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Sly vs Schwarzy


22 Oct

Esistono varie personalità in ognuno di noi, quella cattiva e quella fintamente buona che fa buon viso per poi spaccartelo

La versione cattiva

Di… come in un “bel” dì mi divertirò da “matti” a scagliar pietre lincianti contro il panzone che, nel mezzo “sgambato” del suo senil pasciuto, soffrirà come le bestie scannate nel canile di lui “accanito”
Di tortura in tortura vien fuori sempre la verità ed è un attimo “soltanto” d’illusoria vendetta o cranico spaccarti le ossa con occipitale fratturar ogni carne tua “vitale?”.
Il panzone sentenziò, “spacciatore” dell’alcolista anonimi a raccontar “schizofreniche” diagnosi (ri)versate a “danno”, durato anni, verso chi antipatico gli (resi)stette. Forse ché della sua cara mogliettina, emaciata e mai da “lui” baciata neppur su una minuscola tettina, non mai “arrossò” l’osédel muscolo lì “adiacente”. Alla “diaccio” mai le fu diavolino ché il suo “pisellone” combaciava gelido col cazzetto di chi fa “sesso” coi calzini. Insomma, “lei” una strega e lui una mezza calzetta. Balanzone della Bologna goliardica, “dottore” auto-laureatosi di “bocchino” a imboccar i figli cocchini per poi riempirli di “botte”. Oh, un barbogio borbottante che tante balle sul suo conto “narrava”. Pur essendo commesso portalettere dell’ANSA, a tutti gli amici si presentava come “giornalista” d’altro “precoce” darsele “a gambe”. Sì, le prostitute “felliniane”, tanto da lui amate fra un tortellino e un “infradito” cornificante alla p(o)veretta moglie, tradita ripetitivamente quanto gli obblighi che impartiva al “sangue del suo sangue” nei riguardi, fra l’altro irriguardosi, dei due partoriti e poi educati al porcile “odioso”, che sanissimamente trombava da trombone. Sì, un’ipocrita come pochi, un porco “gaio” con tendenza bisessuale all’incesto anale propagato ad eterozigoti suoi “gemelli” su aborto della moglie partita da un pezzo dopo un mai avvenuto cesareo, e mai venne essendo frigida ma vessata, della davvero “inseminata”.
Ai figli insegnò a seminar il panico, buttandoli nel pantano “pedagogico” ove quel che importa, oltre all’importo della vita truffaldina, son le sbattute fighine del seral Sabatino.
Racimolante onori e pregi su “vestigio” di puttane con la vestaglia e mess(alin)e “nere” a suo “salir” in cattedra. Sì, per an(n)i, se lo “tirò” perfin da professor, “dando” da sé la patente d’intellettuale.
Da me, invece, fu scoperto e scopato in culo.
Ché sgobbasse e si ribellasse “recalcitrante” ché altri calci riceverà nelle palle e l’imbucherò, mio “bucaniere”, nel canal di scolo della tua bile.
Adesso te la caghi nelle mutande?

Uso la mazza da biliardo. Tu volesti ammazzarmi ma debbo confessarti che il “prete” delle tue domenicali “confessioni” son io. C’è il segreto “istruttorio”, poi ti darò in pasto ai cani del sagrestano. Latrerai come una bestia nella latrina, spolpata di netto, ché io son gatto (d)istruttivo.

Due vite mie assassinasti, car “uomo”, ma non prevedesti gli altri cinque miei manigoldi a stanarti e ficcarti nella tomba. Dopo aver “pen” ficcato i tuoi figli alla gogna.
Si chiama Profumo di donna o adesso te la svigni, impaurito da pazzi?

Salutami appunto il tuo cazzo, abbine “conserva” nel custodirlo a temperatura ambiente sinché demenza non ti sarà refrigerante. Non abbaiare.
Mi sto appena scaldando, poi arriveranno i (termo)sifoni.

Dicasi infermità? No, fossi in te, chiamerei gli infermieri.

Ieri fosti idiota, domani già non c’è…
In quanto eri già mai eroe ma maiale, e io son qui a renderti il mal’.

Ti auguro buona sorte. Salutam’ sorrrata!

