Posts Tagged ‘Ben Affleck’

Falò, istrionico, scrittore-attore-recensore e soprattutto pensatore. Dostoevskij, Bukowski ed evviva anche Lebowski


29 Apr

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In tal mondo vostro frivolo, mondano e vacuo, vi vuole un Falò di eterna, forse anche eterea fanciullezza eterna e giammai van(itos)a. Che riempie ogni vostro buco fisico o co(s)mico ed è ficcante in ogni sen(s)o in maniera (o)nan(istic)a o ciclopica? Il Falò è un uomo etero, tenero, soltanto normalissimo e terreno? Forse è un (ter)ragno, un ratto del vostro serraglio, un asino che raglia, un pittore della parola che usa metaforicamente una stilografica con gran stile (im)peccabile, un contadino e/o un cretino totale, un cricet(in)o, un giardiniere che usa il rastrello a mo’ d’un pen(n)e(llo), uno scrittore magnetico, un uomo che vive di suggestioni poetiche o viene spesso suggestionato da chi apre solo la bocca per (non) sciacquarsela col sapone e alla bocca dà inutile e sterile, controproducente aria? Il Falò è uomo di sapere e di sapore oppur insipido, è insipiente o sapiente in tal mondo insulso e insignificante, è arrogante o soltanto brillante, molto intelligente, perfino avvenente, in questo mondo ripieno di deficienti e putridi nani piccolo-borghesi molto ignoranti? Il Falò da tutti vien ignorato, ha dei cognitivi deficit che non si possono ignorare, è deficitario penosamente o scrive solamente patetici libretti in forma diaristica, sì, di diario patetico veramente? Su tale enigma il commissario indagherà, ah ah, e nuovamente a ogni cattivo in quel posto lo metterà. Così sia scritto, così sia fatto, cara gente sfatta. Questo mondo va rifatto, oh oh. Questi sono i (ri)fatti. Salutatemi (a) sor(r)eta e a mam(m)a/eta!

JOKER 2, riprese confermate ma colpo di scena: non tornerà Joaquin Phoenix, bensì De Niro, inoltre corteggiai le figlie di Sylvester Stallone, Sly volle menarmi ma, ridotto male, gira or I mercenari 4 e le monografie di Frusciante


07 Oct

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Sì, Production Weekly riporta che Joker 2 non è un miraggio né una fantasia creata dai fan del capolavoro di Todd Phillips. Sì, lo è, un masterpiece. Non date retta a Federico Frusciante, il quale parla di Cinema con la stessa protervia da Ed Harris di The Rock, firmato dal suo “amatissimo” Michael Bay. Secondo il Frusciantone, Bay fa caaare. Forse è vero, forse no. Quello che so per certo è che Frusciantone vide, comunque sia, Transformers 3. Alla vista di Rosie Huntington-Whiteley, comprese che non è figo come il suo compagno, Jason Statham. Il Fruscio ce l’ha col capitalismo ma sa benissimo che Mark Wahlberg, non di Pain & Gain – Muscoli e denaro, bensì di Boogie Nights, è uno a cui non può piacere Il filo nascosto. Ah ah. Si scherza, eh. Non è che per queste mie goliardiche e innocue provocazioni, il Fruscio, assieme ai suoi Bad Boys followers, dicasi altresì leccaculo sfigati mai visti che, pur di ottenere due visualizzazioni in più grazie alla “comunella” col Fruscio, sarebbero capaci di lanciarsi in sfide suicide a mo’ di Bruce Willis di Armageddon, ah ah, scatenerà contro di me una nuova tragedia da Pearl Harbor?

Che vi debbo dire? Il mondo si divide in due categorie. C’è chi, essendo Ben Affleck, nella finzione scopa Kate Beckinsale e Liv Tyler, nella vita reale invece J. Lo, Ana de Armas e chi più ne ha più ne metta.

Girando pure grandi film da regista come The Town e vincendo l’Oscar come sceneggiatore per Will Hunting.

C’è chi odia Zack Snyder ma è più morto vivente degli zombi di Romero.

Detto questo, non perdiamoci per strada e soprattutto non tiriamocela. La sto tirando per le lunghe. Ebbene, come da titolo del post, Joker 2 è ora una realtà e non più un rumor.

Però Joaquin Phoenix non tornerà nei panni del principe della notte di Gotham City. Pare che non voglia più dimagrire, difatti, trenta chili per rivestire i “panni” di Arthur Fleck. Mentre Robert De Niro, alla soglia d’ottanta primavere assai stagionate, essendo il re dei camaleonti per antonomasia, interpreterà di nuovo Murray Franklin. Com’è possibile ciò? Non era morto ammazzato da Joker?

