Posts Tagged ‘Christian Bale’

The New 90-Second TV Spot for Exodus: Gods and Kings


28 Nov

Exodus, Trailer, considerazioni a freddo, il mio giudizio è freddissimo


10 Jul

di Stefano Falotico

 

Il trailer del nuovo film di Ridley Scott, Exodus, con Christian Bale nei panni di Mosè, fa schifo, è una sagra pacchiana del kitsch e della solita abusata computer graphic, presenta un Bale impresentabile mai così fuori parte, almeno a giudicare dal ghigno inespressivo che tira fuori in queste prime immagini in movimento. Come dico io, è blasfemia voler rifare I dieci comandamenti. De Mille sapeva eccome girare un film biblico come Dio comanda(va). Questo Exodus, invece, è già uno scult esagerato. Più che appunto da(lla) Bibbia, mi par un film in bilico e da babbioni. Il mio lunghissimo, undicesimo comand(ament)o è: mai credere che Ridley Scott sia un grande, mio uomo, sì, avrai un solo film di Ridley che mai puoi né potrai contestargli, Blade Runner. Gli altri film di Ridley tu puoi invece discutere, eccome. Santifica I duellanti Alien ma sul resto puoi anche stroncare a tambur battente. Non ti giudicherò!

Asfaltate Ridley Scott. La deve finire di girare questi semi-peplum di sandali e bighe. Si tenesse la sua Gian(n)ina Facio, che è ancora una gran figa e lasciasse stare i santi(ni).
Stendiamo un velo pietoso, infine, oltre a inondarlo di Mar Rosso, su Joel Edgerton che fa la parte che fu del grandissimo Yul Brinner.
Non basta pelarsi il capo per esser bravo, caro Joel. Saresti stato più credibile nei panni del profeta Gioele.

Invece, come faraone, da me lei beccherà solo una faraona mangiata alla faccia sua! Ah ah! Sì, uccido questi filmoni pomposi da becchino! Da me, solo pal(at)e!

Italian Psyco dei Dvd, vedi il capolavoro, non toccarlo, e poi muori


05 Jun

 

di Stefano Falotico

In una società sporca, il vero uomo è il maniaco dei Dvd sacri, “intoccabili”

Sì, credo che siete quasi tutti marci. Marciate ma secondo me siete già marciti. Meglio il martire, cioè me. Un uomo alien(at)o, che proviene da Marte per combattere la società dei vostri “gradi(ni)” militari con fantasia senza esclusione di colpi marziali. Altro che Altare della Patria. Er(et)to a sbottonarvi le patte, miei puttanieri.

E poi lo so… vi celate nel buonismo ma siete malvagi. Finitela col metter foto in cui ciucciate la Nutella, leccaculo che non siete altro, voi altri. Di mio, ho da badare alle vostre badanti che voglion rubarmi la banana, sventolandosela fra le gambe come una bandana. Sì, sono un topo che ha le sue zoccole da pelare. Che bandite. Mettiamole al bando? No, a novanta, ma che lavino come si scopa fin all’ultimo pelo. Io dom(in)o a mio com(m)mando! E non corrodano il mio roditore. Io sono erudito, evviva le mie pulite dita! E t’addito! Sbucciassero le patate! Che (ci)polle. Che cazzo piangono? Volevano i cazzi? E si beccassero gli amari. Io vado al mare! A mostrar le lor inchiappettate! Basta, schiappone. E tu, chiatta, con chi chatti? Sei solo una vecchia ciabatta! Pigliati la scarpetta! Fa sughino. Succhia! Dev’essere bianco, anche se lo vorresti far… negro. Accontentati di questo e non rompermelo. Non mordere, affamata!

Sì, sono un maniaco… dell’igiene, e finirete tutti in qualche centro mentale, miei malati. Io v’educo a base di lavande gastriche su strappamento dei coglioni che alle donnette vostre sfoderate di “cosce”. Evviva l’azione centrifuga. Io plano sulla società a mo’ di elicottero e, di leva cambiante i vostri connotati, alzo la leva e di cloche non vi offro nessun’altra chance, cotonando le vostre teste bacate sempre coi contanti in testa per un paio di collant, dunque da “bucati”, con dell’emolliente shampoo e bagnoschiuma deodorante su vostre ascelle (s)pezzate. Spericolato, dall’alto v’abbatto, io, l’elevato, io l’evirandoti, io mai avariato ma spruzzante dalla fresca aria.

E guai a chi mi tocca la collezione di Dvd. Deve prima andare in bagno, detergersi e, solo allora, otterrà, sfiorando tal capolavori untouchables, l’eccitata erezione dell’uomo che non deve chiedere mai. Ha già il Dvd che vale tutta la sua (s)figa.

 

“American Hustle”, new Official Trailer


10 Oct

Rilasciato ieri a Notte inoltrata, ecco il trailer nuovo di zecca di American Hustle.

Un film di cui si parla già un gran bene e che senza ombra di dubbio farà sfracelli ai prossimi Oscar.

