Posts Tagged ‘De Niro’

“Killing Season”, De Niro clip: can’t take the shot!


03 Jul

“Killing Season”, il trailer ufficiale


18 Jun

Direttamente in contemporanea con la presentazione al Taormina Film Festival, il trailer della First Look Studios (leggasi Millennium Productions), finalmente disponibile.

 

“Killing Season”, first official images


14 Jun

De Niro sta bene? E i sessuali “stanno tutti bene?”


09 Jun

 In questo Mondo ossessionato dal sex, ci vuole la “bomba” del mio aplomb!

Eh sì, io non vado coi piedi di piombo, bensì lo appioppo! Alle beauties!

L’intolleranza abissale di tal Mondo indigesto mi rende ancor più diverso e, nell’ebefrenia di questo full retard lor mentale, esagito il mio corpo a Lune voraci di sciropparmele al galoppo

Vengo subissato di messaggi poco equivoci che vorrebbero scalfire il mio scaltro trottar da equ(in)o.
Sì, poi muto e sgattaiolo, cagnaccio mordo e ammorbidisco il liscio pelo d’una gatta, sfilandole il reggicalze a “retto” del “subentrarle” non tanto casto, bensì doggy nell’ “incastrarlo”. Un castrato che le fa a polpette.

Di Sesso ne son cornamusa ai musini, adocchio altre ballonzolanti per succhiar un’albicocca e inasprire il marito di gelosia su miei colpetti incalzanti e “propedeutici” nello stordirla di potenti mosse alla mortadella, di mio “frastuono” spalmarle l’intonato amplesso su salsa tonnata e di mio “ballato” in basculante senza bon ton, sbottonato-“cotonato”-inondante e “sbrodolato”, per sempre più veemente gravitarle d’orgasmi incontenibili e cotanti schizzi con scatenato mai ingravidarla previo profilassi dello “strizzarlo” nell’estrazione “mineraria” quasi da “laccio emostatico” per il “prelievo” sanguigno. Che quindi, un po’ “delinquente”, mentre la bacio delicatamente “colla” lingua, e di saliva, dopo che “rizzato” ad affissione in Lei salì, eh sì il “Redentore”, pacioso con lentezza lo “smonto” su paonazzo viso esangue e sfamato da stronzo. E di nuovo è montante… in altre piccanti.

Av-venuto… il “fallaccio”, seppellisco le prove della mia “piovra” provetta nel cancellare ogni macchia di quell’oramai pioggia dorata e di zampilli euforica in goduto ingoiarla a tergere, eretto-ammosciandolo (de)cadente però a(l)itante, per poi “precipitar” in altre gole e ardentemente prima sfiorarle, di forza fornicarle, in foga sfondar ogni “forum”. Sì, la mia cappella è da Corte d’Appello, perché inguaia tantissimi mariti che m’accusano d’atti troppo impuri nel mio darci, av-venente nelle di lor sporgenze. Ma non mi “afflosceranno”.

Vorrebbero “gettarlo” nella fossa dei leoni ma gladiatore sbrana punitore, e di “pungiglione”, ogni imperator’ azzanno nell’ammirazione di sua moglie che ambisce alla mia lama da corridor’.

Il toro ammazza il matador, e la corrida è mio circo ad “accerchiarle”.

Perfino la Sharon Stone dei bei tempi, dinanzi a tal Manzotin genuino, torna ad accavallare con tenera “bontà”, mostrando l’ambaradan per  la ricca insalata del mio “insaccato” duro e di ghiaccio, punteruolo, nell’istinto al “basilico” sull’ imboccata di vegetale… gelatina, magra e avvolgente.

In questo carnaio di tonti, io “ritardo” il coitus per amplificare la botta finale.

Gli ebeti, di fronte a me, belano e il mio “abete” abita germogliante tra le frasche, di palle colorate intermittente, di stella fosforescente lassù… e poi su e giù nella stalla del bue.

