Posts Tagged ‘Figa’

Quello sporcaccione porc(ell)o di De Niro, cosa fa, cosa tasta, in cosa si rende pervertito?


08 May

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Jennifer Lopez – Booty ft. Iggy Azalea


19 Sep

Il peggior Cinema erotico del cazzo


08 May

Credo che ogni mia “alterazione” erotica, da cui l’odierno esser un eroe “ieratico” a scagliarmi contro le carnalità brade e porcellesche, sia sorta per colpa di quella sorca della mia insegnante di “scienze” delle scuole medie.

 

Ma procediamo con cautela, poi verrà… il moccolo sulla “candelina”…

 

Ieri, un mio amico s’è recato a San Giovanni Valdarno a dar lezioni di Cinema.

Stamane, gli chiedo su Facebook com’è andata questa sua incursione nell’entroterra tosco-“appenninico” e lui m’ha rispondo gentilmente, ancora un po’ frastornato: “Credo bene, grazie, spero di aver fatto buona impressione”.

 

Al che, mi ritorna in mente “bella” come seiBattisti? No, quella battona… di punto G poco da greca ma quasi da Sparta, davvero “ellenica” di “classe” nostra da “medio” men… a esser indirizzati per “superiori” che non ce l’avrebbero drizzato del tutto, a causa d’altre “lezioni di anatomia” poco rispettose della nostra naturale “biologia” adolescenziale, proprio invece scelleratamente stupranti la purezza sana di quell’età che dovrebbe giustamente idealizzare l’amore senza ulteriori appesantimenti di libri castranti, da pessimi(smi) co(s)mici leopardiani, e occludenti il nostro libero volo appassionato in quanto non fecero altro che anti ossigenarceli con l’anidride carbonica da ostruite, (s)bocciate “aiuole” di botanico… “orlo” delle ragazze in fiore…

 

Ecco la “storia”, cioè l’algebra incrociata su diagonali della sua minigonna… da donnaccia… “educanda”, di “formazione” affinché crescessimo già “duri”… e ligi al righello per il goniometro dell’area del culo, ops, volevo dire del cubo in zona erogena di natura rombica, forse eravamo già (in)quadrati alla perdizione del desiderare, con la bava alla bocca più mani unte d’inchiostro e “bianchetto”, la dinamica dell’elevarci d’astrattisti-cubisti più che arraparci da vivaddio gioventù pensatrici e non pen(ant)i (ar)resi indecisi, oltreché recisi e “potati” di maldestra (stilogra)fica.

 

Insomma, un “bel” quadretto picassiano, deformità delle proporzioni muliebri e quadernetti pieni zeppi di T.V.B., acronimo di “Tanto va bagascia” che poi ci metto lo “zampillo”.

 

San Giovanni Valdarno. Il santo “be(l)ato”…

 

Ieri, ho chiesto a mia madre se conosce questo paesino. E lei mi ha risposto che lo conosce, certo, insegnava in Toscana una volta, da due anni, invece, è in pensione, prima però si è girata tutte le cittadine della regione dello sciacquar i panni sporchi in Arno. Appunto. E Vald per costa sta? Per “va a darlo?”. Sì, i santi son sempre stati presi per “froci”.

 

Ogni mattina, pensa te, prendeva il treno per andare a insegnare matematica e scienze nelle varie località… fiorentine e limitrofe, forse quella alla pizzaiola, cioè la napoletana, se ben “cotta”, è più “al sangue”. Fa più sesso vulcanico.

 

Ogni anno le assegnavano un paesino diverso. Solo negli ultimi anni è riuscita ad avere la “cittadinanza”, ah ah, emiliana, e ha insegnato vicino Bologna. Per anni, ha vissuto una rivalità immensa nei confronti della “parimenti” dottoressa-geologa Luzi Delfina, condomina del settimo piano. S’incontravano in ascensore e si chiedevano com’era andata la giornata. Mia madre:

– Bene, ho fatto al solito 100 km all’andata e 100 al ritorno.

