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Gli USA pronti a bombardare la patria delle bomboniere, insomma, non sarà una guerra bona, missili per tutti


14 Apr

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La società impazzisce mentre la foll(i)a, non solo in piazza, impazza. E nuovi pazzi come Trump aggrediscono folli coreani coi loro test nucleari. Bombardamento! Allibiti, ci (s)copriamo e notiamo come viviamo di rivalse. Insomma, voi, non io, che vivo da colui che vale e non vuole rivalersi. Alleati chiamati a difendere il Giappone se sganceranno atomiche sui “cinesi” e un bar di filippini preso di mira da dei terroristi islamici, mentre Riz Ahmed conosce The Night Of da pakistano che sa le origini italiane dell’americano Turturro. Non ci vuole solo John, ma anche Rambo. Stallone decide di scappare, sì, non c’è due senza tre, e infatti sarà nel terzo Escape Plan mentre Schwarzenegger medita di far di nuovo il Terminator. Die Hard, ed ecco che “anch’io HAO VODAFFON!” Willis si rimette in pista e dopo i b movie vuol girare un’altra Arma letale. Sì, della guerra sa Gibson con le sue Hacksaw Ridge… di Beautiful? Insomma, il mondo impoverisce come Bardem di Biutiful e dopo le bombe sarà un Mare dentro.

Bendo alle ciance, qui sta per scoppia’ na guerra del 48 e intanto Dybala firma un contratto da 7 milioni e mezzo a stagione. Non ci son più le mezze stagioni. Siamo un’umanità sul viale del tramonto, da cui William Holden de Il mucchio selvaggio e Orizzonti di gloria. Kirk Douglas!

Finché siete in tempo, sani di mente, magnatevi un Big King che viene in questi giorni “pasquali” solo a tre Euro e 99.

Per il resto, vi vedo alla frutta. E dunque, estrapolandomi da questa realtà malata e guerrafondaia, rutto libera-mente.

 

di Stefano Falotico

Atomic Blonde (2017)

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Domani sarà Ogni maledetta domenica, adoro la retorica, fa parte del mio Oliver Stone/Pacino alla Jim Morrison, i grandi momenti della U-Turn, che (s)figa(to)… mica tanto


22 Nov

Sean+Penn+Charlize+Theron+Sean+Penn+Touch+l5ut6vFDel4l

Non so a voi ma a me stan sul cazzo quei tipi che lo scassano. Quei “topi” con la voce stridula, gente da Cinema di Francois Ozon, un cinemino da (di)vani, sempre sul (di)van(itos)o, dei semi-froci, quelli che De Niro di The Fan definirebbe… perché non dici (loro) di andare a prenderselo nel culo?

Quella era una battuta sbattuta a quel rincoglionito del signor Pellegrini, uno che non sa cos’è il gioco delle “palle”, da cui il Baseball, il Football, eccetera e tu non mangi il “cedro” limonante perché, di “sedere”, ti fai il culo da mattina a sera, te ne sbatti, come no, al massimo, nei momenti di “relax”, ti spari qualche sega sulle presentatrici alla Arianna Ciampoli, modulando la “zip” nello “zapping”  del “tirartela” da matto “lavoratore” del cazzoncino, ecco, sintonizzato sul coglione “andato”. Manco a puttane perché la tua fottuta moralità s’attacca al pisellino del “Faccio pene, male o bene, è andata di merda”. Azz’, almeno Cameron Diaz non usava la tua “Mask”. Stringeva un negretto non tanto astringente, bello ignudo e “tutto” si allungava di “touchdown”. Fa pena questa?

No, fa Pagniacci! Tu sei un pagliaccio.

Ah, almeno Pasolini l’inculava tutti a sangue, da cui “Ragazzi di vita”, insegnamento che se lo prendi in quel posto da giovane incosciente, da “grande” poi lo riprenderai maggiormente fra le cosce. Basta!