Cari asinelli, io sono lo stallone purosangue alla Steve McQueen del vostro rodervi, poiché le imbriglio sussultandole, e-saltato, che “brillante” rodeo.

Donna, amami e il Patrick Swayze di Ghost capirai ch’è uno sdolcinato eunuco a paragone del mio…

Con me ascenderai in Ciel, trattasi di grand’ uccell’ “fantasmino”  ché “eclissato” dentro la melody a mela di mio pomo d’Adamo sgolato del dopo-cena.

Però, ricordati che adoro l’igiene intima e, prima di “tingerla-modellarlo in “tornio” d’argilla, ah che anguilla…, devi farti… la ceretta, mai ancella, affinché sia lubrificato nella tua luculliana lucciola.

La voglio già lucida prima di spolverarla… col mio “uncino”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Stanno tutti bene (2009)
    Anche il pipino del pap(p)ne.
  2. American Hustle (2013)
    Azz.
  3. Escape Plan – Fuga dall’inferno (2013)
    Una trappola per topi in cerca del Paradiso della figa.

Luc Besson, Bresson o tesor?


05 Jun

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Sette anni in Tibet per cui non so se sono un “Orso” o Sean Connery de “Il nome della rosa”.
Comunque sia, preferisco Luc Besson ad Annaud, anche Antonia ad Anna dei miracoli

 

Oggi, è uscito il trailer di The Family, firmato Luc Besson.
Ah, questo Luc è da Tempo che non gira film come si deve. Cioè film che devono mettere la testa al solito posto, cioè sul colloTotò docet, a posto non sarà Lei, tutto il suo ipotizzare sulle vite altrui la renderà uno che pontifica o andrà a vivere in una casa senza portone? Lei favella ma di fava non entra in nessuna bella e farà la fine del brutto. Si fidi, sono il suo confidente. Non mi con-ficchi. Non sono un vampiro né svampito, bensì un peto se tu, donna, non mi lasci succhiare il sangue con tanto di “paletto d’avorio”. Non confonda! Non sono omosessuale! Ehi, ci stai fichi fichi con me? Quel Gianni Drudi non è un Drugo, ma deve andare finalmente a pigliassero in cul’!

Sotto il ponte, i portici di Bologna, questo pastiche di Besson è un delizioso potpourri. Non potatelo, ma porgetegli una rosellina. Donna, ti faccio viola!
Una perla in mezzo a tal (s)compenso, miei poveretti. Basta col prete, dateci dentro!

Ora, un mio amico di Facebook confonde Besson, dunque Léon interpretato da Jean Reno (chi più rime ha, più di “ritmo” lo metta…, evviva Gary Oldman! Olè-oh-ah ah!), con Annaud e L’amante.

Cazzo, basta inserire una “R” moscia di Cinema più alto e diventa Bresson.
Vedi? Questione di semiotica, mio ottico. L’accento “al bacio”, se alla francesina ci sta pure la linguina.

Eh sì. Annaud è il regista de Il nome della rosa, tratto da Eco Umberto.

Quel libro ebbe, appunto, grandi mediatici echi. Lo sopravvalutarono. Ho un’edizione integrale, con tanto di “latinorum”, che presenta in copertina un castello pseudo-francese fottuto da pittoreschi colpi di Sole nell’“abbronzarlo” vicino alle orecchie. Mah, secondo me è solo polvere accumulata.

Comunque, è una palla al piede. Altro che torture medioevali delle inquisizioni che descrive il nostro Umberto.

Già a partire dal protagonista, capisci subito che sarà un libro tosto, un buttafuori ad addentarti i testicoli. Il protagonista, infatti, si chiama Guglielmo da Baskerville, sì, come il mastino di Arthur Conan Doyle, l’inventore di Sherlock Holmes, uno che non è “Alle elementari, signora Emma Watson”, bensì ha il fiuto per cagne più in calore ché il lupo perde il vizio e tua zia va con Tognazzi Ugo de Il vizietto.