 

La signora Luzi, invece, insegnava tranquillamente alla scuola media più vicina possibile al mio palazzo, a neanche due km di distanza. Che botta di… c… eh? Per di più, è stata la mia insegnante proprio di matematica quando frequentavo quelle scuole medie. Un’insegnante comunque bizzarra, di “razza” equivoca, anzi, una equina da cui la sua camminata da cavalla, una donna strana… per insegnare quella materia. Sinceramente, delle espressioni e del programma, non gliene fregava un cazzo. Devo ringraziarla per due cos(c)e. Mi ha fatto scoprire il Cinema erotico. Sì, durante le sue lezioni, molto sui generis, interrompeva la spiegazione, si sedeva sulla cattedra, scosciando (si vantava di essere una bellona nel suo “genere”), e appunto, da donna sexy, ci voleva “educare-imboccare”, più che alla matematica, alla prima adolescenza, dicendoci che i turbamenti che, senza dubbio, provavamo, erano normali e non dovevamo vergognarcene. Una volta, ci parlò per un’ora intera del film Prosciutto prosciutto di Bigas Luna con Bardem e la Cruz. Detto, per inciso, un filmaccio abbastanza pecoreccio che può sortire solo l’effetto contrario. Allontanare i ragazzi dalla normale sessualità e invece proprio renderli promiscui, confusissimi in porcate indigeste e da mal di panza da già svaccarli. Poi, devo ringraziarla perché fu l’unica a farci fare una gita fuori dalle mura della nostra regione. C’involammo a Roma. Se non fosse stato per lei, non avrei mai capito perché la lupa era una zoccola…

Ho detto tutto…

Poi dicono che Roma è la città “religiosa” per antonomasia. Sì, come no?

 

Ma non perdiamoci in queste puttan(at)e.

 

Ecco a voi i film più “eroticamente” brutti, quelli che non avreste mai dovuto vedere in epoca puberale perché avrebbero solo alterato la già acerba sessualità non crescente.

 

Oggi, comunque, mi ritengo un uomo gigante(sco). Sì, (a)doro Biancaneve.

 

No, non stilerò (classi)fiche, immaginateli voi. Figli di puttana!

 

Le gambe di Anna Tatangelo


21 Mar

Il culo di Claudia Gerini e il cinemino italiano inculato


01 Oct

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Al Cinema italiano “odierno”, odioso, preferisco “Nocturno” e un Dracula al bijou!
Il “Cinema” italiano? Oramai una merda. Castellitto è un mediocre e viene invece considerato l’erede dei grandi “tragici” commedianti di un Tempo. Per forza, abbiam dato “valor” da “critica” a Selvaggia Lucarelli, una che con le tette ficca “stellette”, allattando la massa “lieta”, asciutta e (s)contenta. Claudia Gerini viene considerata “attrice” solo perché il suo culo, in ogni senso, si sta ingigantendo. Tutto qui? Mi par poca cos(ci)a. Se proprio dobbiamo buttarla “alla buona”, recuperiamo Gloria Guida. Se dobbiamo avvitarci in filmucoli ridicoli, quasi quasi è preferibile Alvaro Vitali. Almeno, non scassava la minchia e le sparava grosse, peto e ripetizioni da “scolaretto”. Non faceva ridere però scoreggiava “di classe” incorreggibile, appunto, rispetto a questi “elegantoni” falsi di oggi. Platinati, da rotocalchi, finzione totale della piattezza fiction. Nel Cinema bisogna farselo, non inchiappettare il pubblico “abbonato” e da rabbonir con bonus di bonazze e menate varie per tramar italioti fra un po’ di peste, tamarri, omosessuali somari alla Bova, pestaggi da pasta al pesto, corna coniugali e sempre i congiuntivi con riprese “ravvicinate” pseudo-documentaristiche al volgar che va per la maggiorata su Filippo Timi già rincoglionito e Giannini ridotto a “doppiare” appena (non) appare.
Insomma, vado a cucinare. Almeno, il filetto non è un filmettino.