Sì, verissimo. Ma Joker altri non è che Rupert Pupkin, alias The King of Comedy.

Non vi ho fatto ridere? Scusatemi, allora significa che devo resuscitare Jerry Lewis. Ah ah. So bene che, tramite Instagram, ci provate con le figlie di Stallone. Sono tutte fighe, avete ragione. Non posso biasimarvi né farvene una colpa. Dunque, a proposito di geni della comicità, che ne pensate del sottovalutato Oscar – Un fidanzato per due figlie di John Landis?

Ah, non dovete prendermi seriamente. Io sono burlesco come John Belushi. Dovete sapere, infatti, che i miei haters mi danno la caccia come Carrie Fisher di The Blues Brothers.

Quando sono sull’orlo di ammazzarmi, io mi genufletto dinanzi a loro e imploro a codesti perdono:

– Stefano, perché ci hai tradito?

– No, vi prego. Non uccidetemi. Dico sul serio. Ero… rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C’era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C’è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio! 

Invero, voglio dirvi tutto onestamente. Mi sono ribellato a tutti in quanto volevate ammazzarmi soltanto perché non ero un figlio di puttana come voi. E, piuttosto che andare con le ragazzine, preferivo guardare i film con Robert De Niro e Stallone. Mi avete fatto passare per malato di mente. Vi posso giurare che sono normalissimo. Anzi, sono più dotato di un pornoattore. Non mi piace però Megan Fox, è una troia. Volete castrarmi perché Megan è indubbiamente più puttana di Rachel Starr che s’è scopata il suo “amore?”. Dai, non fate i cazzoni.

 

di Stefano Falotico

Ben Affleck non è affatto male, anzi.


27 Apr

Ben+Affleck+Visits+SiriusXM+Hollywood+Studios+sWsqk-265lflNo, no, Ben Affleck non è niente male. Sì, sì, migliora di film in film. E lasciate perdere il suo Batman, non accanitevene. C’è di peggio. Parlando con Fabio Zanello, per cui scrivo su Ciao Cinema e che presto pubblicherà il mio pezzo, qui già disponibile nella mia recensione, riveduta e corretta, in quanto inizialmente un po’ sciatta e sconclusionata, di Tornare a vincere, appresi che, secondo lui, Casey Affleck è superiore rispetto a suo fratello maggiore, Ben. Appunto! Stimo moltissimo Fabio, è maestro di Cinema. Ma su questo discordo.

A prescindere dall’Oscar ricevuto da Caser per Manchester by the Sea, è luogo comune affermare che Casey sia migliore di Ben.

Non è del tutto vero. Certamente Casey, ripeto, malgrado l’Academy Award vinto come attore, a differenza di Ben, il quale come attore ancora non può vantarsi di averlo vinto, ecco… attira immediatamente più simpatia in quanto indubbiamente meno bello di Ben e un po’ più sfigato. Ben, eh sì, ebbe ben donde per tirarsela. E quante donne a cui tirarlo… Ora sta pure con la magnetica Ana de Armas, con la quale presto girerà Hypnotic. Ben è un ottimo regista, sensibile e intelligente, il quale esordì dietro la macchina da presa con Gone Baby Gone. Mentre, come performer e basta, riuscì a soddisfare appieno un grande regista esigente come David Fincher per Gone Girl – L’amore bugiardo, faticando però a tenere testa all’insoddisfatta e forse perfino insoddisfatta e insaziabile Rosamund Pike, figa esagerata. Una delle po(r)che che può far impazzire un uomo come ne La versione di Barney. Va be’, qui ci poté stare. Paul Giamatti, eh sì, per forza divenne matto. Non poté competere, lui grasso nerd, con un pezzo di patonza di queste proporzioni disumane. Nemmeno però Ben Affleck, nel film suddetto, riuscì facilmente a non impazzire. Ah, quanto se la sudò, che canottiera sudata…

Ora, a parte gli scherzi e i sudori, a parte i colpi di culo e gli ardori, oh, miei uomini, non so se adulatori, che giammai perdeste il vostro nitore seppur smarriste un po’ di candore, Tornare a vincere è un buon film ma, se vogliamo essere sinceri, Ben vinse sempre nella vita.  Ah, che girovita, forse oggi come oggi, sei un po’ appesantito, caro Ben. E poche ore fa il presidente del Consiglio Conte non ci rallegrò tanto, mandando in diretta, da Palazzo Chigi, il suo nuovo video, poiché ci rifilò altre inderogabili direttive devastanti. Ci disse che dobbiamo fare il possibile per non arrenderci, combattendo nel rimboccarci le maniche. Sì, e poi? Vedo tanta gente disoccupata che vorrebbe finalmente lavorare ma il primo Maggio si celebrerà la festa dei lavoratori. Quali lavoratori? Visto che, per l’appunto, anche chi si suda la pagnotta, presto si troverà costretto, così messo alle strette a causa di tali pesantissimi divieti e castrazioni, proibizioni e attese interminabili, a dare via il culo, imp(r)egnandosi con una mignotta. Senza tette, se è un maschio, prossimamente anche senza un tetto.

