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Malavita e Cose Nostre son (er) meglio di quel buona vita ipocrita vostro. Buon Pater Noster!


01 Nov
Malavita De Niro

Tu guardi me, guardatelo!

Credo che ogni genio sia “pericoloso” perché dice la verità in tal palude di vecchi morti viventi e, da che mi ricordi, son sempre stato nel “buco nero” e coi miei nei da uomo noir

E dico No!

di Stefano Falotico

Credo che Superman non creda a nulla, essendo stato concepito da Marlon Brando.

Nessuna cripta, no, kryptonite, “decripterà” il suo Nietzsche, e Dio (non) c’è.

Volando alto, sa che l’umanità è poco rattoppabile e, se vuoi mettervi una pezza, incontri solo dei guastafeste, cioè dei pezzi di “topi” che stupran le tope e poi al crimine metton del pezzente di omertà del “castigato” tutore dell’ordine. Il quale, pagato di bustarella, tiene la bocca chiusa sul fattaccio. Inoltre, se lo “paghi”, anche lui tira fuori il “fallo”, copre i fatti “disordinati”, e questi son cazzi della gran presa per il culo generale. I caporali violentano di “fasci”, il qualunquista fa di tutta un’erba un fascio, e i comunisti falsi si dan alle “canne”, tanto il buonismo di massa(ie) addolcisce ogni “fumata bianca”, pregando il Papa che predica cazzate rabbonenti e tenendo buono il marito, guardone della collega bona, cucinandogli la sua forchetta “buona”. Sì, prima la moglie lascia che di “pene” ammorbidisca la sua quotidiana la(sa)gna da casalinga sulla mollic(ci)a, gli “rosola” il salsiccione da pezzo di “pane” e gliela dà di “tiramisù” in crem(os)a “leccaculo”, affinché non slingui con quella sua (a)mic(h)etta cagn(olin)a, “laureata” in Lingue ecumeniste, cioè è una, fra “tante”, che limona sia quelli del suo “Stivalone” che gli stranieri, per un nazional-popolare-mondiale che avrebbe risolto i problemi dei Mille e di Mazzini. Da cui la barba di Garibaldi, che s’era rotto i coglioni di “farsela”. Che noia! Sei uscito col solito nodo alla gola, indossi un sorriso da Dustin Hoffman di Papillon oppure canti incravattato la vita spericolata di quell’“impiegato” per ragioniere di Vasco? Uno “idolatrato” come Steve McQueen ma, se Jenny è pazza, lui ha solo la panza. E gioca sulle facile suggestioni delle “deluse”, fottendosi pure Deborah. Siamo ancora ai tempi di “Non è la Rai”, pigliati un “gelato al cioccolato” in quel del Roxy Bar. Sogna con Bob Marley, don’t cry. Dai!

La Ciccone è stata Evita, ma Sean Penn la lasciò perché gli avrebbe fatto la “shanghai surprise” da “gioco del falco” in un’evirazione “indian runner”.

Sì, già così è abbastanza pazzo, Sean, ma almeno il suo Cheyenne ha trovato il “place” della Theron. Un “must” di colpo di culo. Da sudafricana, Charlize “imbionda” nel “masticarselo” da cannibale, cioè gliela dà “tranquillamente” e da Sean ottiene la “spinta”. Sono animali sacri. I musulmani non mangiano i maiali ma qualcuno di loro crede agli Oscar di The Millionaire.

Con Sean, Charlize sta girando un film della Madonna?

Insomma, come “la giri la giri”, le donne te le fan girare…

Sean è come me, uno stronzo. E ti piscia in testa.

Miei “giovini”, tornando a Mazzini, alla “non capisci una Valeria Mazza”, a farti il mazzo, aveva ragione Joe Pesci di Mio cugino Vincenzo. Un “nano” così scopò Tomei Marisa. Una che avrà pure i denti da castoro ma, a meno che non “stiate sul frocio”, miei “guerrieri”, te lo rende “wrestler” in 3 cm di gambe su tacchi a spillo del possibile infarto, eiaculante precocissimo anche se sei il Mickey Rourke più figo dei tempi d’oro, da “duro”. Ti (s)viene in nonasettimae mezzo d’un urlo ululante, baritonale, “altissimo”, preso “basso” di tuo pipistrello da Kim Basinger.