Scandal, il caso The Canyons


11 Aug

Lo scandalo del prossimo an(n)o. Preferisco i miei sandali, anche se non sono Passion nel peplum alla Mel Gibson ma Mad Max però di “saldatore” alle troie e ai loro tori, in quanto “interceptor”

Fratelli della congrega, ivi riuniti in triste meditazione che però ci sarà saggezza al fin di divenire oltre tal sciocchezza ch’è la società “contemporanea”.

La predica di codesto dì è questa qui, intitolata così…

Non piangere sul latte versato, noi versiamo il canone della Rai, ma siam vessati dalle “verghe” di tal taglientissimo, agghiacciante verismo odierno alla Giovanni Verga, ove i fratelli s’accoltellan’ e anche Mascagni vien trattato da ca(g)nino!

Guardate il Maestro! Fatevi schifo se non scagliaste la prima pietra! V’impietrirono per colpa di San Pietro. Cazzo!
Un farabutto, lo fu, lo sei… Io la so…! Pietro andava a puttane e ora ha la “chiave” del Paradiso. Aveva ragione Lucifero a farsi i cazzi suoi! Pietro imbrogliò di atti apostolici come in Parlamento! A Chigi ci vuol questo “servigio”, il saltimbanco tra la Carfagna “infognata” e Monti a novanta!
Per an(n)i il “Cinema” italiano è stato porco. Con Tinto Brass a spacciarsi per cineasta. E ora ben gli stan le nostre aste a canestro del suo culooo!
Canaste, canaglie, noi siam vampiri e non c’abbattere con l’aglio. Che vuoi tagliare? Ecco il rastrello al tuo asino che raglia!
Ecco cosa merita Stefania Sandrelli!  Un eBay su miei colpi al “buio”.

Perfino il calvo calvinista sceneggiatore di Scorsese, Paul…, s’è corrotto nell’hardcore “ludico”.
Prima era morale, ora è voyeur dei rapporti orali, completi e appunto anali! The Canyons!

Mi accorgo, a malincuore, che le mie rivelazioni si sono profetizzate. Il Mondo di oggi è l’ebetudine fatta a stampo degli stolti, perfino Paul Schrader appunto si è dato al porno con James Deen. Mi tengo tutta la mia “gioventù bruciata”. Il resto mi sembra una rehab da Lindsay Lohan.
Zoccola!

Sono il cane Rin Tin Tin che abbaia alle top(ai)e, perdindirindina! Basta con queste biondine! Tu sei il perdente! E ti faccio… imbrunire a calante, non “colante”, su collare nel tramonto di montarti!
E pagherai con tanto di frantumati denti! Ecco il demented!

Questa società, sì, ha rotto le palle. Va spappolata! Ecco il “mascellone” deragliato!

Arrivata la botta? Com’è? Tremenda? Una “Figata!”. No, te lo ficco e ti spacco pure la faccia da “figo”.

Mi tengo il vero Dean, non questi puttanieri per le ragazzine e le milf.

Dunque, vaffanculo!

Sono un Taxi Driver, il resto mi par una boiata!

Ah ah, le donne non voglion esser carne da macello e si “pentono” nelle clausure. Ma se non la danno in fretta e “furia”, gli uccelli si stancano e poi van solo a mangiare carne d’agnello ordinata alla macelleria.
Sì, a Est ti castrano, i castrati sono a sud fra piedi sudati, tua sorella è sorca, a Nord ci son le scandinave e, scardinando il ghiacciaio, tuo fratello si droga ad Amsterdam sballato.
Io sono il bastardo e bastian contrario nel “bastone”. Io alle tue “a bestia” preferisco dartele di resti.
In quanto i cani arresto, di rustico mangio alla rosticceria.
Altro che dolcetto!

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Playlist cattiva


04 Aug

La playlist più stronza della Storia, non solo di FilmTv.it, tre utenti che se ne “sbattono” ma sarebbero da “internare”

Partiamo subito col dire che non è offensiva ma onestà morale di un Uomo al di sopra d’ogni legge storica e mai tale, come me, sarà concepito: fresco, schizzante, sul matto andante, fottuto dalla nascita in quanto di un altro Pianeta, detentore dell’unica sfiga che rende il sapiente un “deficiente”: il genio assoluto in un’umanità di frivolezze e prese con la scossa.