Ben Affleck prese qualche chiletto, si prestò a molte marchette, fu inizialmente additato di essere un attore inetto. Ma che deve vincere? Altro? Al massimo, con film come The Way Back, può dare la speranza a poveri disgraziati che s’identificheranno nel suo personaggio distrutto e ingiustamente sfortunato. Ah, un’altra conferenza, Ben aumentò la sua circonferenza… di bacino ma riceve sempre e impeccabilmente gustosi bacini…

Io mi beccai la patente di schifezza, sai che conte… ntezza. Fatto sta che i falli, no, i fatti andarono così. A Cont… i fatti e i casi della (s)figa, no, della vita, rimango più bravo e malinconico di Affleck Casey e più in gamba… di Ben.

Subii molti dispetti e sgambetti, molte invidie e porcate, dovetti accettare molte falsità sul mio conto, anche in banca. Il branco volle sbattermi all’angolo e immiserirmi non solo nell’economia… Ma il Falò v’illumina e vi dona delle perle. Anche se non ha i soldi per regalare alla sua bella un ottimo gioiello.

 

di Stefano Falotico

Ben Affleck è stato, checché se ne dica, un bel Batman, tornare a vincere? Mah, ho i miei dubbi, basti vedere Van Damme coi suoi tutorial della m… a


25 Apr

 

Sì, Ben è un bravo guaglione e Tornare a vincere non è certamente un filmone ma neppure un filmetto.

Mentre le nonne insegnano alle giovani l’uncinetto, nella mia casa, pur non avendo un cucinotto, fui spesso Capitan Uncino. Cioè, mangiai poco, divenendo troppo presto adulto, forse solo anoressico e molto depresso. Cosicché non volli avere donne come Lorella Cuccarini, la più amata dagli italiani, non so però se da suo marito, oppure Maria Grazia Cucinotta. Vedo, per esempio, il povero Luca Zingaretti, ovvero Il commissario Montalbano, il quale inserisce foto su Instagram assieme a sua moglie, vale a dire Luisa Ranieri. Una che possiede un seno vellutato come la pesca ma recita peggio di Van Damme col fisico a pera. Cioè, Van Damme, se non avesse avuto il cosiddetto physique du rôle, avrebbe passato le sue giornate a vendere mele al mercato ortofrutticolo.

Eh sì, la testa di Van Damme non fiorisce certamente d’idee succose. Senza i suoi pettorali e i suoi addominali scolpiti, Van Damme avrebbe passato le serate a pestare l’uva. Sì, pura vendemmia da agricoltore. Un uomo vinaio, sì, che in una vigna, avvinazzato marcio e cioè ubriaco-alcolizzato, avrebbe poetizzato la mancanza di vulve, mangiando una banana come una scimmia, addolcendosi nel cantare al tramonto le peggiori canzoni dolciastre di Avril Lavigne. Invece, Jean-Claude può vantare un carnaio, no, carnet di donne sue amanti veramente rassodate… Mah, donne di malaffare, diciamocela, donne che fanno cagare. Da detergere nel bidet, da non invitare mai in un elegante bistrot al fine di non rimediare figure di merda. Donne che fanno venire i marroni glassati. Donne adatte solo ai gasati. Invece, io sono troppo dolce come un profiterole per le teste montate di questi e queste qua, amanti della panna anche sulla pasta più asciutta del loro cervello vuoto come una zucca.

Jean-Claude, però, a queste donne indigeste bagnò il biscotto nel latte, inzuppandolo con movimento pelvico da Double Impact. Per limonate a mo’ di preliminari in forma di antipasto e poi trombate, in ogni sen(s)o, servendole poi il benservito. Ah, che uomo da digestivo. Piuttosto che andare con queste sue ex compagne, sì, veramente mi darei alla campagna. Piuttosto che ingropparmi una di queste qui, strafatte non solo di anabolizzanti, berrei notte e dì soltanto della grappa.

