Posts Tagged ‘Bob De Niro’

I migliori film sulle pandemie (il Covid-19 è ritornato come nei nostri incubi peggiori…), ieri fu la giornata mondiale “dedicata” ai disturbi mentali e i best movie sull’argomento


11 Oct

nielsen pazzo del mondo

francesco-bottonecontagion matt damonLe notizie mondiali sono sempre più allarmanti. E il Coronavirus si sta nuovamente diffondendo a macchia d’olio, seminando morti a non finire, ahinoi.

Ma non v’è nulla, invero, di cui preoccuparsi. Gli scienziati, i virologi e i cosiddetti esperti in materia lo predissero che, con l’inoltrarsi dell’autunno, il Covid-19 si sarebbe ripresentato con una nuova ondata di contagi(ati). Un’ondata meno potente della prima, certamente. Pur sempre, però, disagiante.

In queste cruciali ore, il governo Conte si sta riunendo per attuare delle nuove normative al fine di constatare, contrastare una malata situazione, anche italiana, sempre più angosciosamente mortificante…

Ho inserito i puntini di sospensione per creare la suspense… ah ah.

Pare che, prossimamente, saranno previste multe assai salate emesse a danno di chi, in barba alle disposizioni e limitazioni della libertà personale che, senz’ombra di dubbio, saranno virate e fortemente intraprese, non indosserà la mascherina non soltanto nei locali pubblici, bensì anche all’aperto.

Peraltro, i locali non potranno rimanere aperti, dunque frequentati dalla gente, oltre le 23.

Tamponare… il contagio si sta rivelando inutile. Darci la caramellina di un’altra estate limpidamente vitale, non evitò che ogni piacere condiviso fosse “evirato”. La moderazione non servì a impedire che il virus e la sua inevitabile, nuova diffusione, ancora si spandesse, si spargesse e sotto la pelle si propagasse. Di amuchina, cospargetevi. E voi, ipocriti, alla domenica mattina, intingete la manina nella vostra acquolina in bocca benedetta.

Una castrazione psicologica a base di altissima, assai grave, emotiva sedazione, ci aspetta. Come nella seconda legge della termodinamica (entropia!), rivista in forma negativa, le profezie all’apparenza più ridicolmente millenaristiche e pessimistiche si stanno trasformando in una nucleare “fusione”, potremmo dire, di notizie confuse e patetiche che vengono trasmesse dai mass media per tranquillizzarci con fake news distorsive la verità affinché l’umanità, scioccata e impaurita, possa sentirsi come i passeggeri de L’aereo più pazzo del mondo quando venne chiesto al comandante Leslie Nielsen se il velivolo con loro a/in carico stesse precipitando. Leslie fieramente affermò che la situazione fosse assolutamente sotto controllo mentre, all’unisono, allo scandire delle sue parole capziose, il suo naso, a mo’ di Pinocchio, gli crebbe.

Suscitando ilarità generale presso gli spettatori che, dinanzi a una genialata demenziale del genere, smisero di sudare freddo, liberandosi euforicamente, attraverso una risata eccezionale veramente, de/alle frustrazioni della loro grigia vita quotidiana non propriamente eccelsa. Assai divertendosi, le persone si distrassero estemporaneamente dalle loro precipitazioni, no, preoccupazioni di pagare le bollette. Se il film con Nielsen e il grande Guttenberg di Scuola di polizia fosse uscito oggi, la gente, dirimpetto a qualcosa di più fenomenale della battuta fra Martin Sheen e suo figlio Charlie in Hot Shots 2, si sarebbe ricordata di buttare via i cellulari alla maniera di Robin Williams di Hook – Capitan Uncino. Comprendendo, in quel momento di libertà goliardica assoluta, che la vita è sacra, appesa a un filo e non vale la pena dolersi se, su Instagram, la tua fidanzata abbia messo un Mi Piace sospetto a un uomo conciatosi come Dustin Hoffman di Tootsie o come lo stesso WIlliams in Mrs. Doubtfire. Fra stories nascoste, spie russe da Guerra Fredda, Salvatore Aranzulla che insegna ai pensionati come spegnere un iPhone e una pietosa, assai penosa condizione umana completamente incapace di amare M.A.S.H. di Robert Altman o di comprendere Animal House, a un certo punto arriva uno, il sottoscritto, che fa una battuta così:

