Posts Tagged ‘Casinò’

De Niro Screen Shots


13 Oct

Ecco, mi “giunge voce” che quest’anno lo (ri)vedremo in molte pellicole.

Signore e signori, annessi detrattori dell’ultima ora (im-parzialmente scontenti delle sue ultime prove attoriali), ecco a voi il più grande camaleonte della Storia del Cinema. E non solo.

Vi presento questo personalissimo slideshow di Mister Bob De Niro.

Qui, lo vediamo “sfilare” in una galleria di tanti suoi personaggi famosi. Che ve li cito a fare?

No, qualcuno ve lo “enumero”: Vito Corleone, Travis Bickle (già), Jake LaMotta, Harry Tuttle, Al Capone, Jack Walsh, Max Cady, Sam Rothstein, Conrad Brean, Paul Vitti.

 

Gli altri, provate voi. Sì, vi verranno in mente.

 

Giocate infatti con la memoria e accostate le sue rispettive, tante facce ai capolavori “elencati” nei vostri ricordi. Vedrete che (IMDb.com alla mano…), riuscirete a indovinarli tutti.

 

In questo video, sono comprese anche due imminenti interpretazioni, direttamente-prossimamente, appunto, da Being Flynn Red Lights.

 

Buona visione.

 

 

(Stefano Falotico)

Il fal… delle vanità su superbo orgoglio virile


30 Sep

 

Perché “volare” sul nido che te “lo” annoda, quando puoi “inondarla” nel “nitrito?”

Potevo “incanalarmi” nella “vita” dei canali di scolo, guardando il Cinema di Pupi Avati con le sue “miss” su crema “pasticciera” del borghesuccio assuefatto a una “regolarità” assurda, d’ipocrito servilismo a una società che lo sfrutterà per piazzargli un “detonante” calcio “indirizzato” a tutti i suoi timbri d’etichetta che, “prodigiosamente”, con “calma” spaventosa per cui rabbrividisco, si prostituisce con “ponderate pudicizie” di un’esistenza appiattita da mut(u)o, “svalvolato” di tifoseria “eccitatissima” di domeniche “festose” dopo lauti pranzi del “spaparanzato-indivanato” su pantofola “fumata” di posaceneri “aggraziati” nella lucida argenteria della moglie “stufata” e “spolverino” ossessionato da “toccatina” igienica di “commovente solarità” con(planare)-templante piatti da lavare e panni sporchi dei figli da “appurare”, castrato nell'”invaghimento” per la collega “tacchi-na” su “stappante” erotica di proboscidi lestofanti dell’ufficio-“gabinetto” ove si tira lo sciacquon’ dopo la trombatina-“sveltina”,

E, invece, come Steve Buscemi di Con Air decisi, nello “stupore-stupro” dei caporali, di metterlo nel culo a tutti, scommettendo al mio casinò ove i da(r)di son tratti e “tira” con Elisabeth Shue. Ché l’afferri per i capelli e “la” ribalti, sopra e sotto come più “v(i)a nelle figas“. Sì, infatti “ordino” cinquemila Escort e varie pornoattrici, di cui, “incuneatissimo”, questa è la lista del terzetto di molti etti ed “ettolitri…”.

1) Liza Del Sierra, atomica mulatta che munge di bianco in “nero”.
2) Mischa Brooks, un terrificante ass addiction appena “sfila” per lo “sfilatone” nella “sacchina“. Basta con queste “cavalcate & Valchiria“, abbasso le varichine. Dateci di “vacchissime”. Che cazzo ve ne frega? Già, sfregando va il “lievitone”.
3) Brandi Love, una milf da “slurpare” dai piedi alla testa, be’, non esageriamo, mi “accontento” della parte di mezzo a 360 “gradendo”, piove, guarda come piove, Madonna come viene “su“.