Già epico, a prescindere se piacerà o meno, per la capigliatura di Christian Bale.

Piccola chicca pressoché invisibile a prima visione. Eh eh.

Ora, se scorriamo fra i credits del film, compare anche il nome di Robert De Niro, a cui il regista ha affidato la piccolissima parte di Victor Tellegio. Poche lines, come si dice in gergo ma, a quanto pare, il nostro Bob interpreta un personaggio centrale attorno a cui ruoteranno vari eventi importanti della trama.

Nel teaser era assente, in questo invece appare di sfuggita. Se riuscite a individuarlo al primo colpo, complimenti. Vi ho già comunque fornito un piccolo aiuto. Colpo, in inglese, intenso in senso armato, si traduce con sho(o)t.

Dunque, attenti a chi spara.

 

 

“American Hustle”, Trailer italiano ufficiale


01 Oct

Christian Bale non è nessuno in confronto al Falò del mio rises in quanto le ex derisero e il risotto è amaro tuo ossobuco


09 Aug

Sono Batman da Tempo, in molte battono, abbattuto batto le mani…

“da solo”. Sì, l’umanità mi “ama”, eccetto me stesso, anche  quando “sparo” di pipistrello!

Ieri Notte fu assai indigesta, forse colpa del maggiordomo, un Caine proprio cane in quanto a culinaria.

Mi servì due pollastrelle Pfeiffer Hathaway col contorno di Gordon.

Insomma, una brodaglia e, di bava alla bocca, sboccai nella turbolenta fame chimica del mio “arrostito”. Le nuvole ridacchiarono nella prima striatura del cielo già da molto tramontato come me imbrunito e con una “burrata” al posto degli antichi ruggiti. Quando m’involavo per Gotham e il mio uccello era svolazzante, schi(ama)zzante nei vicoli “ciechi”, ove catturavo quelli da gattabuia e rabbonivo le gatte nere al buio.

Sì, tempi che ricordo ora che il piatto piange. Il cazzo è inconsolabile. Al che, nella mia grotta bussan alla porta.

Tre sgherri che avran ucciso l’uomo ragno assieme a Max con Ascella Pezzata del compagno “ballerino”, la voce fuori dal cor(t)o, licenziato in tronco.

88 Croce Rossa della chiamata “3 per due, scont(r)o previsto nel traffico salvo il salvabile per un saldo al volante, il dolor monta e soffro di polmoni non respirando sulle bionde trecce nella cantina di Battisti Lucio”.

Intermittenze d’un Cuor rosato, divin allora e or a mille al minuto su ambulanza lampeggiante, previo passaggio a livello “tagliente” a sobbalzo cardiaco. Giungo in ospedale alle 4 spaccate, un dottorino si spaccia per primario dopo averlo spiaccicato, drogato, con l’infermierina del bagnetto “sniffante” su miscela “tiepida” della doccia dorata nell’acculturarla di “tubo idraulico”.

Mah, poi dicono che i dottori son meglio dei meccanici. Secondo me, no.

The Mechanic ha il suo Charles Bronson e non una che brontola d’unghie “smaltate” sotto il giustiziere pu(ni)sher.

Sì, come stantuffa quell’inferiore di pus neanche le siringhe “anestetiche” al Maggiore, ubicato in quel di Bologna fra bar scalcinati dirimpetto e barboni alla Lou Reed odierno, assiepati nel parchetto dei derelitti vicino ai bidoni dell’immondizia.

Comunque, il dottorino sapeva anch’egli il “fallo” suo. Infatti, si consulta di manualetto assieme ai braccialetti della giovane “mignotta”, e mi urla: “Marmocchietto, tagliamo la testa al toro. Non va chiuso un occhio.

Vai evirato subito per evitare controindicazioni d’effetto collaterale.

Se non fermiamo subito l’emorragia, la commozione dell’infermiera sarà incontenibile quanto il suo. Lei è molto dotato, ma questa è mia e ha occhi solo per il paraculo!”.

Al che afferra una “sega” per l’amputazione ma lo blocco nel “servosterzo” al grido di “Non ti sganascerai più con la bagascia, ecco il gancio sfiancante, altro che fondoschiena!”.

Ficcato a sterno nella costernazione della sua schiavetta negra (sì, una magrebina mingherlina eppur come spompina…), la pupilla, protetta, che tette, e molto di dipendenza “costretta”.

Nessuno mi mette alle strette, io dilago. Compresa l’infermiera bagnata col fazzoletto…

Un “laghetto”.

Detergendo il corpo del “ratto”, salgo sulla mobile di lucidata carrozzeria dopo aver dato a lei. Detta fra noi, m’è rimasta sullo stomaco come una cozza.
Cazzo. Già.

Giro per la città, la gente ulula “Lui è Batman, battete le mani al lupo notturno, Lui è il Salvatore”.

Io abbasso il finestrino, strizzo alla vecchia in carrozzina e ringrazio col cazzo aizzato come ogni pelo rizzo non ancor sputtanato. I puttanieri scopro, le puttane mai scopo ma, soprattutto, scoppiai a motorino. Insomma, un torello, una pipì da raggi x.

