Posts Tagged ‘Christopher Nolan’

Guida per riconoscere il tuo “Santo” (in Paradiso), cioè il ritorno del Cavaliere oscuro che l’ignoranza oscurò, salvo esserne salvata


26 Aug

Ho sempre incarnato l’eleganza, e ciò è un (di)letto che trangugia il profumo, carezzando le donne con “equivoca” sfacciataggine, “falciante” da equino(zio). Sì, le ragazze che raccolgon la margherita con me rifioriscon in Primavera.

Ode a noi, uomini che imbruniamo nella Notte, fra polli arrosto che se “la” ridono, inconsapevoli della realtà agghiacciante in cui saran spezzati senza (con)doni e senza più Condom, a filo spinato e d’“erba”, sempre più (de)crescente di “Crescina” che smalterà l’alopecia androgenetica di “menopause” mentali sempre più “propedeutiche” per smarrir il pel(vico) che fu(ma), ora spelacchiati come capre che non furon educate al servigio del mio gregge ché, pastore di questa vostra valle di lagrime, consolerò le più belle da bellicoso “montone” e mi sdraierò poi montato dalla “lana” calda d’una sopra all’altra per una “tessitura” con tanto di “stiratura” e sempre più duro, alternando il fiato di trombe “incanalato” nella (corna)musa al “muso” di “pecorine”, con piroettante “cavalluccia” che un po’ ciuccia e un po’ sta a cuccia.

Sì, se Ian McEwan scrisse “Chesil Beach”, storia di due “amori” alle prime “armi”, non vedo perché Io, l’Altissimo Signore, non posso scrivere la sceneggiatura della mia vita, dal titolo “lunghissimo” e furbesco: “Sulla spiaggia astratta c’è il gatto che raccatta i ratti e li getta nel mare delle loro idiozie, ove affogheranno senza fighe ma con foga precipiteranno, da lì, sin nelle fogne, in cui saran poi spurgati dal purgante del mio It da Stephen King, essendo io Stefan’ il Re(galo) alle loro coscienze, che poco gradiranno e non più s’aggraderanno in codici militareschi da chi gradì ribaltar la mia gerarchia quanto, invece, nelle cosce delle loro mogli sarò milizia delle liquirizie”.

Sì, Batman è a voi, prendete carta e penna e leggete la sua biografia. Appurerete, con tanto di “diagnosi”, che Christian Bale è un sedicente mio imitatore, l’unico vigilante mascherato è il Falotico.

Mi scambiaron per Peter Parker, invece il mio “muscolo” avrebbe dovuto metterli in guardia. Perché, “motorizzato”, picchia e “suona” il cattivone, gli ruba il suo “culo” e se lo fotte nella “caverna”, “dandolo” in pasto a un cagnaccio e poi “intrattenendosi” con Catwoman, quella “purissima” e non la Hathaway, ancora troppo “insaponata”.

Sì, parlo della suprema, fottuta Michelle Pfeiffer, attrice “mobile” che, “scodinzolandola”, attizzava il Bat-tito in mezzo alle mie gambe.

Cardiaco, un infarto o qualcosa di non identificato che “schizzò” per Gotham City, ove la mia “vivacità seminale” seminò il panico fra chi sbiancò, stupefatto che ci fosse stato, finalmente, un pipistrellone che “lo” mise lì a tutti.

Sgommando da scarface.

Un fottuto figlio di puttana? No, un puritano che salva Iris dalla strada, e poi s’“angelica” nella biondona…

 

Firmato il Genius

(Stefano Falotico)

  1. Taxi Driver (1976)
  2. Batman. Il ritorno (1992)
  3. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
  4. Scarface (1983)

“The Dark Knight Rises”, i pareri della redazione di “Best Movie”


22 Aug

Ieri, c’è stata l’anteprima italiana, a cui dedicheremo un ampio “servizio”.

