Andai tempo fa sulla bacheca di una tizia che avevo fra i contatti.
La taggai, forse “gliela toccai”, una toccat(in)a, s’, scrivendole un “Grazie bella topolina per la scopatona di ieri sera, è stata una scopata che merita la condivisione”, naturalmente non ci fu nulla fra me lei ma era per sputtanarla perché mi stava sul cazzo pur non essendo stato il mio cazzo in lei che (non) ci stette.
Ora, taggare troppo è però sbagliato.
La gente ha perso la testa con Facebook. A scopo provocatorio, amici (mal)fidati, usando il tag a mo’ di sputtanamento, ti insozzano la bacheca di calunnie, ridendo poi sadicamente sotto i baffi. Un mio contatto, di poco tatto, scrisse falsissimamente che, la sera prima, mi ero fatto una canna e poi ero andato con varie troie, dopo essermi ubriacato. Al momento, costui è ancora sotto farmaci e ricoverato in una clinica psichiatrica per malati dei cazzi altrui.
Gli (s)piace?