Da cui il film Batman, nome composto da “Vorresti sbattertela ma te lo batti di mano, cari watchmen”. Povero Michael Keaton. È una tragedia “vivente” oramai da uomouccello”. Tim Burton non lo salverà, miei freaks.

Ed ecco che torna Penn con i suoi 21 grams a dargli l’estrema unzione.

Guarda un film d’Iñárritu, uno che “spinge”… al suicidio e il dramma è servito.

Ed ecco che le vostre maschere “saltano”… addosso a ogni Carla Gugino, dopo una vita “oscura” da sodomizzati a ca(u)sa sfigata delle occhiate storte eppur poche volte da “dritti”.

Battisti cantava il suo presto presto, voi quando “verrete” alla verità? Finirete come Mimmo Calopresti, uno che preferisce il rumore del mare e ora fa il sindacalista di mar(tell)i perché onestamente dubito che senta… il scent of a woman da uomo sincero.

“Cieco”, strabico, magro, “albino”, un cesso, insomma. Preferisco Pacino.

Dategli un “bacino” e cantategli “Love Me Tender”. A Mimmo, prediligo Elvis e ai movimenti “politici”  il “pelvico”. Evviva Silvio Pellico!

Uomo che seppe cosa significa morire per un (non) Credo a nessun cazzo.

Usate invece a Mimmo la “falce” e tagliategli il coglione. Legge del Taglione, stai in occhio e stringi il dente per dente quando “calerà” la mannaia.

Evviva i lupi mannari! Ci salvi Allah!

Ma cos’aspettarsi d’altronde un “culo e camicia” di Nanni Moretti? Uno che diresse il film Bianca ma secondo me, dopo che Morante Laura lo tradì di cornetto, mangiò la Sacher per non ammettere che Laura gli prosciugò la scrotale sacca del suo rimasto a secco.

Dai, Nanni, pigliati un Saccottino a “pelo” e ricorda che La stanza del figlio è una storia finta per famiglie alla Mulino Bianco.

Ad Accorsi desti dello “scemo”. Intanto, la Casta Laetitia gli dà la sua “isterica”. Finiranno in analisi. Buon an(n)o, Stefano.

E le figlie? Sono come la Trinca. Prima fan le brave “bambine”, studiano al liceo e metton la testa al solito posto, cioè ove ti fan “venir’ du’ palle”. Una volta “dottorate”, queste trombone si tromban i tromboni.

Reggetevi il moccolo. Queste da Moccia vi han ammosciato.

E, in questa “grancassa” del casino delle ex Madonne che furono, poi da frustate bestemmiano in p(i)azze appena non vanno di ruolo eppur ancor se le “rollano”. Bagnate, sì, ancor se le “tirano”, poi si lamentano delle mano mort(adell)e di quelli in tram. S’attaccassero al cazzo e non si toccassero.

Toccatevi, uomini di Napoli. Quelle lupe di Roma voglion farvi all’arrabbiata.

E voi, bauscia, impanatevi con le milanesi e lasciate star le cot(ole)te.

Sono speranzoso della mia generazione?

No.

E ricordate: il “malvivente” è come De Niro di Malavita.

È l’unico uomo puro in mezzo a tanta mafia.

Rimpiangiamo, miei Goodfellas.

Insomma, che io mi ricordi, ho sempre voluto sbattervi.

Mi sbatterete in carcere ma ne sarà valsa la pena.

Se un negro vorrà prendermi per il culo, glielo faccio ne(r)o.

Da cui Cape Fear.

“The Family” interviews, De Niro e Pfeiffer


29 Aug

Romano Prodi for President?!


