Posts Tagged ‘Asia Argento’

Chi trova un amico trova un tesoro?


12 Sep

Il grande o piccolo Cinema smentisce uno dei più infimi luoghi comuni. Cioè quello secondo cui due uomini non possano essere soltanto grandi amici pur frequentandosi assiduamente. Perché qualche malalingua potrebbe pensare male, alludendo ad altro. Ah ah. Basta, davvero. Basterebbero, infatti, questi film e queste coppie storiche per distruggere tali oscene chiacchiere da bar e queste retrive, tristissime, abiette dicerie figlie delle peggiori menti malate più bigotte.

di Stefano Faloticohill bud spencer New Rose Hotel Asia Argento

new rose hotel ob_18670f_smoke3 Scarecrow Stanlio Ollio windtalkers cage

altrimenti ci arrabbiamo

chi trova amico tesoro

Abel Ferrara, Chris Walken e Willem Dafoe, cioè praticamente me incarnato, scarnificato nella Trinità degli dei


12 Jul

walken king of new york

Mah, di mio, ho sempre preferito le periferie fatiscenti, degradate e fetenti della New York spettrale, cupa e onirica, lisergica, malandata e sporca, ipnoticamente ammaliante nella sua schifezza trasudante sudiciume di uomini devastati e di donne strafatte, al Cinema lezioso e perfettino di Woody Allen.

Comunque, Woody Allen fu ed è meno nevrotico di me. E ho detto tutto…

Sì, Woody Allen è un genio ma io non abiterei mai a Manhattan. È il sogno di chiunque stazionare in un iper-accessoriato super appartamento del quartiere residenziale più chic della Big Apple.

Però se, dopo aver risparmiato un patrimonio, se dopo non essere usciti mai di casa, non spendendo soldi per circa vent’anni al fine di accumulare ulteriore danaro necessario per cambiare vita e trasferirvi, per l’appunto, nella città più demograficamente populous degli States, cioè, che ve lo dico a fare, la metropoli ove abitò il macellaio Daniel Day-Lewis di quella mezza cagata sopravvalutata di Martin Scorsese con un Leo DiCaprio appesantito e una Cameron Diaz puttana sino al midollo spinale, ladra di tutti i gioielli, metaforicamente e non, se dopo essere stati salvati dalle grinfie di un pappone come Harvey Keitel di Taxi Driver, vi eleverete dal porcile di massa e vorrete/voleste fare gli altolocati come Jodie Foster… di Panic Room, sì, semmai incontrerete pure tre mariuoli certamente imbranati, altresì rompiballe, che cazzo farete? Ma dove cazzo pensate di andare?

Tornerete a Napoli e affitterete un monolocale nei quartieri spagnoli ove vi deruberanno anche di una brasiliana dai facilissimi costumi, espatriata da Rio de Janeiro nel capoluogo che fu peraltro la patria di Diego Armando Maradona, argentino non proprio nell’anima doratissimo, però coi denti placcati oro grazie ai soldi elargitigli dal drogato Ferlaino, sì, “noleggerete” una baldracca da quattro soldi raccattata sotto il Vesuvio dei vostri bollenti, magmatici spiriti con cui v’illudeste di giocare almeno di spagnola dopo aver gustato una zuppa inglese, uno zabaione come dessert dopo essere arrivati totalmente alla frutta, per di più scaduta, alla pizzeria gestita da Nino e Gaetano, chiamata Salutami a Sorrata?

Tanto vale che rimanete nella vostra casa ficcata in culo al mondo. Non fatevi venire strane idee, miei ragazzi puri, pure come Riz Ahmed di The Night Of.

So che, per l’appunto, la mela del peccato vi tira e volete leccarla tutta. Ma vorranno fottervi, incriminandovi di omicidio e stupro soltanto perché finalmente anche la povera disgraziata che ve la offrì ignuda e bagnata, eh già, morì ammazzata in una notte kafkiana da Fuori orario. Saranno cazzi molto amari, fidatevi.

Eh sì, che rottura di palle, miei amici buoni alla Griffin Dunne. Grissin Bon! Io, per esempio, avrei lasciato stare perdere subito quella Rosanna Arquette. Insomma, fu la co-interprete di Cercasi Susan disperatamente.

Lo so, voi, uomini morti di f… a, cercate invece disperatamente solo delle susine. Ma neppure da Susanna, quella donna palindroma che svende le banane al mercato, riuscirete a ottenere una gratuita limonata.

Veramente. Io vi ficcherei immediatamente dentro New Rose Hotel. Assieme a quei tre matti sconsacrati! Porco Giuda!

Per piacere. Non smadonnate come la Louise Ciccone di Occhi di serpente.

Sì, scegliete invece una vita bergmaniana alla Settembre e Interiors di Allen.

Ma che cazzo vi salta per la testa? Guardatevi, ragazze. Siate oggettive. Non siete mica fighe come Diane Keaton de Il dormiglione. Continuate pur a dormire sogni tranquilli. Tanto, Javier Bardem di Vicky Cristina Barcelona lo vedrete col binocolo.

E non dite che siete lesbiche come Jodie Foster, tanto non ci crede nessuno. Soprattutto nessuna. Le vostre amiche sono più brutte di voi.

Diciamocela! Dovete dirvela tutta. Anche perché non potete darla a nessuno/a. Siete più racchie di Lily Taylor di The Addiction.

Eh sì, farete la fortuna di tutti gli psichiatri del mondo. Ché, coi soldi che darete loro, illudendovi che potranno curarvi dalla vostra schizofrenia amante soltanto dei vampiri di Twilight, v’inculeranno a sangue, succhiandovi tutto il portafogli, altroché. Infilandovi depot inibenti la vostra rimanente, oserei dire già smunta libido.

Ah, non avrete molte scelte. Penserete di essere, per l’appunto, la Vergine di Mary.

Suvvia. Juliette Binoche che crede di essere la madre di Cristo, dai, fa veramente bestemmiare.

Credo che Juliette, dopo aver assaggiato Day-Lewis, sì, stavolta de L’insostenibile leggerezza dell’essere, se prima di ciò, pensò di farsi monaca di clausura o di Monza, poi divenne anche fan de Il cattivo tenente.

Annamo bene… cazzo. E qui faccio il Ninetto Davoli di Pasolini.

Sì, la Binoche è una prostituta di classe. Cosmopolis docet.

Asia Argento, invece, malgrado sia stata per anni con quel magnaccia di Morgan, non è una puttana.

Pazza, però, sì. Ah ah. Come attrice è una cagna ma credo comunque che possa essere curata da Christopher Walken di King of New York, un lupo della notte che, al min. 0:52 di questo trailer, bacia certamente meglio di Asia stessa di Go Go Tales.

Mah, un mio ex amico pensa che io sia L’angelo della vendetta.

Di mio, penso che il gelato al cioccolato misto al gusto di stracciatella, ingurgitato alle quattro di notte, valga molto di più di 4:44 Last Day on Earth.

Non so come sia questo film. Mi manca. Dopo la leccata al gelatino, mi sparerò alle 5 e 03 di mattina davvero questo filmettino.

Poi, alle prime luci dell’alba, come un Nosferatu Walken, ballerò sul terrazzo. Prendetemi pure per pazzo ma questa vita, fidatevi, va pigliata come viene…

È inutile che pensiate a come sarà il vostro futuro.

Ah, come potrà essere? Ve lo domandate pure? Allora siete più scemi di me.

Siamo tutti fottuti. Chi più chi meno. Quindi, finitela di menarvela.

Non siete Abel Ferrara né Woody Allen.

Non siete un cazzo.