Van Damme la dovrebbe finire di fare il bellimbusto. È patetico. Lo sanno tutti che fu “incidentato”, infartuato. Ma adesso dichiara che, con estrema flessibilità, ancora cammina a schiena dritta ed è sempre rizzo, no, un dritto, mica un loser da strapazzo. Mah, a me sembra solamente ridottosi come Big Jim su viso consumato da pornoattore del cazzo. Ma sì, la dovremmo finire con quest’esasperante edonismo glorificato da tali uomini muscolosi e da tali donne odiose. Nella Festa della Liberazione, mi alzai all’alba, cantando al sonar del gallo. Affacciandomi alla finestra, notai che, nel palazzo di fronte al mio, abita ancora la mia ex amica delle scuole medie, di cognome Galli. Ah, miei poveri polli, il Falò è uomo erudito che ai bifolchi punta il dito, è uomo dotto che ancora nel cuore non s’è rotto. E, fra video-recensioni sputtananti registi che meriterebbero la gogna come Zack Snyder, il quale in Batman v Superman non mostrò a noi nemmeno Amy Adams con la minigonna, ciambelle che non riescono col buco e persone che non riescono a fare nulla, se non bucarsi e ciucciarsi la Nutella, il Falò passeggia con disinvoltura in mezzo a un mondo pieno di fregature.

Poiché il Falò ama la marmellata ma non le riprese di Snyder, “smarmellate”, disserta di Cinema con fare sofisticato, dunque lecca un’altra confettura alla faccia di ogni strega cattiva che volle fotterlo, rifilandogli una fattura. Dopo tante catture, sfortune, dopo tanti iettatori, il Falò rimane il più grande attore del mondo. Poiché la sua fu Una storia vera e potrebbe, a novant’anni, essere più bravo di Richard Farnsworth col trattore. Basta con le trattorie, con le troie, con le fattorie e con le zie maialine.

Basta sinceramente tutto. Coi film action, con quelli retorici, coi finti dolori e coi falsi amori.tornare a vincere Jean+Claude+Van+Damme+Malcolm+Turnbull+Delivers+fiQ2p9rZlu7l

di Stefano Falotico

Il grande ritorno di Ben Affleck con Tornare a vincere: i finali più esaltanti e vincenti del Cinema e della vita


24 Apr

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Ecco qui una serie di clip tratte da film più o meno belli che comunque, a prescindere dalla loro alta o bassa qualità cinematografica, esaltano.

E poi diciamocela… Ben Affleck è un ottimo attore ed è molto bello.

Secondo me, fu un Batman che ebbe il suo perché. Eccome.

Prima i filmati. Poi il mio pezzo su Ben. Comparso su Daruma View Cinema.

Ricordate: nella vita, ci vuole Pop-Eye. Braccio di ferro? No, Over the Top.Ben+Affleck+Premiere+Warner+Bros+Pictures+hBPB4d_njBgl

Ebbene, si torna a parlare di Ben Affleck. Attore assai contestato, bistrattato spesso e volentieri dai cosiddetti cinefili puri che, indefessi, malgrado Ben negli ultimi dieci anni abbia dato ampia dimostrazione della sua caratura attoriale, cimentandosi peraltro alla regia in maniera sempre più proficua e qualitativamente corposa, continuano ostinatamente e ottusamente a identificarlo solamente come un imbambolato sex symbol un po’ robotico e inespressivo. Perseverando a sottostimarlo con estrema acrimonia ed elargendogli, potremmo dire ironicamente, soltanto strafottente disprezzo oppure, ancora peggio, trascurandolo cinematograficamente con enorme, sadica ferocia, con ingrata, lapidaria indifferenza impietosa.

L’ultimo film con Ben Affleck, Tornare a vincere (The Way Back), è stato favorevolmente accolto dalla Critica ed è attualmente disponibile sulla piattaforma Chili.

Per l’occasione, Affleck è tornato a lavorare con Gavin O’Connor che robustamente già lo aveva diretto in The Accountant.

Nonostante le critiche lusinghiere, tributate anche alla sua recitazione, apparsa ai critici come decisamente matura, Affleck non è, come già sopra scrittovi, riuscito ancora oggi ad emanciparsi dalla crudele patente affibbiatagli, molti anni or sono, della sensuale icona virile leggermente patetica.

Nel 2017, la sua incarnazione dell’uomo pipistrello Bruce Wayne, in Batman v Superman: Dawn of Justice di Zack Snyder, è stata difatti sonoramente stroncata e ridicolizzata pressoché da chiunque.

Tanto da indurre Matt Reeves a optare per Robert Pattinson per il suo prossimo The Batman.

Per non parlare, ovviamente, del “suo” disastroso Daredevil per la regia di Mark Steven Johnson.