Amai ma non voglio più amare, meglio farsi i cazzi propri. Altrimenti, solo divorzi da pagare e litigi da sfatare. Alle fate preferisco Falotico, al Sesso a due l’onanismo che mente di “naso”.
Invero, è grosso ma cresce più di te “cresciuto”. In quanto grande, non fui capito, in quanto il capo decise di accalappiarmi per il suo cappone.
Me ne fotto tante ma son fatti miei. Se lor poi son delle fatte, mi han già (stra)fatto. Quindi, si “bucassero” con un drogato, di mio prediligo il “cappio”.

Dato che son state infrante le regole della comune convivenza della “comunità” dal “playboymaso, utente di cui dileggeremo più avanti le esecrabili, “trionfanti” conquiste (sicuramente femminili ma non so di quale “specie”), in pompa magna, io che non magno nulla eppur Alessandro grandissimo, qui mi permetto il lusso, con tanto di lussazioni alle spallucce e “Mi fate venir’ du’ palle”, di sbertucciare gli utenti che dovrete indovinare.
Solo un’indicazione, il primo della classifica è stato già citato, anche se Cita, la scimmia di Tarzan, ha più sex appeal delle sue amanti, che “intravedo” leccanti ma poco adoranti la sua banana.

1) M che sta per? Esemplare di frustrato latente, adora farsi allattare dal gentil sesso, più forte di lui a dargli “manforti”. Filibustiere della Cornovaglia “romantica” in quel dell’Italietta “spadaccina” del famoci du’ spaghi, fenomeno dello sfottò allineato al gusto fetido di massa (nomen quasi omen d’ominidi), par che arranchi nell’arte d’arrangiarsi, fra un pigliamola a novanta e vettovaglie con bavetta alla bocca.
Metodico fanatico dell’onanismo, stacanovista di tal “piacere” solitario, sfila le conigliette dal suo cilindro ma spesso non esce neanche bianco, in quanto raggrumato d’asso senz’ass re(g)ale e quindi castrato di fegato logorato, non “produttivo” di scrotal sacca ma in “saccoccia” e il pelo del sacco per una vita, tutto sommato, da Mulino e “parapiglie”. A tutt’oggi, mezzo disoccupato con tanti cazzi per la testa a carico e poche fighe a caricarlo. Solo a sfogarlo.
Una Escort non può aiutarlo. Nonostante le molte “pagate”, non riesce il Cuor a “sollevar” per colpa delle multe.
Eh sì, se ne paghi tante, c’è il p(r)ezzo da pagare. Sono io, di merda, che ti abbatto e (non) cago.
Hai pisciato fuori dal vaso, mio m…

2) Inside Man di Spike Lee porta il suo nick, si dichiara cinefilo ma invero è cagnolino sempre rabbioso e dunque “in calore” per incagnite zizzanie.
Egli cerca uno spazio in tal Mondo infausto, paraculando di qua e di là fra poche botte e molte inculate.
Contatta tutti in cerca di amicizie che possan allargar il giro. Ma, fra un giretto a Matera e uno di vacanze romane, sol che sassi prende in testone.
Vagando nel “riempitivo” a surrogati virtuali in quanto solaris è nel vuoto mental deprimente e poco a premer in mezzo per (com)baciarle.
Questione di feeling. Lui “la” vede così…

3) Donna repressa fa rima con mezza calzetta? No, assonanza da semi-assonnata sognatrice con la strega Oriana Fallaci.
Insomma, donna di pochi “falli” ma fallace in quanto acciuga e magra come le alici, astiosa come l’accidia, cioè ecco a voi Tina Pica.
Da me, solo che pigne e un bignè in faccia.

Morale delle contese, delle faide, delle faine e delle fav(ol)e:

molti pensarono che il Principe qui sottoscritto, una volta riaffaciatosi alla “dura realtà”, sarebbe stato trasformato in un maiale come da tradizione millenaria dei porcili di fig(li)o in fighette.
Invece, mentre la gentaglia deride, io a Settembre uscirò con un altro libro capolavoro, in quanto adesso perfin elevato a Re, oltre Stephen King, eh eh.
Questi qua, invece, han perso i “colpi” non solo in figa m’anche della biro della lista della “spesa”. A quanto ammonta il lor danno da “montoni?”.
Li smontiamo subito. Offrite lor della birra sporca, son da osterie!