Perché è gente che preferisce i Beatles ai Rolling Stones, predilige John Lennon a Mick Jagger, minchia, diciamocelo, con Yoko Ono il nostro John giocava poco ma (s)por(c)o, mutuando una vecchia barzellettina da spogliatoi degli anni 90, fottuta Pulp Fiction di stronzi come noi, a misurarci quanto ce l’avevamo fetente di peli prima di un Calcio appunto di fendenti sotto il palo.

non è lo stesso campo da gioco!

È un massaggio ai piedi o darti una pedata?

Vi sembrano cagate quelle che evacuo? Perché pensavate fossero “cosce” serie? Io pen(s)o a pararmi il culo, tu pensa al tuo e finiamola con le perle ai porci. Imparate che, dalla vita, bisogna “pigliarle”. Insomma, è morto Tony Scott e tutti se ne fottono… Guardate che non era poi così malvagio… Mi basta vedere come s’è (ri)dotto suo fratello, Ridley. Un tempo era dotato, Blade Runner docet, dopo Gianina “super-dotata” Facio, una super-zoccola che ha leccato l’oca pure a Fiorello, tempi di “Karaoke”, mie (sp)o(r)chine canterine per il “ca(na)rino”, adesso s’è “santificato” (della serie la ficona rende il cervello a puttane dopo l’uccello non tanto piccolo Mosè da Exodus…).

Va ficcato!

Rifacciamo I dieci comandamenti?

Prendi una donna, trattala male. Da cui il Teorema di Pier Paolo? No, Ferradini… grilletti, Grillini…

Insomma, questo Marco voleva “marcarla” ma non era Brando MarlonMarcantonio.

Date a Cesare quel che è “mia”, cari Bulli e pupe, potrei ingravidarla, allora il problema è: un parto normale, sempre doloroso da Brando de Il coraggioso, oppure un cesareo da Ultimo tango a Zagarol?

Grande Franco Franchi! Voleva solo la “bernarda”. E invece Bernardo? Siam passati dalla Schneider ai dreamers dei baci alla “francese”. Eva Green non è da Perugina ma ha le tettone da spagnola.

Sì, povero Bertolucci. Andò sul “burro”, sul crudo, ma fu accusato di essere un maiale, e glielo “tagliarono”. Solo oggi, abbiamo la versione integrale. Tu, donna, mangi il pane con l’uomo da salato o vuoi solo un’insalata di acido?

Di “mio”, preferisco “addolcirlo” da esaltato. Tutte addosso mi sal(t)ano ma non le cago, sebbene alcune mi piscino in testa. Non hanno i testicoli ma devo far testacoda per salvarmi da queste ninfomani.

Non so se avete visto la versione “estesa” della Gainsbourg in von Trier. La trovate su www.celebritymovierachive.com. Basta che abbiate una carta di credito e assisterete a un’inculata pazz(esc)a, come si suol “dare”, da du’ negri, uno lì e l’altro là su pelle bianchissima di porcella(na) assai lilla ma non affatto in bianco, in bis di fallo, che “schifo”, ma che popò che ha Charlotte.

Sì, sono un monello alla Charlot, tingo la vita di piccante come Tinto Brass, da cui Monella e Giuseppe Simone che ce l’ha duro duro come la coda di un canguro.

Ce la vogliamo dire? Come vi prendo per il culo io, Diprè mi fa-fece un baffo, infatti Kortney Kane ad Erik Everhard preferisce me e pure, di “purè”, tua sorella, una che fa la suorina invece è la “regina” delle su(s)ine. Ebbi modo di sputtanarla e pelarla dopo che la sbattei in carcere, lo pompai e la spompai, è spremuta adesso, era finita lì per aver rubato il Pap’occhio a quel “mostro” di Benigni, da cui Raffaella Carrà che fa l’amore da Trieste in giù in che cazzo vuoi e Gianni Minà al Rino Gaetano in “Gianna” che lo prende tutto l’ano e buoni ani a tutti e a tutte, soprattutto a tutto(logo) di sto par de palle. E giù palate, patatine, salsa, il tanga, gli oranghi, Rambo, ci scappa il bimbo che poi scoperà, sarà trombato, (in)castrato, possibilmente in mutande, se vuol darlo sui viali senza che nessuno ti “avvi(t)i” in una (s)figa da catena di monta(ggio). Do you Ringo? Va(i) avvilito e dalla cremina avvolto. Copritevi i volti!

