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“Freelancers”, le Red-band clip
Un De Niro insospettabilmente ispirato, affila i “coltelli” della recitazione. Sempre carismatico, più del film, “un po'” scadente.
Già (s)caduto, forse.
Comunque, osserviamolo “in azione”.
“Freelancers”, un ottimo straight to video
Direttamente dalla Lionsgate, arrivano le prime clip dell’imminente uscita negli States di Freelancers.
Paradossalmente, De Niro, in veste di “b”, ci sfodera un monologo davvero notevole.
Il solito grande Whitaker, invece, ci stimola alla visione e all’acquisto.
You wanna die?
You wanna die?
Che cosa accadrà?
(Stefano Falotico)
“Freelancers”, Background
Un “ritocchin” alle occhiaie di De Niro, una tintura nerissima-brezzolata, un Whitaker incazzato, un 50 Cent arrogante ma più “bello” del solito, e la “cazzatona” è sfornata, per un palato poco esigente, per il film divertentissimo.
Forse più “figo” di quel che appaia.
“Freelancers”, il Trailer (Red Band)
De Niro ha molti film in uscita.
Questo è da no comment, come ben si poteva prevedere. Direttamente “da Dvd”.
Speriamo che sia un guilty pleasure, almeno.
Quindici anni dopo aver assistito all’assassinio del padre, poliziotto del distretto di New York, anche Jonas “Malo” Maldanado (50 Cent) entra nel corpo di polizia e viene reclutato per fare parte di una squadra di agenti dal lavoro sporco capitanata da Vic Sarcone (Robert De Niro), il vecchio partner di suo padre. Non appena Malo comincia ad addentrarsi in un universo di corruzione e violenza, lentamente si ritrova faccia a faccia con la verità che si nasconde dietro la morte del genitore ed escogita un piano per smascherare l’identità dell’uomo che l’ha determinata.
In verità, non è necessario essere crudeli con film così, concepiti unicamente per il mercato home video. Sono “divertimenti”, un po’ “tamarrognoli” da “USA & getta”.
Sono realizzati con lo “stampino”, compreso il credit finale sui grattacieli “grafici” della metropoli di turno.
Dal trailer apprendiamo che, il nome del personaggio di De Niro, pare esser cambiato, da “Vic” a “Joe”.
Assistiamo a sparatorie, sangue senza esclusione di buchi in testa, pestaggi e tradimenti e a un campionario di “fighe” per riscaldare un po’, piccantemente, il “clima” non proprio gioioso della trama.
(Stefano Falotico)