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“Being Flynn” esce oggi negli States


02 Mar

 

Anticipato da egregie recensioni, esce oggi il nuovo atteso film di Paul Weitz.

 

Storia di amicizie “solitarie” e di solidarietà tra anime poetiche di un’America un po’ dimenticata. Viaggio tra “permeabilissime” emozioni della vita, come sempre dev’essere, impervia, fortuita, “sfortunata”, tenuamente increspata nell’anima.

E nei suoi bislacchi “crack“.

 

Dal romanzo di successo di Nick Flynn, un “barbone-poeta”, Jonathan Flynn (De Niro), e il suo ritorno “prodigo”, m’ancor “indigente”, presso le cure (dis)amorevoli del figlio perduto (Paul Dano).

 

Un romanzo intimista, fuori da ogni moda e dal comune (luogo), autobiografico e imbastito su una prosa scoppiettante, frenetica ma dolcissima.

 

 

Come quasi sempre avviene per Weitz, ancora una volta, la colonna sonora è totalmente affidata alle morbide atmosfere evocate dalla musica di Badly Drawn Boy.

 


(Stefano Falotico)

 

“Cazzate” in clip “sbucciate” (“Being Flynn”)


25 Feb

 

Patiamo? Patimmo? Patiremo?
Be’, “pattiniamola”, “barboni” spettinati…

 

Hanno aperto il canale “tubico” di Being Flynn.
Dunque, scrutiamole… ufficialmente, tutto originalmene weird, dark and poetic.

 

Vocation, un’importante lettera…

 

 

A Writer, ah, ma tuo padre era un cantastorie, un narratore…

 

 

Do Badder, stili di vita…

 

 

Circumstances, ah, il destino, le sue imperscrutabili vi(t)e…

 

 

My Firts Wife, la Donna più bella del Mondo… (condivido appieno, Julianne, “trepiderei” per un tuo bacio e turbinose carezze alle tue gambe, anche tutta la vita)

 

 

 

(Stefano Falotico)

Barboni nella “barba” della vita, o narratori dell’erba…


01 Dec

 

Innanzitutto, vi segnalo questo nuovo canale.
Onirici, come me e Giuseppe…

E quest’anteprima, di grandi scrittori dalla vita “bislacca” di “storture”.

Ma ogni vita, anche quando s’avvita nella “viltà”, è vividamente un “Vivaddio!”.

 

 

Firmato il Genius

 

 

Notte “barbona” in cui i grandi poeti misconosciuti s’abbarbicano alle nostalgie del Tempo


22 Nov

Aspettiamo trepidanti la "riduzione" cinematografica di "Un'altra notte di cazzate in questo schifo di città".
Di cui,non a vanvera, parleremo in Futuro. Fuuro che si prospetta molto roseo per questa storia di vite, fulgidamente, "dissanguate".

Storie di periferia, di vite strambe o solo “sghembe” o sgambettate, che baionettavano grandi idealismi e proclami, e non furono, invece, acclamate.

 

 

La “quarta”, lo descrive così: Nick Flynn ha rivisto suo padre per la prima volta dalla sua infanzia a 27 anni, mentre lavorava come volontario in una casa-rifugio per senzatetto di Boston. Per anni da ragazzo aveva ricevuto le lettere di questo sconosciuto, sedicente poeta abituato a tirare avanti tra truffe e periodi di carcere. E anche Nick conduce una vita semiprecaria tra un barcone cadente e le rovine di un deposito trasformatosi in un fiorente centro per l’uso di crack. Un memoir che racconta, con voce ironica e ritmata, la storia di due vite e del destino che le ha portate a intrecciarsi in modo del tutto inatteso in un centro di accoglienza per gli emarginati di Boston”.
Be’, io l’ho letto e posso giurarvi che è una lettura gustabilissima, seppur dentro anime “sdrucite”, destini irricucibili un po’ “biliosi” e contro il Mondo, che si “coceranno” d’amore, ancora una volta, per la vita. Perché, la vita, rende esausti, ma non finirà mai d’estasiarci, anche in rigidi inverni con impermeabili, la lastricheremo d’altre speranze, d’inguaribile ottimismo, e la “estatezzeremo.

E ritrovar, da quel che intravediamo dal trailer, un Robert De Niro finalmente più Bob, ci rende più pieni di noi, stessi.
Perché, in sé per sé, la vita è fuggente e forse non ha senso, siamo noi che le tributiamo d’essere un capolavoro, ci togliamo il cappello dinanzi alla Bellezza e sussurriamo un fioco, dolcissimo: “Masterpiece!“.

La vita, le circostanze…

 

 

Firmato il Genius

De Niro nel (suo) Bob, o nel mio “Bobby!”


21 Oct

 

Ma chi è Robert De Niro, questa passione che mi coagulò a Lui anche quando, in cadute libere, s'”inneva” col bob lungo montagne sgretolate della roccia che fu?

Nasce il 17 Agosto del 1943 a New York, e dopo un Passato misterioso da dropout, si “fraternizzò” con Scorsese, per un'”amor” davvero ben infuocato & infatuato.

 

 

 

Sì, in effetti, gli somiglio alquanto, proprio perché nel suo “biopic” mi tuffai nell'”altroquando”, forse un po’ annacquando, le mie iridi, infatti, tradiscono l'”immersione” nel De Niro, un po’ annaspando, ma molto espandomi… in Lui, o nel B(l)ob.

Mi piace, oggi, ritrarlo in perfetta forma, così come c’apparve rinomato, in tutti i suoi fasti, agli scorsi Golden Globe, ai quali ricevette il Cecil B. De Mille Award alla Carriera.

 

 

 

Mi capita, di nuovo fra le mani, un librettino-opuscolo che lo “biografava” parecchio, “La vera storia di Robert De Niro”, a cura di Elfreda Powell, per la traduzione di Vanni De Simone, Gremese Editore.

Non ho alcuna voglia di scannerizzarne la copertina, ma di “cannarvi”, quasi “cannelonizzarvi” con alcuni estratti di questo curioso Cuore. Lo seguiremo, più avanti, quando sarà “pertinente” l’occasione.
Intanto, “assaporiamolo” un po’.

Bob si presenta in una foto melanconica innamorata, sbarbato di fresco con capello corto.

“Insondabile, profondo, con emozioni violente che si agitano sotto la superficie”. Così Meryl Streep descrive lo sguardo di Robert De Niro, enigmatico e pensieroso.

I personaggi del Bob? …Sono i rifiuti umani che brulicano per le strade dalle luci sfarzose, dal mondo della boxe, in quello della malavita, nelle case da gioco;

Dov’è il vero Robert De Niro? Da cosa sta fuggendo?.

Sui futuri progetti, così come sulla sua vita privata, l’attore resta sempre assolutamente muto.

 

Ma noi, qui, ne daremo già una sbirciatina, basta che non ci rivoga un'”occhiataccia”.

 

 

E, per un’another bullshit night in suck city, sarà Jonathan, poeta-“barbone” in Being Flynn.

 

 

 

Firmato il Genius

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