“Sentite” condoglianze, lo “sbronzo” per antonomasia.

 

 

Tania Cagnotto è bona!


25 Jul

 

© Piergiorgio Pirrone - LaPresse 16-09-2014 Roma Ritratti esclusivi di Tania Cagnotto per Arena nella foto:  Tania Cagnotto

© Piergiorgio Pirrone – LaPresse
16-09-2014 Roma
Ritratti esclusivi di Tania Cagnotto per Arena
nella foto: Tania Cagnotto

 

Cari drughi pretendo sincerità e durezza di clockwork lemon. Tania Cagnotto è bona! Keanu Reeves lo fu!

La profetica rivelazione del “pasoliniano” Stanley Kubrick s’è avverata, e vivete nello scontento un tanto al “culo”. Ché io smaltisco chili e non m’appesantisco di vostra pedante etic(hett)a

Sì, per essere “accettati” da questa società di bestie, incominciamo a utilizzare la stessa strategia “carnale”, ché a viver carnascialeschi se le (s)passan tutte. Sì, uccidiamo ogni sen(s)o fiabesco e imbarbariamoci per le “barboncine”, utilizziamo la stessa p(r)osa volgare e otterremo una “fornace” senza “lavaggi mentali”. Andiam in giro a cantar come Biancaneve col “nano” più pornografico, viviamo “felici e contenti”, ché la vita è una e di fighe ce ne son a iosa. Non far lo sfigato e il permaloso, fai il lecchino e di smancerie sii maniaco.
Ché se non sei maniaco, ti sciacqueran con ammoniaca, prima l’ammonimento, poi l’espulsione con tanto di “rosso” a timbro della radiazione anche al PH puro per dissanguarti a viscere delle loro brame.
Puttanieri e zoccole, chi è fra voi il più bel “tipo” del reame? Quello che non sbaglia un “colpo”, va “dritto” e sa come farsi… valere. Se una donna toppa, la prendete per il popò, se un topolino “sba(di)glia” lo imbalsamate e lo tappate, appunto, di vostra bava imbavagliante.

Io son genio paperin e ti fotto sempre, mio strafottente. Stavolta, hai incontrato chi (te lo) sfonda. Dammi un’altra offesa e ti strappo la festa, quaquaraqua. Basta con Nonna Papera!

Sì, scriviamo come loro, (s)parliamo allo stesso finto “manierismo”. Di cerebrolesi saremo allegri nei muscoli aridi ma massaggianti all’olio.
Di “flessioni” non rifletteremo mai ma carnivori affetteremo chi è da “compatire” per le sue fitte.

Io ti servo la “frittata”, mio cervello impanato in pantalon da mascalzoni miei impantanati. Tu, Balanzone hai sposato una coi pantacollant ma sei sicuro che la tua vita non sia già andata nel viavai?
Di mio, posso dire con sfrontatezza che vollero punirmi di “frontale” perché ero, sono e sarò il Principe per (sua) ec-cellenza. Attentarono anche al mio uccello.
Ma come potete toccare… ah ah, continuo a tamponarli. E a (s)fregarmele.

Se vi disturbo, tu continua a stuprare e riceverai la bisc(i)a “clandestina” del mio Cobra. Sono nato serpente, non mi attengo ai “comandanti”, a sonagli ti appendo al “chiodo”.

