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Il sequel di Suicide Squad di James Gunn è una figa(ta) come Margot Robbie. No, fa schifo. Ok, boomer? Avete capito bene, è brutto/a, uccidetemi!


27 Mar

suicide squad james gunnOk, Boomer: chi ha inventato questa sciocchezza come la scempiaggine secondo cui James Gunn sarebbe tremendamente geniale? E il Covid parafrasato da de Curtis: il “sano” è un paziente che non ha pazienza! Non ne facciamo una tragedia di questo mondo, lo è!

La dovremmo finire con questa storia dell’ok, boomer.

Partiamo col flusso di coscienza, miei uomini incoscienti e finto sapienti, miei saputelli saccenti. Vai con la “demenza”. Scusate, non vi sto dentro con la testa, non sono un genio come Nikola Tesla.

Come dicono a Bologna, lui sì… che aveva ‘na gran test’. Era bravissimo nei test(i). Elaborava teorie pazzesche anche mentre mangiava un toast. Un uomo tosto. Uno scienziato paragonabile a Eratostene. Socmel’, se l’era tost’ il Testa, no, il Tesla.

Tu invece finirai arrosto e non sarai mai un Ludovico Ariosto.  Adesso, dopo questa mia provocazione, sei Ludovico Furioso? Mangiamo gli arrosticini. La vita è un pasticcino, il Covid invece quer pasticciaccio brutto de via Merulana? Evviva Carlo Emilio Gadda. Il lago di Garda si trova in Emilia-Romagna o in Veneto? Il lago più grande d’Italia non è quello Maggiore.

Evviva Alberto Sordi di Totò e i re di Roma. Evviva Totò/Antonio che fa ad Alberto il paliatone. Sapete che significhi…?

Dica duca, duca dica, a prescindere, Gadda o adda venì? Cosa? Non ho capito. Alda Merini? Ma come parli/a!!! Palombella rossa, le parole sono importanti!

E Nanni Moretti è sempre stato un frustrato auto-rinnegato! Io sono un autarchico, lui è un falso. Da anni vuole solo Laura Morante! La ficcava dappertutto! Che vuole questo nano, no, Nanni? In Caos Calmo sodomizzò perfino Isabella Ferrari. Ah, è insaziabile. Oltre alla Ferrari, vuole pure la Porsche?

Sei Sam Neill de Il seme della follia? Dai, su, fai il carino bravo bambino, lo vuoi per Pasqua il regalino, ciccino? Ciccia, Ciccillo, ciccioni, cafoni! Guarda che, se non ti comporterai da bravo soldatino, ti sbatteremo in The Ward di John Carpenter. Lavora, suvvia, sbattiti! Duri fatica, ora? Hai capito come si sta al mondo? Ma di che ti lamenti!? Vuoi fare il fighetto? Ehi, stronzetto! Fatti il culetto, sennò finirai a battere! Le mani, i tasti da dattilografa o i viali?

Questo è il tuo compito, Larry? Questo è tuo, Larry? Questo è il tuo compito, Larry?

Evviva John Goodman de Il grande Lebowski!

Che cosa? Tu credi che il diavolo e dio siano la stessa persona? Stefano, non è che vai dietro alle teorie “complottistiche” di Mauro Biglino? Ah, ma allora sei Il signore del male. Vade retro, Satana.

Sei l’idolo delle folle, sei una barzelletta. Dio, me fai mori’…! Sei malato di disturbo delirante paranoide! Fatti curare da uno in gamba! Io non posso aiutarti, nemmeno lo voglio. Mi spiace, ora devo farmelo! Non vengo da una famiglia agiata, mio viziato del cazzo! Io mi faccio il culo! Della racchia con cui stai? O di quelle bagasce che paghi dopo una giornata di lavoro dignitoso?

Sei un mostro come Michael Myers di Halloween. Devi, devi morire… che tu sia maledetto. Che te possino ammazza’, ah, stronzo e figlio di puttana!