Oggi, impazzano infatti le opinioni, fra (s)contenti, delusi ed entusiasti.

L’oramai celebre rivista “Best Movie” consulta i suoi redattori che “scribacchiano” così tra favorevoli, contrari e “astenuti”.

Il parere di DEMIS BISCARO
Dopo il caos etico di Batman Begins e quello esistenziale de Il cavaliere oscuro, è il caos sociale il fulcro di un film sui massimi sistemi, possente nella struttura ma fragile nelle minuterie, che rilegge la crisi economica attuale con un portato di ambiguità e smarrimento che lascia senza fiato.
Bane è il Pifferaio Magico del Nulla, gli ultimi lo seguono ma sarà un ricco (sul lastrico?) a salvarli.
Chiunque può essere Batman ma pochi hanno la fortuna di essere Wayne.
Batman vince l’ultima battaglia ma perde la guerra: le regole sono catene.
Ra’s al Ghul, Joker e Bane sorridono nell’ombra.

Il parere di FRANCESCA CREMONESI
Ci siamo seduti sulla poltrona del cinema un po’ titubanti, non sapendo se alla fine anche questa volta Christopher Nolan ci avrebbe lasciato andare via dalla sala emozionati ed estasiati o se il finale che tutti stavamo aspettando si sarebbe rivelato non all’altezza dei due film precedenti. Certo, non è Il cavaliere oscuro, la costruzione narrativa non è esente da imperfezioni e sbavature, ma questo ultimo atto è stato capace comunque di emozionare, grazie anche a una stupenda interpretazione di Christian Bale. Bane non è Joker, non ha il suo carisma, ma si rivela comunque un cattivo degno di nota.  Unica grande pecca, il doppiaggio italiano, che soprattutto per il personaggio di Bane, non riesce a conferire all’interpretazione di Tom Hardy tutto quello che si meritava.

Il parere di GABRIELE FERRARI
Gran bel film, in cui le cose buone fanno dimenticare i (molti) difetti. Concentrati soprattutto in un primo tempo un po’ pasticciato e troppo frammentario, nel quale si rischia di perdersi se non si ha ben presente ogni dettaglio dei due film precedenti. Poi il villain scopre le carte e il film si lancia in un climax lunghissimo e mozzafiato. Villain che, pur non essendo indimenticabile come Joker, ruba comunque la scena a gran parte degli altri personaggi, buoni e cattivi; a parte forse la straordinaria Selina Kyle di Anne Hathaway, probabilmente la vera sorpresa del film.