Se vi fosse sfuggito, annotatelo sul taccuino, per il prossimo acquisto. Io son aquilotto e non m’adatterò mai a questa lattante società analfabeta di poppanti, in quanto bevo latte “galoppante” di mio stronzo in farneticazioni “offerte” a vostro stuprarmi, ché vi stiro e sturerò sempre le orecchie. Io sono l’elefante e, di fanfara, fenomeno per chi mi giudica minuscolo ma di muscolone t’entro nelle mutande

Io addento, vi sventro e mai bandiera bianca sventolo in quanto s’avventarono e io sventai tal “vanitosi” col mio ancor più schiumoso e carnoso ventaglio.
Se non stai buono, ti lego coi bavagli e ti spedisco a calci in culo tramite postale vaglia. Ogni sera, “fornico”, avvolgendola di “tagli” e macchio tutte le “tovaglie”. In quanto vettore contro i dottori, civetta sul comò formato gigolò per le figliole, ché bocca di rosa mette l’amore nei miei sudori.
Siete indietro, non capite ad oggi De André, come potete pretender di capir come vi penetro nel didietro?
Comprare e bevete tutti, questo è il mio nettare a segno di “pece”: http://www.amazon.it/Arancia-meccanica-ebook/dp/B00E3CZX9Y/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1374755748&sr=1-1&keywords=arancia+meccanica

Ascoltate la voce del Signore, che vi guida funambolico per prati sereni, ove germogliar di nuovo e, dopo esservi di Cuore auscultati in me “ungulato”, osservate le unghie smaltate di Tania Cagnotto, campionessa non di nuoto come la Pellegrini ma abbiate fede… è una figa plurima per sesso nel piumino, per notti immerse d’arsure a bruciarglielo in sue acquoline.

Stenditi Tania, attingi alla mia sete, assatanata sei dietro quel visino d’angelicata, so che vergine non sei da tantissimi… e sfido chiunque eterosessuale a non volerti di “trampolino” a tuoi quadricipiti femorali e mio “fegato” così a te “lustrato” d’ossa “dorsali”.
Sì, sono l’orso, sono come Bud Spencer, pseudonimo di Carlo Pedersoli e appunto ex nuotatore “metrista” del suo merl(uzz)o.
Bud ne ha per tutti, non va fatto incazzar’. Altrimenti si arrabbia con Terence Hill e non saranno teneri di Trinità. Vale a diredi spaccarti in tre e “a spaccata” di Tania che, quatta quatta, desidera invero non il podio ma il mio… podismo ad acquattarsi nei sollazzanti “schizzi”.
Ah, equatoriale ha gambe equine, cavalla del mio in mezzo al cavallo, purosangue campionessa per “bastoncini” del Capitan Findus, spezzatino al mio “filetto” di Platessa, famoso “sottomarino” di manina che è di 50 cm ma, se stimolato da Tania, può “allungarsi” a doppie proporzioni per altra calda, ustionante razione.
Tania Cagnotto è la mia Uma Thurman, sono Carradine di Kill Bill.
Dio ti benedica e si tuffi da “povero” Cristo nel Giordano di Cagnotto Tania, atleta dalle pose plastiche con tanto di mie bollicine alla Pulp Fiction.
Sì Tania è tanta, e affogo in questa figona “scostumata”, ah che costumino, in slanciato fiondarmi di giravolte e capogiri(ni) sguazzanti, aderenti al suo bikini “water” nel senso “acquatico” del mio che sprizza gioia e del fazzoletto da “sciacquone”.
Tania asciuga le mie lagrime, le “confeziona” in questo misto di carta igienica, “finemente” ricucita per aprirla su densa cremosità. Quando il ralenti cadenza le sue imprese, salto dentro il (WC?) Net di tutti i suoi più attizzanti video scaricabili. E la imprimo, anche se arriva seconda. Vengo in tre secondi.
E son mondiale nell’Eurosport. Con tanto di “Yahoo” e soprattutto “Wow!” su urletti incontenibili nel divanetto a mio divaricato Sky di gran finale da meritarmi la medaglia d’oro. Ah, in quella piscina c’è il mio pesciolino come la piovra e Lei, prima di risalir in superficie, superfichissima, da me è “provata” sul delfino d’amplessi affannosi e d’apnea cardiaca per l’orgasmo del sommozzatore. Siamo sommergibili, e la vostra bile è da buo(n)i. Io sono l’anaconda, il serpente bo(i)a per un altro giro in vasca. Esca ed esce tutto.
Sì, Tania è per i cazzoni veri, come John Travolta, Samuel L. Jackson e Bruce Willis del Tarantino. Io tendo la tela, sfoglio il suo telaio e la ribalto con tanto di tirato e Lei aspirante ad attillata “dialogica” monster su uccello per la cura medioevale, e diventa una nerona alla mobster Wallace Marcellus. La palpeggio, non finge mai, gode davvero “appieno”. Con i suoi polpacci pienotti avvinghia a modo di conchiglie a tenaglia del salivar fra le cosciotte, queste caviglie ad abluzione d’altre instancabili erezioni. Volteggia in tutte le posizioni, mi provoca e io m’eccito dinanzi a questo bocconcino per salsa d’hamburger. Che ketchup, che sco(r)pa(ccia)ta!
Talvolta, mi ri-fiuta per farmi impazzire coma la maionese.
Al che, le urlo: “Volevi fottermi? Dì un’altra volta, cazzo, ti sfido. Cazzo!”.
La mia esplosione blaxploitation non gradisce ma stuzzica per altre furenti eccitazioni. Fa la puttanella biondina da spiaggia, appunto, come Bridget Fonda di Jackie Brown nel suo ammiccante “Vuoi scopare?”.
A “maestrale” entro in poppa nella sua pru(gn)a polposissima ma la ritenzione idrica causa l’eiaculazione precoce. Ah, colpa delle astinenze.
Da allora, è Lei che mi prende per il culo… sono il suo Gara Louisss… fa la “dottoressa” con la “r” moscia e fuma la mia “sigaretta”, tatuandomi la “s” minuscola poco da Superman.
Ma io son bastardo senza gloria e Stuntman Mike. Bono come Brad Pitt e misogino alla Kurt Russell Jena Plissken.
Tania è solo una pischella e ha bisogno d’una che la spinga di pistoni e pisellone, ché  acceleri di “pistola” e la schianti, tamponandola per il suo squirt da Tampax.
Insomma, Tania va messa a novanta e premiata d’orgoglio patriottico, come ogni italiano che (non) si rispetti.
Tania è tonica e io, senza bon ton, tuono. Quando gliele suono, Lei “stona” senza cellulite perché non sa da che parte sta arrivando la chitarrina a volume alto.
Ma melodiosa me la dà e io son radioso.
Sono il t(r)uffatore!