Che dico? Parlo arabo? Voi no, date un sacco di soldi a El Shaarawy. Badi come parli, sa?  Un calciatore imparabile, incomparabile, sa anche in italietta parlare.

Ah ah, andate smontati, suonati, sempre a farvelo? Ma che volete fare? Di “mio”, me lo faccio, se me la fai, ti spacco la faccia. Batte la fiacca. Invece, la figa è una battona. Di solito è così, se è “solido” fa porno perché “viene” meglio. Più tosto è e più te lo fa “potente”, miei mostri. Tu, mostra(la).

Con me, non passi nessun rischio, uso precauzioni soltanto se passo con le luci rosse, rispetto il (sema)foro ma mi stan sul caz’ quelle da forum, solo nelle tribune elettorali a “menarsela”.

Non van tributate dei miei “attributi”, miei “tromboni”. Trombatele! Tribun(al)i alle ur(i)ne! E tu, Tribuzio, amico di Letizia, vai al seggiolino-segaiolo e imboccatela-disboscala di liquirizie. Sei un trimone! Tagliatel(l)e alla bascaiola!

Queste van solo menate, così la Mussolini capirà davvero che suo padre era un fascista e lei oveva vivere a quei tempi. L’avrebbero sbattuta di “bruti”. Evviva Bruto!

La finisse quell’Alessandra di viver in questo magna magna. Di Magnum ce n’è uno, gli altri son “gelati” Magno e quindi, dopo aver leccato tutto il mondo come Berlusconi, finiranno le “conquiste” e Silvio tornerà in tribunale, denunciato da du’ Escort. E tutto per il “biscotto”, la ricotta, la fetta di torta.

Fidatevi, è meglio Il sapore della ciliegia di Kiarostami. Contempli e, nel frattempo, puoi anche essere Leopardi, senza queste “leopardate” però, altrimenti diventa un triste Silvia di (ri)membri…

Elevato! (E)levatevi, e levati!

Per queste “mie”, vorrebbero mettermi di nuovo dentro… Sì, non son mai “contente”…

Ma che (rac)conti?! Sono o non sono un Conte? No, vivo da Principe Totò, da cui Miseria e Nobiltà.

Ora tostissimo, testé, sta(i)… fuori, ancora nei “for(n)i crematori?”. Va attestato se son un testone o uno da intestina sbudellate! Fe(ga)to mio, i figli so’ pezzi e core.

Da cui il mio Sean Penn di This Must Be the Place sul 21 Grams ché non c’è una gran differenza fra il “Cinema” con Mario Merola e quello di Alejandro.

Molti non mi capiscono, basta che la capisca “lui”. Dammi del lei, tu del tè. Anche un caffè.

Salutam’ a sorrata!

Ora, perché Charlize Theron si copre il viso?

Perché si vergogna ad andar in giro con un figlio di puttana da The Last Face.

 

Pacino che c’entra?

Imagine Danny Collins e all the people statemi (nelle) bone. Se non volete starci, siete da bomboniera/e. Ieri, eravate, non siate. Stateci!

Questo si chiama genio assoluto, cari miei “igienici”, e il geni(t)ale non si discute.

Da cui il “genitivo sassone”, uomo barbarico che se ne fotte… sia delle regole grammaticali che di tua madre. Insomma, è fottuta… come in Schindler’s List.

Questa è difficile? Sì, lo so, sarà “dura” salvarmela…

Di “mio”, spero sostanzialmente di scoparmela e poi mandarvi a fanculo.

Palle in mela, in meta, non voglio la metà, vinco o perdo. Però che per(dent)e.

di Stefano Falotico

Mad Max: Fury Road – Comic-Con First Look Trailer


28 Jul

 Riparte rombante il nostro Interceptor e, a giudicare dalle prime scoppiettanti, frenetiche immagini potenti, piroettanti e partenti in quinta di motori accesi a nostre emozioni lubrificate ancora a rimembrare, elucubranti, i fast(i) and furious del vero modello imbattibile apocalittico per eccellenza delle auto infernali, possiamo dirci entusiasti.
A caval tonante del grintoso e robusto di un Tom Hardy dalla carriera irrefrenabile e spacca-tutto!

