1 Novembre, Ognissanti dopo le allegre combriccole d’Halloween, ricorrenza da festeggiare, il traffico glien’è grato perché possiamo anche “grattarci” in macchina, e un Giorno prima dei “morti”.
Ah, i crisantemi, Oronzo Canà, allenatore della Longobarda, poco ne stimava l’omonimo calciatore, perché era un “tristo”. Anche molto depresso.
Ma, in Italia, s’andrà sempre avanti così, tra Grandi Fratelli “intettati” e uomini “ottusangoli” con la cicoria fra i denti, e tante zoccole dalla mentalità “durissima” e dalla fiatella poco “alla mentina”.
Sì, lo stivalone.
È al fortunato gatto come me, quello con gli stivali, a cui bisogna “fiabeggiar” di tifo.
Fu inventato dal paroliere Straparola e riaggiornato da Charles Perrault e dai Fratelli Grimm. Già me li vedo Matt Damon e Heath Ledger crearlo visionariamente alla Terry Gilliam…
Io sono “Il Gatto” e favoleggio, re indiscusso del mio “culo” sfacciato a cui perfino il mio “padroncino” non dava credito.
Pensava fossi solo una “bestiolina” stupida.
E come me, un altro grande Uomo, ha sempre avuto un ghigno “gattesco”.
È il Bob De Niro.
Qui, lo possiamo ammirare in molte sue situazioni ed “emulazioni” falotiche.
In questa scena, Bob rinfaccia all’uomo “avvocatizzato” quanto sia stronzo. Non dice una parola, gli occhi, però, dicono tutto.
Io “filosofeggio” meglio di tutti voi. Perché sono meglio di tutti voi…
Libertà significa potersi fumare un sigaro al cinema, come una peste, e ridere come un “matto”.
Come me, un Bob che tiene tutto sotto controllo, quasi maniacale, salvo dimenticarsi di controllare se stesso…
Ah, una “Bridget Fonda” può esser figona, biondona e molto eccitante, ma la pazienza ha un limite.
Anzi, l’Uomo “limitato” si spazientisce perché, come diceva Totò, “Ogni limite ha una pazienza”.
Fortunatamente, sono molto più dotato di Louis Gara, e mi sa che “sodomizzerò” un’altra volta la mia Bridget.
Ricordate: sono un “Santo” ma, in mezzo alle gambe, son pur sempre sano.
D’altronde, i gatti amano le tope.
Firmato il Genius