19 Apr

Presidente repubblicano fondato sul lavoro in testa alle vostre “costituzioni” da “palmati”, dietro calci nelle palle tonanti e mio tornito anch’offrirle alle donne torride! “Torreggiante”

E dir che mi precautelai, con estremo ritegno ché non infangassero il mio nome a “valor” delle loro usanze scostumate. Ma i vili oppositori del mio carisma qui elenco, in sfacciataggine che non cela nessun loro scheletro e scherzetto ritorto, anzi li blinda negli “armadietti” con armadio di mia robustezza “front(al)e” espressiva d’un doveroso chiuderli e soffocarli, ché soffrano permanentemente d’elettrico metter ferme le loro demenze da neurolettici sempre “a letto”, e legar le mani (co)deste ai mastici dei mastini su donar poi le carni alle “sanguisughe” d’un pari sbranar’ (in)fer(n)ali.

Tanti, tanti ne incontrai ma(i) si scontrarono, stavolta, con uno che non svoltò dalle sue rigide e intransigenti posizioni, classificate a base del nuovo r(ed)atto arredamento “sano”:

1) La nostra Nazione si “fonde” con i fusi(lli) attorcigliati nelle “panne” col prosciutto o panini alla mortadella sulla “mostarda” su un formaggio da “pecorina”. Giochi alla morta? Ammalata o dottore? Chi vuoi? Un’ambulanza? Ecco invece la mia “sirena”.
A tali borghesi e “operai” delle chirurgie plastiche al loro “tornaconto” di pance, schiero in battaglia il mio pernacchio con per di più un po’ di chicchirichì.
Basta con le chiacchiere e le vacche!

2) “Eminenti” radiocronisti dell’etere son(NO-lenti) a sparger cattiva coscienza per rifilar “educazioni” dalle onde di frequenza “vicine” al cardiopalma. Sì, musicaccia per eccitar il maschio più suggestionato dal “rock” che “sprona” al cartellone pubblicitario d’una mezza puberale “coperta” da un rosso… “cartellino” in prossimità della zona a tuo imminente “pericolo di crollo” e coronarie per le frane.

3) Ex liceali extracomunitari oggi “stampano” nero sulla bianca nello “stapparlo” alla moglie del commendatore, tradito da un “articolo” più “brillante” rispetto ai suoi noiosi caffè quotidiani.

Esempio, cioè fa…(c)… s(i)mile: “Morgan è ancor al centro di salute degli strizzacervelli dopo un’Asia Argento strozzante e il suo uccello a una Lucarelli strozzata di seno deflagrante, inversamente proporzionale… del coglierla mela fragrantissima tra uno sgabello e un ospite allupato con cravatta di cuoio e cerniera burrosa”.

4) Violenze, torture, il Medioevo è alle porte, le streghe cacciano quelli con la camicia nella riga dei capelli al riporto di baffi arzigogolati del latte sbavato e rossetto “C’è o non ce l’ha?”.

5) Sono io che ordino! Esame delle urine per tutti.
Orticaria!

V’ammalaste di sifilide e non leggete Sofocle, solo (o)che volete nel “soffice”.

Dunque delinquenti, da me, il Presidente, riceverete una “dose” di tu che mi darai la fidanzata a indurirti senza danari e tu, De Niro, avrai un amaro d’artriti!

Applauso!

Presidenziali italiane e Festival di Cannes: votiamo per il film “L’Unità!”, basta coi tagli del Rodotà! Uno che da me l’add’ piglia’!

Elezioni per la Presidenza della “Repubblica” in “ballottaggio”: copertina (f)rigida e severità nel sedere, il ritratto d’una società fredda come il “Bucaneve”…

… famoso “biscotto” che naviga da pirata, detto anche filibustiere

Grillo Beppe ansima, fra capelli cotonati sparati a “raffiche di vento” e le bugie che rifila alla plebe, mentre pregusta le sere con le sue fighe al miel’. Non sdolcinato, “cucina” ricette per salvarci dalla crisi, ma intanto è culinario d’un altro culo nel non far un cazzo! Che “condimento!”.

Si fanno i nomi dei possibili al “Potere”. Tanto il Presidente, che (rac)conta, è quello del Consiglio, l’altro fa da garante… dei conti! Io voglio Dracula il Conte!

Propongo questi qua da elevar in “santità”, uomini da “Sette”… colline per arbitraggio alla Collina d’ogni lupa romana!

