Dopo il banner di Christoph Waltz, ecco dalla Weinstein, “sparati”, quattro nuovi poster sui nostri personaggioni del filmone.
(Stefano Falotico)
Dopo il banner di Christoph Waltz, ecco dalla Weinstein, “sparati”, quattro nuovi poster sui nostri personaggioni del filmone.
(Stefano Falotico)
Sergio Leone aleggia…
Molto Morricone estasiante…
Geniale, questa scena nel film non c’è, pubblicità andersoniana “col fiato in gola”.
E allora, “riproponiamola”…
Che “musichetta”, “dondola”, “vacilla”….
Dalla Sony Pictures Italia, ecco il trailer italiano di Django…
Con l’aggiunta di nuove, esclusive immagini che, nell’originale, non avevamo visto.
Buona, gelida serata…
Mi piace come muori!
Signori, avevate la mia curiosità, ma ora avete la mia attenzione…
(Stefano Falotico)
A Cancun, in Mexico, sotto il Sole, fra party-sombrero, Leo DiCaprio e Quentin Tarantino hanno presentato le prime, sensazionali immagini della pellicola più attesa dell’anno.
Non c’è bisogno di svelarla, già il titolo, “pleonasticamente”, l’ho ripetuto a intestazione, lo conoscete tutti, oramai…
Nelle foto sottostanti, possiamo ammirarli dentro e fuori il Ritz Carlton Hotel.
Ma possiamo sbirciare anche gli altri protagonisti, Christoph Waltz e Jamie Foxx.
Se molti dubitavano della scelta di Tarantino d’affidar un ruolo da super villain a Leo, le foto già li smentiscono.
Con la barba lunga, truce in viso, bastardo “a puntino”.
Appunto… affilato e perfido.
Dunque…
Nel sud degli Stati Uniti, mentre tutta la nazione continua ad essere attanagliata dalla guerra di secessione, dettata dalla diversa concezione che nordisti e sudisti hanno della schiavitù, lo schiavo nero Django (Jamie Foxx) è riuscito a riacquistare la sua libertà grazie a King Schultz (Christoph Waltz), un ex dentista tedesco trasformatosi in cacciatore di taglie, che gli fa da mentore e guida, con la speranza che Django lo conduca fino ai pericolosi fratelli Brittle. Dopo aver imparato a destreggiarsi tra pistole e duelli, Django diventa a sua volta un ottimo cacciatore di taglie ma in testa continua ad avere un solo obiettivo da concretizzare a qualunque costo: riuscire a rintracciare la moglie e liberarla dalla schiavitù a cui la costringe Calvin Candie (Leonardo DiCaprio), il diabolico proprietario di alcune piantagioni nel Mississippi, dove gli schiavi vengono allenati da Ace Woody (Kurt Russell) per combattere l’uno contro l’altro per il puro divertimento del loro padrone.
Le immagini del film, presentate però in gran segreto, non sono ancora disponibili.
Ma, a breve, dovrebbero già comparire sul Net.
Quindi, stiamo “all’erta”.
Western, Weinsteiniato, americanamente, anche così…
Set in the South two years before the Civil War, “Django Unchained” stars Academy Award®-winner Jamie Foxx as Django, a slave whose brutal history with his former owners lands him face-to-face with German-born bounty hunter Dr. King Schultz (Academy Award®-winner Christoph Waltz). Schultz is on the trail of the murderous Brittle brothers, and only Django can lead him to his bounty. The unorthodox Schultz acquires Django with a promise to free him upon the capture of the Brittles – dead or alive.
Success leads Schultz to free Django, though the two men choose not to go their separate ways. Instead, Schultz seeks out the South’s most wanted criminals with Django by his side. Honing vital hunting skills, Django remains focused on one goal: finding and rescuing Broomhilda (Kerry Washington), the wife he lost to the slave trade long ago.
Django and Schultz’s search ultimately leads them to Calvin Candie (Academy Award®-nominee Leonardo DiCaprio), the proprietor of “Candyland,” an infamous plantation where slaves are groomed by trainer Ace Woody (Kurt Russell) to battle each other for sport. Exploring the compound under false pretenses, Django and Schultz arouse the suspicion of Stephen (Academy Award®-nominee Samuel L. Jackson), Candie’s trusted house slave. Their moves are marked, and a treacherous organization closes in on them. If Django and Schultz are to escape with Broomhilda, they must choose between independence and solidarity, between sacrifice and survival…
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