Non si cazzeggia, qui.

di Stefano Falotico

new rose hotel

Il ritorno di David O. Russell e il mio ritorno all’ovile e al quartiere Navile dopo le mie vane, patetiche speranze di adeguarmi e omologarmi al porcile


16 Feb

Christian+Bale+David+O+Russell+2013+Variety+TeC4Ut1n-Mrl

Partiamo dalle notizie cinematografiche e, solo dopo che le avrò sviscerate, potrete evincere che finsi di avere voglia di vincere ma la mia malinconia si rivelò più imbattibile del pugile Micky Ward/Mark Wahlberg di The Fighter.

David O. Russell tornerà alla regia, ad Aprile.

Di mio, dopo tanti orizzonti di gloria, dopo che fui perfino scambiato per Christian Bale di American Psycho, colui che invero rappresenta in toto la mia nemesi, altro che la mia simbiosi, dopo che (non) riuscii a curare la mia nevrosi, dopo m’illusi che sarei risorto come Dark Knight Rises, dopo la mia pubertà da John Connor/Edward Furlong di Terminator 2, periodo nel quale tutti, compresi i miei coetanei, si convinsero che fossi un predestinato, no, non mi trasformai in un combattente come Christian Bale di Terminator Salvation ma neppure m’involsi in un truffaldino malvivente come Bale di American Hustle.

Non uso parrucchini e non mi piacciono le tipe come Amy Adams. Cioè, delle finte suore tanto carine. Basti vederla nel film Il dubbio per capire che questa andrebbe pure con quel Philip Seymour Hoffman. Forse incolpevole o forse un pedofilo peggiore di quelli mai denunciati da Ratzinger.

Sono un personaggio da Oscar, sì, sempre Christian Bale. Sempre di The Fighter. Uomo, il sottoscritto, verso il quale tutti nutrirono Grandi speranze da Charles Dickens ma, sino a questo momento, non incontrai nessun De Niro di Paradiso perduto.

Sì, perfino i criminali che attentarono alla mia purezza, cazzo, non vogliono redimersi e pagarmi un sacrosanto risarcimento. Dunque, sarei potuto diventare un pittore di quadri cubisti da moderno Rinascimento, bello come Ethan Hawke. Sì, un ragazzo sofferente di atimia, mica di timidezza che, dopo la sua adolescenza problematica e tormentata, si sarebbe trasformato in un bell’uomo intellettuale.

Persi anche L’attimo fuggente.

Invece rimasi un astrattista astruso della mia depressione inaffondabile nella quale, tanti anni or sono, affogai e paurosamente affondai. Senza però mai precipitare nell’uso delle droghe.

Sì, il protagonista del nuovo, attesissimo film di David O. Russell, intitolato provvisoriamente Amsterdam, sarà ancora una volta Christian Bale. Assieme a De Niro, forse, l’attore fisicamente più trasformista della storia.

Un monstre, un camaleonte capace di rinascere più dell’araba fenice. Infatti, in Amsterdam, vi sarà anche un piccolo ruolo assegnato all’immancabile amico per eccellenza di O. Russell, ovvero proprio De Niro.

Per un cast, come si suol dire, delle grandi occasioni, vale a dire, il già menzionato Bale, Margot Robbie, forse Jamie Foxx, forse Angelina Jolie e Michael B. Jordan. Vi saranno probabilmente anche Michael Myers e Michael Shannon.

Shannon avrebbe dovuto anche interpretare la serie televisiva Amazon che De Niro e Julianne Moore, a loro volta, avrebbero dovuto girare con O. Russell dopo che De Niro stesso avesse finito le riprese di The Irishman. Ma appena iniziarono le riprese di The Irishman, scoppiò lo scandalo sessuale di Harvey Weinstein. Che doveva essere il co-produttore di tale serie.

Il progetto fu sospeso e forse a fine Aprile vedremo Nonno, questa volta è guerra di Tim Hill con De Niro. Prodotto, per l’appunto, dalla “succursale” di Weinstein, la Dimension Films, e tenuto in frigorifero per svariati anni. In Italia, verrà distribuito dalla Notorious Pictures.

No, non posso vedere Il lato positivo nella mia vita. Credo che non incontrerò una tipa e topa con le palle come Jennifer Lawrence che potrebbe farmi dimenticare che fui scelleratamente tradito e venni gravemente ricoverato quando, in rehab, avrebbero dovuto ficcare i responsabili di tale oscenità.

Sono uno determinato ma non mi svenderei mai come Joy. Prestandomi alle televendite pur di non finire come Giorgio Mastrota, ah ah.

Ogni ex di Giorgio, come Natalia Estrada, cioè una milf frustrata, sostiene che io sia ancora, nonostante tutto, un bel ragazzo e che vorrebbe divertirsi con me, regalandomi migliori natali…

Mi dice di non intristirmi col Cinema di Abel Ferrara e con ‘R Xmas.

Sì, dice che con lei me la godrò. Sì, dopo due mesi, a forza di essere sbattuto e come un limone spremuto, diventerò un tipo da cine-panettoni e da Checco Zalone.

Ah, che meravigliosa illusione che è la vita quando, per qualche mese, credi davvero che quest’esistenza, anzi resistenza, non sia stata solamente una tragica delusione.

Semmai, lasci lusingarti dalle tentazioni dei comuni mortali, vieni abbagliato e sedotto da qualche guru, non so se un testimone di Geova o il nuovo mago Otelma, cioè un ciarlatano, che ti vorrebbe far credere di non essere stato sedato e farmacologicamente addormentato come un ghiro. Per semi-lobotomizzarti come Ray Liotta nel pre-finale di Hannibal. Qualche psichiatra cannibale, cioè sciacallo della tua anima, uno strizzacervelli malato di mente e maniaco assassino.

Incontri una donna e lei dice persino che assomigli a Richard Gere.

Leggi assurdità, comunque, incredibili. Per esempio che Artur Fleck/Joker soffra della stessa psicopatologia dello Spider di Cronenberg.

Questa gente si definisce addirittura critica di Cinema e tutti critica senza conoscere, non solo le varie tipologie di schizofrenia, bensì non essendo neppure coscienze del suo stato di malattia.

Che si chiama idiozia. Persone esperte non solo di qualunquistica tuttologia ma addirittura specializzate in psichiatria quando invece e invero io le vedrei bene nella culla d’un reparto maternità di pre-pediatria.

Debbo ammettere, con estrema costernazione, che provai a diventare un maiale come quasi tutti.

Ma rimango giustamente, sanamente un pollo. E non mi piacciono le galline.

Meglio forse rimanere un poeta e ascoltare il rumore del fiume Navile. Che dà il nome al mio quartiere.

Perché dei vostri giochetti sleali, del vostro effimero mettere le ali ma in verità rimanere soltanto aleatori e superficiali, mi sono rotto le palle. Amo approfondire ogni aspetto, bello o brutto che sia, del reale. E adoro essere delirante come David Lynch, forse il più grande. Sublime maestro del surreale del suo magico, suadente reame. Qui c’è Inland Empire e io sono così “matto” che sto finendo il mio nuovo romanzo, una rielaborazione falotica di Vertigo. Per quanto concerne quel pazzo vero, cioè Morgan, ex dei Bluvertigo (ah, capisco, gruppo musicale che cambiò-non cambiò, come me, ah ah, pure l’accentuazione di vertigo per dare un tocco originale pateticamente emulativo di Velvet Blue ma restando lontano anni luce dalla classe dei Velvet Underground), chi mai lo dimise dalle cure prescrittegli dallo specialista?

Il mondo si divide in due categorie. Chi fu un ex genio come Dario Argento e chi, nonostante abbia girato molti film di e con Dario, cioè sua figlia Asia, più che altro asina, non sarà mai stupendamente folle come Abel Ferrara, malgrado assaggiò il suo seme in qualche New Rose Hotel.