La versione buonista

Sono un uomo (s)puntato dal nulla, subumano con “robotica” bioetica immorale, opinione breve ma di pisello lungo
Non sono mai stato umano. Il mio allenatore sospettò che fossi un androide. Capiva che ce l’avevo normale quando mi spogliavo stanco e lo vedeva flaccido.

Fu per questo che mi schierò centravanti. Perché “tiravo”, mirando il coglione del portiere.
Mancavo lui e per questo seg(n)avo.

Se non l’avete capita, non valete appunto un cazzo.
Insomma, morale: se sei giù di corda, fai una corsetta e nessun corsetto.
Ciao, preferisco il mio grassetto ai corsivi.

Vi è sembrata divertente? Quanto le battute di Leslie Nielsen. Che a me non ha mai fatto ridere.

La buttava sui doppi sen(s)i ed era patetico.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Una pallottola spuntata (1988)
  2. Rambo (1982)
  3. Escape Plan – Fuga dall’inferno (2013)

 

Escape Plan – Fuga dall’inferno Trailer Ufficiale


02 Oct

“Escape Plan”, piano di figa fra Sly e Schwarzy


29 Jun

Mery per sempre No, non è refuso, non una figa ma due ex figoni ora spomp(in)ati gay! Molto sullo spompatino


Marry Christmas, meglio All’ultimo pugno con De Niro, boxingcomedy (daboxoffice o da latex botulino pensionato come l’impiegato dopo tanti uffici nel cappuccino?) fissata per il 25 Dicembre, festività comandata e “pagana” da regali sotto Alberobello, famosa località pugliese dei (ci)trulli, piuttosto che questa tomb-(an)ale rimpatriata fra due rivali del sollevamento pesi.
Inizialmente, la pellicola doveva essere interpretata da Bruce Willis. “Deadline” ha un archivio accertato. Controllate, non vi racconto chiacchiere. Quelle le racconta vostra moglie a chi la “stipendia” nel “rifilarle” la patacca da amante “innamorato”, salvo smontar baracche e burattini dopo le “palpatine”, previo palate del marito arrabbiato che gli “blatererà” uno sfacciato “cartone” molto “animato” action nel di lui cranio fracassato da “Paese dei balocchi, volevi la cuc-cagnaccia della patata-patonza ed eccoti il tuo sminuzzato salsicciotto, mia iena d’un puttaniere!”. Sì, sotto il tendone, la donna fedifraga se la fa col traditore elefantiaco per orgasmi che duran il Tempo d’un sogno revolutionary road da Dumbo, famoso pachidermino che d’epidermide volò sulla sua pelle ma capì che non era una sventola come le orecchie di quelle non al mercato ortofrutticolo ma da coltivarci la piantina alzante su innaffiare rampicante. Precipitò nel terriccio! Poveraccio!
Sì, basta coi mercanti in fiera, con le femmine in “centrino”, son sempre depresse e auto-centrate. Vanno ristrette con del caffè senza zucchero, e miscelate nel Vin Diesel, tamarro che di chiavi è fast and furious nell’avvinazzare col “carburante” della “l(i)evitazione”. Ah, che messa(lina) in moto.
Eh, di birra… ci dà a “tutte”. Lo sa Asia Argento, tutt’ora rimasta traumatizzata come le vittime dei film del padre. Il padre è Dario, Asia la dà nel riempirsi le “arie”. Si chiama darsi all’auto… destruction. Molto pompare le erezioni e piombare “al verde” in quanto a credibilità d’attrice.
Già. Più vuoi prendere e più le prendi. I soldi son tanti, i cazzi di più. L’amarezza a fine “filmografia” la sbatte.
Ma torniamo a noi. Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a perdere. Eh, per forza. Se vengon chiamati duri, la reputazione è già stata “consolidata” da “virili”, mica posson pretendere di rimanere sempre “in lungo”.
Ah, luponi, ecco la volpe che son io alla vostra uva.
Stallone non ha mai avuto problemi col volante. Tanto che in Rocky, il suo secondo nome è Guido… Schwarzenegger, grazie alla nomea di Mister Universo, conquistò gli USA e molte vulve.
Poi, voltò in veste di Governatore. Gli americani sono dei somari. Non sanno chi furono i sumeri ed eleggono un celtico per investirlo da Cavaliere simil Berlusconi.
Sì, anche Silvio è un “invincibile”, un Conan il barbaro. Lo sa Nicole Minetti, “parlamentare” che toccò con mano il pelo “in pectore” della sua “Excalibur”. A capotavola, Carfagna Mara, una che se la magna tutta, come la peccaminosa Grecia, versione spartana a Piazza Grande, di minigonna Cavallo troiano (virus del “contagiare” i “picciotti” al “governo” su rete calzante cosce “Explorer”, poi suora social newtork da pubbliche relazioni nel “gabinetto” del WC Net-tare a chi lecca…). Silvio è spada nella roccia… egli estrae il conto bancario e poi è ficcante! Anche al nostro averci dissanguato! Oh, diamo a Cesare quel che è di Emilio Fede. A Bruno Vespa il neo sulla Lambretta di quelle politicanti “violette”. Vanno violate! Siamo violenti o nolenti saran diligenti. Ma quale dirigenza!
Lei è una cretina. Si informi, parafrasando Totò. Ma quale forum, lei conosce solo entrambi i fori, come andar “avanti” con chi la spinge “dietro”.
Avanti e marci(sci). Sì, la tua anoressia da malata cronica di sesso a pagamenti è sotto gli occhi di tutti, e Silvio ti stette sopra…
Ah ah!