Insomma, il bel Affleck non riesce, a dispetto del sempre maggiore, crescente suo impegno profuso anche in veste di sceneggiatore, assolutamente a convincere quasi nessuno di essere, invero, molto cresciuto sotto ogni punto di vista.

Ma è così, alla fin fine, così indecente, inguardabile e brutto il suo Batman ed è altresì vero che Affleck sia poco dotato a livello recitativo e artistico?

In questo scritto, attraverso un veloce promemoria, analizzando brevemente il suo excursus filmografico, soffermandoci sui titoli salienti della sua carriera, tenteremo di sfatare quest’ingiusta etichetta per cui, a nostro avviso, Affleck è stato eternamente marchiato in maniera troppo frettolosa e superficiale.

Questo ragazzone, classe ‘72, nato il 15 Agosto a Berkeley in California, il cui vero, completo nome all’anagrafe è l’irricordabile e impronunciabile Benjamin Géza Affleck-Boldt, diplomatosi lodevolmente alla Cambridge Rindge and Latin High School, dopo molte particine e comparse in pellicole più o meno importanti, si fa notare con Generazione X del suo amico Kevin Smith.

Vincendo l’Oscar per la migliore sceneggiatura originale assieme al suo inseparabile Matt Damon, con Will Hunting – Genio ribelle.

Ecco però che, dopo il trionfo per il film di Gus Van Sant, Ben non ne azzecca, come si suol dire, quasi nessuna.

Arriva Shakespeare in Love, Affleck si fidanza con la sua protagonista, Gwyneth Paltrow, ma poi sprofonda nella mediocrità e s’impantana alla faccia d’ogni seria dignità.

Affogando fra polpettoni tragicomici come il teutonico, pacchiano e tristemente roboante Armageddon di Michael Bay, interpretando il buon Trappola criminale di John Frankenheimer, flop però a livello commerciale, perdendosi fra un’altra sua celeberrima ex, la formosa, caliente Jennifer Lopez, la quale non poco lo ha distratto artisticamente e fuorviato. Sì, J. Lo con cui girerà gli scialbi Amore estremo e Jersey Girl, perdendone la testa e giocandosi pure la credibilità. Sposando quindi, da bravo family man, Jennifer Garner, recitando senza successo in Paycheck di John Woo, districandosi alla bell’è meglio in State of Play e vincendo addirittura sorprendentemente la Coppa Volpi per Hollywoodland. Film però, ancora una volta, visto da pochissimi.

Al che, fra il tremendo Runner, Runner, l’incompreso To the Wonder di Terrence Malick e invece il magnifico Gone Girl di David Fincher, Ben Affleck si riassesta e tanti bei colpi, registici soprattutto (Gone Baby Gone, The Town, Argo e La legge della notte), sfodera con classe e, con indubbia classe encomiabile, bellamente e grintosamente, indomitamente, recentemente ha assestato.

Sofisticandosi inaspettatamente.

Gigioneggiando con stile in Triple Frontier di J. C. Chandor.

Ben Affleck è, nel frattempo, parecchio ingrassato.

E nel 2018 è stato di nuovo ricoverato per disintossicarsi dall’alcol.

Però, indubbiamente, come uomo di Cinema, in forma direttamente proporzionale, non poco s’è irrobustito.

E adesso, a essere sinceri, la sua immagine è meno scalfibile da parte degli invidiosi e dei maligni.

Il prossimo anno, lo vedremo inoltre nell’attesissimo The Last Duel di Ridley Scott. Col quale, come saprete, tornerà a duettare col suo amico fidato per eccellenza, Matt Damon.

Sì, probabilmente Ben Affleck non è affatto un attore insulso e forse perfino il suo Batman, a conti fatti, non è assolutamente malvagio…

È assai gagliardo, fotogenico, leggermente legnoso ma pur sempre figo e, a suo modo, terribilmente carismatico.

Eh eh.

 

di Stefano Falotico

 

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Il Covid-19 non ci abbatté: il grande Cinema continuerà, evviva THE IRISHMAN, Joker, Batman, Superman, gli audiolibri esoterici-ero(t)ici, anche Miguel Bosé


22 Apr

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E trascorse un’altra settimana, amici e fratelli della congrega.

Qui sarò un po’ come Fabrizio De André, maestro della polemica satirica, compositore di canzoni tristemente arrabbiate, scagliate sfacciatamente in viso ai perbenisti ipocriti, sbattute in faccia dinanzi agli ignoranti.

Abbiamo vissuto, in questi giorni, nella sepoltura vivente dei nostri polmoni soffocati nell’asfittica dittatura sanitaria e forse anche molto fascista.