Ma quale Trauma, Asia. Io fui traumatizzato. Tu, al massimo, potesti essere la direttrice strega dell’albergo di Suspiria.

 

di Stefano Falotico

Robert+De+Niro+2020+Vanity+Fair+Oscar+Party+c1CEqEkw3LMl

Mickey Rourke è un grande, Western Stars di Springsteen è un album splendido splendente come la Rettore e Vincent Cassel non è solo l’ex marito di Monica Bellucci


14 Jun

wrestler rourke cassel black tide

Finalmente è arrivato il 14 Giugno e ho comprato il cd del Boss, Western Stars.

Sì, io ho visto Bruce Springsteen dal video. No, dal vivo, molti anni fa. Quando allo stadio di Firenze, ove gioca appunto la Fiorentina, il Franchi, in una serena serata fresca del 2003, la gente cominciò lentamente ad assieparsi sul prato, riempiendo anche le tribune. Vi sarò franco. Prima dell’esibizione del Boss, molti non mangiarono delle succulente fiorentine ma, essendo venuti anche da Napoli, addentarono pizze più capricciose delle loro fidanzate di nome Margherita.

Calò lievemente il tramonto e pareva di essere a Piazza San Pietro. Prima del concerto, v’era appunto un magico silenzio religioso.

Quindi vertiginosamente il cielo, da imbrunito e rossastro, malinconico ch’era, s’oscurò nel buio sopraggiunto, frastagliato da nuvole turbolente. D’improvviso le luci del palco s’accesero di brutto, bellissimamente.

Ma non era un concerto dei Metallica, dei Guns N’ Roses o di Marilyn Manson. Uno che non si sa ancora che cazzo voglia dalla vita. È passato dal maledettismo appunto di Charles Manson ad Asia Argento, ha scopato Rose McGowan ma non sapeva che, nel frattempo, lei veniva trombata da Harvey Weinstein.

Sì, lui ammazzava i gatti “in diretta” e Rose elargiva la sua gattina al volpone nella segreta cameretta. Per poi denunciarlo parimenti ad Asia in un gioco scabroso d’ipocrisie da Ingannevole è il cuore più di ogni coscia.

Ho scritto coscia, non cosa. E la figlia del compianto Giuliano Gemma, il mitico Montgomery Wood di un Dollaro bucato, è davvero una femminile Vera Gemma secondo me ancora bucata e bona, comunque bucabile. Sì, è un po’ rifatta ma, bando alle ciance e alle balle, io me la farei. Qui parliamo di una donna dal fondoschiena profondamente amabile, liscio, sodo, pneumaticamente gonfiabile…

Mica una Scarlet Diva qualsiasi. Eh.

Non è una volgarità. D’altronde Anche gli angeli mangiano fagioli.

Le vere porcate sono altre. Come romanzare la vita di J.T. Leroy in un film per Melissa P. Al fine di guadagnare i soldi per poi tirarsela da intellettuale come Luca Guadagnino. Luca fu furbo, diede al popolo la puttanata per poi avere il potere di valorizzare, nel remake di Suspiria, la bella Dakota Johnson.

La protagonista della sega, no, saga più mercantilistica di sempre, quella delle sfumature di grigio…

Asia, ce la possiamo dire la verità? Questo tuo film è peggiore della Sindrome di Stendhal.

Secondo me, tuo padre, il leggendario Dario, ha cominciato a rimbambirsi da quando tu sei nata. Degenerando del tutto quando tu le confidasti delle tue nottate selvagge con Morgan.

Ma chi è questo Morgan? Per anni si è spacciato come il David Bowie de no’ a(l)tri ma poi è stato pure con Lucarelli Selvaggia.

Insomma, Selvaggia ha onestamente un paio di bocce che non si possono bocciare ma è l’incarnazione, appunto, di Joan Bennett del Suspiria originale di Dario.

Sì, di notte pratica fatture stregonesche in un collegio di marchettari e casi umani, relegati in una magione di Friburgo ove sono obbligati a leggere i suoi libri di merda.

Sì, se un suo allievo non impara a memoria ogni passo di danza della sua prosa sboccata, da autrice col calamaio strafottente che attacca ogni Calimero da costei ritenuto deficiente, lei gli appare in modo subliminale come la viscida Marta di Profondo rosso, sì, Clara Calamai.

Questa vuole sempre ascendere e aprire bocca. Facciamo subito una cosa. Tagliamo la testa alla t… a, al toro. Parimenti a David Hemmings, la decolliamo in ascensore con la sua collana… della Rizzoli.

Ma torniamo al Boss. Non perdiamoci in stronz(at)e e troniste. Sì, a quest’ultima parola potremmo togliere la parte di mezzo e il significato del valore, per modo di dire, di Selvaggia rimarrebbe immutato.

Come sostiene la matematica legge basica dell’algebra, cambiando gli ordini delle fatture, no, dei fattori, la somma delle sue minchiate non cambia.

Insomma, se 3 più 4 fa sette, 4 più 3 fa sempre sette ma lei, svendendosi, in quattro e quattr’otto esponenzialmente sale in classifica grazie alla sua f… ga nel letto di qualche editore corrotto che la mette a novanta.

È un’equazione lapalissiana. O no?

Avete letto la recensione di Western Stars su Rockol?

Sì, Bruce Springsteen, che vi piaccia o no, e se non vi piace ve lo faccio piacere a colpi di mazzate, ah ah, rimane il più grande cantante del mondo.

A proposito, che ci faceva Asia Argento in Last Daysbiopic sui generis di Gus Van Sant su Kurt Cobain?

Questo è un mistero di Fatima da Terza madre…

Come diceva l’imbattibile Antonio Di Pietro, detto Tonino: ma che c’azzecca?

Sì, cosa ne può sapere Asia del Trauma di Kurt, della sua vita da Inferno?

Asia, per caso, faceva colazione coi cavoli a merenda di Kurt?

Basta! Quest’Asia è una falsa come Marilyn Manson, appunto.

Che presto vedremo in The New Pope. Ho detto tutto…

Springsteen, autore della magnifica colonna sonora di The Wrestler.

Avete mai visto l’intervista di Fabio Fazio a Mickey Rourke a Che tempo che fa di circa dieci anni fa?

Sicuramente un’intervista studiata per emozionare e commuovere lo spettatore, un po’ retorica, ma Mickey mi è comunque parso sincero in più di una risposta. Da mettere i brividi.

Dopo The Wrestler, invero, non ne ha azzeccata, come sempre, quasi più una. A parte il suo ruolo folle in Iron Man 2 e il suo Re Iperione in Immortals.

Ma ciò fa parte del personaggio. Uno amico di Springsteen, amico di Liliana Cavani e uno dei migliori amici di Michael Cimino.

Ma è un grande. Indiscutibile!

Così come è un grande Vincent Cassel. L’ho visto ieri sera in Black Tide. Film che presto recensirò.

Che attore, ragazzi!

Voi invece, invidiosi a morte, quando stava con Monica Bellucci, faceste perfino fatica a cagarlo.

Ora che se n’è separato, gli date pure dell’impotente.

Se dunque viviamo in una società di hater come ne L’odio è perché spesso stimate gli idioti e le sceme e, se invece c’è qualcuno che merita di stare dove sta, lo schifate e gliene dite peste e corna.

Non va bene, sapete?

Sì, siete fatti così. Io non sono invece invidioso e geloso di nessuno.

Di mio, se un amico mi dice che s’è scopato Monica Bellucci, non gli stringo la mano perché non è vero e se l’è appena tirata. Invero, se la sta ancora tirando.

Poi devo sciacquarmi le mani pulite…

Come già scrissi, farò la fine di Elvis Presley.