A prescindere dal fatto che l’ho letto un migliaio di (s)volte, perché mi “tirava” come la freccia nell’arcuarmi d’altra era o senza “pere”, “sostenerlo” è peggio del declinare l’intera Ginnasio quando di fronte hai degli asini che pensan solo a rizzarlo.

Gli altri personaggi son di contorno, di pochi conti…  in tasca e anche di poche “cotte” a rimorchio, per forza… son dei monaci.
Sì, quasi tibetani.

Ad esempio, Abbone da Fossanova era meglio se si scopava la bona Isabel Russinova (una che negli anni ’80, periodo “fertile” in cui fu girato l’omonimo…, aveva il suo ambaradan in mezzo alle gamb’… e su quest’assonanza ci sta la “trombetta”, pomposa più ricordo di come costei spompinava nei fil-m-etti alla “marinara”), Bernardo Gui, più che guru, diciamocela… era un gay, Remigio da Varagine è peggio di Remo Girone, un “attore” con limiti da voragine, e l’unico che fa la figura del figo è l’altro “iniziato”, Adso da Melk. Sembra un minchione ma poi a tutti chiude il becco.

Adso, per la versione cinematografica, nelle vesti (previo nudo che vedrete) di Christian Slater, a quanto pare ha un buon cazzo. Fra tanti “maritozzi” che intingono nella benedetta ma non “ascendono” nelle gioie paradisiache della figa, Valentina Vargas comprende le potenzialità del giovincello e, durante la Notte, gli fa urlare un orgasmo con tanto di bestemmie alla Madonna. Insomma, lo svergina in modo “stigmatizzante”.

Sì, profaniamo questo “bestseller” della “letteratura”. All’epoca, le insegnanti di Lettere ne andavan matte.
Secondo me, eran già pazze senza bisogno di ulteriori “pesantezze”.

La verità?
Erano come Jane March (senza trucco assomiglia a John Malkovich) in cerca del “cinesino”. Già, Yoko Ono sapeva perché “alterò”, direttamente proporzionale all’ecumenismo “esperanto”-sospirandogliela, quel gran pezzo dell’Ubalda del John Lennon. I limoni…

Lennon me lo confidò prima di morire. Sebbene osannato dalle ragazzine, era l’unico del “gruppo” a prenderlo sempre da McCartney.

Già, Curreri cantava chi erano i Beatles con gli “Stadio”, intanto Vasco Rossi riempiva San Siro (oggi son luci e non più lucciole) e anche quelle poco santarelline, lasciandolo a Carlo Verdone col borotalco.

Natasha Hovey? Era una bagascia.

Meglio l’asceta.

E, con questa stronzata, vi lascio.

Ah ah.

E ricordate: il Genius sa…

Valentina Vargas è quasi identica a Noomi Rapace. Sul “quasi”, dipende la dinamica del mio incularla.

Sono un Uomo che ama le donne. E gioca su quelle con il fuoco.

Fuochino e poi si bagnano.

Ah ah!

Mi raccomando, non perdete il video sopra. Fa schifo.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. The Family (2013)
    Il “gentil” sesso è strano. Paragono una ad Angelina Jolie, ammiccando di “buffetto”, e vengo “maltrattato” simil Mike Douglas di Rivelazioni. Al che, irritato dalla provocazione, sfodero la grinta virile e vengo assalito da un insulto devastante. Ieri sera, il suo “amico” mi contatta per intimidirmi, minacciando di denunciarmi per stalking. Oh, cazzo, qui abbiamo ribaltato i can(n)noni della sessualità. Viviamo in un Mondo invertito, questo lo so, ma il potente, eh…,  “strozzino mi torcerà il braccio(lo)?. No, io metto le mani a posto solo nel mio studio, in quanto non tediatemi. Lasciatemi leggere ‘sto film, e non rompetemi la mascella, altrimenti il tuo malleolo sarà, mio “manigoldo”, un “manipolo” di manganelli.
  2. Quei bravi ragazzi (1990)
  1. This Must Be the Place (2011)

“The Family”, Trailer


05 Jun

Ieri, vi ho postato il poster. A distanza di pochissime ore, è arrivato, come d’annuncio, il trailer.