Evviva Un sacco bello e Mario Brega, prima ce sto io, poi ce sta De Niro…

Cosa? Non ti piace Compagni di scuola? Ignorante! È Il grande freddo all’italiana! Lawrence Kasdan! Ama Mario Monicelli! Tutti i dizionari dei film sostengono che Compagni di scuola sia un grande film. Acculturati! Vergognati! Che cosa? Ancora ti fidi di Paolo Mereghetti? Io credo che ognuno possa giudicare i film a modo suo. La Critica non serve a nulla! Serviva agli ignoranti, oggi siamo tutti istruiti. Possediamo cioè autonomamente la cultura per sapere la verità inconfutabile! Comunque, io sono democratico, sai? Cosa? Tu voti Salvini? Io ti ammazzo, non credo nel fascismo! Ah ah.

Io mi avvarrò, a mo’ di Abramo Lincoln, no, di Abraham Van Helsing, d’ogni forza di Cristo affinché tu non venga posseduto dal demone della schizofrenia! Sei un vampiro, un aborto staliniano, un russo comunista edonista nazista fancazzista e idiota fascista leninista! Evviva La visione del sabba di Marco Bellocchio e L’ora di religione! Po… o Dio, pu… na la Madonna Veronica Ciccone!

Secondo me, è più figa Maruschka Detmers di Diavolo in corpo! Tu le preferisci la scena (c)orale di Brown Bunny? Ehi, non fare il Gallo cedrone alla Verdone, povero co… ne, non sei Vincent di niente! Sei un perdent’ assolut’! Maledetto il giorno che t’ho incontrato! Non avrai altro dio al di fuori di William Friedkin de L’esorcista. Ah, ma allora ti piace pure quella donna terragna de L’esorciccio, povero coniglione! Mangia le carote, sei Bugs Bunny, io ti banno. Sì, ora ti comunico che ti scomunico. Sei bannato, sei bandito, mio bandito. Bambinone! Questo non è Cinema per vecchietti, neanche per bimbetti. Sei solo un’ochetta, povero somaron’ che non sei altro, ti sei ridotto come un tamarrone!

Sei noioso, mi hai fatto venir’ du marron’.

I boomer, ridicolizzati anche col termine bomber (famoso giubbotto di moda nei primi anni novanta fra zaini Invicta e Smemoranda diari, ah ah), se la prendono coi bombati-rimbambiti Bambi da Paese dei Balocchi alla Lucignolo, dicendo loro che, se vengono presi in giro in quanto giudicati rincoglioniti dai bambagioni ritardati e mai maturati, gli insulti torneranno indietro a questi ultimi, forse ai primi… della classe, a mo’ di boomerang. Stanno preparando una serie tv sull’ok boomer…

Gli spostamenti fra regioni, stando ai primi Dpcm del Presidente di che… da Jena Plissken di Escape from New York, dovevano regolarmente essere ripristinati alla normalità, eh sì, due mesi fa.

Ora dobbiamo aspettare il 30 Aprile. Le misure restrittive saranno ancora prorogate a data da destinarsi, procrastinando i nostri destini da scherzo legislativo del pesce apriliano? Ah, tu hai il naso aquilino? Oppure a patata? Hai visto quante belle patate al discopub? Non sei stronzo come Castor Troy/Nic Cage di Face/Off. Ti dà gusto mangiare la patata dell’hostess? Allora, non hai fatto i conti con l’oste. Osteria numero uno, ostregheta in venezian’, ostrica, Ustica, il litorale di ostia, sei una streghetta. Vuoi uno strudel? Sei crudel’. Diciamocela nuda e cruda al Proscutto di Parma. Sei flaccido e finito, ammuffito e bollito, schifoso e fallito come una mozzarella scaduta. Come mi sei (s)caduto in basso. Mi fai pena!

Dai, mangia un polpettone… come gli ultimi film di Ridley Scott e finiscila di polemizzare, sei un polentone o un po’ lentino? Ci arrivi o no? Sei scemo, Stefanino scemino o ci fai da furbino? Ti fa ridere Dumb and Dumber? Allora, non sei pazzo, sei un pagliaccio come Jim Carrey di Man on the Moon! Sei smemorato come Carrey di The Majestic.