Detti occhiali “macroscopici” per vederla a bianche strisce. Con questa, miei merdosi, vi lascio alle lascive.

Io sempre scierò nello sputarvi.

Comunque sia, come dico io, la (s)”puto”-puah! Meglio di te, scimmia puta.

Sta arrivando l’alba ma, prima che il Sole sorga, guardo uno scolaro e lo incito al “Vaffanculo!” di secco, accidioso abbecedario. Lui mi prende alla lettera e mi dice: “Piuttosto che laurearmi in Lettere con la lode ed essere il nuovo Christopher Nolan, credo sia cento volt meglio l’alano nel fotter tutti analmente alla Joker. Voglio una vita elettrizzante, sbraitando pagliaccesco e non latrine da latrate nelle gattine sul cagnolino impagliato”.

Gli rispondo:

“Bravo bambin’, eppur quella tua ragazzina bimbetta va imbavagliata di Bim Bum Bam come Bane.

Deve smetterla di ragliare.

Dev’essere, sì di sedere, sedata per benino. Benignescamente di pene!”.

Fidatevi. La vita è come la serie di Batman. Se la prendi per una stronzata consumista, finirai a far le pubblicità dopo Economia e Commercio, se la prendi per il verso giusto, finisci in Parlamento.

E significa che hai rubato, leccato e a prostitute andato.

La vedo così. La vedo per quello che è. Quindi, abbaio.

Evviva l’abatjour! Spegnete le lucciole. Qui, esigo la Luce.

Bale, belate!

Sono piatto d’addome, quasi pelato! A palate ti do io la liscina patatina!

Ecco il brillante, altro che brillantina! Beccati Cristiano!

Cazzo! Il Cristianesimo!

American Hustle

Questa vita è stata Led Zeppelin.

Meglio dei zoppi.

Perdo i capelli, riporto? No, non me ne importa.

Out of the Furnace

Risolviamo con una focaccia al forn(ell)o.

Knight of Cups

Cosa sarebbe questo Malick? Doppie coppe di caffetino al CUP?

Ridatemi il cupo e anche la cappella.

Troppa metafisica rende astemio e ci scappa la bestemmia se Chastain Jessica si toglie il reggiseno.

Applauso!

E che sia scrosciante!

Che cosce!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. American Hustle (2013)
    Questa vita è stata Led Zeppelin. Meglio dei zoppi.
    Perdo i capelli, riporto? No, non me ne importa.
  2. Out of the Furnace (2013)
    Risolviamo con una focaccia al forn(ell)o.
  3. Knight of Cups (2013)
    Cosa sarebbe questo Malick? Doppie coppe di caffetino al CUP?
    Ridatemi il cupo e anche la cappella. Troppa metafisica rende astemio e ci scappa la bestemmia se Chastain Jessica si toglie il reggiseno. Applauso! E che sia scrosciante! Che cosce!
  4. Il mostro (1994)

Son più bello di Christian Bale


01 Aug

Son più bello di Christian Bale, non ci piove sul mio “capello vessato” di vostro latte alle ginocchia da Italietta sol di patatine fredde per Siffredi e gnoccone da mie “nocche”

Uè bello di mamma, dove cazzo vai? Ti spezzo la noce del capocollo. E poi Deborah Caprioglio era solo una vacca per i mammoni da mammelle!

Da cui il detto falotichesco del Don Chisciotte son meglio i biscotti

Che altro aspettarsi da un Paese di puttanieri? Che Berlusca venga condannato, poi assolto per direttissima un’ora dopo, i giovani talenti vedon scavalcarsi da Volo Fabio e in radio passa tua sorella isterica ad alto volume quando tromba nel sedile posteriore.

Da me, solo che grinta alla Bale!

Titolo: se pensavate che Javier Bardem, in Non è un paese per vecchi, avesse “acciuffato” la pettinatura peggiore della Storia del Cinema, vi eravate sbagliati.
Bale, il trasformista, vi ha smentito!

Sottotitolo: padrone oramai assoluto della “licantropia”, cioè la malattia “deniriana” d’Actor’s Studio ove il “trucco” è scomparire nella “tuta mimetica” del camaleonte impressionante, Bale cambia sempre aspetto, oggi bello, domani magro come un patito del Biafra, nel Futuro di Nolan e a suo modo si “pettina” in “manierismo” dannatamente “affascinante”, muta dal figo al fisico a pera, dalla frangetta al riporto come Lino Banfi, ed è per questo che a noi non importa che reciti “bene”, basta appunto che sia Bale!

