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Basta col cinema m(in)uscolo dei fumetti, siamo nauseati


10 May

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Ecco che esce il Captain America assieme ad Iron Man nella nuova “mirabolante” mega-cazzata “stramilionaria”, ove la spettacolarizzazione è un continuo “bombardamento” alla resistenza di chi guarda, che dovrebbe plaudire l’ennesima puttanata priva di anima.

Una nuova falange di spettatori oramai anestetizzati al gusto introspettivo si fa in massa avanti, arricchendo il botteghino di questi spari e botti/e. E tutti in scroscianti applausi a fine proiezione. Me l’immagino… perché io queste immonde stronzate non andrò mai a guardare, figuratevi se mi “debba” emozionare per questi fratelli Russo, ché non san cos’è la Russia e non sono rustici!

Sì, mentre il Cinema vero progressivamente, da questo “progresso” appunto regressivo, scompare, massacrato dalla plastificazione delle coscienze che paiono non avere più cuore, chi girerà più un film alla Bergman? Gente che non è più preoccupata dalla quotidianità e ha sostituito la realtà con questi “pirotecnici” fuochi artificiali a base di capriole, salti mortali, acrobazie del montatore “ginnico” su effetti speciali triti e ritriti, esplosivi quanto la mia insofferenza di pancia.

Vado a rilassarmi ancora, remoto da tal “frenesia moderna”, con un film orientale.

Pigliatevi questo mondo ma, se vi doveste svegliare a sessant’anni col “mar di mare”, non prendetevela con voi. È solo colpa vostra se alimenta(s)te questo sis(te)ma.

 

di Stefano Falotico

Marvel’s Avengers: Age of Ultron – Trailer 3


09 Mar

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“The Iceman”, Trailer ufficiale


16 Jan

 

L’ho molto apprezzato a Venezia. Un film che, se fosse uscito prima, credo sicuramente avrebbe garantito a Michael Shannon qualche premio per la sua notevole interpretazione.

Un attore strepitoso, anche qui forse relegato al ruolo da Tempo assegnatogli da più registi, quello dello “psicopatico”. Ma di questo killer fornisce, anche solo di “dettagli” visivi delle sue iridi increspate, un ritratto sfaccettatissimo, doppio, trino, quadruplo, deformato nelle sue mille personalità d’una vita obbligata al crimine, divenuto quindi vizio, usanza per circostanze d’un destino erroneo che non poteva andare diversamente né si può invertire. Un padre amorevole, che mai tradisce la sua sposa eterna, m’anche un sicario “leggendario” che mette(rà) i brividi. Secco, brusco, un mostro.

 

Un puro, un segnato, un immigrato, un clandestino perfino della “trama” alla sua vita andata. Un fantasma, un non c’è, un enigma a lui.

 

La “vera” storia dell’assassino di ghiaccio.

 

 

 

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