nel mondo, almeno nei paesi sviluppati, ogni famiglia possiede due utilitarie e quattro Android. Rutger Hauer di Blade Runner, invece, fu un androide, non possedette nessun accessorio della Samsung e non ebbe neppure la patente B. Anche perché gli fu tolta dalla motorizzazione di Ritorno al futuro 2 e de Il quinto elemento. Ma fu un genio lo stesso.

Al contempo, una volta la gente moriva solitamente attorno ai sessant’anni per cause naturali dovute alla vecchiaia.

Oggi, a circa 80 anni, Harrison Ford interpreterà Indiana Jones 5 ma, anche se “usassimo” lo Stargate di Roland Emmerich, non riusciremmo ugualmente a ringiovanire James Spader e a renderlo meno ingessato, nella sua recitazione legnosa, dal sembrare un faraone egizio che reciti peggio di Tom Cruise ne La mummia.

La mia amica Vera Q. scrittrice satirica d’inappuntabile stile pungente, su Facebook scrisse ciò, ieri sera:

Oggi è la giornata mondiale dei disturbi mentali.

E ho letto parecchi post in proposito. Profondi, e scanzonati. Ed ho apprezzato le battute, del resto la vita stessa è un disturbo mentale, non ha alcun senso se non il banale rotolare nella fossa, unica cura, e dunque, ben venga scherzarci su.

E però mi piacerebbe per una volta essere seria sull’argomento, siccome, per troppi motivi, conosco il tema.

E non è per nulla affascinante. Perché il disturbo mentale comprende anche la gamma del ritardo e del disturbo neurodegenerativo, che no, non conquistano quanto le psicosi da Criminal Minds.

E diciamolo: Hannibal Lecter ci ha ammaliati tutti. E pensare che può bastare un’aggressione qualsiasi dell’encefalo, come accade in alcune malattie infettive gravi con febbre alta, per giocarsi la famigerata normalità, termine che piace assai. Ai cosiddetti normali.

Io ho conosciuto persone con disturbi regalati da malattie di infanzia, da ghiandole dai nomi assurdi, da abuso di sostanze tossiche e soprattutto da farmaci comuni, e poi dalla sfiga.

E già, la cara vecchia sfiga.

E infatti la psichiatria e la neurologia si sono salutate andando ognuna per la propria strada: mente e cervello non sono la stessa cosa.

Insomma, si sa poco quando si inneggia alla sfiga.

Ma la scienza concorda sul fatto che, per pronunciare la diagnosi di disturbo mentale, ci siano in gioco più fattori di origine biologica, psicologica e sociale.

E quindi, il suddetto squilibrio finisce nel calderone dei grandi boh.

Ed io, alla faccia dei professoroni, nel mio piccolo ho risolto: tolgo il disturbo sintonizzando il decoder.

 

Di mio, tolsi Sky perché costava e costa ancora troppo. Va costato, nei costati, no, constatato. Ma ho i bluray di Taxi Driver, di Joker e di tutti i film di Woody Allen ancora nel cellofan sigillati.

Non li apro perché potrei rovinarli. Nella mia casa, ci sono tremila libri. Non li rileggerò. Anche perché, così come sostiene il mitico Max Cady/Bobby De Niro di Cape Fear, li ho già letti.