Il parere di FABIO GUAGLIONE
Io ho creduto in Christopher Nolan. Non è facile riassumere la complessità di questo film e di questa saga Nolaniana.
Ultimi 5 minuti PERFETTI, che costituiscono un degno epilogo della trilogia per quanto riguarda il personaggio di Bruce Wayne. Ma il problema sta proprio lì, la prima emozione/sensazione di coinvolgimento l’ho provata a 5 minuti dalla fine. Il film non mi ha mai preso, vuoi per un’eccessiva architettura sovraccaricata (ed eccessivamente esposta nella sue ingenuità), vuoi perchè non c’è niente (né un’immagine iconica, né la costruzione di una scena, né un singolo dialogo) che rimanga mai impresso, vuoi perché il gioco di Nolan il Prestigiatore riuscito benissimo in Dark Knight (che sulla carta soffriva di difetti analoghi, anche se il bello è che se ne sono accorti in pochi) qui non è riuscito, vuoi perché la mia sospensione dell’incredulità è stata minata troppe, troppe volte. Troppe piccole cazzate e forzature narrative che mi facevano uscire dal racconto ogni dieci minuti (ce ne sono a DECINE), troppi punti importanti buttati lì velocemente e alla rinfusa, e anche qualche grande sciocchezza su cui la mia mente non è riuscita a soprassedere: ovvero il doppio piano del cattivo. Che è (SPOILER): “prima facciamo una rivoluzione a gotham e diamo un nuovo ordine ai cittadini e poi facciamo esplodere UNA BOMBA ATOMICA” (FINE SPOILER)… Ma perché? Che senso ha? Diciamocelo, nessuno. Ma veramente nessuno. Insomma, troppe cose buttate sul tavolo, ma nessuna che va a fondo. Anche il tema di “occupy wall street”, della crisi finanziaria, della rivolta delle classi povere è veramente sfiorato. Di conseguenza, Bane, che poteva davvero essere un fottuto Anti-eroe, uno dei personaggi più belli e controversi del cinema contemporaneo, è un personaggino abbastanza bidimensionale, che dà veramente poco al film. E più il film vuole prendersi sul serio, più espone il fianco a queste critiche.
Ulteriore punto debole: Batman in sé e per sé non mi ha mai colpito. È come se non ci fosse, anche quando c’è. E questo per me è l’ultimo passo di un’escalation iniziata in Dark Knight, dove il Joker e Due Facce sono MOLTO più interessanti di un Batman che compare a intermittenza, lontano dalle epiche gesta del primo film.
In Dark Knight Rises non ci sono trovate di regia (pessimi come sempre i modi in cui sono gestiti i combattimenti corpo a corpo, difetto mai migliorato da Nolan neanche con una seconda unità di regia dedita ai combattimenti) che ho anche trovato piena di sbavature, così come il montaggio (siamo lontani dalla qualità sinfonica di Batman Begins e Dark Knight). Musiche ripetitive e anonime, soprattutto se paragonate agli altri due capitoli della saga (e sono profondamente convinto che James Newton Howard era il vero genietto che è stato sbattuto fuori a favore della predominanza di Zimmer, altrimenti certi lampi compositivi ed emozionali del primo Batman non si spiegano, in confronto ai pessimi Synth ripetitivi e cori campionati male di questo TDR).
Insomma, ringrazio Nolan per Batman Begins, un vero capolavoro in quanto approccio al genere ed esecuzione, mix tra necessità di studio hollywoodiano e film d’autore. Dark Knight è un film con dei difetti molto profondi ma con delle vette talmente alte da fartele dimenticare. Questo ultimo per me è un film normale, normalissimo, a tratti esplicitamente goffo, con un finale clamoroso che chiude nel migliore dei modi un viaggio iniziato anni fa. Ovvio che tutti noi stiamo sottovalutando la difficoltà di creare un terzo capitolo, ma quando diventiamo spettatori, automaticamente siamo esigenti punto e basta senza porci troppi problemi, spietati. Possiamo permetterci di esserlo, perché alla fine “sono solo film”. Io ho amato i film di Nolan. Ha mostrato un nuovo modo di creare lo storytelling, un nuovo approccio stilistico. Ha raccontato alcune storie meravigliose. Ma mi piace essere sincero, senza osannare per partito preso. Questo film poteva essere meglio? Decisamente sì. Ma non me la sento di condannare nessuno. Comunque è un prodotto importante e, a modo suo, interessante, come tutto ciò che è prodotto da Nolan. Sono stato solo così severo perché Memento, Batman Begins e The Prestige sono per me dei prodotti talmente alti da far esigere al pubblico una certa continuità. Quando questa non arriva, le aspettative vengono tradite. Ma questo tradimento non mi ha fatto così male, non lo so perché. Forse perché alla fine sono contento della nuova vita di Padron Bruce.