Conversando con un mio amico su Facebook, concordammo io e lui che dietro il Covid-19 vi siano quasi esclusivamente ragioni politiche. E forse ebbe ragione il premio Nobel Luc Montagnier, il quale sostenne che il Coronavirus fu elaborato in laboratorio e fu sperimentato sui pipistrelli.

Ma l’esperimento fuggì pericolosamente di mano, i potenti tacquero in merito alla letalità del virus oppure lo usarono come deterrente per frenare un’espansione delle libertà più democratiche. Per rallentare la globalizzazione oramai implacabile. Per chiuderci nel silenzio, per reprimerci nella paura più oscurantistica. Esaltando un orrendo ritorno alla barbarie quasi nazista da bruciati vivi in maniera apocalittica.

Ne sapremo di più nei prossimi anni quando, con tutta probabilità, se la situazione costernante attualmente vigente che ci recluse in casa come morti viventi, eh sì, dovesse essere sanata, molti film sull’argomento verranno realizzati.

Contagion fu profetico oppure La città verrà distrutta all’alba lo fu di più?

Le ronde dei carabinieri si aggirarono perfino lungo i viali alberati. Terrorizzando affinché, intimoriti da decreti e imposizioni debilitanti, limitanti la fluida circolazione vitale, dunque anche emozionale, i cuori delle persone si rannicchiassero nella solitudine più schiacciante.

Piazza pulita anche in tutte le piazze. Desertificate, bonificate dagli spacciatori che, a tarda notte, vendettero “bene” la loro “merce”, contrabbandando un po’ di dignità per arrivare a fine mese con meno acqua alla gola e qualche strozzapreti nelle mutande. Che baccalà!

Ripulite però furono le aiuole, no, la aule anche da ogni manifestazione e comizio pubico, no, pubblico. Salvini prese su parola, incitando la folla come Arthur Fleck/Joker, regalando populismo e qualunquismo a iosa. E i folli incitarono, non se eccitarono o misero incinte le loro compagne, abbastanza folli, appunto, rese ancora più pazze poiché non poterono recarsi in viaggio alla volta di follie d’amore anche con gli amanti loro che non poterono rifornirsi alla stazione di “pompe” col diesel.

Il distributore automatico delle sigarette dista più di duecento metri da casa tua? E quello dei profilattici, invece? Ecco allora che l’appuntato dell’arma usò la fiamma tricolore del suo maschione con la moglie incendiata di passione incazzata con la “lupara”. Zitta e muta fu lei, serva del suo marito padrone dopo una giornata in cui, essendo costei uscita per comprare dal droghiere un po’ di zucchero, fu dall’amico geloso del marito, eh sì, parecchio multata con una contravvenzione segnaletica nella sua zona erogena più sacra del Vaticano. Nel frattempo, la vita mia andò avanti. Anche indietro. E, fra stati contemplativi, film rivisti ad libitum, un amore forse riscoccato in maniera inaspettata, scatenandomi emozioni inaudite, un’altra stagione ci aspetterà, amici e nemici. E i sogni non finiranno in men che non si dica.

Non diverremo psicotici come il Lex Luthor di Jesse Eisenberg, non saremo solo bellimbusti come il Batman di Ben Affleck, non diverremo dei manichini come Henry Cavill ma continueremo a sognare un bagno caldo con Amy Adams.

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Zack Snyder dice addio al Cavaliere oscuro di Arthur Fleck/Joker: «Sei stato il miglior Batman di sempre»


18 Feb

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Ciao,
amici.

È Arthur Fleck/Joaquin Phoenix, alias JOKER… Marino, invero Stefano Falotico, che vuole confidarsi con voi e farvi leggere questa mia lettera commossa in risposta a quella, altrettanto commovente, del mio amico Zack Snyder. Regista che devo ringraziare perché mi ha fatto capire davvero che Clint Eastwood è un genio e, quando girerà un film come Batman v Superman: Dawn of Justice, sì, Clint forse sarà davvero morto.

Rendo grazie al suo Cinema perché, guardando i film di questo carissimo amico, inseparabile compagno di merende quando ero talmente depresso che mi ero tanto rimbambito da perdere la testa per Kate Beckinsale di Pearl Harbor e stavo impazzendo di Amore estremo per Jennifer Lopez, ho capito cosa mi piace davvero nella vita.

Sì, qualsiasi maschio normodotato, eterosessuale di sana e robusta costituzione, credo che per la Beckinsale o per il culo di J. Lo, soprattutto, possa davvero non solo perdere la testa ma i testicoli.