Stallone ha due capolavori e mezzo all’attivo, RockyRambo e un Cop Land. Per il resto, vedo molte pellicole oscurabili. Ma non vanno trascurate. Infatti, Sly s’è sempre curato moltissimo in palestra. Prevedo infarto a breve, se non la smetterà di piacersi nonostante le vene varicose del braccio raggrinzito e non più vaso dilatatore per abbracciarle di deltoidi nel delta delle ragazzine. Ah ah! Adesso, da an(n)i, sta con Jennifer Flavin. Preferisco Flaviana a Gennaro. Quella donna assomiglia a un mariuolo napoletano vulcanologo della peggior lava-ti. Ma è una considerazione personale.
I “gioielli” sono di Sly.
Schwarzy faceva le lampade, poi ebbe la pancia piena ma ritornò in città come sceriffo… allampanato. Tanto bronzo di Riace da esser ora una stella di latta. Ma che Planet Hollywood!

Il film Escape Plan si preannuncia colossale genialata.
Unire faccia a faccia due che adesso batton la fiacca. Ah, non è più tempo di figate.
Un po’ di figa, no? Mah, a giudicare dal filmato, compare una “bona” segretaria all’inizio, poi solo “mazzate” fra “maschioni”.
Insomma, detta fra noi, uomini. Bisogna spararselo. Il filmone? No, il cervello.
Tanto, la vita è questa: Stallone e Schwarzy sono ricchi e sfondati, noi siamo stati affondati. Identico cul(at)one sfondato!
Quando si dice nascere (s)fortunati.
Si dice così? Ah no?
Invece sì. Prendilo in mezzo alle gambe se offendi il mio fendente.

Fetentoni, a fettine vi faremo…

Ci avete voluto (in)castrare? E ora vogliamo anche la carne di castrato! Chiamate il Giudice DreddIo sono la Legge!

Ignorante, leggi! Puttana, vai (s)legata!

Da me, tedesco nazista, solo che botte avrai! Prova a borbottare scuse tardive più finti pianti da coccodrillo e scoperò la tua mandrilla da Mandingo!

  1. Escape Plan – Fuga dall’inferno (2013)
  2. All’ultimo pugno (2013)
  3. Jimmy Bobo – Bullet to the Head (2012)
  4. Cobra (1986)

“Escape Plan”, Official Trailer


28 Jun

Finalmente, Sly e Schwarzy protagonisti assoluti.

Ecco a voi il trailer di uno dei film dell’anno. Imperdibile. Un testa a testa amicale, epocale, storico.
Se vi sfuggirà, vi cercherò col lanternino. E saranno cazzi vostri. Sarete nella tomb!

