Posts Tagged ‘Berlusconi’

Il nichilismo al Cinema e nella mia vita fottuta, lezione di come dovete stare al mondo e imparare dalle mie “testate”, non giornalistiche ma rudi di “botte/i” in “testicoli”


20 Nov

di Stefano Falotico

Giù la testa

Avete accattato il libro di Cronenberg, miei divorati?

Ma che volete comprare? Voi siete tizi tozzi a cui basta un maritozzo nella colazione deicampioni” e un po’ d’ipocrita leziosità per quattro racchie maestrine che, tradendovi di “pastine” e corna, v’impestano mentre io mangio il pasto nudo al pest(at)o. Madonna dell’impestata, che diavolo son diventato?

Iddio David, che sconfisse Golia, sia lodato, mangiandovi miopi con una caramellina Alpenliebe.

Ma quale Gabriella, quella scosciava e aveva un nasone da bugiardona, perché il gobbo Berlusconi gliela leggeva, non tanto alla leggera, da cui ogni analfabeta è bello a papà suo.

Imparate a leggere, bugiardoni. Partite dal bugiardino più bravo a fregarvi, Silvio.

Sì, dopo an(n)i d’impal(lin)ato, inculate a raffica a causa di fighe in case con “altri” cazzi per la testa, Dracula l’impalatore mi fa un baffo e me “lo” arriccio, altro che eleganze dei ricci e sfumature di grigio, son nero letterato a cui dei vostri bestseller importa un “fico” di quella scema non secchiona che dà sempre via ipocritamente il culetto, alla faccia di voi stronzetti che mi (mal)trattate da Qualcuno volò sul nido del cuculo.

Io volo alto e di buon alito, miei brutti (av)volt(o)i, cari miei (dis)illusi, ché penarmi per bagasce non son affari del mio “affare”. Prevedo per queste solo pene, e un’altra “presa” per il popò, “ahimè”, che dolor’.
Son pesante, un peso, un calpestato.

Abbiamo Michele Santoro che fa il tuttologo con quell’altro impotente di Travaglio, due polli politici contro il Polo, s’accaniscono vs la Destra ma a tali qualunquisti polemici… preferisco Costamagna Luisella sullo sgabello. Bella è bella e vorrei che con me “belasse” nel partito “democratico” del “fancazzismo” di mio “martello” in sua “falce” rossa ché avanti oh popolo alla (ri)scossa e dalle una “mousse” se dolce di “stracciatella” non le hai segnato una “crocetta” su La7, lasciandola licenziata dopo che, essendo Luisella una perversa, volle da me anche una “testata” di post la gran linguina allo sco(g)l(i)o della scopata “sc(r)osciante”.

Sì, sono un paraculo come pochi, miei comunisti porci. Ché, a forza di tenere il santino di Stalin in mano e a “giravi i pollici” di dar giù a chiunque nel vostro credervi Che Guevara delle guerre inesistenti, vi siete (s)posati con una destrorsacchiotta santina e personcina, che severa prima vi dà il “sederino” e poi, per farvi… cont(ent)i, vi riverisce con un triste tiramisù della sua fighetta (s)caduta nella muffa di Pannella, da cui i radicali liberi delle budella, detti fe(ga)tini amari e du’ fettuccine della mia facciona con tanto delle ciliegine sulle torte e tutta la fetta d’in(f)etto.

Internatemi, in manicomio noleggerò The Intern con De Niro e Anne Hathaway, film su un “vecchio” che lo sbatte in quel posto a quella giovincella, o(r)ca e carnivora tanto caruccia, miei ebetucci, pigliatevi questa da “ciucciotti”, statem’ boni/e voi, che mi date del lei, pensa tu in che Stato vi siete (ri)dotti, che tette, pensavate d’esservi meritate/maritati una vita “(d)a nobili posteri(ori)” e foste (s)battuti dall’arzillo Bob, uno da tè, in camicia slacciata in tiè. Altro che farle nere, “puro” neo alla Max Cady. Ti faceva male così?