Ci sono anche dei gialletti e non mi piace Marco Giallini. Giallo di Dario Argento è un film che fa paura… da quanto è brutto ma, nonostante Dracula 3DNon ho sonno e Il cartaio, Dario Argento rimane un genio. Be’, in Italia, una persona su tre ha letto un libro di Stephen King almeno una volta in vita sua. In Italia, però, se una persona scrive un libro più bello del miglior Stephen King, non ha amici e viene considerata pazza. Poiché è “sano” cantare con Tiziano Ferro e, alla domenica, essere “fighe” come Silvia Notargiacomo che, in radio, dice… nella lasagna ci vuole la besciamella, è la morte sua!

Con sommo dispiacere, mi spiace anche tristemente ammettere che Chris Walken e Bob De Niro non sono/siano né saranno più gli stessi.
Anche loro imborghesiti e vecchietti.

Chi ha orecchie per intendere, intenda. Voi, dietro le tendine, fate quello che volete/vogliate e deridete i pagliacci da tendoni da circo. Evviva La leggenda del re pescatore!

Cosicché, nel bel mezzo del cammino della mia vita, mi trovai/o dinanzi a un buio, no, a un bivio. Dovetti, devo, dovrò compiere solo una scelta possibile. Inevitabile.

Ebbi, ho due alternative. O essere Clint Eastwood del finale di Million Dollar Baby oppure quello di Gran Torino.
Di solito, sono scherzoso.war with grandpa de niro walken walken de niro war with grandpa

sandersStavolta, no.

 

di Stefano Falotico

deerhunterhot shots 2 hook robin williams gran torino eastwoodritorno al futuro 2

L’anno in cui ero l’uomo inconfutabilmente più bello del mondo, letale mix e incrocio fra Sly Stallone, Johnny Depp, Ray Liotta, Bob De Niro e Bruce Willis più magro, vedere queste foto incredibili


03 Jun

Sì, io sono esperto di mutamenti fisici, mi adatto all’ambiente circostante. Così, se frequento uno dell’alta borghesia medica, inforco gli occhialetti e assumo espressioni composte da uomo che fa la colazione coi biscotti del Mulino Bianco, uomo dolce e carezzevole, posato e tranquillo, e legge trattati sull’impazzimento delle cellule cancerogene, se frequento un meccanico, assumo una faccia da scaricatore di porto, mi faccio crescere la panza da bevitore di birra sfrenato, se incontro una donna che mi piace divento innaturale perché vorrei dirle che voglio scoparla, senza peli sulla lingua, anzi, con moltissimi peli, ma avrei paura che lei mi facesse pelo contro pelo, allora mi presento a lei pelato, per avere un carisma alla Sean Connery. Alle donne piacciono gli uomini con l’alopecia androgenetica, sono convinte che più pelati sono e più siano dei fenomeni a letto. Anche se questa regola “basica” non ha mai funzionato con un mio amico. Perché oltre a essere pelato è anche grasso. E le due cose, sensualmente, non si accordano. E dunque lui non si accorda alle cosce ma continua ad accordare la sua chitarrina per avere un fascino da cantante maledetto. Mah, ce la farà?

Cambio sempre, a volte in peggio, ho spesso bisogno di uno che me le suoni, perché soventemente mi perdo e mi affloscio. Poi mi raddrizzo e metto la testa a posto, cioè sul collo, anche se vorrei mandarvi a fanculo.

Notare il look da casa, canottiera mal stirata su volto tirato in stile Die Hard, tutina Champion da Jean-Claude Van Damme casareccio, appunto, espressioni da Full Metal Jacket, con occhio da “pazzo”, bicipiti affusolati e sguardo penetrante, probabilmente fottuto.

Checché se ne dica, ho sempre avuto il mio perché.



Carisma 2
Carisma 4Sexy 2Sexy

di Stefano Falotico

Ove va Morrison Jim va anche Tom, playlist “off topica” al topo Cruise, il “missile” del Dracula in 3D


23 Nov

La vita è heat, il calore dei sogni anche “perversi”

Ho una peculiarità per cui mi distinguo, sono incurabilmente “pazzo”, quindi vago, gli altri m’evacuano addosso, e io giochicchio, emulando l’ambiguo Kevin Spacey, con la sordina espressione “moderata” salvo poi graffiar di battuta tagliente dal sorrisetto che “lo” dice tutto, accattivandomi le simpatie. Sì, non sono cattivo, spesso reattività.