Dai, dio bonin’, Stefano. Riprenditi ben’… prendi la vita con leggerezza, però attento a non essere troppo “light” come Forrest Gump, altrimenti sarai una piuma nel vento. Indossi scarpe ginnastica Puma? Hai mai visto Il bacio della pantera? Ne preferisci la versione originale di Jacques Tourneur oppure il remake di Paul Schrader

Ti commuovi con Dumbo? Vieni da L’Aquila o non sei un aquilone? Cioè, un uomo molto dotato intellettualmente dai riflessi pronti oppure sei pesante più dell’autore del libro The Kite Runner?

Come dice Jack Burton: basta, adesso!

Basta con questa merda nerd.

Voglio vedere quanto prima Cry Macho di Clint Eastwood e non vedo l’ora che Martin Scorsese inizi le riprese di Killers of the Flower Moon con De Niro & DiCaprio, caproni!

Sì, lo ammetto, sono vecchio, sono un boomer. Sono anche Frank Sheeran di The Irishman. Però, ho una bella voce come Frank Sinatra.

Sono sia Tim Robbins che Sean Penn di Mystic River.

Se non vi sta bene e vi venisse in mente di prendermi per il culo, divento anche Colin Farrell di Miami Vice e De Niro di Heat.

Look at me! Look at me!

Sì, grandioso De Niro quando ammazza, a mo’ di Jodie Foster de Il silenzio degli innocenti, Ted Levine. Ah no, non è lui… il viscido… Come? Il viscido è Buffalo Bill? No, il detective Bosko. Tempo fa mi sbagliai. Mi corressi. Non vedrò questo film, non mi appartiene. Così come non mi è mai appartenuto giocare alla PlayStation. Faccio le cose che fanno gli altri perché sono depresso.

Dall’età di 14 anni, penso al suicidio. Ancora non sono morto. Per forza, in un mondo che crede che siano giuste le catene delle quarantene, è giusto che il Falotico vi svegli, deficienti!

Margot Robbie è la donna più bella del mondo, certo, come no. James Gunn è un cazzo di fottuto cazzo di genio fottuto, cazzo, che genio, cazzo. Dio, come godo. Che roba è questo trailer? Spettacolooooo. Vengoooo!

Scusate, il mio gelato al cioccolato è più buono di queste merdate.

Mi avete stancato. I miei genitori sono oramai anziani. Non so quanto ancora camperanno. Beati voi che avete tempo per farvi i pompini a vicenda.

Che tristezza! Sì, sono triste. Mi piace esserlo. Provo a essere un idiota come voi, non vi riesco, non gliela faccio proprio. Perdonatemi, sono malinconico e da manicomio. Vi chiedo pietà. Ammazzatemi con dolcezza. Attenti, però, tenerezze! Sono poco intelligente, vi avverto, ho distrutto semplicemente tutte le teorie di Freud e Hung. Me ne sono testimoni dieci psichiatri di Bologna. Stanno piangendo da circa tre anni ininterrottamente. Non è difficile uccidermi, non credete?

Avete ragione.

Come darvi torto… Scusatemi se ho dubitato anche solo per un attimo, James Gunn è certamente un genio indiscutibile.

Certo…

Devo rivedere il Dracula di Coppola. Coppolone, un genio vero. Altro che Gunn e cazzoni.

 

di Stefano Falotico.

In tempi di COVID-19 angosciante, vogliamo vedere CRY MACHO di Clint Eastwood e ascoltare, su Audible, BOLOGNA INSANGUINATA, poliziesco e thriller di grande suspense


15 Feb

eastwood million dollar babySì, ho una venerazione particolare per Clint Eastwood. Tant’è che, alle volte, dinanzi alla sua forza non solo cinematografica, temo di essere gay e di essermi compenetrato nella sua Settima Arte in modo così amoroso da venir… ammalato di malattia venerea.