E questo è quanto.

Sculettando, ballo.

 

di Stefano Falotico

profondo rosso calamai suspiria

 

Pasquetta è sempre meglio di Pasqualina: Freddy Krueger mi ha salvato da ogni scottatura, gelando le distorsioni ardenti dei social, i nuovi forni crematori dei bambini


22 Apr

Ciao!

TV Teletodo 27 09 2016 Imagen de Son Robert Englund

Ah ah. Sì, io ho appurato con mano.

Pasquetta non è solo il giorno susseguente quello della resurrezione del Cristo il salvatore.

È una donna molto sexy. Sì, Pasquetta Ombretta.

La conobbi tre notti fa, anzi, quattro notti orsono. In una notte da polare orso. Avevo freddo e lei, più del buco dell’ozono, scaldò la mia calotta, rendendomi un Tarzan delle zone pluviali accaloratamente equatoriali.

Questa sorta di abbronzatura di sue ultraviolette radiazioni altamente termiche, senza crema protettiva ma con molta cremosità pari alla fermentazione del latte miscelato che produce lo yogurt, avvenne durante il Venerdì Santo. Giorno nel quale non si dovrebbe mangiare la carne.

Dio Cristo!

Santo mica tanto, a dire il Verbo, volevo dire il vero.

Sì, venerdì scorso crollai dopo una giornata assai pensante. Sostanzialmente pesante. Il mio cervello, squagliatosi a causa di troppi angoscianti pensieri perturbanti, infatti, per cui riflettei su un’umanità senza spina dorsale, collassò, si spezzò più della colonna vertebrale di un distrofico muscolare e di un paraplegico. E, barcollante, sognai una donna piccante con la quale, in pura fase REM molto più impuramente schietta di Losing My Religion, fui molto indubbiamente a lei incollato e poi eiaculato tutto colante.

E sapete bene che, quando questo accade, si vien colti dalla botta… sì, quella di sonno.

Cosicché, senza neppure indossare il mio pigiama comodo ed elegante, precipitai fra le braccia di Morfeo, dio mitologico secondo me solo allobiologico. Sì, questo se ne sta nello spazio extraterrestre fra le stelle e, non potendo quindi essere umano e giocar di conseguenza i numeri cabalistici del Lotto, penetra nei nostri inconsci dormienti per angosciarti in modo farlocco. Praticamente, una versione da Star Wars di Freddy Krueger. Sì, il povero Freddie Mercury morì di AIDS, per molto tempo lo discriminarono, considerandolo pervertito solo perché appartenente all’altra sponda, il Krueger era invece un emarginato. Prima fu sbattuto in una zona di confino, dunque lo combinarono pure per le feste. Voleva solo andare a una festa!

Lo bruciarono vivo. Ma, secondo me, entrambi avrebbero risolto tutto se avessero scopato Diane Kruger.

Sì, la gente normale, eterosessuale e pen-pensante, volevo dire benpensante, se un uomo si scopa Diane, stai tranquillo che sta tranquilla e non rompe ciò che sapete benissimo, essendo voi uomini fatti e tosti.

Se invece sei come Mercury, ti fanno ammalare. No, non dell’HIV, di paranoie. Per colpa dei deficienti, vieni colto da immunodeficienza. Sì, questi malati nel cervello ti fanno credere di essere un mostro e tu allora cominci a delirare, ad andare in ebollizione febbricitante come il termometro con tanto di mercurio che sale di Saturno contro. I più deboli si riducono pure a leggere l’oroscopo.

A proposito, Paolo Fox è stato davvero una volpe di (cog)nome e di fatto. Avendo capito che era la versione di Luca Laurenti meno simpatica, non avendo però alcun talento, nemmeno musicale, ha guadagnato miliardi, scrivendo stronzate settimanali.

Toro: dopo tante batoste, non sarai più incornato. Sfonderai. Nuove porte si apriranno dinanzi a te e tu, con forza ed energie belluine insospettabili, entrerai in un castello dorato grazie a una donna Ariete che romperà e sfracellerà ogni tua timidezza. Sì, ti ha rivelato di soffrire di Cancro e che per molto tempo hai dormito, non pigliando Pesci. Hai rivisto adesso ove pende l’ago della Bilancia, sei anche dimagrito, hai compreso che devi vivere l’ultimo tuo giorno da Leone prima che la tua malattia ti avvinghi mortalmente come uno Scorpione.

Sì, Paolo Fox ha le corna in testa, è del segno zodiacale del Capricorno?

Ma voi davvero credete che Neil Armstrong sia stato sulla Luna? La bufala è spiegata nel film Capricorn One, film complottistico che le spara grosse più di Fox. Non Paolo in questo caso, bensì Chris Walken di New Rose Hotel.

Sì, questo Chris e Paolo sono dei ciarlatani galattici. Incarnazione disumana di Balle spaziali.

Anche Asia Argento comunque la vedo, da parecchio tempo a questa parte, fra le nuvole e partita. Sì, non le nuvole del nostro emisfero, bensì quelle dei fumati con cui ha vaporizzato ogni residua ambizione d’attrice seria. Perdendo pure i cerebrali emisferi.

Tornando agli sfigati Mercury e Krueger, se scopi una venere come la Kruger, nessun nazista ti fa più il culo. O forse te lo fa ugualmente. Da cui il film Bastardi senza gloria.

Il Krueger di Nightmare, al plenilunio, quando le streghe vengono con le scarpe tutte rotte, cioè sempre Asia Argento, me lo sognavo di brutto. Ah, più brutto di lui, non so chi possa esserci. Forse Dario Argento.

Regista meraviglioso ma uomo che, se lo vedeva George Romero, l’avrebbe preso subito come protagonista.

Sì, Romero conosceva benissimo Argento. Lo stimava molto. Anzi, lo invidiava se volete sapere proprio la verità.

È per questo che per i suoi zombi scelse delle brutte copie di Dario. Per non gratificarlo.

Ah ah.

Anche Mick Jagger non scherza, eh. L’ho visto alla tv l’altra sera. Non ha una gran cera, siamo sinceri.

Mi spaventava a morte il Freddy. Sì, sì, sì.

Tanto che scrissi, tempo fa, una lettera a Robert Englund per ringraziarlo della sua interpretazione:

Signor Robert,

vorrei chiarire innanzitutto sentitamente che lei viene dopo Robert De Niro in ordine gradimento. Non so in quale posizione potrei classificarla. Non se la prenda.

Mi perdoni se non è il mio Robert numero uno. Detto ciò, devo però, dal profondo della notte, no, del mio cuore, ringraziarla perché grazie a lei capii precocemente che le bambine della mia età avrebbero voluto dalla vita adulta solo essere delle Barbie. Delle marce edoniste stupidamente palestrate. Queste sono graffianti più dei suoi artigli. Oppure sarebbero diventate come Asia Argento.

Lei mi aprì gli occhi. Guardando la sua mimesi in Freddy, le confido che rabbrividii. Lei squarciò le viscere di quei poveri adolescenti sognatori. E sviscerò ogni mio timore da infante, ogni mia fobia infranse.

Lei, sì, col suo terribile ma sincero, ghignante babau allucinante, mi fece già capire che il mondo altri non è che un sanguinolento, violento horror ed è meglio, dunque, un incubo immaginario piuttosto del carnaio d’una realtà che ti arde a fuoco lento.

Lei perse la faccia per colpa di gente bigotta. Di mio, dopo la prima volta, dopo essermi scottato col sesso, mi venne… la gastrite. Un’acidità di stomaco insopprimibile.