Il parere di EMILIA IULIANO
Epico e immenso (forse anche troppo), con qualche caduta di stile che si perdona grazie alla maestosa e spettacolare messa in scena, narrativamente complessa, visivamente potente eppure molto calibrata (anche nel giusto dosaggio di effetti speciali). Ma soprattutto dall’obiettivo numero uno portato a termine: mettere a nudo il supereroe, mostrarci la sua caduta, la sua faticosa rinascita, la sua umanità e il suo smarrimento… attraverso la perdita degli affetti, della fiducia, dei sogni. Attraverso la paura della morte. Facendo del supereroe, l’eroe classico.
L’immaginifica visione di Nolan, che chiude degnamente la sua trilogia dark di Batman, ci catapulta quindi in una Gotham City dalla forte impronta newyorkese, intimamente connessa alle tensioni dell’attuale crisi economica e alla decadenza morale del mondo odierno, che allo stesso tempo si fa simbolo archetipico dell’eterna lotta tra bene e il male, della sete di vendetta e della ribellione degli oppressi, affondando le sue radici nella tragedia greca e shakespeariana.
Tutti i personaggi hanno un preciso peso specifico. Per ognuno di loro il futuro, anche quello cinematografico, è già delineato. Il pupillo del regista, Joseph Gordon-Levitt, nei panni del poliziotto-sognatore-senza macchia Blake riesce addirittura a rubare la scena al mentore Batman di Christian Bale. Peccato, invece, per l’affascinante Selina di Anne Hathaway: la sua ladra funziona meglio da sola che in coppia con il Cavaliere Oscuro e la relazione tra i due è sviscerata in maniera troppo superficiale per risultare credibile.
Il capolavoro atteso e sperato purtroppo, però, non si compie.
L’aspirazione scivola in grossolani – seppur marginali – errori e/o ingenuità di script e cede – in questo caso, imperdonabilmente – il fianco a scambi di battute “alla Vendicatori” estranee all’atmosfera ricercata. In questi passaggi il pathos si sgretola, spiazza lo spettatore, che fatica a trattenere dentro di sé quel mood drammatico che avrebbe potuto rendere davvero eterna la trilogia.

Il parere di SILVIA URBAN

Batman è morto. Batman è vivo. Batman è soprattutto alla resa dei conti, così come lo è Christopher Nolan. E il “peso” di questa responsabilità si sente tutto. «Non devi più niente a queste persone, hai già dato tutto» dice Catwoman al Cavaliere oscuro. Ed è come se quelle parole fossero rivolte anche all’artefice di questa trilogia, che con i primi due capitoli ha saputo creare un universo unico, lontano dai soliti cinecomic. L’ambizione è la stessa anche nel terzo e ultimo episodio, naturalmente, ma laddove Nolan si prende troppo sul serio finisce per inciampare e cadere.
Intendiamoci, Il cavaliere oscuro – Il ritorno tutto sommato funziona e scorre via bene (nonostante le abbondanti due ore e mezza), la messa in scena è sontuosa, le sequenze d’azione serratissime, alcune battute geniali e taglienti. Ma è impossibile non riconoscerne i difetti, non rimanere interdetti davanti alle incongruenze della sceneggiatura (va bene la sospensione dell’incredulità, ma c’è sempre un limite), agli improvvisi cambi di registro, alla repentina evoluzione delle relazioni tra i protagonisti o al senso di alcuni personaggi, all’eccessivo sottotesto.
Nolan ha cercato di puntare alla stessa levatura dei due precedenti capitoli, ponendo ancora una distanza tra il suo film e gli altri cinecomic. Ma al contempo ha contaminato il Cavaliere oscuro – Il ritorno di quell’ironia che è proprio tipica dei cinecomic. Cortocircuiti che forse solo una seconda visione potrà chiarire, o anche solo aiutare ad accettare. Io tornerò a vederlo una seconda volta. Voi, comunque, almeno una volta andate. È pur sempre Batman. È pur sempre Christopher Nolan.

Christian Bale è meno atletico del vero Batman


20 Aug

Qui, potete ammirare Falotico, cioè io, quando si “addome-stica”.

Eh sì.  Costui, il Falotico che tutto il Mondo conosce, è Uomo che fa un baffo a quel flaccidone di Christian Bale. Egli, “addominalizzando”, animalizza se stesso al fin di protendere per un’anima migliore che salverà l’umanità dallo sfacelo. Il suo respiro ansima nella Notte, in senso (a)lato.

