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The Young Pope di Sorrentino: svelato il cast completo e io, invece, non venni, diventai Pap(p)a(molle) e mona(co)


05 Aug

 

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Sorrentino: «I segni evidenti dell’esistenza di Dio. I segni evidenti dell’assenza di Dio. Come si cerca la fede e come si perde la fede. La grandezza della santità, così grande da ritenerla insopportabile. Quando si combattono le tentazioni e quando non si può fare altro che cedervi. Il duello interiore tra le alte responsabilità del capo della Chiesa Cattolica e le miserie del semplice uomo che il destino (o lo Spirito Santo) ha voluto come Pontefice. Infine, come si gestisce e si manipola quotidianamente il potere in uno Stato che ha come dogma e come imperativo morale la rinuncia al potere e l’amore disinteressato verso il prossimo. Di tutto questo parla The Young Pope».

 

Il CAST:

Jude Law è Pio XIII – Lenny Belardo

Silvio Orlando è il Cardinal Voiello

Diane Keaton è una SUORA!

Ludivine Sagnier, Madonna santissima che bontà, è Esther, moglie dello svizzero guardiano

Cécile de France è Sofia! Ah, è div(in)a.

 

Come ne Il nome della rosa, compresi il sacrificio dopo una delusione di mora, di amor perpetuamente (in)cast(rat)o.

E, predicando in piazza ai fedeli pazzi, senza cazzo, (non) impazzii.

Dalla lettera di San Falotico alla (mal)san(t)a:

 

Lauretta, non voglio disturbarti, turbarmi e intubarmi oltremodo, ma mi hai bloccato inspiegabilmente su Twitter, quando si stava dialogando amichevolmente di Calcio. Scalciamo le ipocrisie. Cristo! Repir(iam)o.

Ora, devo scoprire le carte, dopo aver visto una tua foto, in cui radiante sprizzavi gioia ormonale da tutti i por(t)i, incantandomi dinanzi al tuo viso estatico, mi son soavemente innamorato di te. Sappilo, è misteriosamente strano tutto ciò ma io credo nei colpi di fulmine e non voglio che la verità si adombri in una meschina falsità da giocoliere delle parole per conquistarti e volerti, sì, debbo averti, avere avere avere e di te non sarò av(ar)o. Maria, Ave, Pater Noster! Anche se, non conoscendomi, avanzerai pregiudizi disarmanti, disamorati, altresì offensivi nei miei riguardi. Guardami! Intingi la manina.
Sono un poeta che ha da offrirti, sbaciucchiandoti di sfoglia(re), sfogato e sfigato, le sue opere amorevoli, le sue scritture poetiche, vergate nel sangue delle astratte visioni talora cerebrali del mio cuor potente e le emozioni cavalcando di furia inesausta an(s)imate.
Ti (br)amo, concedimi un sorriso e ti sarò felice.
Non darmi uno schiaffo, dama, (d)am(m)i.


Ora, st(r)ingetevi un segno di PECE.

 

di Stefano Falotico, in odore di san(t)ità!

 

 

Woody Allen, il maniaco


02 Feb

 

Quel pedofilo sporcaccione di Woody Allen, quando il “genio” è un vizietto esecrabile e rovina la dolcezza malinconica dei Radio Days

