https://www.youtube.com/watch?v=lBGp16VfHus
Ho sempre amato Mickey Rourke, un “(im)pestato”, un pestifero, un pugilatore “violento”, aggressivo, cola il grasso, ferocia incarnata dei mille mutamenti, camaleonte della sua mente e della sua anima potente
Sì, a 62 anni suonati, miei suonatissimi, Mickey ve le sonò e la (ri)carica risona.
Scalpita, Mickey, smagrito a muscoli inferociti, slabbratissimo, rifatto e vi sf(id)a perché a lui la “cruda” carne si confà. È di peso (non) leggero infarcito, odia gli uomini medi ed è della categoria dei “por(c)i” massimi.
Questa è una massima che dovete tener a memoria, arretrati, nessun dietro-front, solo pugni frontali, incisi ad addominali “tumefatti”, putrescenza della “bellezza”, Dio mio che schifo ma io lo (a)doro perché Mickey, a differenza di voi, dormiglioni, mai se la dorme, se “la” suda e se “lo” tira di “brutto”.
Sì, amo questo cazzone, va “leccato”, “innalzato”.
Sì, io e Mickey siamo speculari, identici, nati “(in)etti”, abbrustolenti mentre voi siete dei (po)lentoni da far a polpette.
Finiamola con questi nerd di oggigiorno, gente che “(s)viene” per un Interstellar da scamorze e seghe mentali. Meglio lo “scimpanzé” delle vostre sempre piene panzette. Se vi farà pena, ancora pene.
Il labbro pendulo… gli dona come i cavoli a merenda, egli da nessuno dipende e non elargisce buoni bacetti, il bacino dondola, è un “morto” peso, nato moro e platinato in cintura da imbizzarrito cavallo biondo. D’oro, sempre in poi d’ora vi (t)romba!
Egli è “sporco”, miei orchi, Barfly del Bukowski più stronzo, più fottuto, spacc(i)ato, spappolato, di mandibola in schiacciasassi russo. E vai di vodka e un altro pugno agli storpi. Gli fate sol delle pugnette, dategli una “prugna” e spolperà tutte le (v)u(l)ve. Volponi, lupetti e troioni! Gettate le spugne! Guarda come il suo fisico ha asciutto.
Egli “incassa”, le dà e gliela danno di “grosso”. Non è fine, “sale”. Altro che questi zuccherosi da mele(nse) e merendine, siete Nu(te)lla, egli è nudo.
Spacca-tutto!
Dio della Madonna lurida!
Usatelo come posacenere e v’incenerirà, (s)fumandole…
Truccato, struccatissimo, rimanete di stucco, siete dei tocchi e lui (rin)tocca. Toccalo e vi denuncia, toccati!
E tu, scemotto da cinemino Medica Palace, guarda quest’uomo che ne frega dei palazzinari e, nonostante i soldoni, ti rende pastafrolla su suo portafogli.
Tu, racchia-depressa-repressa, vai ancor più frust(r)ata. Beccati i tuoi figli lattiginosi da s(c)emi di tuo marito(zzzo) e allattali al tuo sen(s)o moscio.
Non fatelo incazzare se no son botte. Rimbrottatelo, brutti, e più bruto vi farà il culetto di rutto.
Erutta! Che pet(t)o!
di Stefano Falotico