1) Nicolas Cage: oberato dai debiti, raschia il fondo del barile, per “capre e cavoli” come le sue interpretazioni “tuttofare” da “feroci merendine”. Un uomo dalla mascella color zigomi stempiati su occhi traslucidi fra il blu e il verde smeraldo del cobalto e da “cobra” nel Cuore selvaggio suo oramai poco Caravaggio ma natura morta in maschera di cera e adeguato cerone d’attor (dis)adattato all’andazzo.

2) Quentin Tarantino: celebre cinefilo, regista sofisticato di citazioni, Boris Karloff vivente del Frankenstein similissimo nella sua faccia horror, conclamato anche di “cerimonie” fra un’Uma Thurman che “spompò” e altri feticismi di “sorca”. Non si discute come direttore, come misogino “atipico”… sì.
Insomma, un topo che grazie alle iene ce l’ha fatta!
Tutte se le fa! Votatelo alle urne!

3) Arnold Schwarzenegger: ex Mister Universo, colui che ti metteva di “traversa”. Nel senso di sotto l’incrocio dei tuoi “peli” da maschio di “palle”. Corpo builder, l’incarnazione d’ogni utopia alla Red Bull.
Ma si sposò e la moglie gli “montò” la testa, annichilendo il “muscolo” per ambizioni ben più “alte”.
Così, per non farla… pa(r)tir d’adulterio, leggi divorzio, le pagò tutti gli ozi, costruendosi una reputazione rispettabile da Governatore…

Tornò al Cinema in pompa… “mini” e, da XL, ora è un X Man. Ibrido fra la vecchiaia e il Tempo perduto per dar retta alla consorte, causa voglia del suo “retto”. Stranezza (dis)umana. Che cambiamento!

La moglie si sa… esige l’uomo di “qualità”.

4) Tommasi Sara: reduce da cattive esperienze, e “aspirarli”, della pornografia, ora si dà… a Paolini, “disturbatore” col profilattico nella mano sinistra al depistar, depilare le pistole dei controlli destrorsi alla sua salute mentale, molto “luci rosse” per guardar “nel mezzo”.

Un de… puta… to!

5) Lucarelli Selvaggia: “donne” di questo “genere” attraversano tutti i genitali. Da Morgan a un altro “inculato(ne)” da rehab, la puttana conosce come “amare”. Un po’ di basilico sulle tette e va liscio come l’olio. Se poi aggiungi del burro, la non tanto magra lecca le margarine. “Consistenza cremosa”. E piglia per il popò le ragazzine che sfoglian le “margherite”. Lei, invece, ha un “album(e)” invidiabile da sogni formato “dura”.

6) Mina, la “tigre” di Cremona: famosa meretrice quando tutti volevano che “cantasse” per “loro”, adesso “ritirata” per pubblicizzare solo la “stessa pasta” nostrana.

Datele un calcio e ordinatele la filmografia di Rob Zombie, con tanto di “maccheroni” e sangue “al sugo” profumo “pesto”.

Insomma, la donna delle vendemmie e il pestaggio sta in “lei” proprio là.

Anche Celentano “burbero” Adriano ne vorrà… di uve…

Con Jimmy il fenomeno a tifare di smorfie urlanti!

7) Tua madre: giornalista “Apri-reggiseno-scoscio su labbra rifatte perché la prima non è venuta bene, neanche la seconda, forse la quarta…, a meno che non scoppi!”.

Diciamocela.

Il Presidente sono io!

Silenzio in aula!

Scaraventate la Carfagna nel “Gabinetto!”.

Festival di Canne(s) 2013!

KermesseMiss mia cara miss totoiano, minestroni, Costa Azzurra e Zorro in Francia, mio Alain Delon di “censure” con tanto di fuochi “pirotecnici” nella gran “chiusura!”

Annunciate le pellicole del Concorso, mentre lecco un gelato su linguetta “al corsivo”, evidenziando le forme del mioPaul Newman “manifesto”.
Stai zitta donna, altrimenti il “cono” s’insudicia!

Ecco il mio “pistacchio”, sciolto in tue diarree alla stracciatella…

Sono volgare? Cosa non è volgare in questo Mondo?

Impazzano i siti “adulti” con le minorenni, Stasi non vien assolto, qualche innocente vien… steso e tu lo vuoi solo che so(l)do.
Perversioni dietro abiti “talari”, un tal d’Italia è un tailleur erotomane.

