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Non c’è più religione, De Niro è peggio di me mentre Russell Crowe recita ne L’esorcista del papa
Non sopporto Scamarcio, la cricca romana, Claudia Gerini la ricca e i girini di questi romanacci padrini, poco parigini
Sì, ho visto John Wick 2.
Riconosco a Chad Stahelski un’indubbia classe elegante nell’aver filmato le scene a Roma in maniera elegantemente adrenalinica. Nonostante qualche banale svolazzo cartolinesco sul Colosseo al tramonto, all’alba, qualche inquadratura turistica al Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II, detto comunemente Altare della Patria, qualche lunga ripresa notturna ai fori imperiali, Stahelski è riuscito nel difficile compito di non essere del tutto convenzionale.
Di solito, se non si è Fellini, Roma diventa cinematograficamente lo sfondo per riprese paesaggistiche al motto di… crea i tuoi viaggi su misura con Expedia e risparmia prenotando volo e hotel insieme.
Visto che posto meraviglioso? C’è anche il Papa e forza lupi!
Ah ah.
Col senno di poi, ho sminuito molte opere perfino di Paolo Sorrentino. La grande bellezza non riuscirò mai a capire se sia un capolavoro oppure un film pretenzioso, noioso, logorroico, cucinato per l’Oscar come Miglior Film Straniero puntualmente arrivato come da copione. In ogni senso, copione.
Prendete anche la locandina di Vacanze romane. Quanti luoghi comuni…
E di Fellini lo spettatore medio cosa ricorda, sostanzialmente? Anita Ekberg a poppe mezze fuori nella celeberrima, appunto, scena di lei immersa voluttuosamente nella Fontana di Trevi de La dolce vita?
Sì, Roma è poco adatta al Cinema. Può apparire paradossale, vero? Pensate allo scempio che ha combinato perfino il re di Manhattan, Woody Allen. Girando il suo film peggiore proprio nella nostra capitale, To Rome with Love. Una cagata immonda.
Sì, Woody, quando è nella sua città natale, è un dio. E New York si presta sempre comunque benissimo alla Settima Arte. Che sia Harlem, il Bronx, il sotto-borgo Hell’s Kitchen e via discorrendo, anzi, correndo per I ragazzi della 56ª strada che non mi ricordo ove sia ambientato. È Los Angeles? O un quartiere scalcagnato dei ricordi migliori del grande Coppola? No, Tulsa, Oklahoma.
Arancia meccanica è stato filmato a Londra e nelle campagne circostanti? Mah, non ha ubicazione precisa. Se io esco di casa, qui dalle mie parti, in via Zanardi e filmo in notturna i palazzi adiacenti, secondo me ne viene fuori un pamphlet distopico pure migliore.
Non scherzo, lo farò e capirete che Kubrick era un povero misantropo mezzo idiota.
Sì, tornando invece ad Allen. Oh, cazzo, tutte le altre capitali gli sono venute benissimo. A proposito di Londra, il trittico inglese da lui girato è figo.
Vicky Cristina Barcelona, invece, una stronzata ma ha filmato benissimo la città spagnola seconda solo a Madrid.
Ah, poi con Scarlett e la Cruz vengono delle spagnole con tanto di pen, no, pan di Spagna. E Bardem è un matador.
Comunque, se siete invece tipi timidi alla Owen Wilson e non toreri machi da Prosciutto, prosciutto, e al sesso preferite il surrealismo alla Salvador Dalí, a Parigi di notte vi troverete a sognare ad occhi aperti. Midnight in Paris, appunto, docet.
E anche in questo caso Allen ha filmato la Torre Eiffel e le cattedrali gotiche varie con classe, appunto, francese.
Ah, le strade.
A me piace guidare. Specie di notte quando non c’è un cazzo di nessuno e puoi girovagare come in Taxi Driver, in pura zona Fuori orario. Fermarti a un bar e berti tutta la cameriera con tanto di bionda…
Queste ti mandano in paradiso. Altro che andare ad Amsterdam, vero?
Ma non sopporto una cosa quando guido. Cioè la gente che non rispetta i segnali?
No, quando la strada è libera e trovi davanti a te un impedito che non sa guidare e va ai due all’ora.
Semmai hai fretta, devi andare presto a defecare e urinare, te la stai facendo nelle mutande e questo ti costringe a usare il clacson perché lo mandi subito a cagare in quanto non si toglie dai coglioni.
Ma ciò che non tollero davvero nella vita sono i romani.
Sono la peggiore stirpe. Una massa di ruffiani.
Sabrina Ferilli. L’unica capace di essere la co-protagonista, appunto, di un film da Oscar dopo aver fatto lo spogliarello allo scudetto della MAGGGICA ROMA con tanto di Antonello Venditti a incitare il circo di questi girotondini eccitati dinanzi a tale giunonica Anna Magnani più bona ma molto più povera a livello recitativo.
Un culo magnifico, almeno all’epoca, bellissimo come la Cappella Sistina. Niente da obiettare in merito. Sì, siamo pure obiettivi. Un lato b che non ti serve una Nikon per diventare il fotografo più ricercato sul mercato…
Ma che buzzicona. Che cafona, che ignorantona!
Lei e tutti quei compagni di scuola di Verdone, la compagnia dei ciociari e dei caciaroni, ovvero Massimo Ghini, Nancy Brilli, ovviamente Christian De Sica.
Ecco, John Wick 2.
L’apparizione di Franco Nero ci sta. Franco, seppur invecchiato, ha carisma. Tant’è vero che è sposato a Vanessa Redgrave.