Una donna mi confida una Notte alla Michael Mann.
La blocco, subito, infilando lo sterzo nel suo sterno:

– Mi piace Michael, è un po’ come Douglas Mike. Egli si fonde nelle effusioni al neon, poi il suo Cinema acquista un’inaspettata black rain, brillante velocità, divampa solare, sì, sprazzi di Sole e poi di nuovo “accasciato” di “spruzzi” nel letto.
– A proposito di letti. Ti confido questo sogno dilettevole. Un po’ “delittuoso”. L’altra sera, ho corteggiato un ragazzo a una “tavola calda“.
– Voleva limonarti di maionese o “dissanguarti” di ketchup?
– Voleva arrossarmi mentre stavo già sul giallo, in prossimità del rosso.
– “Rosso” sta per fighella bollente? O per farlo, ardente, nei posteriori in macchina senza i semafori dei guardoni della polizia?
– Ah, non essere spiritoso.
– No, volevo solo animarti di seduta spiritica. Siediti qui, vicino a me, sono il “povero” Diavolo. Ma potremmo indemoniarci, animando un po’ la serata. Ricorda: ove va la manina, qualcosa non s’ammaina e “tiri” fuori dalla manica il manico.
– Ah, che manigoldo? Ingordo!
– “Menamelo!”.
– Prima il sogno, poi la realtà.
– Ci sto. Basta che poi ci starai. Spero che ci “stia”, il mio è grosso, anche se son “basso” alla Tom Cruise, “collateralmente“, si rivela però “pistolante”.
– Sì, dopo ce “la” spariamo.
– Cosa?
– Il coso nelle mie cosce.
– Ma stai già scosciando.
– Dai. Ecco. Ieri, ho avuto una fantasia. Era buio, e un lupo mi toccava, fino all’orgasmo ho pensato si trattasse di Max Cady, invece era Vincent Hanna.
– Hai scambiato il Bob per Al. Capita. Però, caspita…, sei passata dal cattivo al buono nel giro di un amplesso.
– Al non è buono.
– Infatti, il bono era l’altro.

Ora, chiedo venia per questa play “fuori programma”.
Avevo promesso, come da richiesta, una al Giorno.
Come la mela. Non più di una, toglie il medico di torno.
Se poi ne mangi “troppe”, ti prende il diabete.
Ma le calorie zuccherose potrebbero accalorare la banana.

Finirei con Argento, il cui Dracula è stato “acclamato” di pollice su.
Ho pronta, invece, una sceneggiatura profumo “cenetta” per le “boiate” che sta girando: Nel boschivo, tutti schivarono Dario che si dà arie da regista serio ma che stroncherei come uno gnomo, e la figlia Asia “schiferà” tutte le pallottole ai vampiri.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Heat La sfida (1995)
  2. Strange Days (1995)
  3. Collateral (2004)

De Niro Screen Shots


13 Oct

Ecco, mi “giunge voce” che quest’anno lo (ri)vedremo in molte pellicole.

Signore e signori, annessi detrattori dell’ultima ora (im-parzialmente scontenti delle sue ultime prove attoriali), ecco a voi il più grande camaleonte della Storia del Cinema. E non solo.

Vi presento questo personalissimo slideshow di Mister Bob De Niro.

Qui, lo vediamo “sfilare” in una galleria di tanti suoi personaggi famosi. Che ve li cito a fare?

No, qualcuno ve lo “enumero”: Vito Corleone, Travis Bickle (già), Jake LaMotta, Harry Tuttle, Al Capone, Jack Walsh, Max Cady, Sam Rothstein, Conrad Brean, Paul Vitti.

 

Gli altri, provate voi. Sì, vi verranno in mente.

