facile… da shopping di Coin.

Il famoso detto, in yoga, no, in voga specialmente a Bologna, ma chi sei Mandrake, riferito a una persona pazzesca capace per l’appunto di giochi da The Prestige superiori a ogni bischerata di Christopher Nolan e di David Copperfield, orfano di Charles Dickens, oppure ex assai invidiato di Claudia Schiffer, non è nulla in confronto alle nostre riapparizioni.

Sì, Sacha si perse in molti yacht con donne forse u po’ mig… tt’ come Elisabetta Canalis, cazzeggiando non poco. Sicuramente meno di lei, ah ah.

Fu, forse dalla stessa Elisabetta, annegato nel mare della più abissale perdizione. Affogando nell’oblio del dimenticatoio e annaspando in una carriera in apnea.

Ma, con un colpo di reni maggiore dello stacco di cosce della Canalis, riaffiorò a galla da vero gallo cedrone dopo tante limonate con questa donnona da aperitivi e mille passioni da peperina, riemergendo dalla sua stessa sommersione, probabilmente nell’ex di George Clooney, di Bobo Vieri, sinceramente di mezza Italia da Riccione sino allo stretto di Messina. Con molta più attendibilità, amata da mezzo mondo, credo anche da S. Berlusconi…

Be’, che dico? Mi comporto in maniera provocatoria come il personaggio strepitoso incarnato da Baron Cohen ne Il processo ai Chicago 7?

No, non credo che rappresenti oltraggio, forse ortaggi, alla corte e a Frank Langella il definire la Canalis una bella damigella, una vera principessa sul pi… llo.

Sì, in passato ebbi molta iella e consolai le mie depressioni a mo’ di Nanni Moretti di Bianca, leccando molta Nutella, sì, solo quella.

Fui persino bullizzato a mo’ del figlio di Tommy Lee Jones di Nella valle di Elah. Ma sono o non sono un gigante? D’altronde, buon sangue non mente. Mia nonna materna, purtroppo morta, di cognome faceva David…

Comunque, cara Canalis, le gambe della Gabriella Golia dei temp(l)i d’oro, ah che dea, non si battono.

Datti a Polifemo e lascia stare Ulisse. Però, oh issa, per te onestamente a tutti gli uomini, anche coi talloni d’Achille, r… za. Sì, mi smarrii in un’Odissea ma grazie al mio intuito fenomenale e magico, ah ah, riuscii a recuperare le mie memorie perdute da Lenny Nero/Ralph Fiennes di Strange Days, film odiato a morte da Nanni Moretti di Aprile, ritrovando la mia giovinezza smarrita e, a tutt’oggi, non dimostrando le mie 41 primavere.

Forza su, Baron Cohen è un genius mai visto.

Di mio, posso ripetervi, eh sì, voi dovete prendere ripetizioni da me, che i miei genitori e i miei amici contattarono la redazione di Chi l’ha visto?

Sì, tutti pensarono che fossi un ragazzo perso. Poi, riapparvi e stupii chiunque:

Et voilà, come per magia, rieccomi qua. Visto? Ah ah.

 

Sì, credo che Vasco Rossi, eh già, possa io accusare di plagio, eh eh.

Sì, Baron Cohen ebbe una relazione con la Canalis. Vasco, invece, con la d’Urso.

Secondo voi, infatti, Toffee chi è?

Tornando invece a Berlusconi, anche lui ebbe una relazione con Barbara. All’anagrafe Maria Carmela… Non le dedicò però nessuna canzone. Cantò piuttosto con Mariano Apicella.

Nanni Moretti invece fu Michele Apicella. E, sempre in Aprile, urlò a D’Alema:

– Di’ qualcosa.

 

Ecco, dopo essere per l’appunto scomparso dal mondo… be’, non esageriamo, fui una comparsa, ricomparvi.

Oggi come oggi, ho molti libri all’attivo. Non sono un anarchico ma, alla maniera dello stesso Cohen del film di Aaron Sorkin, sono un attivista.

Insomma, mi sono riattivato. Anche sessualmente. Avete qualcosa da dirmi? Volete fare obiezione?

Di mio, fui anche obiettore di coscienza, sì, anche di cosce. Volete che vi sia obiettivo? Obiettai troppo, perfino balbettai, blaterai e brontolai. Fui esageratamente serioso.

Se avessi fatto veramente lo scemo come Baron Cohen in Bruno, sarei stato preso più seriamente.

Sì, se sei una persona sempre seria, cioè ipocrita, nessuno ti prende per il culo. Se invece ammetti di essere depresso a morte, nessuno ti dà credito. Di mio, sì, leccai molta Nutella ma non leccai nessuno/a pur di arrivare…

Nessuna donna me la diede, inoltre. Per forza, non incontrai neppure Donatella Raffai di Chi l’ha visto? Ah ah. La Raffai fu una racchia ma vista.

Ce la vogliamo dire senza se e senza ma, senza fronzoli e c… zi vari?

Sacha è uguale a me. Vorrei che non fosse così. Invece lo è. Cohen rifiutò la parte di Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody. Bravo, non sarebbe stato credibile nella parte di un gay. Non sono comunque omofobo, non fui mai davvero social-fobico, sono un Falotico.