Chiariamoci: Christian Bale non ha mai saputo recitare. Tale è blasfemia? No, è la verità inoppugnabile.
Bale è inespressivo, raramente aggrotta la fronte, ha stampato in viso la faccia da culo che non la togli neanche dietro la “visiera” di Batman.
Un esemplare attoriale di carisma “roco”, strambo, misterioso, al Falotico.
Sì, sono come Bale. Oggi scrivo un romanzo di genere, domani “degenero” e partorisco “parti malati” d’una metamorfosi oltre i confini immaginativi del cambiamento (im)previsto.
Senza prudenza, una Donna si tocca pruriginosa attratta irresistibilmente dalle mie labbra sottili a “miagolarle” amplessi maculati nell’ingrossarlo “di sottecchi”, ma domani non mi va… e rimangono “secche”, sì, passo dal leone all’agnellino con “sospetta” facilità.
Virando anche nell’evirarmi “fai da te” ché è meglio mantenerselo sodo da soli alle (gira)volte vicendevoli.
Mi masturbo. Non è reato e non viviamo più all’epoca del “Probizionismo”. Gli onanismi schizzan brindanti di “alto” grado alcolico. E se non ci saran le alcove, il tuo gatto covi “al lardo” da lasciarci lo zampino.
Sì, state attenti quando è lì per “zampillare”. Un attimo cruciale di momentanea perdita dei sensi, frastornanti istanti che potrebbero esservi letali. Se, per tropp’eccitazione, venite smoderati, l’ultimo “tiro” è talora esplosione letale.
Precautelatevi d’aver le unghie tagliate ché il prepuzio potreste graffiare nella “premura” della circoncisione “tagliante”.

Sì, diciamocela. Christian Bale non vale un cazzo. Ma è unico ad attuar il Metodo nel nuovo Millennio.
Nolan lo contatta: – Cristiano, devi pomparti e “tirarti” appunto “a lucido” per un futurismo muscolare del mio innovativo, avveniristico filmone. Quanto ti dobbiam dare noi della Warner Bros?
Bale: – Ora, vediamo un po’… calcolatrice alla mano, previo calcoli renali del fegato sotto sforzo. Devo passare tre mesi in palestra per sollevamento pesi da dieci ore quotidiane, escluso i festivi, causa mia moglie che vuol vedere i “risultati” anche del mio muscolo più importante. Roba pe(n)sante.
Molto dura… ma come si suol dire, quando il gioco di fa “duro…”, i duri cominciano a giocar’! Bene, volete dei bicipiti dalla circonferenza sui “trenta” direttamente proporzionali allo sguardo che ammicca un “Ti sbatto al tappeto, sono tosto e più dritto di te?”.
Impresa ardua, “ardente”. Quindi, raddoppierei la dose, non solo di anabolizzanti. Pain & Gain, muscoli e sudore… per apparire cazzuto e non cazzone, per bagnarle tutto al primo “bucar” lo schermo, sessanta milioni di dollari.
Solo con questa cifra (stilistica?), potrò concentrarmi previo “pene” che dovrò soffrire.
Nolan: – Tagliamo la testa al “toro”. Cinquanta e chiudiamo l’“affare”. La proposta è “bona”, non può ri-fiutarla. Mi stringa la mano. Bale, prima m’assicuri che non è già “sudata”.
Bale: – No, è sporca. Sono reduce da un altro film per cui m’han pagato “a novanta”. Interpreto per codesto la parte del meccanico oliato su occhi neri languidi come il petrolio da “Mi pieghi ma non mi spezzi”.
Nolan: – Si pulisca e poi stringiamo il cont(r)atto. Ok?
Bale: – Give me five. Io Christian e tu Christopher. Insomma, siamo fratelli cristiani!

Ah ah!

Ora, American Hustle è da vedere per varie ragioni, soprattutto perché c’è Amy Adams, una che danza sui tuoi o(r)moni e tu sragioni di zona erogena

Elenchiamole:

1) L’hair stylist di Bale e Cooper è un genio. Due sex symbol che sembrano Gianni e Pinotto solo grazie al “barbiere”.
2) Anche Jeremy Renner non scherza. L’espressione da pollo è rimasta intatta, i capelli da gallina rendon il performer più elettrizzato, al “forno”. Un look d’hurt locker.
3) Amy Adams è parimenti cotonata, molto patata, molto da “Mi slaccio la patta” e Lei: “Già fatto?”. Sì, “da urlo”.
4) Il cameo di Bob De Niro che non compare nel teaser trailer. Dicesi effetto sorpresa da Victor Tellegio su Ace Sam Rothstein del “rubamazzo”. La scena del casinò sarà sfoderata nel full a manico del Tube.
5) David O. Russell non sbaglia mai un colpo. Eccetto il suo abbigliamento con scarpe da ginnastica prese in prestito da suo figlio autistico. Scusate il cinismo, ma quel paio… non se po’ vede’!
Il lato negativo” d’un regista tifoso di Jovanotti. Sì, pensa positivo perché il suo Cinema è fighter!
Sì, un personaggio da Groening, Cinema talvolta figo e talvolta solo fighetto per le grattachecche.
Storie di grattacapi ove non manca mai almeno una figona a far la porca figura.

Almeno David non è un patetico da Claudio Baglioni e Vasco Rossi.

