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Italia. La tagliamo? Sei al Verdone?


08 Nov

Verdone

Italia, paese di stolti, di moralisti bigotti, di tediosi innamorati delle stelle, sempre a predicar amori che poi non sentono neppure, ove tutti, vigliacchi, parlan “nobilmente”, sai che elevatezza possan (non) esser le chiacchiere, si riempion la bocca di grandi temi e poi si spaventano se un “uccello” entra nei loro nidi. I (lo)culi parati del parlare, sono i primi a spar(l)are, a nascondersi, bravi sempre ad applaudire le forze virili e invero son vili, villici, voglion sol la villa e si definiscon fini. Son finti. Vedi ragazzi che prendono in giro i lor coetanei da lor reputati deboli e poi si fan fotografare come dei pallosi scemotti assieme a cretinette, belle e b(r)ave quando son le loro, sceme e o(r)che appunto se son del prossimo. E sono stufo di questa schifosa ipocrisia. Orchi, ecco il mio Pollicino giù a voi che siete “brillanti” a raccontar panz(an)e, a far di fe(li)ci questa (s)contentezza così (in)visibile.

Bile!

Italia, paese di mafiosi. I mafiosi migliori son quelli che almeno hanno il coraggio di esserlo. Come diceva Carmelo Bene, questa nostra Italietta è piccola pure nel crimine. Non abbiamo neanche criminali rispettabili. Pure questi son impauriti dalle lor stesse timidezze “(in)dotte”, da una “dottrina” figlia della Chiesa cattolica più vetusta, son imprigionati, ancor prima del carcere, da delle assurde, grottesche, beffarde paure generate da anni e anni di valori falsi come la fottuta dignità, il rispetto, la “devozione”, la “credenza” e la cazzo di reputazione. Sì, perfino i criminali, anzi, soprattutto loro per primi, cascan nella trappola delle apparenze, del sentirsi giudicati da una mentalità che li ha resi criminali ma a cui abdicano, confessando spudoratamente, in modo disgustoso, ingiusto appunto, di esser stati… schiavi d’un sistema che li ha resi ridicolmente n questo “Stato” di cos(c)e.

(S)battuti da un’Italia che (se ne) sbatte, che urla sempre alla lotta in piazza, che poi pen(s)a sol alle pazze “gioie” del vivi e lascia vivere, del “stai tranquillo”, di un’Italia che non può cambiare. Ove le coscienze più lucide saranno annerite e (ar)rese… spente dai “fioretti”, dalle roselline, dal “Com’è buono il pane e sei un pezzo dolce di figa e, di pene, mi fai penar’, vorrei fornicarti, infornartelo ma (li)evito di voler la tua capricciosa, altrimenti mi darai una pizza in faccia, andiam a ballar’ di pizzi e fichi, guarda che merl(ett)o”.

Ove tutti gridan al prossimo “Sei una merda!” e poi non puliscono non solo il loro water quando cagano ma nemmeno la putrescenza degli escrementi fatta come ca(r)ne in scatola catodica della tvNevvero? Alla Rai, danno il Carosello, dai, cara, “carezzami” ché su La7 quella giornalista, sullo sgabello, mi sta “spronando” al “comunismo”. Sì, usa la tua “penna” e rendiamo questa serata noiosa un “tailleur” su labbra (ri)fatte. Un(g)iamoci di martellino. Voglio falciarti.

Prendi il (tele)comando dello “zapping”, cambiamo canale di “scolo”, avanti-dietro, non danno nulla, dammela, preferisci prima far “zip”, o guardiamo i “preliminari” di Champions League? La Juventus gioca con i te(de)schi, gli Agnelli son leoni e buona visione in bianco e nero da zebre. Senza sfumature, Messi ha fatto un goal facile, stavolta non è stato “fantasista”. Ancora a lui il Pallone d’oro? Che palle! E Ronaldo scopò la Fico prima o dopo che quel “negro” le desse un mulatto? Crescerà benissimo il bimbo, con una che allatta così. Sì, pelle, Balotelli, Pelé e beccati questo calcio in culo.

Spagna o Francia, aspetterete sempre il “mondiale”.

Di gran (tri)co(lo)ri.

Di mio, preferisco Bianco, rosso e Verdone.

In che senso?

Nel senso che sono un genio e, “caro” tonto, ti posso piglia’ pel cu(cu)lo quando e come voglio.

Te possino!

 

di Stefano Falotico

 

 

Europei 2012, “Forza Italia!”


16 Jun

 

Italia, uguale panzoni di “taglia”

Già, “grilleggio” anch’io, come Beppe, e non tifo Italia.
Parata “inneggiante” un nazionale che tartaglia Mameli, dei cervellini “al goniometro” che “squadro”, miscelandoli ad alta temperatura in lavatrice.
Buffon(i) che scommettono coi proventi delle loro parate “roventi”, tanto che la “patata bollente” è una “palla” che scappa…, non so se dalla Alena Šeredová, per un campo di “affondi” da centravanti di “sfondamento”.
Il “righello” che s’allunga di “scatto”, c’è tutta…: Altezza, 180,5 cm. Misure, 94-61-92.
Come il rettangolo di gioco, per undici “tiratori” scelti (male), ove a salvarsi è proprio il numero “dieci” d’una volta, Andrea Pirlo, che almeno sa dove “piazzarle”, con prodezza balistica “a palombella”.
Sì, questi son solo dei “palombari”, per immersioni nelle Escort che te le “scort(ic)ano”, “annerendo” Balotelli d’un “Fico” d’India a coprir la vergogna delle sue “prestazioni”.
Per fortuna, ci han “tolto dalle palle” Angelo Palombo, mediano molto medio.