Al che, uno psichiatra mi chiama all’appello:

– Lei “scappella” e basta. Si contenga.
Ma mi faccia il “piacere“. Si stenda “lei”, mio batuffolone che ricatta tutti. Non mi tocchi, eh? Badi come “sparli“, sa?
– Ma io “glielo” concio…!
– Sì, prima però finisca col suo “camice” di forza.
E si ricordi, gran puttaniere, questa è potenza.
– Cioè?

Nel “manesco” (e “menisco”) che non si dica, fu ucciso da Superman, su tale “nota di Notte”: Ah zoccolon’, almeno abbia la compiacenza di non “indossare” le zoccole!

Applauso!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

Silenzio “religioso”, mentecatti:

 

  1. Casinò (1995)
  2. Via da Las Vegas (1995)
  3. The Addiction (1995)
  4. L’orlo argenteo delle nuvole (2012)
  5. Conan il barbaro (1981)
  6. Last Stand (2000)
  7. Cobra (1986)

Non c’è niente di peggio che essere “uno” qualunque? Attento, però a non essere un idiota


23 Jul

 

 

 

Sono la calma, sono il karma nella mia carne, con le cagne che suonan il mio “flauto”, sempre alle loro “calcagna”

Che grandi stronzate che vendete come futile successo.
Cos’è il successo? Carmelo Bene, forse l'”ambizione” incarnata, adorava se stesso “scollacciato”, e smontava subito chi ne derideva il maniacal egocentrismo: … solo il Passato del verbo succedere.

Eh già, vi han educato male, poi fate indigestione, vi “avvolgete” nelle lenzuola del sudaticcio malessere, e “sbottate”, affannati per ottener il consenso altrui, che se non è riconosciuto non vi riconoscete allo specchio.
Cosa c’è di più falso di un’immagine riflessa?
Riflette il sembiante, non l’essenza.
Chi siete, lo sapete voi, dunque lo so io ché son Dio. Su questo non ci piove, che poi scroscino “temporali” burrascosi nel mio fegato, è “materia” escrementizia del mio “evacuar” fuori dai cessi comuni. Sì, i ranghi son ragni, meglio tesser la propria tela, e attilarla secondo le proporzioni della tua “frizione” della libellula che oggi si posa e domani accelera, senza cerniere e la solita cernita d’imbecilli fra i piedi, da prendere a calci e gettar in pasto ai gatti. Meglio il feticismo dei fetidi.
Oggi ingrassi e si “sbellican” di risate grasse, domani dimagrisci e si “sciupan” d’affetto “anoressico”, “donandolo” alla miglior “offerente” del refettorio “La monaca bulimica di uccelli di rovo“.

Quanto siete stupidi.
Per ingraziarvi la stima altrui, non ve “la” godete. Date piacere per riceverlo… in culo.

Credete davvero che alla gente fregherà un cazzo se siete Madre Teresa di Calcutta o vivete nelle fogne?

Al massimo, dopo la vostra morte, “redigeran” un memoriale funebre in quattro e quattr’otto, e poi andran a mignot’.
Steve Buscemi di Con Air lo sapeva…

Tre filmoni ove il “dritto” è un idiota conclamato.
Volle che “lo” amarono, e furon amare(ne).

Al che, molti miei amici dopo aver letto ciò, mi urleranno “delusi”: – Stefano, ci sei “scaduto!”.
E io: – Non importa. Per la mia “signora” è “a lunga conservazione”, lo sapete, no?
– Ah, in tutta la nostra vita, non ne abbiam vai visto uno così.
– Infatti, a voi non è concesso “vederlo”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  L’età dell’innocenza (1993)
    L’emblema del “pirla” qui c’è tutto.
    Secondo il Morandini, molti personaggi scorsesiani sono degli idioti alla Dostoevskij.
    Verissimo. Questo batte anche Sam Rothstein, sebbene anche qui i titoli di “testa” sian firmati dai Bass…

    Indeciso fra una donzella verginellina della “buona” società e una bonazza “fatta” dalle fattezze di quel gran pezzo di Michelle Pfeiffer, si girerà i pollici… e le palle.
    Rimanendo al palo.