Ad ascoltar “Sally” non salirete molto… solo luci a San Siro…
ed un pensiero le passa per la testa
forse la vita non è stata tutta persa
forse qualcosa s’è salvato!
forse davvero! non è stato poi tutto sbagliato!
forse era giusto così!?!
forse ma forse ma sì
cosa vuoi che ti dica io
senti che bel rumore

Insomma, cosa avete capito da questa triste storia?

Che sono più grande di Christian Bale ma non ho nemmeno un millesimo dei suoi soldi?

Eh già.
Comunque, son uscito dalla fornace ma ascolto ancora Bruce Springsteen.

Perché sono il Boss e, se rompi il cazzo, ti strappo le palle! Ecco la terapia con pallottole, ecco lo stress!

Più che you talkin’ to me? un secco “You understand?”. Stiramento da coglioni!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Eyes Wide Shut (1999)
    Diciamocela, fa cagare. Orgia di bellocci merdosi. Puttaneggia anche Kubrick che fu in cazzeggio a tutto spiano che di videocamera appiana culotti pieni.
  2. The Prestige (2006)
    Digitazione, digito sul mio. E sparisco in un istante.
    Tac, cosa hai visto? Un beneamato. Sono il beniamino.
  3. American Hustle (2013)
    Che bordello!
    Almeno, Jennifer Lawrence farà integrale, caldo spogliarello prima che tutti i protagonisti verran internati e spogliati al fresco?Già di parla di Oscar. E lo si paragona a Cinema anni Settanta.
    Secondo me, detta come va detta, senza timori reverenziali, questo film è truccato.
  4. Out of the Furnace (2013)
    La faccia alla Falotico ci sta tutta.

“American Hustle”, first look


31 Jul

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Batman vs Superman


29 Jul

Ma quale Wolverine! Meglio il volenteroso che spacca lombrosiano fra bambocci a lui irosi. Li fa rossi! E se la fa viola!

Il cinecomic(o) vi salverà da Superman vs Batman, miei disumani ominidi con le maschere nere. Io sono l’eroe cazzuto che si spezza con una grissina bona

Come diventare un eroe in un Mondo di merde

Sono un bugiardo. Latente, e pretendo il latte. In cui m’immergo, macchiandolo della mia “S” tatuata in pieno petto. Tuffandomi nelle stantuffate con donne lisce, armoniche alla S appunto di “Serpente”.
Fra i vermi solitari, ribaldo rifulgo in auge, sul “logo” imbattibile. Su mantello rosso, altro che quel Lego di Tiziano Ferro col suo relativo, ritardo l’orgasmo in eiaculazione del mio che “svolazza” pimpante e al “formaggio” Belgioioso nella mia disillusion alla Badly Drawn Boy.
Fottendomene in scoparmela di brutto. Oggi, van di moda espressioni come “Me lo sparo a bestia”. Di mio, ripeto con ripetizione, ti caccio un peto e la trombo nell’animalesco a sen(s)o antropomorfo del “morphing” erettile.
Sì, questa biscia che, spasmodica e stimolata in punti “crescenti”, sviluppa il muscolo, dilatandolo a propagazione nell’action di vasi comunicanti col Braccio di Ferro che spacca il culo.
Sì, è un periodo esuberante, anche regredendo nel puberale, meglio se indurendoleo in tanti pubi, piombando addosso sulla Donna da salvare e marchiare.
Così, d’avventura notturna in altra camuffa, spingo brutalmente, picchio Bruto l’ammuffito e ficco Wilde Olivia nel Sesso coi fiocchi senza confettini, inseminando col pene, nel panico generale dei caporali a fettuccine.

Sì, nerd alla Peter Parker, ancora a cantare gli 883  ma non sapete dove “sbatterla”. Se a Nord, Sud, Ovest, o a Este, vicino Padova. Porky’s!
Prevedo molte cagate da piccione solitario e, piccioncini, sarete scovati dal mio “piccone”. Sì, riparo le tragedie italiane nel riso amaro alla Mi manda Picone.
Con voce roca da Giannini nel profumo di Pacino. Persi il treno? Meglio che essere un trans come te, a cui lo infilo di traverso, piazzandolo nei tuoi peli sotto l’incrocio.
T’impalo, poi cavalco da (fur)fante per la contrada “Tradimento”, ubicata a Siena nel tuo Palio da pallino demente. La folla esulta, la cavallina rompe i timpani e io la “tampono” nel tagliar il traguardo.
Quanti gua(d)i.