“Escape Plan”, Stallone & Schwarzy


08 Jun

Russi vs americani


01 Feb

 

Capitolo 1, sono nato stanco come Danko

Ho sempre amato le filosofie dell’Unione, sovietica e anche dell’etiche con la vodka al posto degli alibi matrioska di questi occidentali con le loro baby e Barbie, che osannano Lebowski e la pigrizia “intellettuale”, poi son più terroristi di Osama bin Laden, sì, dei bimbi a cui è stata donata la “democrazia” di sovrane sparate a secco per bombardare le anime del prossimo. Dei Big Jim che non avevano calcolato il mio Superman strafottente. Sono uno che si barda nel mantello e ti copre di “coccole” quando ti scaccoli, e, se vorrai inaridirmi, aspirerai solo le narici della tua alice acida quando t’aprirò le gambe, mio “emerito” da meretrici. Son tante trebbiatrici fra le tue puttane con le trecce. E non arrischiarti a infamarmi, non osar a fermarmi, sono io che mi sfamo di te e raffreddo, evviva Pacino Alfredo, il minestrone delle tue mostruosità infantili. Me ne disfo anche di sfasciarti, mio fascista. Quindi,  ti sgozzo, con tanto di singhiozzo se mi rimarrai sullo stomaco. In effetti, sei sempre “Stato” stomachevole, e il mio fegato ora ti vuole digerire a sangue freddo.

Già, musi gialli, il muro del silenzio, se tiri la corda dietro feroci assedi, prima o poi crolla e spezza le teste proprio dei “caporali” al servizio d’un sistema laido e marcio da capo a piedi. Sì, se ti vogliono inchiappettare, io sono il Comandante contro ogni regime, schierato combattivo e accigliato dirimpetto all’ottuso lor perseverare nel sederino. Io li acchiappo, ne stappo ogni menzogna, la sradico e ne strappo le “palle”, usando le loro “forze”, invero sempre ipocrite di vuoti fortilizi che concimano col mangime dei “polli” a becco di galline a innalzarne la “cresta” d’andropause nei loro antri bestiali da curar con pischiatri a cui rubo le ostriche, per lavare dunque questi cervellini e spolparli, dandoli poi in pasto alla pasticceria “Eccitati quanto scremati nelle loro diplomatiche”.  L’accento a vostro “piacere”. La sfumatura potrebbe essere un’ammonizione imperativa o il mio imperioso incularti con tanto d’espulsione di “trambusto” nello scoreggiarti.

Hai finito di scoraggiare con la tua carrozzeria. Sono la Corazzata. E t’ammazzo!

Sono per di più angusto, ho enormi gusti cinefili. Da qualche anno, allevo anche un cane che ho chiamato Vetusto, nome antico dei patti cavallereschi da principi draculiani della magione decadente, che abbaia ad Augusto, figlio della generazione di Mussolini, che io “benedico” nell’altar’ della patria con plateale “Coloss-e-o” a rompergli ossa, più aggiunta del suo uccello, prestissimo, disgiunto dalle cretine che codesto “(m)unge”. Lo agguanto e lo ingoio.

Invito una ragazza a fare un giro, quindi pretendo subito che non voglia “ingravidarmi” nell’esigere e nell’erigere… i miei girini. Sì, gli spermatozoi devono rimanere attaccati alla scimmia, e non prostituirsi alle scemotte perché, altrimenti, scambiamo lo zoo per un rodeo, ove tutte cavalcano ma non rispettano il cavallo matto. L’imbizzarrito deve restare bizzarro, se no ti marchia di Zorro.
Dentro la gabbia, infatti, lo scimpanzé mangia arachidi e sputa alle aracnofobie, paura e complesso di colpa dell’uomo medio “industrializzato” e prodigato al “produttivo” che tesse la ragnatela agli “insetti” al solo tranello d’intrappolare le sue bipolari depressioni d’autoinganno.
Oggi sono leone, domani Cancro d’oroscopo e ariete contro la tua porta. Da sfondare più di come le “sfondi”. Sono colui che ti mette le corna, e dovrai rispettare il mio (as)petto se vorrai, appunto, che non ti “violenterò” in pectore. Anche a pecora da pastore ad ammansirti nel mio gregge. A svecchiarti dai tuoi grigi ideali. Sono che colui che grugnisce e bastona il tuo grugno.
Ti martella di pugni, ed espugna le tue “punizioni”.

Ti ho scoperto criminale. La tua donna trema, la riscaldiamo. Sì, smuoviamo le (sue) acque.
Così, mio quaquaraqua, imparerai a parlare come Dio ti paralizza.

Se non mi credi, fatti il segno. La Croce t’entrerà nel didietro.
Sono l’esorcista ai porcili.