Piovono accuse su Woody. Il figlio, durante la celebrazione del padre ai Golden Globe, ove è stato insignito del premio alla carriera Cecil B. De Mille, dichiara su Twitter che il genitore è un autentico maiale, degno della forca, della Santa Inquisizione al porco Dio e andrebbe solo “commemorato” di sedia elettrica, per aver abusato, non solo di lui, educandolo allo sconcio intellettualismo più pasciuto ma, soprattutto, d’aver osato sulla sorella quando lei aveva 7 anni. Stendendola nel suo “studio” di Manhattan, per anal… izzarla di giochetto “medico e ammalata”.
Non siamo nuovi agli scandali in quel di Hollywood. Che Jack Nicholson, tutt’ora, anche se pensionato in pantofole e grasso d’ogni po(r)co, abbia pagato carovane di prostitute per curarlo dall’LSD, è arcinoto, anzi da circolo ARCI, ove gli altri vecchi “leoni” della Mecca lo “riveriscono” di battutine in merito alle zingarate da puttaniere irredento.
Polanski vive in Francia perché, sappiamo tutti, negli Stati Uniti ha una pena capitale ancor a “pendergli”, in quanto stupratore già “satanista”, poi convertitosi a La nona porta.
Ma Woody Allen batte e sbatte tutti e tutte. Con la patente ingiusta di “genio”, ha usato per an(n)i il suo “piffero magico”, solleticando le minorenni, la cinesina che ora s’è sposato e andando “a nozze” con una Diane Keaton ambigua da Padrino…
Eppure fa piangere, pensare e mette di “buon umore”.
Sì, Woody è nato “culo” e camicia.

Firmato il Genius, il Falotico che (in)castrerà il fallo di Allen.

  1. Prendi i soldi e scappa (1969)
  2. Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere (1972)
  3. Interiors (1978)
  4. Hannah e le sue sorelle (1986)
  5. Crimini e misfatti (1989)
  6. La maledizione dello scorpione di giada (2001)
  7. Scoop (2006)

“The Big Wedding”, New Trailer


28 Mar

Debutterà nelle sale statunitensi il 26 Aprile.

 

Ancora una volta, un De Niro sfavillante, versione ironica, un padre di famiglia sessualmente inibito.

 

Ora, a molti non piace(rà) questo Bob brillante, a me sì. La grandezza di un attore si misura spesso dal grado di versatilità e multiforme talento a mutare in tanti personaggi. In questo De Niro, assieme a pochissimi altri, n’è indiscutibile Maestro.

 

Adesso, parliamo di una commedia ma appare anche la scritta “Restricted“, quindi previsto linguaggio “forte” e molte allusioni, doppi sensi e “sboccate volgarità”. Il tutto condito con una notevole verve d’umorismo e freddure.

 

Prima regia per Justin Zackham, già sceneggiatore del sottovalutato Non è mai troppo tardi con Nicholson e Morgan Freeman.

 

A differenza dei già “precoci”, e precotti, detrattori che stroncano ancor prima d’averlo visto, questo film m’attizza. Non poco.

Sarà un diletto anche il confronto con Robin Williams e i siparietti-duetti fra De Niro e la Keaton, con la terza incomoda di Susan Sarandon.

 

(Stefano Falotico)

 

“The Big Wedding”, il Trailer


07 Aug

 

Dopo dieci anni, Elle (Diane Keaton) torna nella sua casa in Connecticut per la prima volta da quando si è separata dal marito Don (Robert De Niro), colpevole di averla tradita con la sua miglior amica Bebe (Susan Sarandon). L’occasione per il rientro è data dal matrimonio di Alejandro (Ben Barnes), il figlio che lei e Don avevano adottato, che si terrà nella casa costruita dai due ex coniugi e dove Don continua a vivere felice con Bebe. Le complicazioni nascono quando Alejandro comunica di aver invitato alle nozze anche Madonna Soto (Patricia Rae), la madre biologica che a causa delle forti convinzioni religiose non ha mai saputo che Elle e Don si sono separati. Per farle credere di essere ancora una tipica famiglia, Don e Ellie sono costretti a mettere da parte il loro risentimento e fingersi ancora sposati, costringendo Bebe a scomparire per il fine settimana della cerimonia. 

 

Ammiriamo un De Niro “restaurato”, mi pare quasi al top(o), e allora “sposiamoci” al galoppo!

 

Complimenti comunque, solo nel trailer De Niro si piglia tre punch devastanti!

 

(Stefano Falotico)

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