Sì, m’infiammai e, da allora, sono spento. Ebbi fegato a lanciarmi con tanta foga e avventatezza nella ventosa di quella donna aspiratrice, ah, ottima figa, dopo che le regalai delle dolci mimose e pure un aspirapolvere, ma lei succhiò tutto il sangue del mio vitale ardore malinconico, rubandomi perfino il posacenere. Voleva scoparmi a ogni ora e impazzii perché non gliela potevo fare nemmeno se avessi chiesto aiuto al diavolo più infernale.

Peraltro, tutte le donne, comprese le potenzialità del mio incendiante… (lei ha capito a cosa alluda, no, allupo quando sono ignudo), inaridirono ogni mia purezza, smembrando ogni incendiaria passione.

Che delusione cocente.

Sì, mi dissero robe immonde come… che te ne fai del Cinema e dei tuoi libri? Ci sono qua io, la donna dei tuoi sogni. E vorrei sognare con te. Semmai ci sveglieremo assieme il mattino dopo la nottata focosa.

Donne scassa-marroni. Mi pare ovvio, no?

Durante l’inferno, invero l’inverno, staremo abbracciati sul divano a guardare un film con Julia Roberts dopo il rosso di sera, bel tempo si sperava. Sì, non si spera più. Queste donne sono oggigiorno disperate.

Vogliono solo essere fornicate, bere il vinello e riscaldarsi anche davanti a un caminetto col fuocherello. Regalate loro un Acquario alla Paolo Fox e saranno contentissime. Queste vogliono pure i pesciolini rossi, mica solo il vostro oramai anemico.

E non desiderano nemmeno pulire il tinello e il gabinetto.

Sì, pensai che il sesso mi avrebbe reso felice. Invece è successo il contrario.

Ho capito che le donne ambiscono solo a quello oltre ai soldi.

Noi uomini siamo sfortunati. È davvero una realtà puttanesca e mortificante.

Oserei dire raggelante. Mette i brividi. Altro che i film di paura.

Almeno, se fatti bene, ti danno una scossa.

Queste donne invece non ti cagano se non te le fai bene, vogliono la limonata che costa dieci Euro a bottiglia, fanno tante mosse ma non m’incantano. Andassero ad ascoltare Incanto di Tiziano Ferro.

Non me le bevo…

Perciò, Robert, la ringrazio dall’altra parte dell’oceano per avermi presto donato quest’immenso mare dentro molto amaro ma incantevole.

All’amaro, ho sempre preferito comunque il whisky. Roba, questa sì, bollente. Forte. Che spinge.

 

Distinti saluti,

un uomo come il suo Freddy, ovvero pieno di bruciature.

Quando le persone pensano di avermi inculato, in realtà, se la stanno dormendo alla grande. Si son proprio fatti/e un film e un sogno.

Vogliono con me spuntarla ma io rispunto. Sì, dinanzi ai loro spauracchi pure in faccia sputo.

No, non vanno promossi.

 

Già, nella vita non ho mai avuto una bocciatura. Son stato io a bocciare tutti. Sì, non ho neanche mai ricevuto due di picche.

Le mandavo a fanculo ancor prima che potessero svelare le carte. Eh sì, da me volevano soltanto calore quando invece io volevo, appunto, spararmi Heat col Robert migliore.

Meglio il De Niro infatti ai buonismi e ai cuoricini di quell’altra che voleva le mie palle di Natale. Che stellina. La mettiamo sull’alberello di quel Cicciobello? Se lo scartasse. Non infiocchetterà me. No, non m’infinocchierà.

Pasqualina, Pasquetta e un’altra ochetta. Se voi di queste qui siete delle buone forchette, meglio il mio digiuno.

Mi pare ovvio. E mi pare anche molto da uomo.

Sì, ora ve la racconto… ah, splendida botta(na).

Ero in una grotta, in una di queste spelonche scavate nella roccia che si possono trovare vicino alle scogliere di Dover.

Lei, eburnea, bianca come l’alabastro, dalla pelle pallidamente abbronzata solo dalla pigmentazione dei suoi sensuali nei, in quella notte fosca come un buco nero, fuori dalla grotta, in riva al mare, stava pescando le cozze.

Cioè tutte quelle donne invidiose della sua bellezza madornale, non so se virginale. Anzi, considerando la sua bellezza pazzesca, credo che tale Pasquetta sia una pornoattrice.

Come no? Le donne bellissime hanno solo due possibilità nella vita. O fanno le attrici a Hollywood oppure la devono dare comunque in maniera sputtanante. Sì, Rose McGowan è dovuta andare con produttori importanti per girare con De Palma, ah, proprio una Black Dahlia, e ha dovuto farsi palpare da Harvey Weinstein per il Planet Terror delle sue ipocrisie da donna che prima ottenne appunto la parte, dandola, e poi volle passare per santa e sana poiché sostenette che Harvey le avesse tagliato le gambe.

Ah ah, questa non è bella, è magnifica. Ah ah.

Cosa voglio dire con ciò? Che le donne belle siano tutte delle messaline?

Macché. La messalina è donna spesso di bassa lega che la dà anche ai leghisti, esseri ovviamente inferiori, malati di folle maschilismo perversamente virile. Uomini che, più che avere le palle, son pallosi. Sessisti, pure omofobi e razzisti. Cazzo.

Donne di questi qui, orsù, ditemi la verità. Voi non siete delle donne vere, vero? Per stare con queste teste di minchia, siete delle transessuali. Eh sì, per forza, visto che non sono riusciti a operarvi giustamente per un cambio di sesso soddisfacente e la chirurgia ha partorito delle frigide devastanti, almeno vi eccitate, appagate, con tali coglioni impotenti che pensano di avere un potere devastante.

O no?

Sì, ho da mesi uno stalker su YouTube chiaramente omosessuale. Viene puntualmente a provocarmi, tirandosela da bastardo saputello molto cazzuto. Vuole perennemente mettermi a pecora.

Gli ho risposto che, secondo me, se la tira ma da tempo non gli tira. Questo, fra l’altro, non sa manco stirare.

Provoca. Chi pensa di essere? Sharon Stone? Sharon è provocante, questo al massimo è uno con la testa vacante.

Pensa di avere a che fare con uno da prendere a sventole, quelle che non prende lui, se non pagandole o circuendole alla stessa maniera con la quale vorrebbe fottermi. Purtroppo per lui invece ha scoperto che da me lo piglia eternamente in quel posto.

Questa è stata una delle mie risposte all’ennesimo suo attacco:

– Pronto? Sei tu?

– Sì, sono io.

– Ancora tu a scassare? Uff!

– Questo ti disturba? Lo so che ti disturba.

– No, non mi disturba, assolutamente. Soltanto che stai spendendo un patrimonio di ricariche per niente.

 

Dopo questa risposta, ha tolto pure l’abbonamento a Fibra.

Tanto usava Internet solamente per fare il cretino.

E dunque, ora che è finito con me ogni divertimento, come passerà la Pasquetta?

Con una passera come Pasquetta?

No, sembra che si sia alzato presto stamattina e sia andato al bar vestito da Freddy Krueger per spaventare una vecchietta di nome Pasqualina.

Dopo aver bevuto il cappuccino, però ha realizzato che Carnevale è finito da un pezzo.

 

di Stefano Falotico

Lezione di nichilismo e religione: Asia Argento e Fabrizio Corona sono quelli che sono, ma anche voi non siete meglio, anzi


08 Nov

argento-corona-905-675x905

PHOTOGRAPHS TO BE USED SOLELY FOR ADVERTISING, PROMOTION, PUBLICITY OR REVIEWS OF THIS SPECIFIC MOTION PICTURE AND TO REMAIN THE PROPERTY OF THE STUDIO. NOT FOR SALE OR REDISTRIBUTION

PHOTOGRAPHS TO BE USED SOLELY FOR ADVERTISING, PROMOTION, PUBLICITY OR REVIEWS OF THIS SPECIFIC MOTION PICTURE AND TO REMAIN THE PROPERTY OF THE STUDIO. NOT FOR SALE OR REDISTRIBUTION

Asia Argento e Fabrizio Corona pregano col COR-ano?