C’è un film che, a prescindere dal disagio devastante indotto dalla situazione pandemica attuale, alquanto angosciante, aspetto con trepidazione immane, sì, con incommensurabile ansia. Ovvero Cry Macho, firmato da colui che, per antonomasia, incarna la mia moral guidance, ribadisco, par excellence. Vale a dire ovviamente l’immenso Eastwood, Clint Eastwood. Per dirla à la Michael J. Fox del terzo capitolo della saga, se preferite chiamarlo/a franchise, di Ritorno al futuro.

Be’, Back to the Future di Bobby Zemeckis è uno dei film della mia vita. No, non posseggo la macchina del tempo e, al massimo, al posto della DeLorean super-accessoriata con tanto di flusso canalizzatore inventato da Doc Christopher Lloyd, debbo ammettere che in passato assomigliai al Lloyd di Qualcuno volò sul nido del cuculo. Sì, non fui funestato dal Covid, detto altresì Coronavirus, bensì dal d.o.c. di purissima origine controllata e certificata. Sì, fui Jack Nicholson di Qualcosa è cambiato, essendo stato considerato anaffettivo, affettato e artefatto, no, affetto da un innocuo disturbo ossessivo-compulsivo di matrice ritualistica e relative manie igieniche da mentale igiene… assolutamente inutile da vostro asilo nido.

Ecco, oggi ne sono ammalati tutti. Se entri in un bar, per esempio, e prima di bere un caffè non ti pulisci le mani col gel igienizzante, è capace che il gestore del locale chiami la polizia. Dunque, vieni preso per il culo e poi per il collo, quindi picchiato e imbracato con la camicia di forza, spedito a un TSO atto a sedare, con misure restrittive di quarantene a mo’ di governo Conte e Draghi, ogni tuo ministro Speranza. No, scusate, volevo dire, atto a inibire ogni tua “aggressività” figlia dell’essere stato estenuato, castigato, murato vivo dai vari lockdown veramente ammorbanti e castranti. Tristissimi e deprimenti. Basta con le reprimende. Sì, sono tremendo.

Stiamo perdendo le speranze, ci stanno chiudendo forse metaforicamente all’Ottonello di Bologna, celeberrimo nosocomio ove chi, esasperato da una vita stressante e strozzante ogni impulso per l’appunto istintivamente, sanamente vitalistico dei più umanamente inneggianti alla libertà non coartata né maltrattata in modo arbitrariamente coatto, accusa scompensi psicologici acuti dei più gravi e allarmanti. E, in quanto urlante come i coatti alla fontana di Trevi della capitale italiana, viene multato in modo salato. Anzi, mi correggo. Viene reso muto solo perché rivendicò che, senza un sostegno non farmacologico, bensì prettamente economico, detto anche indennizzo, non soltanto non potrà pagarsi il mutuo ma sarà pure presto sepolto vivo e suicidato.

Sì, davvero. Non se ne può più. Ci mancava Walter Ricciardi. Non bastarono le Brigate Rosse a fare del terrorismo? Adesso, questo medico dei muti che stiamo diventando noi, no, della mutua, propone violentemente e propugna brutalmente gli arresti domiciliari a briglia sciolta, sì, le catene, cioè la totale quarantena.

La gente, distrutta e sempre più disoccupata, nelle zone erogene spappolata, angariata e martoriata, dopo aver passato le pseudo-vacanze natalizie in cui festeggiò, per modo di dire, la nascita del Cristo, colui che passò un osceno martirio, a rivedere I ponti di Madison County e Gli spietati su Netflix Italia, nell’utopia che il romanticismo di Eastwood alleviasse ogni ferita non solo del cuore, si sente ora irrimediabilmente sfregiata, più che altro fregata e fottuta come Anna Levine Thomson dello stesso Unforgiven.