 

Christopher Nolan, unbearably savage


21 Jul

 

A 24 ore di distanza dalla strage di Denver, Christopher Nolan in persona, esprime il suo lancinante cordoglio.

A nome del cast e della troupe del Cavaliere Oscuro – il Ritorno, vorrei esprimere il nostro più profondo dispiacere per l’insensata tragedia che ha colpito l’intera comunità di Aurora.

Non so nulla delle vittime, se non che si trovavano in quel cinema per vedere un film. Credo che i film siano una gelle grandi forme d’arte americane e che l’esperienza condivisa di vedere una storia svilupparsi sullo schermo sia un passatempo importante e gioioso.

Il cinema è la mia casa, e l’idea che qualcuno violi quel luogo innocente e ricco di speranza in maniera così profondamente selvaggia è devastante.

Nulla di ciò che potremmo dire potrebbe esprimere adeguatamente i nostri sentimenti nei confronti delle vittime innocenti di questo gravissimo crimine, ma i nostri pensieri sono con loro e con le loro famiglie.

 

Speaking on behalf of the cast and crew of The Dark Knight Rises, I would like to express our profound sorrow at the senseless tragedy that has befallen the entire Aurora community. I would not presume to  know anything about the victims of the shooting but that they were there last night to watch a movie. I believe movies are one of the great American art forms and the shared experience of watching a story unfold on screen is an important and joyful pastime. The movie theatre is my home, and the idea that someone would violate that innocent and hopeful place in such an unbearably savage way is devastating to me. Nothing any of us can say could ever adequately express our feelings for the innocent victims of this appalling crime, but our thoughts are with them and their families.

Ogni Batman ha i suoi sacrosanti disturbi di personalità


15 Jul

Che Batman sia pazzo è risaputo.
Da cui la mia discendenza ascendente nel Cielo ove volo, con il culo di Anne Hathaway che “ammicca” perché “pipistrelleggi” di “nera” abrasione a “imbiancarla” nella Notte.

 

Ora, siamo già invasi dalla Batman mania, ci sta travolgendo, inutile provare a fermarla, s’insinua nella Luna “licantropica” e ci sveglia proprio quando tastiamo la Donna a noi più “consenziente”.

 

Oramai, siamo “sotto assedio”, bombardati da Tv spot e anteprime succosissime.

A starci dietro, s’impazzisce davvero. Circa un “migliaio” di trailer e preview, tanto che sappiamo tutto di questo Nolan “definitivo”, prima ancora che esca negli States.

 

Ridurrò la selezione a tre filmati pubblicitari, più un esclusivo “behind the scenes“, di ben 13, dico tredici, minuti.

Sparatevele!

 

 

 

 

(Stefano Falotico)

Il mio video Super Neo, sì, Matrix deniriano, sul Batman di Nolan, guardatelo


12 Jul

 

Eccomi, care coccodè, e voi pulitevi nel bidet!

Dopo innumerevoli salvataggi e fallimentar “riempire” il “vuoto” senza una donna alla “Zucchero“, ne ho montata qualcuna, dolcificandola, e ora vi offro questo montaggio “dolcetto” e un po’ Halloween alla Max Cady, firmato “ne(r)o” su Torino, del mio “impersonificarmi”, e ficcar talor anche di buon’ora, nel Cavaliere Oscuro.

No, Napoleone non è morto, o forse sì, io, dopo il mio “autoesilio” senza l'”isola” di Elena di Troia, son tornato, “cagacazzi” miei. E ora son “amari”, per tutti.

Vi avevo promesso una clip su Batman, e io sono il Jack Nicholson di The Pledge, ma con l’acume di William Petersen manhunter, psicopatici fottutissimi!
Lo sciroccato che volle “pedofilizzarmi”, avrà meno gatte da “pelare”, la mia patata da sbucciare, e il mio pipistrello gli rastrellerà, in pancia, un altro bel “libricino”, come da leg(g)enda.