Sì, vicino a casa mia c’è una moschea. L’ho già detto e lo ridico. I musulmani, ogni venerdì, dopo l’ora di pranzo, dalle 13 e 30 alle 14 e 30, vanno a pregare Allah. Mentre io sono in quel momento in macchina e li osservo, con in bocca una caramella della Dufour, la Elah.

Ah sì, Nella valle di Elah. L’ultimo bel film di Paul Haggis. La storia di un padre, un grande Tommy Lee Jones, che cerca giustizia perché gli hanno massacrato il figlio. Ma, alla fine, accettata l’ingiustizia immane, alza la bandiera americana come in Salvate il soldato Ryan. Mah…

Fare una strage non servirebbe a niente e indietro non si può tornare.

Vicino a quella moschea, per gli occidentali che credono al potere salvifico della psichiatria, ci sono due vie, Via Basaglia e Via Freud. Non mento, controllate, sono vicine all’università d’ingegneria. Limitrofe a una bellissima gelateria ove la commessa, se le dai dieci Euro in più, ti lecca tutto il cono con tanto di “cremeria”. Sì, uomini depressi, non affidatevi alle cure mentali, ché impazzirete del tutto, strapazzate al bacio il vostro mascarpone con riscaldante “gelato alla fragolina”. Con tanto di cucchiaio e succhiatina.

Fabrizio Corona invece, dopo essere stato in carcere e venir sbattuto ai servizi sociali, ancora grida che ha subito delle sevizie. Mah, di mio so soltanto che praticava il suo “esercizio” con molto vizio. Era corrotto fino al midollo e si è permesso di entrare nella privacy altrui senza averne alcun diritto. Che tipo dritto!

Fabrizio è sempre stato un zacquaro. Ho già spiegato che significa zacquaro. In italiano diremmo tamarro, bifolco, un australopiteco di Neanderthal pieno di tatuaggi d’iguane oltre ai suoi passati guai da viscido serpente. I tatuaggi sono belli solo sulle donne, piazzati nelle attizzanti zone erogene, come le caviglie. Sui maschi sono un pugno nell’occhio.

Il zacquaro è un essere ignorantone, che parla per frasi fatte e si agghinda di crocefissi e anelloni manco fosse Tony Montana/Pacino di Scarface. Sì, Fabrizio infatti, del film di De Palma voleva farne un remake con lui protagonista.

Io ho sempre sperato che potesse realizzarlo. Nella parte di quello che lo trivella alle spalle con la mitragliatrice… il sottoscritto, con tanto di occhialoni a inchiappettarlo da negro.

E dire che, quando Fabrizio annunciò questa fake news, voi pensaste fosse vera.

Fabrizio ha sempre esercitato un enorme fascino nei confronti delle donne. Sì, le donne più sono sexy e più sono zoccole. Perché in un uomo guardano al portafogli. Fabrizio poi non è male come uomo, a parte la sua cultura medioevale. Sì, la Rodriguez sapeva che, dietro il suo gel, ci poteva essere un ottimo uccello con tanto di “piscina”. Uno con cui costruirsi un futuro, soprattutto tre ville in montagna. Ove si respira aria pulita…

Adesso è la volta di Asia Argento. Un’altra bagasciona che, pur di avere il suo ruolo in B. Monkey – Una donna da salvare, l’ha da data a quel gorilla di Weinstein, uno che scopava come una scimmia.

Poi l’ha denunciato perché Weinstein, secondo lei, è solo un porco pachidermico, un rinoceronte che deve finire nella giungla a mangiare le banane.

Asia è una delle suine più vendute nelle macellerie. Ma non è una figlia di puttana. La madre Daria Nicolodi forse non era argentea pura, ma era rispettabile. Ah, è vero, Dario è stato il regista de L’uccello dalle piume di cristallo…

Asia però non è nata virtuosamente cristallina. Asia ha definito sua madre una fallita. Invece lei è una donna “fallica”. Lo sa che quell’idiota di Morgan, uno che si è sempre creduto David Bowie e invece ha scritto le canzoni per Giovanni Veronesi. Manuale d’amore…

Questi qua però sono tutti ricchi e trombano come ricci. Qual è l’X Factor del vostro cervello di merda che permette tutto questo?

Quali bacati cromosomi down sono impiantati nella vostra genetica?

Non è colpa vostra. Miei poveri cristiani, sfruttati, umiliati e fottuti, lavorate come cani tutta la settimana per aspettare la domenica e il mercoledì di Champions, urlare in curva che Mourinho è stato partorito da una meretrice e vi esaltate dinanzi alla volée di Ronaldo Cristiano!

E poi piangete perché avete perso per autogoal.

Non vi siete mai ribellati al sistema perché, tutto sommato, il gioco valeva la candela. Sì, quella del candelabro delle vostre lagne da bruciati.

Il potere lo sa e vi piglia per i fondelli. In radio passa Ramazzotti, vita ce n’è, ancora… ripartiremo assieme.

Che non è neanche brutta. Figuratevi le sue altre degli ultimi vent’anni. Ah ah.

E figuratevi la vostra vita fra trent’anni se già a venti accettate ogni stronzata, ogni canzonetta, e riempite la panza delle mezze calzette.

Paolo Sorrentino ha sbagliato tutto con Loro. Già il titolo fa schifo. Doveva intitolarlo… Mi persi in un Silvio oscuro ché Veronica Lario retta era smarrita…

Vediamo se ci arrivate?

Davide contro Golia, contro il moloch…

Sì, è la paura di perdere già il vostro piccolo mondo nano. Paura che, se vi azzardate a combattere per la verità, chi sta a capo di tutto vi distruggerà. Paura di perdere i vostri amici che vi leccano e che compiacete per non turbarli, paura di perdere quella scema inaudita della vostra compagna perché, comunque, almeno due volte a settimana tenete caldo il pistolino… e poi ci ammorbate coi moralistici pistolotti!

Vi professate comunisti ma siete i primi capitalisti. Sfruttate da parassiti la cosiddetta cultura, parola della quale vi riempite la bocca, ché fa intellettuale figo, e poi aspettate al vostro video due visualizzazioni in più per sbarcare il lunario. Dunque, siete degli approfittatori, degli arrivisti come quelli che aspramente criticate.

È proprio vero. E lo diceva quel mafioso di Andreotti… il potere logora chi non ce l’ha.

E la retorica, aggiungo io, serve solo alla donnetta che legge Novella 2000 e assume cinquanta gocce di Valium al giorno perché è triste…

 

di Stefano Falotico

Provocazione serale: Harvey Weinstein è stato un messia, un salvatore e ci ha messo la faccia


25 May

Messia Weinstein

Sì, assisto oscenamente a grida di giubilo, a donne che dalla gioia si strappano i capelli, a maschi moralisti e ipocriti che alzano i calici e brindano dinanzi alla disfatta mostruosa di Weinstein. Uno che, sino allo scorso Ottobre, era considerato il massimo produttore cinematografico vivente, uno ai quali i grandi cineasti si rivolgevano per farsi finanziare le loro opere, un mecenate, insomma.

Un mecenate, sì, colui che come da definizione del vocabolario è stato un… intrepido, valoroso, munifico protettore di studiosi e di artisti.