Tagliano gli stipendi, i suicidi aumentano, i privilegiati detengono il “mantenimento” del “viril” Vinavil al reddito.
Incollando “timbri” su labbra anche delle ragazzine con la Lambretta.

Ombroso, lombrosiano, adiro e aggiusti le mi(r)re.

Altro che bellezze di Sorrentino, buono solo a mescolare un Verdone andato con una Ferilli che va sempre sui viali.

Servillo osserva “servile”, e vinceremo la “palma” di qualche pullman per pellegrinaggi da vecchi turisti del “panorama” arido come le piogge su Parigi d’Inverno.

Il mare di Nizza?! No, datemi un’amarena da “’St(ecchin)i cazzi!”.

Scorgo James Gray, ancor in copp(i)a con Phoenix Gioacchino, il leporino dallo Sguardo semi-bieco e da “semaforo” giallo, in quanto venturo al non dar la precedenza.
Egli, dopo un eremita barbuto, sfreccia nuovamente con la machine e una Barbie. Eretto!
Strombazzando e speronando, tamponando anche le cicatrici d’una carriera “pneumatica” nel “blocco” delle sue gomme. Sterza, forse è sterile, nessun figlio all’attivo, una figa al fianco, che fianchi. Le rifà la “fiancata”.
E qui ha una Cotillard da “cotechino” Marion… Cobretti, famoso Stallone di serpenton’ repentino e piccantello da “patatine” con la “salsa”.
“Cazzuto” filmissimo di George Pan Cosmatos, “metteur en scène” della scema Nielsen Brigitte con tanto da “ballerina-modella” Boccoli Benedicta, sorella gemellata all’altra “uguale” a Bardotte Brigit(tta).

Meglio il pane di Spagnabasta che s’ magna! E Lei sempre più la bagna dentro… il bagno “termale” dell’Eiffel “isoscele!”. Che torri(do)!

Abbiamo Refn e Gosling, e qui ancora la fradicia Lucarelli Selvaggia tirerà la sua “ammirazione”, schizzando a iosa di stronza(te).

Abbiamo Douglas omosessuale con un Damon Matt su vasche “idromassaggio” per provocare i puritani nordameric-ani ancor “lì” a inveire per “tenerlo” a bada nei mentali lavaggi dell’ortodosso “su misura” dei loro colpi… guerrafondai. Uccisero gli indiani, che eccidio! All’urlo delle massacrate “capre” loro accette “meridionali” d’un dialetto “Io t’accid’!”, Buffalo Bill fu a comando dell’egemonia territoriale. E (non) li accettò.
Molti an-n-i dopo, “quello” de Il silenzio degli innocenti, un omonimo quasi homo, voleva solo sperimentare “territori” rasati… nel maschio “adempiente” da esser riempito. Che praterie “sfondate!”. Che “farfalline!”. Che giochini analoghi, an(nu)ali!

Abbiamo Douglas Mike, appunto, anche Takashi Miike, la versione “giapponesina” dei suoi deliri sessuali-“macho” irrefrenabili di “sfoderarne” uno dopo l’altro, “colpo” su “Al galoppo!”.

I fratelli Coen!

Timberlake con? Ozon, Polanski, Payne!

Malavita di Besson dov’è? Ebete d’un selezionatore!

Voglio il pene di De Niro nella Michelle!

Sì, come lo miscelo in quel posto, neanche l’italiano “medio”.
A cui alzo le dita medie, alzando le gonne delle sue donne!

Spaghettando di car-bona-ra!

Ara e da me non avrai oro!

In quanto andata!

Applauso!

Adesso, idiota, togliti dal volante!
Fammi volare nel manubrio della tua donna violetta!