Al che le persone, arrugginite come William Munny, si persero nella nebbia dei loro fantasmi. Ma vogliono ugualmente combattere ostinatamente, saviamente più che altro, ogni malasanità e falso diritto poco egualitario. E, anziché fare irruzione nel saloon ove spadroneggia e detta legge il vile e laido, corrotto sceriffo impunito e poco pulito, Gene Hackman, ubicato nella spettrale Big Whiskey, in tale era del Proibizionismo emesso da privilegiati pavidi, a mo’ di Kevin Costner del western metropolitano Gli intoccabili, anela solamente a poter bere del sano whisky in un normale pub.  Che sarà mai un bicchierino? Basta con Lucia Azzolina. A cui canterei una bella canzoncina: rose, no, zone rosse per te, ho comprato stasera e il tuo cuore lo sa.

Ah ah.

Eppure i locali chiudono alle 18 e, solo per due ore, fanno da asporto. Asportando ogni chimera anche di chi non è un alcolista cronico o anonimo, bensì una semplice vecchietta non cocainomane ma umilmente amante solamente, più che altro solissima, del caffè da brava signora della notte… come Frances Fisher.

Ebbene, in un mondo e in un Belpaese ove la demenza impazza a Montecitorio, stanno esagerando, no, esigiamo tutti assieme appassionatamente, a suffragio universale imprescindibile e insindacabile, una ribellione popolare? No, vogliamo almeno andare, semmai anche in modo ameno altrimenti tutti vi meno, dal tabaccaio anche alle 23 se siamo sprovvisti d’un pacchetto di sigarette Chesterfield. Le sigarette del cowboy dei poveri, abitante anche nella Pianura Padana. Grande fruitore, peraltro, di piadine romagnole e dotato all’occorrenza non della 44 Magnum da Callaghan fra le gambe, bensì della celebre, sebbene non finissima, espressione sorbole!

Così anche i laureati alla Sorbona, pure le laureate più bone invero raccomandatissime dal professore universitario corruttore e “promoter” delle bonazzone di “bocca buona”, eh già, sono sul piede di guerra e decretano l’insurrezione. In questo mondo crocifisso, vi sarà una catartica resurrezione?

Ebbene, dopo questa mia lunga e “penosa” digressione, arriviamo al punto dell’ascensione. No, della questione. Sì, voglio l’eccitazione. Avverto, in giro, troppa preoccupazione.

In Parlamento si dibatte, in queste ore, in merito ai nuovi e orribili provvedimenti da perpetrare a danno dell’incolpevole e impotente popolazione ridotta a essere dissidente, no, vulnerabile e resiliente.

Mentre un uomo, un revenant, un tale Falotico che “non vale niente”, ecco che diventa John Cusack di Mezzanotte nel giardino del bene e del male, trasformandosi nel mitico Sam Rockwell di Richard Jewell.

Egli è Steve, Steve Everett di Fino a prova contraria. Vuole vedervi sempre chiaro. Poiché, a mo’ di monco di Per qualche dollaro in più, non gli torna(va)no i conti…

Sì, finita l’era Conte, Il Falò deve far di conto. Spera anche che, con la sua lei, la quale abita in un’altra regione, possa presto consumare nuovamente vari coiti. Vediamo… uhm, tale Ricciardi deve essere molto ricco per fare lo stronzo e il figlio di put… none. Draghi è proprio un drago, come no, nell’aver rivoluzionato così tanto il governo da aver conservato non l’ordine sociale, bensì aver espresso la sua fiducia ai soliti noti di queste retrive, indelebili, cattive e impresentabili tradizioni.

Ci fu un uomo, un uomo smarritosi nella sua lunga notte da Mystic River, capace di recitare per 4h e 56 min. un audiolibro ove, alla pari di Eli Wallach de Il buono, il brutto, il cattivo, le spara grosse.

In tale Bologna insanguinata, tale “poveretto” accennò anche a Marco Dimitri. Capo dei Bambini di Satana, morto lo scorso e assai recente 13 Febbraio. Finalmente. Aveva rotto i cog… ni.

Poiché tale Falò adora La nona porta di Polanski.

Insomma, se credete al compianto (da chi?) Charles Manson, sareste capaci di massacri ignobili e di un esecrabile, immondo eccidio da Cielo Drive solo perché Rosemary’s Baby vi urtò non poco. Figli d’un demone Giuda!