“Mad Max” (Hard-y) sta tornando


05 Jan

 

Interceptor-alo!

“15 minuti” – Recensione


11 Oct

Nel Futuro… In the future, everyone will be world-famous for 15 minutes

Fame, it’s not your brain, it’s just the flame

Sulle note d’un Bowie fiammeggiante e famelico di “fama”, la fauna di New York.
Ove Lucifero si nasconde, qualcuno lo sa, ed è proprio lo sbirro Eddie Fleming, un De Niro allucinato nella sua “viscidità” a (p)ungere duplici omicidi di personalità multiple “appaiate” in due.
“Tumefatto” nei suoi sigari che lo stropicciano, “appiccicato” alle “spine” della sua “rosa”, Nicolette Karas, una Melina Kanakaredes tanto “cara”. Da invitare in cene intime per “intimarla” a baciarti “alla francese” d’“accento” pronunciato sul “ne(r)o” di un’indagine “ad alto fuoco”. Infatti,  in questa strambissima detection, il nostro Eddie viene affiancato dal “vigile”, anche troppo, Jordy Warsaw, un Edward Burns in mezzo al “burning”. Fra pedinamenti a Central Park, incendi “backdraft” (memori-e del Ron Howard “assassino”), parrucchiere “spione” e forse proprio i protagonisti a esser pedine, “pedoni” piatti di poca acutezza e fiuto tanto istintivo quanto assai rischioso. In questo trambusto, in quest’“arrosto”, puoi rimetterci le penne, Eddie…, la morte corre sul filo del “citofono”.
“Chi è?”. Toc toc, o tic tac?. Cattura(ti?). Non gridare troppo presto “vittima” se sei carne già a pezzi.
Brividi freddi, a “combustione lenta”, “legati” a una sedia “elettrica” ove ti squaglierai, amico “Fleming”.
Long goodbye…

Questi due russi non se la russano, assolutamente. Orribili storie(lle) di “fornelli”, da “storpi” molto “furbetti”.
Pazzi sì, uno così folle e, “infuocato” (già), da azzardare anche di “psicopatia” pura come una diagnosi cucita a pelle.
Sì, il più “matto” arriverà a prendere in ostaggio Jordy, filmare tutto, farsi dichiarare “infermo di mente” e, una volta uscito dall’“ospedale psichiatrico”, (s)vendersi al giornale da prime time d’un Kelsey Grammer più cannibale di “successo”.
Questo qui non vede l’ora di avere fra le mani “roba che scotta”. Quasi quanto le cosce di Kim Cattrall… sex and the city. Che figa!

Un casino pazzesco, microfoni che volano, “piatti da lavare”, perfino l’effigie” di Rocky Balboa, vetri frantumati, la bandierona americana un po’ “insicura”. Traballa quanto le certezze che vacillano.
La Statua della Libertà a far da sfondo a questo putrescente “fondale”.

Charlize Theron per un favore “cameo” a John Herzfeld, per due minuti senza respiroVera Farmiga prima di Scorsese, già carina forse di più. Che departed di bizzarro parterre.

De Niro ancora “autoparodistico” che monologa allo specchio col suo anello di fidanzamento, ma non ci crede, bravissimo è un “braccio violento della legge” al suo Marlowe di completino marrone. “Maculato” nel cappuccino che sarà “incappucciato?”.

Scop(pi)a lo scandalo, qualcuno parlerà. Che assurdi gli USA. In Europa si sta peggio.
Qualcuno “emigrò”, la guerra fredda è sempre un terrorismo giocato su regole “opposte”, così simili che quasi si sfiorano, anzi, si toccano per un attimo, si fottono a vicenda, si (s)cambiano gli abiti.
Chi è il fascista? Chi è il difensore della “Patria?”.

Si salvi chi può!

E tutto brucia di un cazzotto che si merita il “Vaffanculo” finalissimo.

Così è, così stanno zitti tutti i pezzi di merda.

