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Sarà un’estate di titoli caldi, il listino della Notorious Pictures ha un film in cartellone che è la storia della mia vita


06 Jul

stallone rambo last blood

Ora, chiariamoci. Beniamino Placido, il senior president della Notorious Pictures, mi sta simpatico.

Ha questa faccia da patatone, a metà strada fra Clive Owen e un toscano di origine controllata come il Chianti, certamente più presentabile di quella schifezza d’uomo di Rocco Siffredi. Uno che continua a propinarci la sua pubblicità delle patatine…

Basta, davvero. Almeno rinnovasse il suo repertorio. È come se il grande Castor Troy/Nicolas Cage girasse il seguito di Face/Off e recitasse alla hostess milf, molto battona, perennemente la solita, storica e stoica battuta da faccia da culo mai vista: mi dà gusto mangiare la patata.

Alla lunga, annoierebbe. Probabilmente glielo allungherebbe sempre ma noi spettatori non godremmo più di un colpo di genio così sfacciato. Sfrontato e gasato, limonato.

Dai, le limonate vanno forte con questo caldo.

Di mio, compro quelle della Sanpellegrino. Per un gusto pieno e deciso. Sì, vado dalla commessa della Conad, gran bella ragazza, una buona gnocchina. Lei non mi fa pagare nulla. Soltanto che mi rilascia sempre lo scontrino fiscale perché la polizia, altrimenti, sarebbe nei suoi riguardi assai irriguardosa e fiscalissima. E, si sa, fra le sbarre, non puoi nemmeno mangiarti una barretta di dolce cioccolato.

Comunque, le donne amano il bis. Se poi, oltre al dessert, sarete alla frutta in fatto di soldi, al tiramisù ci penserà il fratello di Troy, Alessandro Nivola.

Uno che, in Wizard of Lies, ha la sfiga di essere il figlio del più grande figlio di troia della storia. Chi è Brad Pitt?

Alessandro, in Face/Off, nella scena del carcere infatti recita un’altra battuta devastante. Proprio tirando in ballo il celeberrimo dolce inzuppato nel caffè, ripieno di crema pasticcera, zucchero, uova e mascarpone.

Mah, si dice che lo zabaione sia un afrodisiaco mentre la zuppa inglese la offriamo a quel cafone che continua a prendermi per coglione.

Per troppo tempo si approfittò della mia buona fede e io non gli regalerò mai più nemmeno un profiterole.

Sono un uomo che, a parte gli scherzi, vive delle sue ascesi spirituali. Qualche volta mi curo dagli ascessi mentre voi, cari cessi, salivate d’infiammazioni ghiandolari e ormonali per qualche donna al mare in bikini che vuole la crema solare ma non il vostro “ice cream”.

Dalle mie parti, ad esempio, aperta tutto l’anno e non solo nel periodo estivo, vi è la gelateria Voglia matta.

Molti anni fa, fra uno yogurt e l’atro, fra un gelato alla banana e una mia leccata alla padrona per non pagare la vaschetta del bacio con l’amarena, pensai d’incontrare in questa bottega… perfino Catherine Spaak.

Ah, Catherine spaccava davvero. Soprattutto quando ad Harem indossava lo spacco.

Uh, che freddura bollente che è questa. Ah ah.

Sì, sono un critico cinematografico come il compianto Beniamino Placido, omonimo del capo della Notorious. Oramai questo è arcinoto, lo sanno pure i vecchietti del circolo della bocciofila.

Ecco, la domanda è questa: i fascisti trattarono Rambo da matto, facendogli perdere ogni matta voglia, ma si erano informati bene su chi fosse? Lui li infornò.

È quello che nel grande Cinema chiamano colpo di (s)cena.

Di mio, sono uno Stallone che spesso sta sul moscio.

Ma non fatemi incazzare, eh. Sennò saranno amari.

Altro che al mare. Mi dovete amare, è un ordine. Se lei, uomo, non mi ama, io amerò sua moglie. Va bene, così?

 

– Falotico, ma lei lo sa che non è un uomo normale?

– Lo so. Sei tu che non lo sei, non lo sai.

– Cosa dovrei sapere?

– Che sei un Minotauro, no, volevo dire un minorato. Hai preso il Tavor?

– E quindi? Io sono normodotato, invece.

– Sì, io no, però. Ora lo prendi in culo.

 

Da allora, non riesce più non solo a mandarmi a cagare ma nemmeno a indossare i jeans e a calzare il cavallo dei pantaloni.

Comunque, me ne fotto.

Sono strafottente, un cazzone.

 

Ecco, detto ciò, sperando di avervi divertito, devo ammettere altresì con estrema onestà che ogni teoria freudiana con me andò a puttane.

Secondo Freud, la malinconia nasce dalla carenza affettiva, anche sessuale.