    Al che gli rimarrà solo da scommettere nel Casinò, appunto, per il Palio di Siena…

    Liturgie tribali, regole implacabili “viscontiane” alla Goodfellas.

  2.  A History of Violence (2005)
    Qui, Ed Harris è decisamente più scemo di quanto potevam dedurre all’inizio della sua comparsa(ta).

    Tom Stall gli ha “reciso” già una volta l’occhio, ma lui non lo lascia in pace. Gli dà il tormento per “curarlo”.

    Sì, come no, Tom “glielo” sanerà del tutto.
    Bendandolo nella morte di furia cieca. Il famoso “zitti e mosca”.

  3.  Casinò (1995)
    Sam, l’uomo intuitivo che controlla sempre le vite degli altri.
    Si danna con “perizie” geriatriche, con sguardi da puzza sotto il naso, annusa, sì, sì, sì, redarguisce, comanda, espelle, fa il “dottoron”.

    Perde tutto.
    Un consiglio, per la prossima “volta”: quando riesci a sposarti Sharon Stone, devi solo pensare a come “mantenerla”.

    Della serie: una così, va scopata e basta. Ci son gli altri che scoperanno a terra.

    Fidati.

Europei 2012: Finale Italia – Spagna, è finita in tragedia


03 Jul

 

L’abbiamo preso in quel post-eriore!

Ieri sera, volevo ubriacarmi e stordirmi, guazzando poi nel traffico bolognese, “clacsonando” a tutt’andare in cerca di qualche “trombatina”, per un “fiatone” da finalone.

E, invece, ho “sofferto” una delle peggiori giornate “storte” d’un incubo che mai avrei concepito, neppure se avessi scommesso con un allibratore che gioca coi vibratori quando vien (di) sera e poi ( alla) mattina…

Una Nazionale a pezzi, “bucherellata” in “ogni rete”, “strapazzata” come la maionese d’una vecchia napoletana irascibile a cui, mentre “mescolava”, hanno comunicato il suicidio del figlio Vincenzo, carabiniere dell'”arma” emigrato a Roma, “capitolante” in seguito a intollerabili soprusi al suo pudore da “uomo” d'”onore”, coi lanzichenecchi a infilargli un’inculata acuminata a base di “Sacro Romano Impero” del papato che si pappò la sua donna, Margherita, “sforbiciata” nello jus primae noctis molto “braveheart“.
Il povero Vincenzo non resse l'”affondo” e si fiondò giù dal balcone, sventolando il “bandierone” con la scritta “Fratelli d’Italia? No, coltelli di sangue!”.

Sì, gli spagnoli c’hanno matato e “a voglia” a pomate lenitive.
Balotelli ha già prenotato, comunque, una “palafitta” nell’Isola dell'”affamato” con Raffaella Fico, per “consolazioni” sotto il Sole che “asciugheranno” le “pene”, abbronzandolo di più nel “pio pio”.
Mentre Bonucci, che, rasato, assomiglia a Travis Bickle, piange nella sua “bonaccia”.

E Pirlo non era in palla? Ah, s’è giocato il Pallone d’Oro.

Ma qui, il signor Prandelli, deve far mea culpa. Non ha azzeccato una mossa neanche a “pagarlo”, e dire che Abete lo “rimpingua” bene, nonostante le rosicate di Enrico Varriale, sempre più acido e sempre più da ospizio.

Sostituisce l’impresentabile “mariuolo” Cassano, piacevolmente però più “figo” delle sue recentissime apparizioni nelle “vasche” di Milano, con un Di Natale che sarebbe stato meglio se fosse andato a mungere le “mule” di Udine…, dette “frute” per il “fruttivendolo” col bananon!

E Montolivo, il Nicolas Cage versione “moscissimo”, con un Motta(rello), che dopo cinque minuti si “spappola” nei falli delle “leccatine” del centrocampo sgranocchiante al “tichi tac” su tacchetti un po’ irruenti.