Ma, finita la scopata storica con queste due gnocche micidiali, che cosa ti rimane? È capace poi che chiedono di sposarti e ce l’hai i soldi per regalare loro una vita spensierata da To the Wonder? Sì, una vita meravigliosa, idilliaca, ove fai l’amore da mattina a sera e non sei invece Al vertice della tensione perché devi pagare troppe bollette di “Paycheck?”.

No, queste sono patonze che esigono una vita lussuosa, stracolma di felicità e belle cose.

È capace che se poi le trascuri, ecco, ti scappano di casa come quell’altra super figa ciclopica di Rosamund Pike de L’amore bugiardo – Gone Girl. 

Sì, la tua donna è impazzita perché non te ne sei preso sufficiente cura. Eri ridotto talmente sul lastrico che ti sei dato, pur di sbarcare il lunario, a una vita da The Town.

È colpa di questo sistema marcio da State of Play se sognavi di essere Superman in una Hollywoodland e invece hai scoperto che sei stato solo preso per il culo come nel Joker di Todd Phillips. Appunto.

Sei stato troppo fuori dalla realtà comune di tutti i giorni per poter ripartire daccapo con entusiasmo. Ora, dopo tutte queste vere o presunte Ipotesi di reato, è davvero dura, amici cari.

Una resilienza enorme. E con immane forza cerco, sì, di resistere giorno dopo giorno. A volte buttandola a ridere per non pensarci, a volte praticando meditazione trascendentale per non trascendere e dar di matto sul serio.

Difficile rivederla con occhi giusti dopo tanto buio, sì, funambolico, estroso e geniale come Daredevil…, ma anche tanto cupo e sofferente.

Adesso sono arrivato a quasi 200 Cigarettes al giorno. Non va bene per il portafogli e nemmeno per la salute, cazzo.

Non voglio dire che molta gente sia stata più fortunata di me e che la loro fortuna sia Piovuta dal cielo, ma è inutile piangere sul latte versato, su tanti equivoci evitabili che hanno fatto sì che non potessi Vivere fino in fondo.

Devo esservi sincero, non posso più tergiversare e girarci attorno. Mi aspetta soltanto un Armageddon – Giudizio finale. 

La vita è un Dogma, non esistono alibi o scappatoie da Runner Runner.

I critici letterari sostengono che i miei libri siano bellissimi, molto romantici in stile Shakespeare in Love ma Gwyneth Paltrow non verrà mai con me. E ci sta. Sarei pazzo a credere il contrario.

Per lo stesso discorso fattovi all’inizio. Gwyneth è una riccona viziatissima. Che se ne fa di uno scrittore squattrinato?

Non le posso garantire nessun futuro. Non sono uno stronzo da 1 km da Wall Street.

E non sono neppure Matt Damon ma rimango pur sempre anch’io un Will Hunting – Genio ribelle.

Nonostante tutto, non mi sono mai arreso.

Mi conoscete.

Sono spiritoso, totoiano, ho secondo molti un talento smisurato nella scrittura. Come vi ho detto.

E le donne dicono che abbia perfino un gigantesco pipistrello. 

A differenza di Michael Keaton del Batman di Tim Burton, no, credo che non scoperò però nessuna Kim Basinger.

Ma non mi suiciderò neppure come in Birdman.

« […] Le cose sulla terra cadono. E quel che cade… è caduto. Nel sogno, questo mi ha portato alla luce. Una meravigliosa bugia… Il miglior Batman di sempre. Grazie amico mio per avermi fatto dono di quel momento fottutamente glorioso e di un cuore così stupefacente».

 

Sì, la gente è pazza e demente. Non voglio vantarmi, non spetta a me giudicare il mio talento, dovessi mai averlo o meno, ma la gente aveva di fronte una persona diversa senza il chiodo fisso delle passerine e ambizioni cretine come quella di far soldi, fregando gli altri in squallide competizioni da bambini e asilo nido.

Ma secondo questi qua tal persona doveva “normalizzarsi” e diventare un troione qualsiasi. Che va a vedere Checco Zalone, ha un lavoretto in cui legge Il Corriere dello Sport, torna a casa e si organizza per portarsi a letto qualche sciocchina. Ballando con le stelle!

Cosicché, anziché dar manforte a un cuore selvaggio, preferì e preferisce credere ancora e ancora e ancora che io sia un supereroe fanatico dei personaggi televisivi come un vecchio rimbambito.

Ebbene, a qualsiasi villain figlio di troia che abbia voluto sfidarmi, sono qui.

Sono più veloce di te, più intelligente, bello come Ben Affleck e ora preparati davvero.