 

Giocate infatti con la memoria e accostate le sue rispettive, tante facce ai capolavori “elencati” nei vostri ricordi. Vedrete che (IMDb.com alla mano…), riuscirete a indovinarli tutti.

 

In questo video, sono comprese anche due imminenti interpretazioni, direttamente-prossimamente, appunto, da Being Flynn Red Lights.

 

Buona visione.

 

 

(Stefano Falotico)

I De Niro d’una prossima “(ir)realtà” – Coming soon, subitanei imperdibili, “sudateveli”


21 Sep

 

Adora De Niro come “sparli”, non avrai altro Dio al di fuori di Lui, cioè me(desimo)

Ogni attore ha un suo perché, un “tepore” tutto suo. In Letteratura si chiamerebbe “poetica”, cinematograficamente si utilizza la stessa espressione associandola allo Sguardo. Oltre a quello del regista che ne fotografa, esalta, accentua, a volte (se non lo “prende” per il verso giusto) ne sminuisce il carisma, o ingigantisce le sue doti attoriali.

Nicolas Cage n’è un esempio lapalissiano. “In mano” a grandi cineasti, si trasforma e i suoi eccessi (anche se non sempre) s’accordano alla virtuosa macchina da presa che lo “sbalza-rimbalza” modulandosi attorno ai suoi occhi celesti con “sfumature di grigio“. Sì, fra questo libro per educande frustrate in cerca dell'”amante” sognato da “stoviglie” di (di)letti focosamente immaginati, ove le “sacralità”, ardendo di lagrime amare, porgon baci alle mura incancrenite del rimpianto, preferisco la sincerità “tamarra” d’un Nic(helino), per accensioni di recitazione smodata “misurata” nelle sordine d’un Maestro che lo imbriglia, tenendone a freno gli “istrionismi” che “bucano” lo schermo, anche troppo, anzi in modo “nevrotico”.

Eppure, fra i patatoni Clive Owen e i “pantaloni” di Colin Firth, a mio avviso noiosetti e con qualche smorfia che “ammicca” più del “dovere”, fra la “pazzia” da “LSD” d’un Nicholson grasso oramai quasi quanto il suo ex vicino di casa Marlon Brando, tra il dire e il fare non c’è di mezzo il mare, perché mai mettere il dito nel “mezzo” di marito e moglie, semmai De Niro. Che, di neo, pitta il Piacere, solleticando l’eroe erotico della sua ambiguità “furbetta” da lupo inesausto,”assetatissimo” (uh, lenzuola di seta e “fame”), “integrale”-rassodando, d’occhio “alludendo” e di gambe “farneticando” con “panegirici” che amano il corteggiamento (in)diretto che sai ove andrà a “parare” ma intanto “parla” a iosa prima delle ros(s)e.

Quanto lo subissaste di critiche dilanianti. Solo perché volle concedersi il lusso di qualche “ferie” autoparodiante come i commedianti d’un Tempo nel verso a se stesso del mito che fu(rono)?.

Beccatevelo quest’anno, zitti e mosca!
Egli ronza, di donne s'”abbronza”, di capello s'”ammoscia” un po’ viscido e come Sean Penn si sbronza da bianco che ama la nera Hightower e di Tribeca spende e di Trinità epica si espande.

Allocchi, per guadagnare baiocchi non dovete abboccare ma rimboccare.
E, se vi andrà male, sarete comunque bravi ragazzi.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Red Lights (2012)
    Egli vede tutto. Sembra cieco ma è più in gamba di chi vuol metterlo in ridicolo.
    Riapparso è Egli ora, come allora prima che scomparve.
    Nella confusione “di stucco” generale che non ci capisce nulla, come la Critica americana “interdetta” da un “arcano” oggetto misterioso.
  2. Being Flynn (2012)
    Geni si nasce, barboni si diventa.
    L’inversione della massima di Totò.
    Lui lo nacqueSignori e signore, ma le circostanze posson “annacquare”.
  3. L’orlo argenteo delle nuvole (2012)
    Leggere Hemingway può aiutare a superare un momento di “folle” panico.
    Sì, però se ci aggiungi il culo di Jennifer Lawrence, la “resurrezione” è totale…

Al “pubblico ludibrio”: sette donnone-“mammone” con cui Mickey Rourke si “sganascia”


27 Jul

 

Ricordate: se tua madre frequenta delle amiche bagasce, tale lo è pure la “suora”, “sua”.