Di Notte, afferro il canino e lo porto a spasso. Le passere gli pisciano in testa, ma almeno posso dichiararmi un Uomo che non va a puttane.
Sono l’antieroe figlio dei Settanta, (ah ,che an-n-i) indosso il giubbotto di pelle anche fra la people del village, mentre lo scappello assieme al Cappellaio Matto per farci due alici in padella.
Sono lo scoiattolo che brinda con l’alce, io Rocky e lui Bullwinkle, tu bulletto a cui frego la bella e noi beliamo da pecore.
Meglio un Giorno da pecorina che una leonessa. Quella indossa il leopardato, te lo rapisce e il tuo cazzo non capisce. Allisciatelo, ruffiano. Sai che riffa.
Insomma, più che un’evacuazione, una cagata a pois, ti credevi zebra e invece sei solo uno juventino fra gli agnelli…
Da cui il film Lions for Lambs, film pseudo-impegnato ove Robert Redford è più bello d’un Tom Cruise che fa il bellimbusto.
Tom lo vedrei bene a belare nel film che dirigerò, Jerry va con Tommaso e il naso del Santo t’annusa la gatta. Film per cui s’è candidato nel ruolo della c(i)uccia. L’espressione legnosa c’è, cammina rigido, con un po’ di Valium otterrà la statuetta…
Sì, altro che Bale, Cavill e supereroi della minchia. Alla Warner Bros ho proposto una collaborazione con Nolan. La sceneggiatura è “inesistente”. Ridotta all’osso ma fa il suo “effetto rinculo”.
Un Uomo, vestito in calzamaglia, viene inquadrato tipo pittura vivente nel motion del Pictureinpicture. Poi, si abbassa i pantaloni e ce l’ha grosso.

I nemici urlano: “Ora, sono cazzi!”.

Il supereroe li tranquillizza: “No, è solo uno, puttanieri. Ma è entrato in tutte le vostre mogli. Per due ore, nel fermo-immagine lo diceva tutto. E loro sono state catturate dallo sguardo penetrante, che buca lo schermo”.

 

Epilogo che ti mette in buco…


Finiamo così, in “Bellezza”… dialogo fra un genio che sono io e un pallemosce che ne beccherà tante a breve, uncoming soon presto trasmesso sulle migliori reti della sua faccia da storpio nazional-popolare:

– Queste sono idiozie di uno che non si gode la vita!
– Infatti.
– Cioè? Mi provochi?
– No, me ne fotto.
– Non capisco. Non capisco.

Five minutes later gli disintegro il cranio, non con un raggio laser ma con un’ascia alla Machete. Insomma, potevo usare l’arma della società che agisce in modo “invisibile”, invece son sempre stato senza maschere a costo che mi sbattano in carcere.
Almeno, non dovrò render conto al mio compagno di cella con delle recensioni per farmi leccare il culo.

Secondo me, a parte Reeves Christopher, tutti gli altri attori dei “fumetti” posson finire fra le sbarre. E ricordate: meglio una barra di cioccolato se volete dolcificarvi con chili di melassa. Ammazza la massa!
Almeno, la lingua sogna davvero, e par che il cacao lo alzi più di cocc(i)o.
Insomma, pigliarla in volo è meglio che prenderle da me. Non fa rima, ma non sono fanatico di Nietzsche. Preferisco tante anche e dei sodi fianchi a un ebetuccio.
Compresi i tuoi da levigar a sangue.
Si chiama assonanza, anche “assonnato” stronzo.

Sì, a sonagli ti ficco il sonnifero e son ferocia.
Quando dormi, la paura ti fa cagar nelle mutande?

La primaria regola per tagliarsi le barboncine

Prefazione con “Fuck you” incorporato:un mezzo pseudo scrittore giudica le mie opere, dall’alto “dotto-erudito” delle sue raccomandazioni del cazzo e io gli scrivo questo: un parere spassionato sul suo libro, lo vuole?
Trattasi di una leccata di culo buonista come va di moda oggi.
Questa è la verità. E va sbattuta in faccia agli stronzi arroganti che sfruttano il solipsismo di studentelli schizofrenici, caro professore del licealotto “Uccelletti” da comandar a bacchetta. Poi, usufruendone per i propri successi “letterari”. Ecco il mio cazzone, cazzaro che si spaccia per geniaccio. Da me solo che cagnacci scatenati.

Contatta la polizia. Gli spedisco la polizza dei miei pugni in faccia su foto 32 denti come Zanna Bianca.
Sono Hemingway: se uno fa il grosso, gli mostro il mio uccello tosto. E gliele tasto.

Sì, fuori come un balcone, meglio di quelli di rovo.
Molte donne ascoltano i consigli degli usignoli.
Meglio il coniglio Lucignolo.
Più da conigliette con le lucciole.
Egli è il mandorlato Balocco!

Ho detto tutto.

Anzi no. Anni fa, un idiota volle rovinarmi. A tutt’oggi è schiavo della madre che lo usa come “videocamera” da posizionare sui suoi amanti raccattati fra altre zoccole della “buona” borghesia guardona.
E da me solo che schiaffi ad accecarli.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Wolverine – L’immortale (2013)
    Preferisco la vulva pelosa.
  2. L’uomo d’acciaio (2013)
    Meglio il mio duro.
  3. Iron Man (2008)
    Meglio le women calde a ferro.