 

 

All’imbecille che mi dà la caccia da una vita, perché considera il mio genio una “malattia mentale”, consigliamo questo tribunale scorsesiano.
Ce l’ha centomila euro nelle sue “palle?”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Cape Fear. Il promontorio della paura (1991)
  2. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
  3.  Taxi Driver (1976)
  4.  Halloween. La notte delle streghe (1978)
  5.  Halloween. The Beginning (2007)
  6.  La casa dei 1000 corpi (2003)

 

Incupendoli nella mia folgore!


09 Jul

 

“Odo” un lupo che s’è appostato sotto casa mia e sta apparecchiando la “cena”

A volte, lungo la strada, si ha a che fare con persone irrispettose che, dopo aver mangiato a sbafo nelle anime altrui, con impertinentissime ferocie t’assalgono per lederti nell’orgoglio più intimo nello “sventolarti” come bandiera sbiadita da tutti i tuoi variopinti valori.

Arroganti, “cresciuti” nell’egoismo più ruffiano, nel “baciamano” cortesissimo che s’ingrazia verginelle pubescenti per “ludibrii” che ne assaggian, sadisticamente, le loro grazie al fin di gustar la loro stessa insaziabile vita già morta, di macellazioni, abomini , ricatti con cui “indeboliscono” lo “spa(u)rito” debole per sfiancarne l’intrepido gemito che, ancor, focoso batte.

Un “debole” che riemerse , abissalmente, dalle profondità, e ora sguaina la sua sciabola imporporata nel sangue di chi ne “dilaniò” ogni metafisica, “scuoiandolo” di carnali brame.

Ah, non mi sbranarono con “cura”, e ora rintoccan i passi di un’ombra che, divampante, stritola il toro per le corna, e di diabolica furbizia ne “malizierà” ogni illecita irriverenza.

Perché c’è solo d’aspettare, pazienti, calmissimi, e una forza d’urto d’impatto terrificante deflagrerà nei corpi di chi “martoriò” l’aroma e ne “seviziò” gli amori, per indurli nei loro peccaminosi oltraggi impudici a un pudore che li “sverginerà” dalle crudeli mosse azzardate, e infliggerà una punizione indimenticabile a penetrarli dentro e ad attender, “pacato”, e poi di rabbia placatissima, che si placheranno in uno strazio dal “languor” al profumo mio di loro sangue aspirato mentre espireranno senza clemenza , pietosamente imploranti nell’urlante uccidersi dello stesso “supplizio” che tesero con “strategica”, ingenua presunzione.

E il calvario del loro Inferno piangerà le colpe inestirpabili del loro imperdonabile e sciagurato “delitto”.
Come un’esplosione eterna della loro buia Notte.

Buongiorno Luce!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
  2.  Nightmare – Dal profondo della notte (1984)
  3.  Ronin (1998)“Inquadrato” così:

“The Dark Knight Rises”, la preview della soundtrack


14 Jun

 

Siete già solleticati? Non riuscite più ad aspettare il film evento dell’anno?

Qual è? Lo sanno tutti, prima di Tarantino, viene, verrà e “volerà” Nolan.

 

E, Batman-news.com ci dà un’anticipazione “oscurissima” della colonna sonora di Hans Zimmer, tenebrosamente seducente.

 

(Stefano Falotico)

“The Dark Knight Rises”, il Poster definitivo


22 May

 

Non c’è neanche bisogno di chiedere di che film sto parlando, vero?

Del pipistrello nostro più amato.

E atteso.

 

 

(Stefano Falotico)

“The Dark Knight Rises”, l'”ultimo” Trailer(one)


01 May

 

Ultimo, definitivo trailer del cavaliere oscuro, definitiva conclusione della saga di Nolan & Batman?

 

(Stefano Falotico)

 

 

 

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