Un uomo rinascimentale, un uomo come Lorenzo il Magnifico. Un uomo di gran potere alla cui corte cenavano geniacci come Tarantino che spero lo ringrazi a vita per avergli dato la possibilità che è valsa il suo Quentin. Sì, Morgan Freeman a Hilary Swank di Million Dollar Baby, nella tavola calda, davanti a una buona torta di mele, disse che la gran maggioranza della gente farebbe carte false per avere la chance che a lei è stata offerta dal destino.

E Kyle Chandler di The Wolf of Wall Street, guardando la povera gente di ritorno a casa in corriera, capisce che quel Jordan Belfort/Leo DiCaprio, in fin dei conti, aveva fatto bene a godersela come un ossesso, ad attorniarsi di lusso e donne lussuriose, di aver scopato come un mandrillo, facendosi soffocare dalla brama di soldi e sesso.

La vita in fondo è una. Vale sempre la celeberrima massima del “gobbo” Giulio Andreotti: il potere logora chi non ce l’ha.

Ora, come già detto, continuano le discussioni femministe di dubbio gusto sulla mia bacheca, come potete evincere dallo screenshot che vi posto. E la mia linea è intransigente, moralmente inattaccabile, altissima, quasi da San Francesco, un uomo al quale forse un giorno dedicherò un romanzo, perché mi hanno sempre immensamente affascinato i “pazzi santi” che potevano avere tutto dalla vita e invece hanno preferito mandare tutto a quel paese. A costo di esser presi per scemi.

Siamo sinceri. Che c’è di bello in una persona che viene arrestata? Niente. E non si può scherzare sulla “morte” di un uomo, sebbene questo uomo sia stato corrotto sin al midollo e con tutta probabilità davvero sfruttava il suo ascendente per profittare di giovani donne ambiziose e “in carriera”.

Ma, suvvia, verreste mica a dirmi che una come Asia Argento è credibile nel mostrarsi tanto euforica dinanzi alla caduta di Harvey? Mi pare lei, come le tantissime altre, profondamente scortese, irriconoscente, in una parola orrendamente ingrata.

E, peraltro, neanche l’intima “amicizia” con Weinstein ha salvato la sua carriera finita in mutande… della serie: se non hai molto talento ma hai uno che ti dà una “spintarella”, puoi farcela. Se sei comunque un cesso d’attrice non gliela fai neanche con tutte le “botte” possibili e immaginarie.

 

Uomo Weinstein,

non posso iniziare questa brevissima mia lettera, con l’intestazione “caro”, perché l’hai pagata cara. Ma, ricordati, che quando sarai presto in gattabuia, c’è un uomo sincero e non falso che, dall’altra parte dell’oceano, ti riconoscerà almeno sempre il coraggio di esserti “pelato” molte gatte per un fine “nobile” e artistico.

A te vanno i miei più sentiti ringraziamenti, perché nel bene e nel male non sei un fake. E ci hai messo la faccia e le mani… “sino in fondo”.

Questo significa avere le palle e, come diceva Aldo Busi, Bisogna avere i coglioni per prenderlo nel culo.

Più o meno la celebra frase di C’era una volta in America: è proibito dalla legge prenderlo nel culo?

 

Ti auguro, Harvey, che non subirai in carcere nessun tipo di violenza e potrai gustarti degli ottimi brodini.

Update: Weinstein ha pagato la cauzione. Andiamoci sempre cauti.
Sesso

di Stefano Falotico

Lo scandalo Weinstein getta un’ombra inquietante su tutta Hollywood, ma la vita vera è un’onda, anzi onta, continua


11 Oct

harvey-weinstein-9

Continuano le accuse nei confronti del mega-produttore, sua moglie chiede il divorzio e “qualcuna” sostiene che da “lui” è stata volgarmente stuprata, ricattata, manipolata. Insomma, le mani sporche del potere hanno fatto il botto. Ma era, sì, adesso è caduto definitivamente in disgrazia, un produttore ammanicato con tutto il sistema e allora chi ha lavorato con lui fa il finto tonto e prende le distanze dal “pasticciaccio”, affermando che non ne sapeva nulla. Intanto, fioccano altre denunce, altre rivelazioni scottanti e scabrose gettano maggiore, inesorabile fango sul produttore che, sino alla scorsa settimana, era fra i più stimati dell’intera scena di Hollywood e dintorni.

Ecco, fui ironico a proposito di tal scandalo, e la mia ironia, forse troppo cruda, cinica, ma estremamente realista, sebbene apprezzata da alcuni (e)letti che ne hanno colto lo spirito sanamente dissacrante e sdrammatizzante, da altri, moralisti della peggior specie ipocrita e falsamente “ingenua”, invece, non solo non è stata accolta, ma fischiata sonoramente. Chiariamoci allora una volta per tutte. Non giustifico il produttore, di cui nemmeno più si può far il nome, il suo comportamento trentennale è stato vergognoso e infame, ma non assolvo pienamente neanche tutta quella massa di attrici-ette e modelle che, solo quando hanno appreso dello scandalo che lo coinvolgeva, si sono esposte pubblicamente. Anzi, “pubicamente”. Insomma, trovo il fatto, anzi il “fallo”, assai disdicevole e non meno schifoso delle sue molestie. Cioè, provate a spiegarmi bene… emergono questi dettagli inconfessabili, fin ad ora insabbiati e celati, soltanto quando non si ha nulla da perdere? Perché prima, il nostro produttore, se tali confessioni fossero state riferite, avrebbe avuto il potere di stroncare le vostre carriere sul nascere e non vi avrebbe raccomandate? Avrebbe ostracizzato il vostro percorso “artistico?”. Incredibile. Ecco, ritengo tali donne assai false. Parimenti, forse, tacciabili di “indagini”. Non si è colpevoli soltanto quando si commettono le impunità oscene, ma anche quando, dietro “accordi di riservatezza”, il silenzio colluso all’omertà più raccapricciante, dietro agghiaccianti compromessi, si nasconde la verità pur di non venir lesi nell’ascesa verso l’alto. Ritengo che queste donne siano state bugiarde, menzognere, insincere, doppiogiochiste e ugualmente “criminose”, forse solo spaventate? No, non mi convincono. Che cerchino adesso, a “giochi d’adulti” fatti e da “strafatte”, di “disfarsene”, per ulteriore pubblicità, dando risalto alla vicenda per recitar la parte delle santarelline?

Insomma, sebbene ne sia spesso estraneo, conosco la realtà e queste finzioni, questi giochi di “dame” m’irritano e parimenti disgustano. Vergognoso il produttore, vergognose anche coloro che, dopo aver avuto favori e ottenuto “piaceri”, rivelano i piccanti dietro le quinte che hanno sempre mascherato. Solo ora dichiarano il vero quando, dopo quell’imbarazzante “sesso”, hanno già raggiunto l’ambito successo. Costi quel che “scotti”. Che triste mondo, che orrido spettacolo di travestimenti e balli, anzi “belle”, in “mascara”. Camuffamenti e sotterfugi, spintarelle… e tutte che ora si accaniscono a spingerlo… giù dalla torre. In una sarabanda peccaminosa e imbrogliante la dignità di sé stesse.