Tania, voglio tuffarmi e affumicarti! Tu Cagnotto, io al largo ad allargartele sul mio “pneumatico” canotto con tanto di canottiera e bagnino da Chinotto, in quanto sono il cane con la bava e tu, umida, sii amido di burro m(ed)usa.
Ah, senti questo mare in burrasca. Proteggiti dalla tempesta nella grotta della scrotale sacca.
Sii marsupiale, sii “buia” per mie palle (s)comparse.

Ah, la costellazione di Orione. Ah, ecco la “solare” protezione.
Ecco ove metto il “becco”.
Beccatelo, batti il ferro finché è rovente. Poi, t’ingravideranno e solo chiatta salterai senza il mio boato ma in baita come tutte le rimbambite sulle spiagge.

Sono di “bronzeo”, ripeto sono uno stronzo. Ma anche tu, col tuo sorrisetto, non scherzi.
E dunque, prima di divenir una cozza, liscia sii UVA di vulvetta a mio prepuzio violetto.
Basta con l’orgoglio da tricolore. La voglio olimpica di calore. Odoralo. Altro che iridato.
Dai, la tua a me va data. E subito. Prima che cali il tramonto.

Quest’anno comunque, Tania Cagnotto d’Argento a parte (e che posteriori), segnerà il ritorno “in grande stile” di Keanu Reeves, dopo anni trascorsi a gigioneggiare da scemo in vacanza sabbatica.
Promette “faville”. Non solo un film “sognato” da dieci anni, una tamarrata sesquipedale che “assume” il peggio del Cinema “chiappa” (sì, nessune cappe ma molto d’accopparlo di “fioretto”, altra specialità olimpionica su cui “sforbicerei” nella Vezzali) e spada, ma anche l’esordio come “regista”.