Sì, i giudici che, per l’appunto, “politicamente” mi vollero colpevolizzare criminosamente prima del tempo, alla pari di Frank Langella, sono inqualificabili.123067786_10217772966658750_265569664649927255_o

 

di Stefano Falotico

Dracula ama la cucula, con cui si “culla”


16 Dec

 

Son Uomo dalla mandibola che s’intristisce con Fiorella Mannoia, e, al film Magnolia, preferisco il Magnum.
Perché io son febbrile senza medicinali febbrifughi, e son un fungo che in tutte mi “f(i)ondo”, per funzioni religiose da “untore”.
Io non fuggo mai, perché non fui, ma nei miei fumi m'”imbottano” contro chi mi rimbrotta.
Ché vada da sua sorella, e la “insuori”. Io, sono la sonorità!

 

Salve, amici della Notte infausta, perché Faust è mio amico, e io gli ammicco.
Me ne sbatto degli eroismi da Pietro Micca, io son lo smacco che, nelle oscurità, si “macchia”.

Sì, abito in un castello, in cui spesso danzo senz’abiti, “talare” o nei mantelli alari.
In questa opaca Transilvania, ove ceno con Silvia per poi gustarci in selvaggine. Forse, solo la sua vagina…

Quando m’annoio, noleggio un film dalla videoteca “Il luppolo rosa”, ubicata sotto la mia valle, e gestita da una villica signorinella che, nel Tempo perso, fa la valletta.
Io non avvallo il suo stile di vita, ma quando accavalla anche i miei “puledri” s’imbizzarriscono.

Nella mia magione, spesso, occorre il maglioncino, e talora coi miei lupetti coglioncini gioco a scacchi, e dopo mi scaccolo.

Respiro nella mia dark room, un po’ nano lynchiano e un po’ immerso nelle “tenebre” di Laura Harring, per “meringhe” con cui ci dissanguiamo, sì, sanguineremo ancora, contro le sanguisughe, col nostro sugo “immozzarellato” nelle “pizzaiole”.

Detesto la borghesia, che alleva “bravi” figli medicandoli dalle “erbe cattive” con pastiglie da “erbolario”.
Di mio, son più e più viventi, “pipistrelleggianti” vocabolari, e combatto, strenuamente e anche un po’ stremato, chi vorrebbe che tremassi e non sia più letterato.
Io “allittero” nell’aglio che “la indattera”.

Alito sui colli virginali, “stringo i denti & vado”, poi “vengo”, mentr’Ella sviene nella sua morte apparente del mio morso col canino nell'”apparecchio” e, del macabro coi candelabri, son” burrocacao” in amplessi “necrofili” affiliati all’emofilia di globuli rossi senza cotone idrofilo.
Dunque, son necrofago, appena, al plenilunio, apro il sarcofago.
Perché, dopo l’insonnia del Giorno nei “sacchi a pelo”, m'”impelliccio” nel “pellame” di qualche Donna polla per il mio Sesso d'”ampolla”, anche un po’ ampolloso, in questi rigidi inverni che lo irrigidiscono sì, ma spesso non “lo” induriscono… come si deve.
Ah, quanta neve, qui fuori. Ma io preferisco infornar “caldo” nel “foro”.

Anni fa provarono a irregimentarmi, affibbiandomi un lavoro socialmente utile, perché anch’io diventassi uno che guida le utilitarie e canta con Renato Zero “Il carrozzone”.
Preferisco le mie carrozze, e il mio amico-“coniglio” che, di carote, traghetta le anime peccatrici come Caronte.

Volevano che m'”adattassi” e imposero dei paletti.
L’unico paletto che, con me, potrebbe funzionare, è quello d’avorio.
Ma, oramai, son talmente livoroso, che son così corazzato contro chi prova a scassarmi la carcassa.
M’incazzo, e mi mangio la sua “cucuzza”.

Potevo scegliere di diventare un avvocato, per “vocalizzi sensuali” con Anne Hathaway, ma quella ragazza mi fa “senso” e “le” preferisco Carmelo Bene.
Anche se, la pornostar Carmella Bing, con me fa “Bingo!”.

Con questa Luna, è tutto per oggi, è scattata l’alba e io son sempre meno scattante, apatico, perché tutti sanno che Dracula è metereopatico, patì molto, e dunque di “meteorismi” gioca con lo sfintere “al gargarismo”.

Applauditemi.

Sono Bela Lugosi-“la bestia” con la Bella, Frank Langella con l’ancella e la “pistola” che se ne frega dei pistolotti, ma “lo inginevra” al Lancillotto, Christopher Lee un po’ Nic Cage coi miei stress da vampiro, e soprattutto Gary Oldman con la “gentilezza” di Cary Grant che tutte le “scotcha” al Glen Grant.
Perché, anche se mi beccherete in flagrante, su di Lei sarò “reato” del suo corpo nella nostra fragranza.

Firmato il Genius-Vlad, vada come vada, sono un “evaso(re)”.
(Stefano Falotico)

 

 

 

 

 

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