Be’, io sono un tipo certamente difficile. Semplicemente, da tempo immemorabile, abbandonai le mie sacre spoglie per non concimarmi nella realtà giornaliera. Sono giullaresco. Ah, è nauseante il mondo (a)normale. Spuntano zoccole da ogni cantina e cooperativa sociale, i centri storici sono invasi da modelle palestrate che, pure in inverno inoltrato, mostrano la tartaruga in bella vista quando invero dovrebbero segregarsi vive e dare da mangiare al cane.
Queste sono donne che pensano solo al pesce e ancora credono all’oroscopo. Quello, che è Acquario, si sposerà con una Vergine?
Ma per piacere.
Eppure, baldanzose, anoressiche come acciughe, espressive come Nicolas Cage di Zandalee, cazzeggiano tutte in tiro, allupando gli sguardi vogliosi e bavosi dei maschi che, corteggiandole in modo sfacciatamente libidinoso, ardimentosi si riscaldano di voyeurismi focosi, scalmanandosi in branco al fine di concupire tali cagne in maniera lupesca e biecamente lussuriosa.
Sì, il mondo è oramai putrefatto, più sfatto di Alba Parietti. Donna bugiarda e infingarda, furba e sgambettante che, grazie alle sue scosciate epocali, mandò sulle montagne russe molti maschili o(r)moni dalle gambe corte.
Sì, l’uomo italiano medio è pinocchiesco. A differenza di Pinocchio, non gli si allunga il naso poiché, dopo una certa età, la cartilagine non si prolunga come la terza guerra della pugnetta, no, punica, terminata a Cartagine, bensì s’allunga qualcos’altro per le vag… e meno impudiche.
Ma cosa vagite? Ma che v’agitate? Siete uomini da porcile.
Sì, debbo ammettere di essere un duro, l’ultimo dei maschilisti. Nella mia biblioteca di cinofilo, no, da cinefilo, a fianco di capolavori come Arancia meccanica e il nuovissimo Steelbook di Joker, c’è un parterre, non so se de rois, sicuramente di bionde, rosse e more da far arrossire anche Woody Harrelson di The Walker. Ora, possiedo Control 4 con Brianna Beach e Filthy Family 09 con Kendra Lust. Gli altri posso regalarveli, sono già consumati. Accettate l’usato garantito e non di prima mano? Ah ah.
Non sto schizzando, no, scherzando, miei poveri bigotti e matti. Nel 2020, la dovremmo finire con le lauree, con gli allori, con Laura e pure con la Critica cinematografica vecchia da rincoglioniti impolverati.
Se vorrete tutta la vita ammirare Federico Fellini, cari miei vitelloni, io invece mi darò al “vitello tonnato”, godendo anche di molte donne sconsacrate. Mica come le acide. Sì, sono meglio le donne che non devono chiedere mai. Prendetele voi quelle che vi porteranno a Teatro. Semmai a farvi vedere Il malato immaginario. Cosicché, se già come mariti foste depressi poiché vostra moglie è più depressa di voi, completerete l’Opera con un ritornello tristarello andante, sinceramente andaste da un pezzo. In maniera auto-ficcante. Brillantissimi! Così è, non ci sono cazzi che tengano.
Per quanto riguarda i pazzi, avrei da illustrarvene. Tutti i pazzi sono coloro che, a differenza delle persone cosiddette normali, le quali non capiscono un cazzo, pensano a quella. Mi pare giusto.
A cosa dovrebbero pensare? A vincere l’Oscar? E una volta che l’avranno vinto? Se lo metteranno nel culo, appunto. Tanto, oggigiorno, non frega una beneamata minchia a nessuno dell’arte. Domani notte, Joaquin Phoenix vincerà. Da lunedì mattina, Rooney Mara scoperà un premio Oscar.
Quindi, pretenderà di più. Caro Gioacchino, andasti a cercartela. Auguri e figli maschi. Ah ah.
Ripeto, spolverate le belle statuine e tutte le principessine sul pisello. Fidatevi.
Le persone normali invece, essendo frustrate, pensano a curare i pazzi, sbattendoli nei centri di salute mentale. Sì, avrei da dirvene sulle psicologhe che si lasciarono imbottire dai pazienti più irrefrenabili.
Se i pazienti più surriscaldati davano alle dottoresse qualcosa per tirarle su, le dottoresse regalavano loro pure la dimissione psichiatrica dopo aver ricevuto tutta l’emissione da ragazzi non tanto nella testa cresciuti, quindi da reparto pediatrico, bensì molto sviluppati per il reparto geriatrico.
O no?
Donne che vivono di missioni, si capisce. Noi, figli della generazione di queste malate di mente assai frigide, patimmo offese delle più discriminatorie e castranti, cazzo.
Sì, soprattutto in Italia, se compri un film porno, ti dicono che devi lavorarci su e migliorare.
Perfetto, questo film, in effetti, non è il massimo. Compriamone un altro. Oh, qui c’è da lavorare tutta notte con una sola pausa caffè quando India Summer versa la schiuma del cappuccino.
No, onestamente non mi vedo sposato. Stare assieme a una rompiballe che vuole da te sempre che tu sia cazzuto e figo.
Ah, chi vinse Sanremo?
Be’, ancora non si sa.
Continuate a farvi le seghe sulle canzonette e sulle mezze calzette.
Vado a sfilare, ora, una calza.
Quindi, leccherò una donna gelata.
Voi, teste di cono, amate i ghiaccioli con le palline, no, praline?
No, è per chiedere.
di Stefano Falotico