Sì, mi son goduto questa serie di Netflix, ma qualcosa, qualcosa di angosciante ha tormentato le mie notti. E son stati risvegli impregnati di vero Abyss.
La bella attrice di Scarface e tanti altri film di successo, la Lady Marian del Robin Hood con Costner, ha fatto capolino in tutto il suo “splendore”. Sì, scopro che non è neppure tanto vecchia, classe 1958, ma il tempo l’ha usu(r)pata, logorata, asfissiata in una dimensione scheletrica degna di una controfigura horror. Le rughe sono marcatissime, il viso che un tempo era dolcemente affusolato è ora spaventosamente spigoloso, gli zigomi escono dalle “orbite” di una spaventapasseri vivente, lei, che fu anche una discreta passera.
Eh sì, il tempo infiacchisce, rende anchilosati gli arti ma non su tutti ha lo stesso effetto. Alcuni, che erano cicciotelli da giovani, col tempo, schiacciati da stress quotidiani, dimagriscono tanto da “sparire” nel vento, mentre altri, atletici e virgulti quand’avevano vent’anni, a cinquant’anni esibiscono panze clamorose degne di un italoamericano di bocca buona nelle più “saporite” trattorie di Little Italy, ove deglutisce le sue amarezze esistenziali nel trangugiare spaghetti fumanti allo scoglio, scialacquandosi in noie che osservano il fiume Hudson dalle scogliere bianche del suo essere anche incanutito in modo proporzionalmente “adiposo” alle sue alopeciche pelate. Sì, la sera assieme alla moglie obesa pelano i pelati, piangendo lacrime amare nello sbucciar la cipolla di ricordi a base di corna e tradimenti inflitti al “miglior” amico, “colpevole” di aver guardato la loro figlia in modo troppo “mafioso”.
Mastrantonio, un nome che mai mi è stato nuovo. Nel paese natio dei miei genitori, credo ci fosse uno che portava questo cognome. Ah no, mi sbaglio ora che rammento con più esattezza, si chiamava come Valerio, Mastandrea. Ma pare non fosse andato al Costanzo Show per farsi assumere dal “cinema” italiano. Penso che faccia il fornaio e sia un Casanova che “inforna” la sua “focaccia” in tante stuf(at)e, con stantuffate “crescenti” come il lievito di birra.
Di mio, posso dire che il mio fisico è molto “elastico”, ci sono giorni che sono Jim Belushi de La ruota delle meraviglie, in altri sono Keanu Reeves di Matrix. Ma l’importante è che stasera ho mangiato la pizza, dando il mio salame piccante a una donna di nome Margherita.
Su questa stronzata, vi lascio in compagnia della Mastrantonio di oggi. Ah ah.
di Stefano Falotico