Ha vinto Edward, ha vinto la giustizia!

(Stefano Falotico)

 

In tutta sincerità, avete mai visto un cane con gli occhiali? Se sì, siete voi il bastardo


25 Aug

Sono un mercenario, mi presto prestante a chi mi garantisce dei “prestiti” e, fra i preti, son quello che predica le bone, anziché la bontà. Se qualcuno, ostile al mio “Verbo”, oserà infangar il mio “Innominato“, sarà perdonato perché il suo matrimonio s’ha da fare, così “ammogliato” sarà rovinato

Dovete sapere che ho acquistato vari volumi “enciclopedici” sulla razza canina, a cui m’affil(i)a solo il canino destro, essendo stato, quello sinistro, “paffutamente” arrotato da una Donna troppo “zuccherosa” che prima “cariò” il mio “smalto” e poi da tartara, “calcificò” il mio “titani(c)o” dopo averlo “visto” enorme, e gridando “esultante” come Doc di Ritorno al futuro: “Grande Giove!“. Sì, davvero “glande”. Diciamo un martello che si (s)lancia simil “giavellotto”. Sì, è un bel “gianduiotto”, “cioccolata “raffinata” che mette la “sua” di buon umore, dolce come la seta seral di come Lei, “sorseggiando”, s’asse(s)tò “rosseggiando”.

Fra tutti gli esemplari, vi porrei un esempio, il cane chiamato “L’incagnito incarnato”, “famoso” di “pelo” ruvido, mansueto quando non accarezzato, liscio se non “movimentato”, ché si rizza “abbaiando” nel bacino.

Sì, “a garrese”, son bassotto ma non prendetemi per un film di Garrone. Io son “arido” solo nel profumo del suo mare.

Ecco, psicopatici e bestioncine, statemi alla larga, ché il mio è lungo e “annusa”.

Un mio amico, osservandomi, urla sull’orlo della crisi di nervi, col guinzaglio e la museruola: – Stefano, il tuo cambiamento è “ululante!”.
– Sì, perché l'”amico” a quattro zampe, detto anche quadrupede, è Uomo di “quadrifoglio” che tutte “le” inquadra e poi “azzanna” nel “bianco notturno.
Sì, sono il Jim Carrey di The Mask. Maschio “fino in fondo”.

No, le sfumature di grigio sono per gli “incroci”.
Al massimo, con me, “allarga” d’un “candore” che neanche Coccolino lo “smacchiatore“.
Sì, fra una smanceria e l’altra, ci sta l’orsettino con una da Crazy Horse, infatti mi chiamano Cavallo.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. The Frozen Ground (2012)
    Un trailer già “cul”.

    La “ragazzina” Vanessa Hudgens (di)mostra al maniaco John Cusack l'”indelebile valore” della spogliarellista.
    Se hai un costumino nero, lo specchietto è per le allodole di chi pagherà il biglietto per questa “pura” porcata.

  2. Ritorno al futuro (1985)
    Il delfino, sappiatelo, è Uomo letterato che si “fa” i film, lavora di Scienza con la Fanta, e spesso, “a lungo andare”, mette tutti a novanta.
    Compreso chi gli diceva che era un “senza palle”.
  3. I promessi sposi (1941)
    Esiste anche una versione televisiva con Alberto Sordi nella parte di Don Abbondio.
    Sordi è sempre stato un “vigliacco”, l’uomo medio “maccheroni & cartellino”, ma sapeva che Renzo, prima o poi, l’avrebbe “fatta” in barba ai “bravi” e si sarebbe “allucinato” con Lucia.
  4. Prometheus (2012)
    Rischia di essere l’ultimo film di Ridley Scott che, scioccato dalla morte (in)aspettata del fratello Tony, ora non ha più i soldi per “girarsele”.

    Sua moglie, l'”elegante” minigonna sfacciata di cognome Facio, pare che però non “glielo” alienizzerà.

    Mah… vedremo. Sembra che Ridley, dopo aver “costellato” Charlize Theron, ancor non l’abb(a-z)ia atterrato.

    E dire che Rapace è meglio.

Genius-Pop

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