Sì, son tal e quale a Mickey Rourke, amo “griffar” il mio addominale, dominandole e “sgraffignandole” di “bilanciere” graffiatissimo che “soppesa” e calibra i colpi, su flessioni da ginnasta coi bicipiti “lipidici”.
Sì, mi “scarmiglio” in loro, scalpitando di alcol da innalzare di tutto tronfio, pettoral in fuori e in Lei “dentro”, di denti, “sbiancante”.

Voi, e le vostre famiglie litigiose, che han “imbottigliato” il Sesso nelle fiaschette flaccide del “bersela” tutta, da ingenui ubriaconi della valle “lieta” di lagrime.

Io amo l'”arma”, con cui stilerò questa “clessidra”, “erosiva”, del Tempo “temprato” in Lei.

Amo la Donna quando “sboccia”, anche sboccata o da “imboccar”, amo la sua maturità quando è “durevolezza”.

Sette sui quaranta che “lo” allungano sui trenta.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Mimi Rogers
    Da non confondere con un’altra formosa, Jessie Rogers, gioia di tutti i pornoattori.Qui, Tom Cruise ebbe il suo “avere”, il sederone e il “bel da farsela”, e s’abbeverò nel seno materno immenso, scoppiando in un “lattiginoso” aspetto da infante “etereo”.Da allora, non “lo” abbiamo più recuperato.
  2. Uma Thurman
    Adesso, è incinta.
    Vera mamma per il festicismo migliore alla Tarantino.
  3. Rachel Weisz
    Al Cinema, appena appare, tutti gridano “Quanto sei carina!”.Bugiardi, io “apparecchio” un “Ah, bona!”.Hai dei bellissimi occhi. Ma, più in basso, è ancor di più..
  4. Halle Berry
    Quando la mulatta rende la vita un “caramello”.Da cui la famosa Alpenliebe.
  5. Patricia Arquette
    Oggi non gira più quasi nulla.Non si può avere un grande culo per sempre.
  6. Shannon Tweed
    Anni fa, questa qui mi faceva “schizzare” dalla scrivania, ogni volta che m'”infilavo” nei suoi “sporchi” Dvd.
  7. Luisa Ranieri
    Non sa recitare, non sa parlare, non sa cucinare, non sa neanche vestirsi.Eppure, ogni Uomo, dinanzi a queste tette “sa(le)” come una “saetta”. 

De Niro & Travolta nell’isolotta greca


21 Jul

 

Il prossimo anno li vedremo rivaleggiare, per la prima volta assieme, anzi, per meglio dire “contro”, nel combattivo Killing Season.

Intanto, i due “vecchi” leoni Robert De Niro e John Travolta, in momentanea “vacanzetta” dai rispettivi impegni, secondo l’esclusiva del “Daily Mail”, se la stan spassando in Grecia, con tanto di famiglie a seguito.

 

 

 

(Stefano Falotico)

Sette film sull’amicizia (virile)


21 Jul

 

Amicizia, friendship.

Altro che love story e tanti “matrimonietti” che poi, fra piatti “(s)lanciati” e vettovaglie “divorziste”, alimentan solo già inconciliabili differenze, peraltro “ingiallite”, sin dall’inizio, di alibi e sospetti, e di “lei” che credo se “la” faccia con l’albino.

“Amare” un amico non pretende il tuo orgasmo, ma soddisfa sinceramente di più.