Alla prossima mossa falsa, idiota, ti sbatto in manicomio.

– Chi, tu? Povero fantozziano schizofrenico, paranoico maniaco-compulsivo cacasotto di merda?

– Tu sei convinto davvero che dall’altra parte della barricata, fenomeno, ci sia la persona che pensi ci sia?

 

Sto scherzando? Certamente. Ma non fate più le merde.

 

di Stefano Falotico

Batman V Superman, monumentale titania-litania del mio Credo che…


24 Mar

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Perifrasi, paragrafo introduttivo, omaggio e poi via sorvolando il cielo, sguinzagliando il lupo ch’è in me nelle notti cupe e tempestose del mio insopprimibile pen(s)are

Qualcuno, e non starò a dirvi chi(cchesia), non uno da chiesa e casa, ha enfatizzato i pregi di quest’enorme, sesquipedale cagata, oggettivamente (in)guardabile.

E io, essendo empatico, condivido “appieno” questo suo “viaggio” mentale. Così incensandolo, incessantemente.

Il maggior pregio di Bruce Wayne è saper evadere dalla realtà odierna, che è un horror vivente, per vi(b)rare di sue emozioni solitarie esplosive, che a sua volta condivide con noi mortali moralistici a cui, onestamente, il cinema (volutamente in minuscolo, sebbene pieno di “muscoli”) di Snyder fa semplicemente cagare. Bruce, invece, se ne strafotte della Critica intelligente, in questi cas(ch)i, e pensa solo al suo piacere, puro, glabro, privo di ogni compromesso con la realtà giornaliera. Un uomo giovanile che nell’animo conserva la grandezza di saper esaltare un film che sarebbe da demolire, e che gli piace davvero. Non è una posa, vi crede davvero e noi, leggendolo, siam quasi persuasi che abbia ragione da vendere. E che dunque sia assolutamente da vedere. Signori, Superman. Signore, Batman, cioè battete le mani e “masturbatevi” con questi toyboys.


Adesso sarò serio, pasoliniano o forse di mio “pisellino” stanco eppur sempre (s)oggettivo, aprite gli occhi, cioè siate obiettivi e obiettate, c’è infatti da aborrire ma, donne, non abortite la “voglia”, Madonna!

Credo che la mia natura irrequieta non sia (vaglia)bile e che nessuno psichiatra di ieri, oggi e (dopo)domani potrà invero curarmi da un’inquietudine di fondo (mal)sana. La mia testa gira sempre, i miei testicoli non son sedabili. E non posso, (non) voglio appiattirmi nelle burocrazie odiose di una “odiernità” che mi castra o meglio mi vorrebbe a cazzo loro. I castrati, Cristo!

Vissi per anni da Principe, che sfondato ano, per poi veder crollare molti miei sogni per colpa di rigide mentalità bacate, ché mi diedero perfino di uno vizioso che si “bucava” e dalla mamma ancora si faceva lavare il bucato. Di questa gente me ne lavai le mani.

Sono fatto così, sono Jack Nicholson non Joker ma di Qualcosa è cambiato. Cioè nulla. E mi va a genio esserlo.

Per il resto, guardatevi attorno. La gente se la prende per nulla e scatena attacchi terroristici non solo dell’ISIS ma s’incazza “di brutti” per lo scontrino della COOP. Gelosie, ricatti, invidie, troppe donne coi gatti e troppi attori cani. E i topi? Chi darà da mangiare ai ratti?

I ratti a tratti mi spaventano, a tratti mi tratteggio nei loro “atti”.

E comunque vada… sarà un fanculo a molta imbecillità umana.

Aspettando Silence di Scorsese, meditate su tali mie parole (in)sensate e date un “seno” a vostra moglie, perché vi chiede di “rifarselo”. Sì, vi ha reso cornuti come Batman e voi che vi pensavate Superman.

 

di Stefano Falotico

Batman v Superman: Dawn of Justice – Official Teaser Trailer


18 Apr

Il ritorno di David Fincher, Gone Girl Trailer


16 Apr

Pubblicato in data 15/apr/2014

GONE GIRL — directed by David Fincher and based upon the global bestseller by Gillian Flynn — unearths the secrets at the heart of a modern marriage. On the occasion of his fifth wedding anniversary, Nick Dunne (Ben Affleck) reports that his beautiful wife, Amy (Rosamund Pike), has gone missing. Under pressure from the police and a growing media frenzy, Nick’s portrait of a blissful union begins to crumble. Soon his lies, deceits and strange behavior have everyone asking the same dark question: Did Nick Dunne kill his wife?

Genius-Pop

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