Ma ne vogliamo parlare invece di Claudia Gerini?
È assolutamente imbarazzante.
Sì, dopo Gianni Boncompagni è stata con Verdone.
E vai di raccomandazioni poi a gigolò, no, gogò.
È un’attrice pessima, dunque non è un’attrice.
Poi, rimanga fra di noi, ha delle ottime gambe ma mi è parsa sempre una volgare popolana come la sua Jessica di Viaggi di nozze.
Ma non sarebbe niente a confronto del De Niro pugliese, ovvero Riccardo Scamarcio.
Ricordo che nel 2005 stavo con una tizia a Milano.
E lei andava matta per Riccardo.
Io:
– Mah, pare un vecchio già a quest’età. Senti che roba. Ha la voce impostata da Tiziano Ferro che scopa Valeria Golino.
– Guarda che Riccardo è del ’79 come te. Ed è perfino di due mesi più giovane. Tu sei nato a Settembre, lui a Novembre.
– Appunto.
Sì, all’epoca non era ancora uscita Giusy Ferreri, la quale è la versione femminile di Riccardo.
Sì, avete sentito che gola profonda che ha Giusy? Sembra un trans della complanare.
Invece è palermitana.
Una sicula, come i ruoli da mafioso che ora danno a Riccardo.
Sì, in John Wick 2 fa però il camorrista, cioè un Santino di nome e poco di fatto, uno della Sacra corona unita, tremenda organizzazione criminale delle Puglie, appunto, la sua regione d’origine.
Ma la sua carriera, negli ultimi anni, è costellata di personaggi appartenenti a tutta questa mafia, della ’ndrangheta. Che pappone.
Sì, Riccardo è passato dalle commedie per sceme alla Moccia da Tre metri sopra il cielo a Loro…
Se fossi stato in voi, io non avrei mai scherzato contro colui che viene lodato dal Bergoglio ogni domenica.
Il creatore?
No, io.
Ah ah.
E su questo scritto, pari al genio di Michelangelo, me ne sto ora a suonare e cantarmela come Tim Roth de La leggenda del pianista sull’oceano.
Ho detto tutto.
Chi ha orecchie per intendere, intenda.
Chi non mi crede, è ateo?
Una volta mi dissero:
– Ehi, pagliaccio, togliti la maschera.
E dire che non avrei mai voluto farlo. L’unico che stimo di Roma è Sergio Leone. Infatti, Clint Eastwood è il mio regista preferito.
Ma soprattutto che ci faccio ancora in questo posto di burini, di mangia-spaghetti, di ultrà, di urlatori, di falsi puritani, in un posto che crede ancora agli iettatori, ai cornetti, un posto di cornuti, di giovani urlatori che ridono sguaiatamente e, se sei giù, ti rispondono… tromba di più?
Sapete che vi dico? Come direbbe appunto il De Sica? Ma perché non ve lo annate a pigliare tutti Inter culo? Cazzo, abbiamo pure gli juventini.
Insomma, spesso si parte in quinta solo per colpa di una cagna, di una lupa. Molto rumore per nulla!
Tragedia shakespeariana è stata ma pure il John Wick che non avreste mai immaginato.
Che cosa? Scamarcio sarà il protagonista del nuovo film di Nanni Moretti?
La nostra strada?
Va bene, addio.
di Stefano Falotico
“Django Unchained”, Trailer finalissimo…
Oramai ci siamo. L’attesa, miei tarantiniani, è quasi terminata. Manca davvero pochissimo all’uscita nelle sale, perlomeno americane, del nuovo Quentin.
Ed ecco che sfodera l’ultima, appunto, cartuccia promozionale.
Di pelle nel trailerone superfinale.
Ne vedremo, ragazzi miei.
E credo che, stavolta, al signor Leo, l’Oscar non lo toglierà nessuno.
Intanto, arrivano le track della colonna sonora, con tanto di Morricone appaiaio a Elisa…
1. WINGED
2. DJANGO (MAIN THEME) — LUIS BACALOV, ROCKY ROBERTS
3. THE BRAYING MULE — ENNIO MORRICONE
4. IN THAT CASE, DJANGO, AFTER YOU…
5. LO CHIAMAVANO KING (HIS NAME IS KING) — LUIS BACALOV, EDDA DELL’ORSO
6. FREEDOM — ANTHONY HAMILTON & ELAYNA BOYNTON
7. FIVE-THOUSAND-DOLLAR NIGGA’S AND GUMMY MOUTH BITCHES
8. LA CORSA (2ND VERSION) — LUIS BACALOV
9. SNEAKY SCHULTZ AND THE DEMISE OF SHARP
10. I GOT A NAME — JIM CROCE
11. I GIORNI DELL’IRA — RIZ ORTOLANI
12. 100 BLACK COFFINS — RICK ROSS
13. NICARAGUA — JERRY GOLDSMITH FEATURING PAT METHENY
14. HILDI’S HOT BOX
15. SISTER SARA’S THEME — ENNIO MORRICONE
16. ANCORA QUI — ENNIO MORRICONE AND ELISA
17. UNCHAINED (THE PAYBACK/UNTOUCHABLE) — JAMES BROWN AND 2PAC
18. WHO DID THAT TO YOU? — JOHN LEGEND
19. TOO OLD TO DIE YOUNG — BROTHER DEGE
20. STEPHEN THE POKER PLAYER
21. UN MONUMENTO — ENNIO MORRICONE
22. SIX SHOTS TWO GUNS
23. TRINITY (TITOLI) — ANNIBALE E I CANTORI MODERNI
(Stefano Falotico)