Sono l’Uomo che non “rosica” se il mio amico “approderà” sulle tette di Kate Upton o “slinguazzerà” nelle a(r)mene cavità “sondabilissime” di Kim Kardashian.

Sì, poi mi ricoverano perché il mio fegato s’è sventrato di “lune” alcoliche per placare il “dolorino”, ma vale la pena “sorreggere” un compagno del viaggio.
Basta che non scopi me, e può inculare tutto il Crazy Horse.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Chi trova un amico trova un tesoro (1981)
    Film imprescindibile dell’infanzia, da rivedere anche alla nostra età, nei momenti in cui la vita, in “avaria”, si vorrebbe abbandonare a un “rilassante” giro in barca.La strana coppia Spencer-Hill, al solito s'”arruffa” d'”azzuffate” e scherzettini. Hill, l’atletico e dritto, sfrutta la dabbenaggine del gigante buono Spencer e, navigando per il mare, la stretta di mano è un’ancora di salvataggio.
  2. Windtalkers (2002)
    Prima visione: pessima.
    Seconda: rivalutazione.
    Terza: forse un capolavoro indiscutibile, indicibile, anzi, da discuterci sopra.John Woo, il Re delle sparatorie ove gli amici si scambian la “pistola”, allestisce un coreografico balletto bellico.Nic Cage, qui quasi quasi melodrammatico senza imbarazzanti smorfie, e un indiano di una Cultura diversa.
    Non si capiscono, e il marine osserva, (dis)incantato, le superstizioni del “muso seduto e riflessivo-magico” mentre combattono i musi gialli.Poesia, commozione, quasi John Ford.
  3. Le ali della libertà (1994)
    Ma, allo spettatore, interessa davvero la “colpevolezza” d’un Tim Robbins mai così viscerale nella nostra empatia?Fuggirà da una prigione di massima sicurezza, con calma premeditata, “artefatta” in Rita Hayworth, la rossa per cui vale la pena di vivere e sognare la pioggia in una Notte dallo scroscio “piovigginoso” e catartico.Alla fine, Lui e Freeman s’incontreranno vicino alla riva marina delle (dis)illusioni.
  4. Ronin (1998)
    Io salvo la vita a te e tu a me.Ci ritroveremo, dopo tanti “inseguimenti” e una Nizza argentata nel plumbeo e nei “piombi”, in un bistrot parigino, guardandoci negli occhi e augurandoci, sulle strade del destino, “Buona fortuna”.Il sapore melodico della malinconia di Frankenheimer.
  5. La versione di Barney (2010)
    Amici per la “pelle”, con uno stronzo che si fotte tutte le tue donne.L’hai ucciso? No, forse no, sarà “inciampato” per un tuffo battesimale nel lago.Ma tu hai tradito l’unica che amavi davvero.
    Ma chi se ne frega.
  6. Pulp Fiction (1994)
    Travolta e Jackson, gangster che s’appoggian di “minchiate”.Ne succedono di tutti i colori su “salsa” pulp, e si esce poi da una tavola calda ma “freddissima”, vestiti come due cazzoni.
  7. Terra di confine – Open Range (2003)
    Qui, mi sembra si sia “sconfinato” parecchio.
    Addirittura (ci) han ammazzato un povero Cristo che non faceva del male a nessuno.E allora, amico Duvall, grande mio mentore, ritorniamo in città.
    E la Notte sarà loro “illuminante”.