Godiamocelo, perché davvero spacca.

 

Un De Niro da “manuale”, da manovale


02 Jun

Ricordiamo per non dimenticare tal orrore.

 Qui, evinciamo lo sguardo corrotto del grande attore nella controfigura peggiore.

 Un De Niro che arriccia il naso, in mezzo a residui di spazzatura.

 Stringi la mano al Carlo più patetico con i coppoloni come sfondo, e la carriera è da scappellarsi in zona verdognola.

 

Se Dio ti tradisce, Martin Lutero è tuo fratello


22 May

 

Non ho “religione”, sono ateo, tu sei un apostolo degli atti impuri? Credo e rinunzio!

Continuo ad annoiare tutti ma ad avercela con quei “qualcuno”, teppistelli della peggior feccia, sempre a sparger infamie ché “affamati” da burloni-maniaci sessuali e invece da “sbullonar” in quanto bulli

Di mio, apro la patta, “modero” uno “slinguazzarlo” modernissimo tendente all’instant classic dello “staccartelo” nel distaccato “Steccolecco” a mia realtà ipere(g)ale, insacco le lor “sacche” e, “a pelo”, li addormento, quindi tiro… fuori dal frigorifero lo zucchero filato donatomi da tua sorella in una Notte di “veli” e lo riscaldo in bocca, “frastagliando” il gusto mieloso all’amarezza che t’ha ingoiato, nel  “fuorviare” la devianza che m’accusò di succosa “perversione” da viali.

Son sempre stato questo, inutile chiedere al Papa di scomunicarmi.  Comunico più Io con Dio di te, “reverendo” a cui m’inchino irriverente.

Lo incontrai a Roma, vicino alla Fontana di Trevi, a buttar monetine per credere a un “ricco” Cristo migliore del suo… predicarlo. Mah, saprà il latino ma adesso ha il rimpianto di non aver fatto la “Comunione” con una extracomunitaria latina-sudafricana di Ostia.

Eh sì, era pasoliniana quella e ben il pisellino dei suoi pistolotti spronava per la “ricotta”.

Era tarda Notte, libero da sguardi indiscreti di “Famiglia Cristiana”, noto settimanale che uccise il Piacere del sensuale “cioccolatino” Novi, per aggirar il figliol prodigo dall’ultima tentazione di Cristo , “Sua Signoria” stava lì contemplativo come Toni Servillo de La grande bellezza. In cerca della sua Maddalena o solo d’una infantile regressione per le altalene? Suonan le campane, din don dan. Il rintocco… dunque “toccati”, onanismo della superstizione cattolica.

Su sguardo vuoto nel prendersi per il culo oppure “Novella 2000” dell’evangelista retorico come le colonne sonore diVangelis. Fra una metafisica-Terrence Malick delle coste di Sorrento e un Cinema “voyeur” da Sorrentino.

Eh sì, un blade runner per un Paradiso perduto. Questione di John Milton, Al Pacino o spauracchio della Chiesa “purista” contro i libri dell’avvocato del Diavolo?

Ah, a dar retta alle bolle, neanche “quelle”… acqua e sapone, solo Benedicta Boccoli in sagrestia per un “balconcino” da ex Botticelli. Benedicta ballava, il Papa mai bollò. E oggi è bollito.

Che brodaglia, che bavetta, che liofilizzato!

Mah. Michelangelo dipinse la “cappella” pur Vergine sino alla morte, tua madre indossa la sesta da chiatta, e la “Sistina” non è vincente. Perciò, l’Enalotto te l’ha piazzato come San Pietro di “chiave”.
Meglio un unno per le mammelle dell’Inno di Mameli!