Sono un uomo di mondo. Queste cos(c)e son sempre successe, brutto a dirsi, ma mi stupisco di tanto stupefacente “candore”. Anzi, calore…

 

di Stefano Falotico

Al bando il moralismo, Harvey Weinstein è stato un po’ un maialino, ma queste Maddalene non meritano il suo “povero Cristo”


10 Oct

02039930 02454143

Eh sì, oramai Harvey l’ha fatta grossa. Anzi, da grasso se n’è fatte tante. Ah ah. Ma adesso si sta superando il buon gusto, un oltraggio al suo pudore che, per quanto è colpevole di poca innocenza, non merita questo linciaggio osceno e comunque irrispettoso dell’Harvey produttore, mirabile e geniale. Il fratello Bob l’ha licenziato, fired, radiato, e forse la compagnia cambierà nome. Adesso, sull’onda delle denunce, altre femmin(ist)e si sono accanite su Harvey. Una giornalista gli imputa il “fallo” di essersi masturbato davanti a lei, a telecamere spente, io direi accesissime, focose, ah ah. E anche un trio d’attrici, che certamente non hanno fatto della loro castità il loro piatto forte, vale a dire, anzi ad ardere, Asia Argento, Gwyneth Paltrow e Angelina Jolie, sostengono, eccome se “lo” sostenettero, ah ah, che Harvey avrebbe fatto delle avance “moleste” anche nei loro riguardi, in maniera indelicata e appunto irriguardosa. Molto pruriginosa e “toccante” le loro “inviolabili” dignità. Insomma, gliene stanno facendo, eccome se lo fecero, una croce. Harvey, in cuor suo “magnanimo”, anche un po’ magnaccia, voleva che il suo pipino diventasse “magno”, e prometteva mari e monti, ma soprattutto “laghi”, a chi voleva far carriera. Insomma, slacciandogli la cerniera, apriva a codeste oche, da (p)orco, da “orso” le “porte” verso il paradiso, solleticandosi di gustose “sollecitazioni”, intingendo il suo “fior” del peccato in tante donnine disposte a tutto pur di vincere la statuetta. Cioè delle belle statuine pronte a “smaltarglielo”.

Che ne sarà di lui? Si riciclerà come portaborse dell’aiuto regista di un film di Rob Zombie, o reciterà la parte del cane bastonato nel nuovo film di Sylvester Stallone? Diverrà un idolo convertitosi improvvisamente alla “bontà” dopo tante bo(mbo)n(ierin)e?

Il destino gli sarà lieto? Oppure, travolto dalla vergogna, si suiciderà, partecipando prima al nuovo film su Manson diretto da Tarantino? Per un gioco al massacro di “purissimo” pulp laido e porcellesco?

 

Tornando alla Paltrow… la dovrebbe smettere di fare la santarellina. Come molti sanno, gestisce un sito ove, fra le altre cos(c)e, vende uccelli e afrodisiaci a base di puttanate. Quindi, inutile che scagli la pietra. Fa solo pietà.

Con questo non voglio assolvere Harvey, indifendibile certamente, ma io accordo il perdono a ogni ma(ia)le, e quindi, se vorrà bussare alla mia porta, potrei anche offrirgli un gelato. Senza “fragolina” ma con un po’ di zuppa inglese, ficcandogli la stracciatella nelle palle. Ah ah.

 

In verità vi dico, che chi più chi meno, siamo tutti peccatori.
Parola di un Santo, parola di colui che sa e non giudica. Un uomo che sgattaiola al buio come un ratto fra le tope. Ah ah.

Sì, scherziamoci sopra anche se Harvey vi schizzava sopra, non facciamola lunga anche se Harvey “lo” sa lungo…

Finirei così, col botto, anzi con una “botta… rella”. La finisse Asia di essere Argento. Lei conosce, eh sì, l’oro laccato, molto “leccato”, ah ah. Una vera XXX.

Ripeto, il signor Weinstein ha avuto un atteggiamento ignobile ed esecrabile, ma tutte queste qui, che prendono la palla al balzo per farsi sentire solo adesso, mi convincono davvero poco. La Paltrow sostiene che a inizio carriera Weinstein la palpeggiò. Sì, però tenne nascoste le voglie di Weinstein perché aveva più voglia di vincere il signor Academy Award.

Mah, rimango sconcertato da tanta ipocrisia.

Anche i geni sbagliano, il perfetto” d’altronde è un difetto dei robot. Già, tutti voglion sistemarsi da prefetti, invece io pappo la mia fetta, che “filettona”, e non m’inf(l)etterete più


27 Aug

The Master

Se aveste letto in vita vostra Isaac Asimov, vi sareste accorti di come, la razza umana, sempre fin dai primordi alla ricerca d’un significato al mistero insondabile della vita, sia sempre stata ossessionata dalla “perfezione”, che ha idealizzato in Dio e poi in tante “icone” greche, le quali vengon studiate alle scuole “alimentari” affinché il grezzo si “plagi” nel plasmarci, Plasmon, alla società. Per una rigidezza mentale che spesso ottunde le libere scelte e anche quelle “discole” non da discoteca, ove spesso i nostri “parenti” di Neanderthal “gozzoviglian” di “carne in scatola”, graffiando di “graffiti” il murales “affrescante” della “gazzella” in cui “sguazzarlo”, “pennellando” su musica aizzante.

Sì, stavo risfogliando il mio “Dizionario dei film 2011” e il mio proverbiale, maniacale perfezionismo è stato turbato da un clamoroso “Porco Dio, che refuso pazzesco. Non me n’ero accorto, come cazzo ha fatto a sfuggirmi?”.

E dire che circa 400 pagine, sebbene ost(r)iche a rileggerle innumerevoli volte, eran già impresa leggendaria pubblicarle, considerando che, per tale progetto, ho dovuto “sbattermelo” da solo, assieme a Valerio.
Qualche “virgoletta” che (s)balla, qualche imprecisione lessicale e “combricola” con una “c”, anche se poi scopro che, addirittura, c’è tanto d’un sito “ufficiale” e pagine Facebook che riportan tale erronea dicitura.

Che dite? Lo debbo scrivere nuovamente?
No, pigliatelo così ché già mi son fatto il mazzo(lin) di “rosso”, perché tanto faticai che nessuna Donna poi, alla fin fine, mi “sculacciò” a dovere. E fui diligente, vacca boia.
Basta, che voglion queste vacche? Voglion “sgozzarmelo?”. Che s’ingozzin con Alessandro Magno, ché a paragon di Lorenzo il Magnifico, qual io sono reincarnato, non ha conquistato neanche un grammo dei suoi, dunque miei, neuroni.

Allora, siete pronti per quello del 2012?
Se sì, vedete di non fare i precisini, ché qui si “pompa” e talvolta, sbronzi, si sfasa un po’ di cervello, e gustatevi già i primi post del prossimo.
Che potrete trovare sul nostro “benianim” e, di legenda “posterizzato“, “Cinerepublic”.

E ricordate: se Fox era “malato”, la ragione era riconducibile solo al “fallo” che “nessuna” gli concesse, sì, eran solo dei cessi, il pompino perfetto non esiste, soprattutto se scopri che in mezzo alle gambe vale molto di più di questa “stramba” umanità nel “transessuale”. E Gabriele D’Annunzio “lo” sapeva…

Sì, i poeti spesso si “sollazzano” ma, a differenza del nostro “Lele”, farò la fine dell’Arcangelo.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. New Rose Hotel (1998)
    A dar retta al mio “amico” Dafoe, che intanto si scopava le “Asie”, sarei finito suicida senza “aiuole”.
    Che bel piano per salvare la mia vita. Lui, intanto, “appianava” e mi avrebbe ridotto a planare giù dal balcone.
  2. Ronin (1998)
    Hai mai ucciso qualcuno? No, l’ho “solo” offeso.

    Che hai fatto in tutti questi anni Noodles?
    Sono andato a letto tardi, perché rimanessi sveglio non è un “cazzo” tuo.

  3. Insomnia (2001)
    Qui, lo scrittore di gialli sono io, caro Robin Williams veda di nevrotizzare la sua follia in barca.
    Sì, lei è imbarcato da un pezzo di merda.
  4. I dieci comandamenti (1956)
    Non desiderare la donna d’altri.
    E se, di cognome, faccio “Altro?”.

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)