 

Sarà lei a violentarmi, perché è una schizzata!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Animal House (1978)
  2. Ronin (1998)
  3. Attacco al potere – Olympus Has Fallen (2013)
  4. Deep Impact (1998)
  5. Buongiorno, notte (2003)
  6. 1997: Fuga da New York (1981)
  7. Bastardi senza gloria (2009)

Oggi, o ieri, è morta Rita Levi Montalcini


31 Dec

Domani finirà l’anno, mi diedero del finito ma mi son affinato: la vita, back to the future, è un destino-delfino

Nonostante la stima alla sua scienza e alla sua senescenza, le preferisco Montalbano e Al Pacino: i migliori film del 2012, aspettando il 2013

Inizierei con l’infilzarmi. Basta rimpinzarsi. Poi scoppi e scopi male, perché lì in mezzo si rimpicciolisce d’adipe. Ah, il bolso che poi usa il “polsino” per “far da sé”. Chi fa da solo fa per tre?
No, meglio io e te. “Tieni qua, prendilo!”.

Sono trascorsi parecchi e-venti ma rimango immutabile. Non sono cambiato, infatti ho riguadagnato in capelli senza lozioni “accrescitive” e m’è cresciuto di nuovo inversamente proporzionale al mio conto in banca un po’ “in barca”.

Voglio narrarvi di tali trasformazioni, sono l’unico Uomo che fu tutti i premi Oscar di Million Dollar Baby. Eastwood, Freeman e la Swank. Altro che svastiche e “vacca”, qui vengo picchiato e devo combattere. Quali “chiavi!”. Quale avo. Qui sta colando a picco… la nave! Ah, abbattersi mi porterebbe solo a batter sui viali. No, non voglio affogare, per piacer resuscitatemi. No, in apnea sto in pena, voglio l’albero “di mezzana” del pene non “mozzo”.
Inseguirò un ideale ma m’inseguirà la “stradale” e lo venderò nelle “bieche” stradine.
Eroe populista spacc(i)ato da “equilibrista” del “cubismo” al mio culo.
Bisogna “indaffararsi”, qui voglion farmelo. Basta, fannulloni. Non sono uno da pannoloni.
E tu, pannolina nel sen(s)o di “montatina” un po’ mondina del “latte”, non avrai il pane se vorrai solo “infornarmi”. Il “lievito” mio s’evirerà finanche sui tuoi fianchi, ma virerò in un “microonde” per patate senza il tuo contorno di rosolarlo.

Sì, da calciatore “pensionato” che appese le scarpe al chiodo (infatti, indossavo un giubbotto di pelle su naso “borchiato” d’occhio “attaccapanni”), allenai ragazzi depressi per risollevarli.
Ne “pescai” una ma mi scalciò, reputandomi troppo “esperto in materia balistica”.
Sì, quante balle. Di fieno e “di fino”. Corremmo lungo il praterello fiorito dei sogni, ma mi praticò l’eutanasia perché caddi a pezzi, tranciato dal suo calcio, appunto, ove ogni uomo, anche il più “provetto”, colto in flagrante, sgrana gli occhi dopo tal “amputazione” con annesso urlo “frantumante” e traumatologico per riattaccare i testicoli d’un dolore schietto come il testacoda delle mie “anaconde” così “condite”.

Poi, imparai la saggezza che s’avvicina alle femmine con moderata “torta di mele”, da nero “dolce” alla Morgan. E, nella tavola “calda”, Lei adocchiò di cioccolata bollente.

Ma quest’avventura non mi letiziò. Anzi, peggiorai di depressione, e pulii il pavimento dopo quell’amplesso che m’atterrì. Così, dovetti ripartir dalle più terragne ragnatele del mio appartamento steso e messo “al tappeto”.
Rispolverai… l’antica grinta da proletario “castrato”, e m’effeminai, non solo in Hilary, ma pure in Jay Baruchel. Ecco, credo che a un Uomo, la peggiore offesa, con cui ferirgli l’uccell’, sia proprio paragonarlo a questo… Uno che saltella sognante e poco “favellerà” di “trivella”.

Comunque, a parte le puttan(at)e, ieri ho rivisto l’Oscar consegnato a Sean Penn in occasione della sua interpretazione in Mystic River. Dalla platea, s’alza Benicio Del Toro ma la sua ex moglie, Robin Wright, niente affatto. Perché?
Perché Tim Robbins sa che tradì il suo miglior amico, regalandogli solo una Susan Sarandon.