La gente mi provocò molti anni fa. Spronandomi a fare cowgirl. In parole povere, volle sverginarmi.

Io volli appurare se ero un puro soltanto da atti impuri o se duramente avesse funzionato.

Funzionò eccome, anche troppo.

E ora sono più triste di prima.

Questo non è un colpo di mitragliatore, non è un colpo di scena, è un altro pugno allo stomaco alla società erotica del porcile di massa. Sì, fra Rambo e Rocky, io scelgo sempre Rocky.

Perché io sono fatto così. Non mi cambia nemmeno Gesù.

Figurarsi dei poveri cristi.

Lo so, è triste che vi abbia detto la verità.

Anche molto vero. No, non sono come quasi tutti. Sono un diverso, lo sono sempre stato e non mi svenderò mai. A costo di morire povero, appunto, in canna o senza più cartucce e frecce al mio arco.

O come un pagliaccio con la maschera grottesca e tragicomica per sembrare felice.

Sono pure assai dissimile rispetto sia a Michele Placido che a Beniamino.

Sono un uomo tranquillo.

 

 

 

di Stefano Falotico

 

Il listino 2017/2018 della Falotico Pictures


06 Jul

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Giornate mondiali e professionali di Cinema. Tempo di fare bilanci e soprattutto guardare ai listini dei film di prossima uscita nei mesi a venire, nei mesi anche invernali.

Mentre Beniamino Placido, da non confondere con l’esimio critico e giornalista scomparso qualche anno, con la sua Notorious, “presenta” Nonno questa volta è guerra, commedia per famiglie con De Niro, Uma Thurman e Christopher Walken (!) diretta dall’esperto delle pellicole per l’infanzia, Tim Hill, definendo la sceneggiatura “fantastica”, neanche questi scherzi fossero stati scritti da David Mamet, Falotico, il qui presente-assente, ha “prospettato” i film che vedrete da fine Agosto in poi.

Scorriamo l’intervista:

1) Falotico, può essere orgoglioso della sua compagnia di distribuzione. Quest’anno avete proprio un forte listino da competizione, con film di ogni genere che spaziano dalla commedia all’horror.

– Sì, verissimo. Non ci facciamo mancare niente e cerchiamo di soddisfare ogni tipo di pubblico, anche di “pube”, perché nel nostro listino ci sono perfino, poco fini, film erotici, piccanti, come si suol dire. Ad esempio, uno dei nostri must sarà Amore d’ambra e baci allegri, film “lampo” sulla relazione “teribile” con una r alla romanaccia fra l’allenatore della Juventus e l’ex “star” di Non è la Rai. Film di cosce, alla Edwige Fenech delle tette che furono, film ove Massimiliano ha davvero sfoderato un “sesso a pillole” invidiabile quasi quanto la sua pelata alla Sean Connery. Un film che parte con cadenze romantiche e poi decade nel grossolano pecoreccio, con un’Angiolini da Razzie Award in una delle sue migliori “performance” di sempre. La vedrete come mamma l’ha fatta, nuda, disinibita, e ci sarà, posso svelarlo, una scena d’amplesso da guinness dei primati, con Dybala, nei panni del paparazzo, che fotografa la “conchiglietta” di Allegri mentre lui allegramente schiaffeggia nel popò, appunto, “appuntito”, l’Ambra. Un cul(t). Imperdibile, “immancabile” per ogni cinofilo, no, cinefilo che si “rispetti”.

2) Andiamo avanti. So che avete, a proposito di Calcio, anche un film “biopic” sulla vita di Lionel Messi.

– Ah, altro nostro fior all’occhiello. Di Leo, il figlio di Fernando Di Leo, Carmelo Leonino, ritrae gli attimi della sua vita privata, quando con 39 milioni di Euro all’anno non sa se spenderli in zoccole o comprarsi un altro Pallone d’Oro. Un dubbio “amletico” che il regista, scommetteteci, “sviscererà” assai bene. Il finale, poi, è grandioso. Donnarumma vuole sfidare il maestro a colpi di dollari sulle note di un Morricone “d’annata”. Tutto da godere, cari cassaintegrati.

3) Insomma, “filmoni”. Ma ci può svelare quale sarà il vostro ass(o) nella manica?

– Senza dubbio il film Escobar, da non confondere con quello della Notorious di Beniamino. Lì c’è Bardem nei panni del narcotrafficante, qui abbiamo invece Xaviero Baro, guitto della Bari vecchia nella sua prima apparizione per il “grande schermo”. Se Bardem è il narcotrafficante più famoso della storia, Baro sarà l’uomo “ficcante” più famoso fra le troie. Un film che spinge, “tira”. Escobar, ricordate, scopar’.00960603

di Stefano Falotico

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