Mah. Ecco perché Wolverine viene considerato un capolavoro. In mancanza del Keanu bello e dannato che fu, accontentiamoci men-o (e ci va grassa) del grosso Hugh Jackman.
Secondo me, se James Mangold continuava a girare film intimisti ne avrebbe giovato il Cinema umanista.
Qui, abbiamo uno Hugh Jackman allupato e a cazzo duro.
Mah, il dubbio rimane.

Comunque, in memoria del Keanu oramai defunto, citerò per voi tre Reeves che, volenti o nolenti, son ottimi.
Indovinateli.

Sì, Keanu ha lavorato con Bertolucci prima di rendersi un ebetuccio. A quei tempi, era un adolescente cresciutello da Hermann Hesse, un Siddharta.
Poi, gli diedero i soldi e imbolsì. Da cui la recitazione da stallone della Florida de L’avvocato del diavolo. Altro pastrocchio da salvare solo per un Pacino mostruoso, letteralmente goethiano e non, e per le “gote” di Charlize Theron a cui comunque preferirò sempre la rossa Connie Nielsen.

Utah oggi è andato. Sarò cinico ma, se devi concludere in “bellezza”, meglio un ultimo mercoledì da leoni alla Swayze. Che ora è ghost dopo il Cancro. R.I.P.
E pace all’anima nostra. Il Keanu figo di questo film s’è fottuto, travolto dall’onda anomala della rottura alle nostre palle.
A Selvaggia Lucarelli continua a piacere. Sì, fra imputtaniti ci s’intende. Da me, solo che pugni. Sono il surfista ai porci con le tavole imbandite.

Ho sempre considerato questa saga una Sega. Meglio il Mega Drive. Ci vuole il “trattino” fra Alfa e Omega? E la regola del menga? Bonalè, come scrive un barista bolognese con tanto di cartello e “avviso”: “Non si fa credito ai comunisti, perché sono un nazista e da me bevon solo le troie di bicchierini, sbirri piedoni dei più fascisti, e ariane di buon vino nell’ano, la mia è osteria numero vincente a chi più tira di birra tremenda”.
Almeno, se devi giocare, gioca con Carrie anche alla De Palma. La tua prossima Moss qual è?
Che cosa? Annalisa? Ma quella è losca. Da me, solo una Xbox alla Kickboxer di Van Damme.

Fra l’altro, proprio di Vandamme, oltre a questo, è in lavorazione il remake di Bloodsport.

Già. I tempi son peggiorati. Un Tempo, appunto, avevamo Jean, oggi abbiamo Claudio Baglioni rifatto.
E su tale stronzata, v’inculo.
Si sa, il canarino sta nelle tane e salta addosso a Tania Cagnotto. Non c’è la rima ma attento alla gatta.
Ah ah!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

Chi si ricorda di Sonia Aquino?


14 May

Donna di bocce “aquiline” da “rapace”. Pochi film in attivo, ma “tanti” a lei passiva. Che uva!

Sonia zoccola fu e ora chissà ove la sta usando? Nel posticin a cui tutti, non tanto pian pian, entran nell’alto, ah ah, piano.

Un “sali(va)scendi”. Per accendere il candelotto! Acqua piovana, siccità. Perché oramai è prosciugata, anche di valle di lacrime dopo tanta bontà d’allattare.

Rita Rusic, un culo monumentale!


13 May

Sulle scoregge di Valeria Marini, ci sarebbe da “sindacare” con disgusto e puzzette, su quell’altro culo, da Vittorio, posseduto, potremmo planare in volo di “lucertolina”, ammirando senza dubbio la croata per un orgasmo svastica. Eh sì, Rita, semirussa e semiserba, un po’ seria e un po’ “escoriata” al Sole abbronzante del benedir gli occhietti allupati, si muove brasilera sulla Miami amarena.

Ma pretende gli uomini coi soldoni, “sodi” e tosti, nella “crema” a “bannarla” dentro da bagnanti.

 

 

Notare il marpione che, (di)dietro, sfila il posteriore mentre quello davanti guarda il davanzale.

La zoccola è servita plateale. Di spiaggia “dorata”.

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