Stai cadendo a pezzi, cazzo. Che fai? Il cazzo deve rialzarsi, oh. Non è che è un cazzo pazzo? Eh, Cristo! Almeno laCiccone si veste fetish. Che zoticona!
Lo ammoscia, a questo punto meglio la Madonna!

Ora, come puoi far il parroco se la Monaca di Monza indossa Fra Cristoforo? Ah, i famosi “fori” romani, di cui è specialista Ferilli Sabrina, eh sì, Sabrina è “a gattoni” delle sabine per la saliva del ratto che conta le sue prostitute “alla romana”. E se le “fuma” con accento rauco in quanto Franco Calif…ano.

Mah. Di mio, so che l’Italia è un paesello di pastasciutta. A Napoli, c’è la Barilla, a Barletta son grasse di tette con tanta “besciamella”, a Torino delle Grissin Bon anche se dovrebbero essere (ri)forma-te a Reggio Emilia, perché mangiano la mortadella prima d’aver spruzzato la panna sulle tagliatelle. Eh sì, in Italia vige la Legge del Taglione.
Memore dei “fasti” fascisti, eh… la Patria e l’Altare…, come volevasi dimostrare da Teorema “Cogli la prima mela, spezzando il pane e le pen(n)e… avvinazzate all’arrabbiata”, Adamo ed Eva son oggi marito e Lele Mora.

Intanto, Max Gazzè canta dei poveretti e ha tre figli con tanti soldi.

Infatti, Fabrizio Corona è in carcere, e ha le spine di “aureola”. In quanto, pozzo nero della sua Croce tamarra dallo splendore “aureo”.

Di mio, preferisco mandarvi a pisciare.

Anche perché, se andaste a cagare, non pulireste il cesso del vostro “bagno”.

I romani costruirono le “Terme”, e tu sei terminato in quanto affogato nel fango.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Motel (2013)
    Sì, una nottataccia con John Cusack e questo Bob col cotonato.Se avete dei dubbi nella vita, un riposino con la valigetta pericolosa, una puttanina per dissipare la puttanata assicurata.

    Ah, se poi non avete alcuna assicurazione, rivolgetevi al portiere, sempre che non sia impegnato a rubarvi la macchina.

  2. La grande bellezza (2013)
    Il film è stato stroncato a Cannes, la presenza di Verdone e della Ferillona ha reso Servillo un servo della commediuccia ispirata a Fellini ma invero fallita e basta.
  3. Inside Llewyn Davis (2013)
    Oh, ecco i Coen. Questo è Cinema, non cazzi di Soderbergh col candelabro.

Robert De Niro al Bates College


21 May

De Niro, “neolaureato”, deride e sbeffeggia elegantemente il sistema scolastisco americano, ottuso.

Lui è la dimostrazione che essere geni non è prerogativa dei laureati alla Bocconi. Anzi.

La scuola ottunde, castra, plagia.

“Killing Season”, official release date


17 May

According to www.ocala.com

‘Killing Season’

This thriller starring Travolta and De Niro has wrapped and is slated for a July 12 release in larger markets, according to Travolta’s staff. It will open in smaller markets soon thereafter.

Travolta stars as Emil Kovac, a Serbian veteran of the Bosnian war who happens across an American who served in the same conflict. Yet Travolta’s Emil has a score to settle. Set in the Appalachian Mountains, the film is directed by Mark Steven Johnson (“Daredevil,” “Ghost Rider”).

 

This the first time Travolta and De Niro have starred in a movie together, though they have known each other since the late 1970s. They met, Travolta recalled, at Liza Minnelli’s house shortly after she filmed “New York, New York” with De Niro. He and Travolta both asked each other for autographs, and De Niro’s autograph to Travolta read: “From one autograph hound to another.”

In the interview earlier this week, Travolta called De Niro “very professional, very easy to work with. … He’s got a natural sense of humor.”

Genius-Pop

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