 

 

 

La “Malavita” di Luc Besson, storie di “fame” tra i malfamati un po’ mafiosi e un po’ Manzoni


14 Jul

 

Luc, lucky million dollar man la cui ex fu Milla, la Donna da “Mille e una Notte, con più d’una botta(na)”

Presto, subitaneamente, il redivivo Besson regista, girerà l’annunciato capolavoro Malavita. Film che s’avvale del “malleolo” di Robert De Niro e del suo ne(r)o polar in zona “corleoniana“, dunque coppoliana su scorsesiano “bravo ragazzo” della “borgata” in quel di Normandia con la depalmiana Michelle Pfeiffer e il “mccarthyano” Tommy Lee Jones.
Pellicola “alle porte” e da pugni in faccia, di pestaggi, non di vendemmia, ma di vendetta, per un … Ehi, faccia di culo, non sono Alessandro de “I promessi sposi” e neppure Rodrigo, ma un Don che ve lo fa a righe su “nomea”manzoniana, cari i miei “manzi”.
Film “romantico”, forse che romanzerà la novella del Benacquista, che fa Tonino ed è un bel volpino di vista lunga, perché Besson l’opzionò e “azionerà” il “Ciak, Bob sparale. Anche nelle palle, poi le tagliamo, ancor di più nel montaggio esplosivo, per pirotecnici morti ammazzati su castrati che volevano incastrarti. Fottili, Bob! Vai, mitraglia, prendi il duro Tommy e suonalo col suo bastone della vecchiaia. Prima lo smonti, vedi che assemblaggio d’immagini legate, poi un montante assestato sotto il mento. Così la finirà di scassa’ ‘sta minchiaIl signor tenente Faletti è oggi scrittore, altro che il suo Vito Catozzo. Pigliati ‘stu maritozz’ in pancia!”.

Sì, Besson & De Niro, che accoppiata coi fiocchi e coi fuochi d’artificio, senza artifizi, questi “lo” dicon tutto e ti “rimetton a nuovo”.
Sebbene Besson tradiva la Jovovich con Jean Reno, da cui la leggenda “metropolitana” della subway della “fermata” dal nome: “Besson è un busone. Scendere alla prossima, se non volete farmi inculare dai warriors, ragazzi che “lo” spaccano a tutti compreso Gary Oldman, che ne buscherà alla Léon dall'”agnellino”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Léon (1994)
  2. Subway (1985)
  3. I guerrieri della notte (1979)
  4. Quei bravi ragazzi (1990)
  5. Il quinto elemento (1997)
  6. Il cattivo tenente (1992)
  7. Vito (2011)

A tutto Bob!


03 Jun

 

Gli anni passano anche per le leggende ma, nonostante lo smalto un po’ “arrugginito” che non è più “lucido” come una volta, la malattia, vinta-“trafitta”, al Cancro, Robert De Niro è attivo come non mai.

La lista di film, già belli che “impacchettati”, confezionati extralusso, in fase di “filming” o annunciati, è da lasciar a bocca aperta.

Con buona pace di chi, negli ultimi anni l’ha screditato e ha poi preferito “darsi” ad attorucoli che han azzeccato solo un paio di “filmoni”.

Qualche “esempio?”

Uscirà domani nelle sale italiane, ma alcuni cinema lo proietteranno stasera.

Parliamo di Killer Elite, solido “actionissimo” con tre attori machissimi.

Oh, ma ne abbiam già parlato negli scorsi post. E allora? Riparliamone ancora. Parlando, parlando va l’amandolo…

 

Qui, un ampio riepilogo di tutti gli altri post.

Ah, ma questo è solo il “principio” del nostro Principe.

Il 13 Luglio debutta, anche in “America”, Red Lights, di cui è, da oggi, disponibile il trailer targato Millennium.

Identico a quello spagnolo, con l’aggiunta di poche ma significative varianti.

 

 

 

Delle scorse ore è la notizia che, la straordinaria Michelle Pfeiffer, sarà sua moglie in Malavita di Luc Besson.

Vi ricordate, inoltre, il rumor “persistente” del 2010 (addirittura), che pareva uno scherzo di qualche buontempone? De Niro & Stallone, riuniti sul ring per un incontro da toro scatenato contro Rocky?

Be’, c’è poco da ridere, perché l’attendibilissimo “The Wrap”, stamane, ne dà la conferma in esclusiva.

 

 

Che dire?

 

In bocca al lupo!

 

(Stefano Falotico)

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