 

Stagione cinematografica 2012-2013, first look trailers


12 Jul

Oggi, ieri, anche domani se ci sarà… siam stati, saremo invasi (eh sì, siamo degli invasati…) da una raffica bombardante di filmati: con scrupolo, trovateli sul “Tubo” e sparat(evel)i

Oh my God, arriva l’Estate, anzi è già inoltrata e al cinema rimangon le scorte dell’annata. Ancora, qualche colpo “sfreccerà”, per ricordarci che i sogni non son “robotici”, sebbene siam quasi già “spalancati” per il nuovo Del Toro Guillermo, ché del Pacific Rim ci vertiginosamente animerà. Speriamo d’innamorarcene, stando alle americane critiche, il filmone è già culto morbido, miei ammorbanti. Gli europei son più “selettivi” ma non dimenticateci, noi nerd adoriamo Il labirinto del fauno e non tanto la “sociale” fauna.
A parte Guillermo, anche Guglielma è “taurina”. Secondo me, è ingrassata per colpa del Tavor. Ne assume a grandi dosi da “vacca”, ché la cavalla oramai non tanto chiava. Di depressione, proprio Guglielma è “pa(r)tita” ma dir che era figa, però nel presente merita la cattiva digestione quando fu, fu molti an(n)i fa…, Donna di calor e d’affissione. Ora, prego i crocefissi e le son venute le “fisse”. Ad esempio, ha la fisima per la Madonna di Medjugorie e dorme come una ghira “illibata”. Ah, di centrini è “ghirigoro”, guarda sempre Magnolia di Anderson e legge le favole buoniste di Andersen. Col finale sempre dolceamaro, proprio Guglielma che tutti, roventi, addolciva ben “in tiro”, mentre il Tempo rode e purtroppo “stira” di Rowenta, non tanto dunque gode di “culo e camicia”, micina or tardona che spera nella santa “provvidenza” sociale dell’imprenditore Giorgio Gori. Che talvolta Guglielma confonde e piglia per Cecchi… Paone e con quella pavida di Cristina Parodi, mentre canta d’Avena…, sempre meglio della Pavone Rita, da Pavesini e non Pavese ma di Reno Teddy. Non fa rima, ma rumina.
Un Tempo, eh sì, “veniva”. Mai peccò di peccati capitali, di “cappelle” molto, eh già…, mutanti fra “veniali” mutandine e parecchia montatina su panna oggi di penne e molti fagioli.
Alla scoreggiona…, per cui val la regola (co)desta: se troppo abusi di “svelta”, vestiti or che in mezzo alle gambe non (r)esiste. Ah, nessuno “desistette” quando Gugliema tutti gli orsi erse. Che carne alla pizzaiola. E, in piazza, impazzivano quando nuda strillava. Avercene di Guglielme.
Son tutte fottute.
Adesso, anche Ercole non gliela farebbe… Misuratele la febbrina…
Va bene, passiamo a cosce… più serie. Ché di questa tramontata sera di Guglielma, non ce n’importa una “sega”. D’altra parte, Guglielma non “riempie” neanche la più spaziosa e “confortevole” sedia…
Per tal irriverenza, senza riverenze alla vecchia, vorreste forse bruciarmi d’elettrica “corrente” dell’Enel o a inalazione avvelenante? Pensa alle tue narici, alle “mie” c’è il pene ancor attaccato. Voglio metter radici su sigarette accese di roc(ci)a.
Si chiama “in presa diretta”. Per molto Tempo, si scollegò, tramite mille faticose imprese a qualcuno lo “impressi”. Ah, comunque le donne… che stress.
Più che altro, son quasi tutte stronze. Prima, non ti cagano, poi pian piano te la danno e quindi tanti “dann(at)i”. Ancor porto le ferite addosso ma son meglio di te che, a trent’anni, sei attorniato da ragazzine coi “riporti”.
Scopano con quelli sotto i portici, hanno aperto anche un “elegante” portale, ove esibiscono i lor bestiali accoppiamenti per vincere la “coppa” della “Partnership”, previo “visualizzazioni” nascoste.
Più si vede perversa, più si guadagna in modo traverso. Ed è tutta una c(ucc)agna. Ah, abbiam invertito ogni valore. I valorosi vengon dichiarati invalidi e Guglielma anche quelli validò. Te lo dico io che lo so.

Ce la vogliamo dire? Questa vita abbaia, più che da lupo, appunto la vedo buia…, meglio di te, bue!
Ma non m’oscurerete, ho il mio talento non trascurabile. Da cinofilo…, scusate volevo dire cinefilo (vedete che succede a incagnirsi, causa i bastardi?), voglio nonostante…, a prescindere poco “discinto”-assai scisso in zona “scimmia”, illustrarvi i trailer che, se vi son sfuggiti, dovete “ficcarvi”.

Ah, (s)fortunatamente, a voi non scappa mai un cazzo. Il problema è ques(i)to: “Se il cazzo s’incazzò, poi tornò scazzato o cazzaro?”.