Ah, questa società odiosa da ringalluzzire. Andiamo per la città ed “estrapoliamo” i profilattici dalle loro teste, penetrandole con “dolcezza”.
Sì, mi ricordo che li ho sempre ripudiati. Infestavan, come dico io, di feste in festicciole, di braciole, abbracci, bacetti, zuccheretti da zucconi, le ragazze già per le zucchine da farcir di “salamino”, i boy già nelle troie.

Gentucola da strapazzo, sempre a brindare, a sparar peti, ad accusare, a giudicare, a coccolarsi dietro invidie, gelosie, psicodrammi, le solite vacanzine per abbronzar il culetto, dopo averlo parato eppur sparlando.

Vanno spazzati. Prima ti spupazzi la “signora” della “buon… costume”, quindi riesumi la sua menopausa senza pause. Impaurendo il marito che, malato d’inedia, non ficcò con aggrassive bestemmie che tanto piacciono, invece, alla mogliettina tanto “cara”, vero?

Mi sdraio, bevo una camomilla, e ti calmo se rompi. Insomma, casca il bicchiere perché sono ubriaco. Tutto qui.

Capitolo 2, tua madre è una megera, merita solo un nero, attenti però al sugo

Sì, la classica frivoletta con lo “smile” nello smalto per le unghie. Farà la fine di Brianna Beach, il fondoschiena c’è alla grande, di “grana(ta) grossa”, il cazzo pure.
Ma non gode come Brianna.
Almeno quella è zoccola fino “in fondo”.
Non fa la fine, se li fa in fila.
Perlopiù, per quanto la “femminilità” più esecrabile, di certo non provoca la bile.
Provoca e basta.

Ti provoco? Puoi provarlo? Non rendermi un provato con le tue smorfie da piovra.
Altrimenti, come Bud Spencer e Terence Hill, m’arrabbio.

Abbaiate! Le cagne son tante!

E ora tutti in cantina?

Il sugo? Lo preparo io, è buono da leccarsi il baffetto mia topolona.
Sono Gastonepaperone fortunello.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Danko (1988)
  2. Alba rossa (1984)
  3. Rocky IV (1985)
  4. 007. Dalla Russia con amore (1963)
  5. Il cacciatore (1978)
  6. Zero Dark Thirty (2012)
  7. Whisky, sì, missili, no (1957)

“The Last Stand”, Backstage italiano


30 Jan

 

L’ardito ritorno d’una leggenda vivente.

 

“The Last Stand”, latest Trailer


08 Nov

Arnold is BACK! Bastardi!

Il “reboot” di Schwarzy proprio con Arnold: l’ossessiva, opprimente, indementita, imbarbarita, odierna, “diurna”, da urne, amena società di “oggi”, dunque primitiva


26 Oct

Vedremo anche Conan coi “muscoli” deperiti, “decadenti”, “detonanti” di Arnold Schwarzenegger a sessant’anni, ed è tutto vero

Notizia “scandita” di ieri, che lascia esterrefatti. Leggo “sconvolto”, impressionato dalla sesquipedale idiozia che la Universal Pictures sta partorendo. Infatti, secondo l’attendibile “Deadline”, sempre aggiornato in merito a ultime ore dei work in progress di ciò che, cinematografico, sta bollendo in pentola,  il nostro ex Governatore della California, adesso “nuovo come bilanciere l’ha fatto”, si sta ributtando a capofitto nella “Settima Arte”, dopo essersi appunto rinnovato di portentoso culturismo palestrato “senile” da chi non ci sta dentro le “rughe” del “cazzo duro-rinsecchito”.

Ecco, che vi piaccia o meno, Conan è uno dei miei film preferiti in assoluto, come tutto John Milius d’altronde. Un “pazzo” geniale che “inventò” una fantomatica terza guerra mondiale nell’Alba rossa dello Swayze più simpatico assieme a Point Break. Sì, Patrick, pace all’anima sua, è sempre stato più che altro un “bono” da Panarea, eh sì, le ragazzine voleva impan(n)arlo nel dirty dancing, anche quando “(at)torniò” Demi Moore d'”argilla” e poi morì ghost nelle fantasie erotiche della casalinga che pese dalle sue labbrona (già, “lo” soppesava quello dello Swayze, uno da trenta centimetri, “enorme” che andava sul “velluto” con poca leggerezza, “infilato” nello “sfilatone” abatantuonesco per i “tuoni” orgasmici del gentil sesso che si toccava immaginando, e m-ugolando, il suo “coso” prelibato nelle “illibate” notti solitarie delle loro “biancherie”).