Come no? Tutto ciò è verissimo. Ed è per questo che l’ammazza. Gli rifilò la suora in Dead Man Walking. Questo film, di Tim, è falso come l’Italia.
Invero, Sean è uno schifoso che confessa la sua redenzione solo per le facili commozioni d’una come la Montalcini. E l’Academy ci cascò.

Comunque, a prescindere… ecco i migliori film del 2012, solo un terzetto.

Sì, non ci son capri espiatori, solo espiazione per DiCaprio. La deve smettere d’andar a donne.
Altrimenti, diverrà una donnola nelle capriole.

E, su questa stronzata, vi lascio a questi.
Obiettate finché vi pare, a me va(nno) e piace.

Sì, sono il commissario e voi, che celebrate la messa, sarete “emessi” dal deretan’ “emissario” del fissarvi nel buco.

Sì, per molto Tempo, Dio mio che orrore erroneo, m’affiliai a una famiglia di borghesacci, capeggiata da una madre frigidella matriarca del suo “archetto” di “trionfo”, diciamo una trota.
Quello che mi fa ridere è che, nonostante le abbiano escogitate tutte affinché diventassi barbone come Serpico, scoprii la loro corruzione. Mi ricattarono con frasi del tipo “Conosci solo noi e, se non t’attieni alle nostre illegalità a base d’umiliazioni e pestaggi, ti calpesteremo anche dignità, sbattendoti in manicomio quando reagirai”.

Sì, sfiorammo davvero gli ospedali psichiatrici giudiziari perché misi a soqquadro la loro casetta degli i-gnomi-niosi che mi sputaron tanti nomi.

Ora, denunciassero ancora e li friggeremo nel duro a morirli.
Scopro che, ah, teste toste, tanto munite di lauree semiotiche quanto più scemoniti d’aureo arricchimento di panza, hanno allestito perfino l’autoritratto delle loro colpe.
Infatti, stan portando nel teatrello dei piccoli “grandi”, “La purga di Bebé”.

Mah, secondo me quella donnaccia deve prendere solo “Il porco del papà”, emerito babb(i)one da bruciar proprio a Bologna come il vecchion’, genitore di due babbei.

Sì, sarò passibile per questo mio “babà?”.
No, vanno liquidati di codesto “liquore”.

Sì, sono come tutta la discendenza falotica.
Mio nonno, contadino, non scontò mai un Giorno infelice perché “scottava” i polli.
Mio padre, pur lavorando di calcolatrice, è uno che punisce le meretrici di calcoli renali, senza sconti di cassa(panca). E camperà più degli intellettuali, gentucola invero, loro sì, campagnoli.
Ah, le campane. Meglio la capanna e la mia caparra. Capra ma non aspra.

Tornando alla Montalcini…, studiò il cervello per salvare le cellule.
Ecco cosa riporta “Il Messaggero”: Nata a Torino il 22 aprile 1909, fin da bambina diceva di «non essere interessata dagli uomini né a un futuro di buona moglie o di buona madre».

Sì, studiò le cellule ma, essendo un cesso, rifiutò gli uccelli.

Sono irriverente? No, sono uno che sa quanto la “scienza” neuronale può scambiare un genio per malato di mente. Via dalle palle neonati! Evviva il rinato!

Evviva Al Pacino.

E tu, sarai fottuta a sangue!

Hugo Cabret
A Lei non piacque? Lei di Cinema non merita nulla!

 Safe House
Denzel ha un potere magnetico. Questo lo so, essendo stato suo amante virtuale in tempi in cui “omosessualizzai” la mia sessualità incerta se candidarmi a Washington o essere casa di “bianco”.

Red Lights
Ma che volete sottovalutare e ironizzare?
Questo è meglio del cinemino…
Vero, masturbatori nelle “rosse?”.

Perché concentrarsi su capolavori già epocali, storici e annunciati come il nuovo dittico di Malick?
Vi proporrò sette pellicole che potrebbero sorprendere. Naturalmente, ammicco eternamente a Bob De Niro perché, secondo me, solo chi s’infilava siringhe adolescenziali da drogato di sesso perverso durante le sue scolaresche, liceali e sferiche ottusità “classiche”, rinunciò al suo ne(r)o.
Gli idioti meritano il cinema con la c minuscola, come le loro teste di rapa, d’asfaltare senza mezzi termine, anzi, sterminandole.