Anne, di seno annamo bene, di senno no. Di seggio(lino), vai “imboccata”, inchiappettata e “segata”.

Insomma, sono atterrito da questa società terragna. Terroni, fottetevi le nordiche, sudisti, guardate un western e capire che Clint Eastwood amò i mezzogiorni di fuoco alla Sergio Leone.

Da cui Unforgiven, miei (s)freg(i)ati, e i vostri “viados” del tramonto. Sì, dopo giornate di “duro” lavoro, ve lo fate… “tosto” di nascosto, la moglie non vede, infatti vede quello di un alt(e)ro, da cui l’adulterio dei (di)versi di Uccellacci e uccellini, ah ah, miei pisellini da I soliti ignoti, le vostre notti son uno “scasso”, che spasso, che passero/a, per il mio Totò.

Evviva Pasolini!

Salutam’ a sorrata! E fu Cimin(o).

Da cui Il cacciatore e Verso il sole.

Uno in radio fa il radioso di loghi e ragionamenti (il)logici, invero, si finge amico di tutti perché la radioattività l’ha reso “elettrico” nello sparar cazzate da malato di “etero”. Sì, a forza di star nell’etere, è diventato un extraterrestre, alien(at)o, asessuato e senza sesso, né etero, né carné né pesce, le modulazioni di quelle cattive frequenze l’han raso, (ar)reso al s(u)olo del microfono e d’un paio di cuffiette a leggere le notizie per le casalinghe e ad annotar un altro morto “locale”, da cui il prendilo in (lo)culo.

Sapete che vi dico?

Di là, ho un piatto di gnocche/i di patate da metter in “fornicazione”.

Non voglio “informarmi”, sformatemi pure. Meglio essere uno sfornato che (non) esistere come voi, i deformi.

Che splendida “forma”.

Sì, sono un topo.

Meglio di voi, le zoccole.

Giù la pasta!

R.T.I. Mediaset vs il mio YouTube, che facce di merde


06 May

YouTube funziona come la vita reale in fondo, quella dei 15 minuti alla Andy Warhol.
Se esageri di esibizionismo, ti fottono col copyright, rivendicando che ora sei famoso e quindi devi rispettare e tutelare la tua immagine. Invero, mi son creato un altro account perché quei figli di zoccola di Mediaset mi han segnalato per aver inserito il videotributo di De Niro ad Amici, peraltro in forma Videodrome, cioè io che riprendo dalla tv la registrazione del programma suddetto, dei sudditi di Berlusconi. E, per questo mio oltraggio, son stato impossibilitato a caricare, per 6 mesi, dopo di che scaderà la multa del periodo probatorio, video dalla durata superiore appunto ai 15 minuti. Infastidito, irritato, contatto YouTube e rispondono gentilmente che devo chiedere, avendo cancellato il video e dunque non sussistendo più il reato, capirai che roba, a chi ha fatto la segnalazione, di ritirarla. Scrivo una mail allo stronzo, lui la legge, come da appurata e provata conferma di lettura, e mi risponde un secco no. Non gli va di ritirare un beneamato cazzo. Mi scrive inoltre che mi devo arrangiare!
Ecco perché mi son creato un nuovo account. Così, posso aumentare i limiti della società fascista. E, se mi chiudono quello, ne aprirò un altro e un altro ancora fino ad aprir loro il culo.

Joe Pesci nella parte di Silvio Berlusconi


28 Jan

Joe Pesci nella parte di Silvione Berluscao

Salve, sono il Cavaliere. Nella mia vita del cazzo ho rubato un fottio di soldi, e son corrotto sin all’osso, ma posso giurarvi sulla testa di vostra sorella, la quale me lo ciucciò di striscio, che non ho mai tradito gli italiani. Diciamo soltanto che li ho fottuti in modo “legale”, ficcandoli con sane inchiappettate dal profumo fucking della mia “Forza Italia” centrifuga. Non possono accusarmi d’un bel cazzo di niente questi fottuti di Sinistra.