Personalmente, adoro Walt Kowalski di Gran Torino, uno con le palle in mezzo a una società omertosa e collusa ai bullismi porci.

Ricordiamo inoltre a vossignoria vanagloriosa e lercia fino al midollo che, da qualche giorno, su Netflix essa può commuoversi, perlomeno una volta nella sua esistenza misera e sporca, dinanzi a Million Dollar Baby. Capolavoro assoluto! Non si discute. Chi lo discusse o lo discuterà, con me se la vedrà. Gli consiglio di vederlo oppure rivederlo, altrimenti sarà rivedibile.

Frankie non è mai più tornato. Non ha lasciato neanche un messaggio. Nessuno ha mai saputo che fine abbia fatto. Ho sperato che fosse venuto a cercare te. A chiederti per l’ennesima volta di perdonarlo… ma forse non c’era rimasto più niente nel suo cuore. Spero solo che abbia trovato un posto ove vivere in pace. Un posto in mezzo ai cedri e alle querce. Sperduto tra il nulla e l’addio. Ma forse è soltanto un’illusione. Ovunque si trovi adesso, ho pensato che fosse giusto farti sapere chi era veramente tuo padre.

Detto questo, spero di poter vedere Cry Macho al cinema come dio comanda e quanto prima.

Spero anche che Martin Scorsese si dia una mossa a girare Killers of the Flower Moon con Leo DiCaprio e Bob De Niro.

Sennò, mi gireranno.

Ricordate: un Falò incazzato è uno spettacolo che vale il prezzo del biglietto.

Comunque, non spargete la voce. La figlia di Eastwood, Alison, è gnocca.

Devo, infine ma non sfinito, dirvi la verità.

Pensai di essere debole e indifeso come uno dei McFly.

Purtroppo, sapete da dove viene il detto: non fare l’indiano? Da Qualcuno volò sul nido del cuculo.

In periodi da manicomio, ci vuole un tizio davvero forte. Capace di sollevare un macigno.

Ogni infermiera alla Louise Fletcher comincia a piangere. Non è colpa mia se io sono io e voi no.

Parola del Signore e non delle sceme signorine, signorotti e signorone di questo stivalone di porcelloni chiacchieroni.

Vado adesso a fumare un sigarone, poi mangerò un piatto di spaghetti western alla Sergio Leone, no, un po’ di maccheroni, miei bambagioni.

Salutatemi vostra madre. Lei gestisce il bordello. Lei è la matrona.

Chi è il padrone di questo cesso?

Un Falò nella notte, un ghost che ha, come dicono a Bologna, la cartola.

 

di Stefano Falotico

 

sean penn mystic river

BACK TO THE FUTURE III, Michael J. Fox, 1990.

BACK TO THE FUTURE III, Michael J. Fox, 1990.

polanski rosemary babycuculo nicholson indiano

 

stefano falotico

In tempi di Draghi, ci vuole il Drugo per ripristinare il mondo a Cinema, fumetti e anime purissimi/e da Ken il guerriero pulitissimo


05 Feb

lebowski bridges

Sì, a Bologna, quando una persona è prodigiosa, gli si dice: , ma lui lì è un drago.