Sparatevi ‘sto video e non scassate!

 

  1. Only God Forgives (2012)
    Clandestini, un cane rabbioso, Gosling con la solita faccia d’apparente minorato. Attenti, all’erta. Allarme “marziale”. Questo è uno come me. Se gli giran male, ti sfodera una raffica di calci ottovolanti, ficcando poi Eva Mendes nel suo embolo di minigonna su esotico “botto” dopo tante botte!
  2. Malavita (2013)
    Ci voleva Besson Luc per rigenerare il De Niro più amabile di mafioso esistenzialista?
    Mettici una Pfeiffer che è sempre “da vedere” e la titanica roccia vivente di Tommy Lee Jones… il filmone è servito di bang!
  3. Die Hard – Un buon giorno per morire (2013)
    Ora, il primo Trappola di cristallo è un supercult ancora cool. L’Uomo “normale”, defilato, dimesso, frustrato, sbrindellato di canottiera proletaria nel poliziotto perché semianalfabeta che non poteva trovar di meglio se non assoldarsi per sbarcar il lunario. Willis è figo, la moglie nel film pare una vecchia culona, il cattivo è uno stronzo cosmico, l’Alan Rickman più bastard di Christoph Waltz. ‘Sto qui però non ha fatto i conti con un pezzo di merda più figlio di puttana dei suoi giochetti. Ed ecco il conflitto, a fuoco combustibile che monta, e terrorizzerà proprio il terrorista
    Gatto col topo. Peccato che Bruce sia un lupo.Col secondo, i 58 minuti per morire, già perdiamo qualche colpo. Anche se guadagniamo ancor di più in claustrofobia. Mamma mia, siam passati dal grattacielo con uno simile a Steve McQueen all’aeroporto “congelato” di blackout. Ma Bruce, anche al buio, ha occhio e sette vite. E appunto sgattaiola fra la neve, incendiando il villain con tanto di Franco Nero “mortificato”.
  4. Mad Max: Fury Road (2013)
    Sono uguale a Tom Hardy. Come no? In casa mia, da anni ho allestito una palestra e sollevo i pesi, soppesando chi vorrebbe sospendermi e invece l’appendo.Se mi fai incazzare, ti stiro di macchina e ti sventolo, raschiandoti al suolo.
    Ora, chiarisciti chi sono. E fuori dalla macchina, altrimenti ti sbatto io di portiera senza portiere che ti parerà il culo.
  5. Gangster Squad (2013)
    Eh, qui si va di grandi. Nick Nolte, Sean Penn, ancora Ryan, Josh Brolin, altro volto che t’incula, mentre nel privato si fotte Diane Lane che “glielo” allena. Rallentando un po’ il troppo maschio ch’è.
    Se poi aggiugiamo Stone Emma, la figa(ta) è assicurata.
  6. Les Misérables (2012)
    Hugh Jackman è anche miserabile?
    Questa mi giunge nuova. Trasformista per eccellenza. Passa dalla serata degli Oscar da ballerino al Wolverinesenza i cazzi per la testa dei damerini, dal camerino al caminetto senza riscaldamento.
    Verrà perseguitato dal Russell Crowe più merdoso e “scassapalle”.
    Uno vuole redimersi ma l’altro non ci sta. Che Hugh Jackman afferri i bicipiti di Russell e gliele suoni.
    Senza legge che tenga. Questo Russell va imprigionato. Sconfina d’atroci ingiustizie.
    Va bene incastrare una volta, anche la seconda. Alla terza, Jackman ti spacca la faccia.
  7. Hitchcock (2012)
    Questo film fa cagare. Non l’ho visto ma Hopkins è troppo truccato.
    Va bene Nixon, va bene Picasso, ma non mi (ri)tocchi Hitchcock.
    Comunque, se Helen Mirren è una bacucca, la Johansson e la Biel varranno la finestra sul cortile.Quindi, di guardone crescerà di binocolo un po’ Pinocchio allungato. Sognando Grace Kelly a fianco che carezzi l’arnese…

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