Questa, questa è l’Italia, “ben rappresentata” dalla nostra “compagine”.
Sì, Spagna e Croazia, pareggeranno (i conti), con un 2-2 da biscottone.

Ci meritiamo di essere eliminati.
Il nostro è un “Paese” di caciottari, di porchettari, di “adultoni” che deridono i “bamboccioni” e poi si “magnano” la piadina al prosciutto con, accanto, una maialona, suinissima, “allo zampone” da volponi.
Dove i geni vengon sbattuti in “manicomio” perché “non adatti” alla prostituzione di massa, ove le “massaggiatrici” son proprio le “insegnanti” degli “studi alti”.
Per pedofilie molto “istruttive”, molto palpanti, molto leccanti…

No, al gelato al cioccolato del Pupo e dei “puponi“, alle “dichiarazioni d’amore” di Cecchi Paone, che io chiamo Pavone, ai pannolini del loro “intortarti” con la panna, preferisco i “frutti di bosco”, ove posso essere un lupo che ti sbrana vivo.e, se una “guardia forestale“, mi vorrà intimare a “lavorare”, me “lo” lavorerò a Sherwood.
Perché sono come Robin, rubo ai “ricchi” per arricchirmi nell’anima.

E, a questi calciatori, do solo dei calci in culo.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Gran Torino (2008)
  2.  Vicky Cristina Barcelona (2008)
  3. Stuff, il gelato che uccide (1985)

 

Rimettiamola!

 

Russiamo!

 

Marx-Engels, il Vangelo, la Russia, i prussiani, gli orsi dell’URSS, Ivan Drago, Dracula, la Transilvania, Silvia e Leopadi, Beatrice e Dante, Mark Twain Vs l’America figlia di Bush, Barbara Bouchet con Lino Banfi e la Fenech per cornetti alla crema da “caramello”.
Questa è l’Europa, il Mondo è piccolo, e non so se Lenin sia meglio di Elena di Troia.
Mah

Ieri, una sonantissima lezione di Calcio dell'”armata” russa, tipo Alba rossa di John Milius.
“Bombe” micidiali sparate a raffica, la difesa scardinata, lo stadio “divelto” e atomico, festosamente sventolante, col telecronista della Rai nel suo “microfono” su binocolo “invadente” sulle cosce della conduttrice ai “bordi” delle panchine, fra gli smutandati “irosi”.
Quando, anche loro, i comunisti, gridano “Faccela vedé!”.

Obama beccato con la solita Escort, il Parlamento che “carfagna“, Pannella che, da una vita, non mangia neanche il pane, il veleno sì, però, l’impiegato curato da una psichiatra campagnola su “ventre molle” del “materasso” della clinica “Riposando va il russando, e chi dorme piglia lo squalo”, Alex di Arancia meccanica che “limona” col cocomero in bocca, la piadina emiliana e una “salsicciotta” che è nuda e cruda mangiando panino al prosciutto, Bukowski che viene preso “a modello” dai modaioli delle sfighe “Me le faccio tutte, anche se lavoro per i cazzi miei”, Bob De Niro nella sua notte di cazzate in quello schifo di città di Boston girato a New York con tanto d’incendio imprevisto da red lights, molto previdente, molto “veggente”, l’assistenza sociale, l’asociale, Michael Shannon che dà di matto sul serio perché Shauna lo rende solo un ice man, Jason Statham che spacca tutto, DiCaprio che è passato dal “darlo” a Kate Winslet al “prenderlo” da Jamie Foxx, l’Italia di Prandelli con le stampelle, Balotelli con le bretelle, Raffaella Fico che girerà un (Ever)hard con Sara Tommasi, la Canalis che se “lo” incanala con Cohen, i fratelli Coen che sputtanano senza “mostrarla”, Clooney che fa l’intellettuale per questo film, da me “inventato”, L’infermiere della mutua americana, immaginò e può, anche se non vorrebbe…, Elvis Presley che risorge ogni anno, Nicolas Cage che “picchierà” Mickey Rourke.

E, tutto, va a puttane.
Con Gorbaciov “al bacio” su “Zitti e mosca“, e Bruno Vespa che, finalmente, parla di Cinema.
Il seguito annunciato de La promessa dell’assassino.

E io che canto, sculettando, con Jeff Bridges e faccia da “culo” alla Colin Farrell, il ritornello di “Fallin’ & Flyin'”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

    1.  Ronin (1998)
      Il russo chi era, pure?
      Non è che era Sean Bean?
    2.  Johnny Stecchino (1991)
      Chi minchia faceva il tacchino? Una storia “autobiografica”: solo perché mi pittavo il neo, essendo De Niro il mio attore preferito, scambiarono un Johnny per Capone.
    3.  Rocky IV (1985)
      L’Uomo di Philadelphia Vs l’omuncolo più “grosso” di Lui.
    4.  Crazy Heart (2009)
    5.  La promessa dell’assassino (2007)
    6. A 007 – Dalla Russia con amore (1963)
    7.  Dalla Cina con furore (1972)

Avanti tutta, e “indietro“, con Renzo Arbore che “clarinetteggia” in memoria delle tette di Mara… Il Mar Adriatico, e Mediterraneo con Abatantuono, e un altro cinepanettone con la Ferilli “spingente” e Belén che “la” apre a Massimo Ghini, che s’inchina nell'”investitura medioevale” di Fabrizio Corona col medaglione su petto glabro e Gabriel Garko che “arcureggia” con Manuela. Mentre, Falotico, v’incula e se ne fotte.

 

Genius-Pop

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