Tornando a Milius, fu il creatore e il regista della saga Interceptor del Mad Max, uno dei migliori Mel Gibson prima del suo alcolismo poco anonimo, che l’ha costretto sul “lastrico”, causa denuncia miliardaria della moglie picchiata nella violenza domestica “artistica”, e si è ridotto ad accettare parti “defilate”, proprio da “pilates“. Anzi, dopo aver fatto il Ponzio Pilato, adesso è un attore-“Cristo” nella sua Passion più reale e amara come i “luoghi mistici” di Matera, capoluogo lucano di “gioie” davvero “macigne“. Arcigne, diciamo…

Tom Hardy ha ereditato la “parte”, speriamo non la (s)figa. Nel quarto capitolo, lo vedremo affiancato a Charlize Theron. Mi piacerebbe una (s)Cena “apostolica”, ma poco cattolica, di “tatto” nei fianchi di Charlize, sudafricana bionda che te “lo” suda. Hard-y è nomen “omen“. “Uno” così garantisce la “visione”. Incassi assicurati nel culo della Theron che non usa la “sicura”. Già, è “sicuro” che sarà un “siluro” di grilletto Magnum uscendo, ed entrando, dalle fedi e dalle federe.
Eh già, è un “fuorilegge”, un outlaw, mi(n)c(hi)a un federale. Eh?
Ah-ah.

Siamo partiti da Scwarzy, “prendedola larga”, “annacquandola” di Charlize…

Un panegirico sapor “romantico” del girino spermatozo(t)ico più “colto”, dunque coito-“cotto e mangiato“. Ah, che Parodi-a, che rider di brividini nel buchino, nel “budino” da “burini”, con del burro e salvia, nella “selva”.
Per approdare, dopo questi “abbordaggi”, in una breve analisi della “contemporaneità”.

Mio padre, ragioniere, trovò lavoro in G.D. dopo solo un anno di “curriculum“. Non faticò molto a “campare”.

I giovani del 2012, salvo profezia dei Maya che “risolverà” il problema apocalypticamente, sono davvero nella merda.

Si dannano, spediscono ogni loro risorsa, riciclano ma rimangono col triciclo, mentre Tarantino Quentin “copia” Sergio Leone e si spaccia per  “So’ (ermegliooo de’ te.

Quindi, secondo molti scrivo da Dio, ma molti mi schivano perché, senza basi economiche “forti”, un po’ fai “schifo”.
S’innestano pericolosi circoli viziosi.

Un Uomo guarda il peggior Cinema di Woody Allen e ride da “matto”. Qui, per il sottoscritto, la “trama” si sta facendo zelig, molto ingarbugliata. Per quanto possa apprezzare i discorsi intelligentoni di quei ricchi e depressi annoiati di Manhattan, adesso in “forma-to cartolina” a spasso per l’Europa, subentrano necessità via vi(t)a un po’ più realistiche.

Decisamente più obiettive per salvarsi senza troppi “brillanti” cazzeggi.

Morale della “favola?”.

Non ci son “cazzi” che tengano.
La mia prima ragazza “constatò-tastò” che “lo” avevo “parimetrico” a Rocco Siffredi.
Ecco, c’è una differenza fra me e questo “rock“.

Sono Al Pacino, non “svendo” il mio “talento” nelle boogie nights, e sempre maggiormente un Clint Eastwood. Cioè, credo nelle guide appunto morali e oneste.

E, per quanto possa “sfornare” romanzi a iosa di “rosette”, qui si mangerà solo veleno, altro che “pane”.
E non fornicherò neppure Rossella.

La mia (r)esistenza sarà un formicaio da sbavato “rossetto”, un po’ orsetto, molto “via col vento“.

Perché appunto, volente o nolente, ci sarà da farsi il culo dolentissimo, previo essere “violentati” dalle regole castranti della società.