Di mio, so che il vicino di casa di mia nonna, nella sua casa oramai abbandonata a sé stessa, ubicata in una zona brulla e remota dell’entroterra d’un paesino in provincia di Matera, di cognome faceva Dragonetti. Uomo forse non angioletto eppur carismatico dal fascino meridionale come un Al Pacino nostrano della Lucania con tanto di Amaro Averna, il gusto pieno della vita della moglie che si divertiva con gli amanti più calorosi di una vodka ad altissima temperatura, zuccherandoli dall’essere cassaintegrati mentre il Dragonetti, incassando altre botte al fegato, amaramente cantava con Domenico Modugno, forse oggi coi Negramaro. Ecco, in questi tempi bui ove nemmeno Rust Cohle/Matthew McConaughey riesce a sperare nella luce contro le tenebre, necessitiamo di una nuova stella di Hollywood? No, di una star dell’Orsa Maggiore a mo’ di Ken il guerriero. Epicamente “siglato” da Claudio Maioli. Uomo che, alla pari di Cristina D’Avena in versione virile su voce da Kickboxer à la Vandamme canoro, energizzò le nostre infanzie pronte a slanciarsi, dopo una torbida pubertà, in un’adolescenza che sognammo foriera di vitalità e godimenti lontani da vetusti schemi della “didattica a distanza” figlia d’adulti tromboneschi e oramai, da tempo immemorabile, spenti e depressi. Gente, invero, trombata e secondo me anche poco trombante, insomma, arrogante e impotente. Gente che, evidentemente delusa anzitempo, s’arrogò il diritto di volerci intenerire e incenerire al fine che, di rughe precoci e di panze piene veramente atroci, passassimo il tempo a giudicare come Mara Maionchi. Assoggettandoci al loro XFactor atto a far sì che ci accor(p)assimo ai loro deperiti corpi, cuori e cori marci e putridi. Sì, esigo la giusta recensione, no, la regressione alla Ferdydurke. Opera letteraria davvero capolavoro di Witold Marian Gombrowicz. Sì, in un mondo imbarbarito ove la gente invidia, a mo’ di Iago, Mario Balotelli perché non è Otello ma stette con una di grosse t… te, ovvero Barbara Francesca Ovieni, la quale gli diceva… Mario non essere amletico, o vieni oppure andrò con Riccardo III che è storpio ma ha voglia e infatti urla… un cavallo, il mio regno per un cavallo e per una donna come Barbara, una cavalla che sa le gambe accavallare, ecco, io scazzai tutto e, nelle rughe, no, righe venute prima di Mario, non poco cazzeggiai. Ci vorrebbe Renato Pozzetto di Da grande per rivedere la vita con purezza totale, senza nemmeno scoglionarci con atti impuri. Ora, secondo Federico Frusciante, famoso critico YouTuber, David Bowie fu una put… na di bassissimo bordo mentre i Queen lo furono come Theresa Russell di Whore.

Secondo le grida popolari da arrotini e da personaggi circensi, da cretini, da venditori di castronerie da pere cotte, sì, da peracottari e, un tanto al chilo, qualunquisti imbonitori da mercato ortofrutticolo, emesse con sfacciataggine da Oscar da tali tuttologi fantomatici del web, Brian May non fu un chitarrista mentre i sedicenni del Conservatorio avrebbero un’estensione vocale maggiore rispetto a quella di Freddie Mercury. Queste idiozie fanno più paura di Freddy Krueger. Secondo me, questa gente è come Gene Hackman de Gli spietati. Quello sceriffo, nel suo rione, dettò legge. Propinando maieutica e “cultura” cinematografico-musicale ma non entrando però mai realmente in azione a mo’ di Amleto che perennemente delira imperterrito, non sempre a torto comunque, teorizza complotti su Netflix e scambia Clive Owen per Owen Wilson. Ah, sono comunisti così come Mario Brega di Un sacco bello, si capisce, incorruttibili mentre chiedono ed elemosinano soldi per recensioni da capitalisti deplorevoli. Ecco allora che qualcuno s’identifica in Gian Maria Volonté. Io credo di essere Marco van Basten. Cioè il centravanti più forte di sempre a cui spezzarono le gambe semplicemente perché quando scendeva in campo distruggeva chiunque. Ah no? Ecco, io non sono un uomo normale. È risaputo. Infatti, colpi come quelli di Mario, no, Marco, peraltro immarcabile, li possono eseguire tre persone, vale a dire Uma Thurman di Kill Bill vol. 2, Ken il guerriero e una persona su cui sarebbe stato meglio non comportarsi come i David Carradine di turno. Sì, i miei sono sfrontati affronti da William Munny, il revenant per eccellenza. Silenzio adesso, parla il Maestro. Se non vi sta bene, chiedetemi chi sia e come sarà Cry Macho e ve lo dirò dopo averlo visto. Ah ah.

di Stefano Falotico

Genius-Pop

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