Sul dilemma “atavico”, forse è meglio il Tavor di Guglielma.
Ah, il resto è una chiavica. Se stai troppo male Guglielma, chiama gli infermieri. Son peggio dei militari con gli elmetti.
(De)ambulando, la sirena vedrai che, sebbene intermittente, suonerà la carica di tuo ustionarli da crocerossina.

Ok, è passata la Mezzanotte e mi metto a tavola. Come per Banfi Lino, gli spaghetti son cornetti alla “crema”.
Ricorda però che ti faccio cornuto. Sai perché? Al posto delle cornee, spruzzo di “purè”.

E su tal stronzata “culinaria”, andate a pigliarvelo nel… “loculo”.

Mi trovate al mare, vendo il cocco.
Meglio di te, bello come il cazzo.
Per Guglielma, tal frase non vale. A lei piaceva eccome anche se era brutto.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Oldboy (2013)
    Spike Lee è tornato, cazzo. Qualche capolavoro ha azzeccato, per altri film andrebbe “ghigliottinato”. Sinceramente, non ho mai capito che cazzo, appunto, di strada ha mai perseguito il suo Cinema.
    Una volta “imita” Scorsese, gli “ruba” anche la sceneggiatura di Clockers, si crede Michael Jordan col fisico “annerito” di Woody Allen, indossa le Nike, adora allo spasmo il nostro compianto Michael Jackson ma s’accanisce da Malcolm X contro i bianchi.
    Tranne Denzel Washington, sceglie sempre protagonisti statunitensi di “madrepelle” ariana… adesso Josh Brolin/Bush addirittura nel “remake” del giapponese.A inizio filmato, sembra Schwarzenegger versione Jake LaMotta/De Niro dell’ultima mezz’ora dei Chicagoraging” bull, uno spaccatutto rovinato che non hai mai fatto centro. Una ciambella al suo buco.
    Un Max Cady versione centuplicata della Vengeance is mine. Verso la fine del trailer, non gli va tanto male. Ottiene una grande… “mela” di scopatona interraziale. Da cui la Red Band.Ecco, il Cinema di Spike Lee sta tutto qui. Fumo negli occhi, tanta carne arrosto ma, quasi quasi, meglio Oliver Stone.
    Oliver, chiama Brolin e dagli adesso la parte che si merita questo “Cinema” americano: il porco.
    Ce la vogliamo dire? Tolti tre film di Spike, gli altri son da spaccargli da “negro”.
  2. Out of the Furnace (2013)
    Christian Bale, se non ce la fa a vincere l’Oscar con questo, ha American Hustle da sbatterti. Metodo sempre alla De Niro scorsesiano di camaleontismo. Infatti, De Niro interpreta Victor Tellegio nel cameo durante la scena del casinò.
  3. Saving Mr. Banks (2013)
    Hanno sempre infantilizzato Tom Hanks. Tranne Sam Mendes e un’altra manciata, gli altri lo dipingono “Big”.
    Qui è Walt Disney. Abbiamo un po’ esagerato, eh…
    Tom Hanks comunque sa che Rita Wilson è una topolona…
    Si fa seviziar da Paperino eppur nuota nell’ora da Zio…
  4. The Seventh Son (2013)
    Aveva ragione Jim Morrison. Meglio i sogni della realtà.Esco di casa, un’altra mi aggredisce di tal “nobiltà” e filastrocca da “elegante” gnocca:- Secondo me, Stefano non ce la fa, trallallà. Io invece la dona su e là, come è lilla. Vuoi scommettere che sempre lì lo prenderà a meno che non si suiciderà?

    Sterzo l’occhio finto-ergastolano per provare a essere “credibile” nella parte cazzuta:

    – Cosa intendi per farcela? Che (non) ce la farò? Hai una bella faccia, sai? Vuoi che coniughi di congiuntivo “Facci” e ti sfianchi? Mi vuoi facchino o preferisci la varichina nella tua testolina d’asinella, qui a Bologna ove “torreggian” le Asinelli, che mangi i tortelloni e sia “prosciuttino” come tutti i maialini? Un lavoretto da bravo “bambino”, a guardar le partitelle come i babb(uin)i, tante “care” troiettine, qualche cannellone in trattoria, una cannonata di “p(i)atti” e un “cannone”, ed eccoti servito l’appiattimento da piattola!
    Piantala subito o i miei testicoli gireranno poco “trombanti” di “girini” ma a farti girar la testa proprio di decapitazione. Da me, puttana, nessun “capitone”, ma il capitombolo e non eccedere, altrimenti prima nella fogna da tombini e quindi lo “spurgo” totale, senza Purgatorio”, nella tomba della Certosa. Affare fatto?
    Ce l’ho fatta? Ho uno stile dantesco da gironi. Sono il tuo Inferno, mia demente inferma. Ecco, il blocco, ecco il lucchetto al culetto.

    Sì, fratelli, la vita è tosta, le teste son testarde e pensan sempre alla “mostarda”, alla crost(at)e, io riceverò molte “palate” ma mangio lo stesso le “patate”… al forno… crematorio. Sì, evviva il Drugo! Adesso, combatte pure da “drago”.

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