E così, l’incolpevolissimo Buffon vide la sua schiena rompersi, sgretolatissima” da tutte le volte che s’è chinato a raccogliere la sfera.

Evviva l’Italia, e ricorda: tua madre è la “donna” che Eli Wallach, il “cattivo“, conosce…

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Matador (1986)
  2. Don Bosco (1988)
  3. Capitan Fracassa (1940)
  4. Il toro (1994)
  5. Il Pap’occhio (1980)
  6. Casinò (1995)
  7. Lo sguardo di Michelangelo (2004)

Alcuni graditissimi motivi, o momenti, per “denirizzarci”


04 Nov

 

A chi mi domanda perché mi “renardizzo” in Bob… be’, ammiratelo.
Estratti della sua perfezione, quasi imperfetto neo ch’abbacina.

 

Sam “Ace” Rothstein

 

 

Harry Tuttle

 

 

Jack Walsh

 

 

Al Capone

 

 

Shadow

 

 

Michael

 

 

 

Lo vedrete ancora, giusto un assaggino, non abbuffatevi, no, il Bob va “deliziato” in tutta calma, anche malinconica, come Lui.

 

 

Firmato il Genius

 

 

 

Contro lo zoccolo duro dello “stivale”, io “gatteggio” negli “stivali” di Bob


01 Nov

 

1 Novembre, Ognissanti dopo le allegre combriccole d’Halloween, ricorrenza da festeggiare, il traffico glien’è grato perché possiamo anche “grattarci” in macchina, e un Giorno prima dei “morti”.
Ah, i crisantemi, Oronzo Canà, allenatore della Longobarda, poco ne stimava l’omonimo calciatore, perché era un “tristo”. Anche molto depresso.

Ma, in Italia, s’andrà sempre avanti così, tra Grandi Fratelli “intettati” e uomini “ottusangoli” con la cicoria fra i denti, e tante zoccole dalla mentalità “durissima” e dalla fiatella poco “alla mentina”.
Sì, lo stivalone.

È al fortunato gatto come me, quello con gli stivali, a cui bisogna “fiabeggiar” di tifo.

Fu inventato dal paroliere Straparola e riaggiornato da Charles Perrault e dai Fratelli Grimm. Già me li vedo Matt Damon e Heath Ledger crearlo visionariamente alla Terry Gilliam…

Io sono “Il Gatto” e favoleggio, re indiscusso del mio “culo” sfacciato a cui perfino il mio “padroncino” non dava credito.
Pensava fossi solo una “bestiolina” stupida.

E come me, un altro grande Uomo, ha sempre avuto un ghigno “gattesco”.
È il Bob De Niro.
Qui, lo possiamo ammirare in molte sue situazioni ed “emulazioni” falotiche.

 

 

In questa scena, Bob rinfaccia all’uomo “avvocatizzato” quanto sia stronzo. Non dice una parola, gli occhi, però, dicono tutto.

 

 

Io “filosofeggio” meglio di tutti voi. Perché sono meglio di tutti voi…

 

 

Libertà significa potersi fumare un sigaro al cinema, come una peste, e ridere come un “matto”.

 

 

Come me, un Bob che tiene tutto sotto controllo, quasi maniacale, salvo dimenticarsi di controllare se stesso…

 

 

Ah, una “Bridget Fonda” può esser figona, biondona e molto eccitante, ma la pazienza ha un limite.
Anzi, l’Uomo “limitato” si spazientisce perché, come diceva Totò, “Ogni limite ha una pazienza”.
Fortunatamente, sono molto più dotato di Louis Gara, e mi sa che “sodomizzerò” un’altra volta la mia Bridget.

 

Ricordate: sono un “Santo” ma, in mezzo alle gambe, son pur sempre sano.
D’altronde, i gatti amano le tope.

 

Firmato il Genius

 

 

 

 

 

 

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)