Se sperano d’incularmi con questi mezzucci, han sbagliato di grosso. Io ce l’ho secco e frusciante di carta “bianca”. Le banche son dalla mia parte, le vacche anche. E si sa che vince chi ha, non solo le migliori mignotte, ma il carrozzone della mandria più di zoccolone toste, tenere e fresche di carne alla brace.

Se vuoi fregare come si deve, devi agire dal “basso”, salendo poi lungo l’addome, tanto da poterlo rifilare… alla domestica di Voghera e poter anche addomesticare i musi lunghi di Ginevra, dove tengono quasi sempre quel cazzo di G8 di rincoglioniti del cazzo. Me ne fotto, fuck! Anche in bocca chiusa!

Per tagliarmi le palle, han trovato la scusa degli scandali sessuali. E io, in merito, in quanto orgoglioso merlo, non ho da celare neppure una “cerniera”.

Sono un uomo vero, erotico, e ne vado fiero. Anzi, a mia “discolpa”, vi elencherò, per filo, per segno e “mille e una notte”, tutte le bagasce con cui trascorsi ore impagabili, sebbene le pagassi, di divine scopate. Roba, cazzo, che potevi seppellirti, stronzone, nel deserto vicino Las Vegas da quanto me lo resuscitarono. Grandi troie bastarde.
Sì, il mio fu un casino che non avrebbe potuto gestire neanche Sam Rothstein di Casinò.
Sam è sempre stato uno sciocco figlio di puttanazza, mica come Fede Emilio, uno di tutt’altre “mani in pasta(sciutte)”, cari mangiaspaghetti.

A Mediaset, in quel di Cologno Monzese, prima che Moretti mi scassasse già la minchia col suo Caimano del cazzo, cazzo d’una minchia quel Nanni…, tutte le ballerine mi “strusciavano” i loro sodi fondoschiena e io regalavo loro, oltre a collane sapor “Perlana”, anche dei primi piani “puliti” in trasmissioni di merda.

Furono delle belle annate, anali. Me ne ingroppavo un fottio. Mia moglie sapeva tutto ma bastava che le donassi milioni di lire e andava a nozze. Si fotta.

Ultimamente, han chiamato in appello la mia cappella del cazzo, per colpa di quella minorenne “bunga bunga”.

Cazzo, non dovevo aiutare quella lurida troietta fottuta.

Ha rischiato di farmi fare il botto, comunque le diedi un paio di notevoli botte…
Roba di (Ar)core, cazzo, stavo davvero finalmente pensando di amare qualcuna…

Io sono l’ultimo d’una tribù oggi estinta dal buonismo della minchia.

Spadolini, lo sapevano tutti, si fotteva nei fine settimana Cicciolina e Craxi andava con la Pozzi.
Tutto questo rumore per nulla.

Da noi…, le cos(c)e son sempre andate così.

Questo Paese è formato da polli e pollastre. Noi, figli di zoccola, ve lo sbatteremo sempre nel culo.

Non pensate di sbatterci in carcere.

Delle vostre accuse, io me ne faccio… ancora un fottio.

Fuck! Motherfucker.

  1. Occhio indiscreto (1992)
  2. Mio cugino Vincenzo (1992)
  3. Quattro bravi ragazzi (1993)
  4. Casinò (1995)
  5. Love Ranch (2010)
  6. Arma letale 3 (1992)
  7. C’era una volta in America (1984)

Roberto Benigni Show, parte prima


19 Dec

Berlusconi si ricandiderà ma il Diavolaccio l’ha già sputtanato. Vero puttanone?

 

Qui, tutti gli altri, compreso il primo. Stranamente, la Rai fornisce il codice da incorporare per tutti i video di questo spettacolo di Benigni, ma poi li ricollega sempre a quello iniziale.

Mah.

 

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)