Un ragionamento che non fa una (messa-predica in..) “piega”.
Dei “pantaloni…”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Conan il distruttore (1983)
  2. The Addiction (1995)
  3. Midnight in Paris (2011)
  4. La rosa purpurea del Cairo (1985)
  5. Ombre e nebbia (1992)
  6. The Last Stand (2013)
  7. The Tomb (2013)
    “Finendo” su questo film, ho detto tutto…

7 attori che volevano scoparmi – Sì, non solo le attrici mi volevano, anche i maschi si davano “da fare”, ottenendo un netto non “annettermeli”


04 Oct

 

Mickey Rourke, in balia del suo “oblio” mentale, “sconvolto”, urlò: “Che fusto il Falotico!”

Al che, devastato più dei suoi incontri di pugilato “truccati” (tanto che ora nessun truccatore si azzarda a “toccarlo” neppure con un guanto, col “fango” sì però…), mi “rialzai in piedi”, riconoscendo ove “caddi”: “Fui un frustrato, non mi frustate. L’afflizione è già durata parecchio”.

Ma m'”indurirono” perché non “crescesse” ancora, ancora e ancora, perché io da quella sera non ho fatto più l’amore senza te.

E, soprattutto, non me ne (s)frega niente. A “lavar” le asine si perde solo “sapone”.
Fidatevi. Per tali “ragioni”, fui spedito a Shutter Island in veste d’indagatore del “freudismo” ascetico di Ben Kingsley.
Ma Egli mi rispose di tutto tono e “in tonaca“: “A te che cazzo frega se son un Gandhi? Se tu sei piccante, non piluccare nel piatto ove non mangio…”.

Diario di un “gigolò” amante del “fai da te”…

Chi fa per sé, tutte se le fa, altro che tre come nei “porno” più sconci di queste “orgione” coi tamarroni.
Di fantasia vado “lì” e poi “vengo” nel “lilla”.

Qualcuna incontro, ma spesso son scontri.
Queste voglion solo il mio conto in banca.
Altroché. Se ne stanno nell’ufficio e poi si “grattano” aspettando che qualcuno “rimpingui” il “portafoglio” di “dollaro” frusciante…
Sì, queste “donne” sono come i salvadanai. Più “infili” e più son delle maialone.
Si spaccian per la Madonna. Sì, Veronica Ciccone…

Comunque, non si sparga la voce in giro, curo i miei addominali, li appiattisco a tal punto “(erogeno…) che “sparisce” della sua “interezza”. Poi, corro in bagno, mi tirò giù le brache nello specchio che mi “monologa” un “Non vali un cazzo” e mi spoglio in vasca per giocar di”paperelle”.
Con tutta la schiuma “bollente”.

Una, una qualsiasi, mica di quelle “pescivendole” che “la” svendono a Hollywood, mi contatta già per “tastare”:

– Sei uno sportivo. L’Uomo atletico è una garanzia.
– Come fai a “saperlo?”.
– Lo so.
– Ah, questo lo sappiamo.
– No, non potete.
– Hanno già “potuto”.
– E come hanno fatto?
– Sei “sfatta” figlia mia. Vai a mietere, dai dai. Sei proprio “eterea”. Ove la terragna nasce, di terriccio “coltiva”.
Hai raccolto tanti frutti dell’amore che puoi metter su una piantagione di zucchero.

Quindi, mi telefona un’alt(r)a a tarda Notte:

– Che vuoi?
– Il “tuo”.
– Oh, Cristo Santo, non “mettermelo in croce”.
A proposito, hai avuto molti ragazzi?
– Chissà.
– Su, sbottonati, “dimmela”.
– Volevi dire “dammela?”.
– No, non farmi del danno.
– Ma io voglio farti del bene.
– No, solo il pene. E chi di pene ferisce, di “pentola il testa” patisce.
– Vaffanculo!
– Ci penso da me.

Applauso!

Questa play è una “puttanata?”. Sì, come le puntate di Beautiful, per “dirla” alla Nino Frassica.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Homeboy. Ragazzo di famiglia (1988)
    Qui, il Rourke è traumatizzato.
    Prima è già giù di corda. E non riesci a lenirsi nonostante si alleni.
    Chris Walken, un bastardone, cerca di fotterlo.

    Mickey torna al “bucolico”.
    Sì, dopo il suo Bukowski, una gnocca da “puro”.

  2. Stone (2010)
    Dopo che fui sverginato con la “forza” all’urlo “Addà trombà!“, ne beccai una che mi stava sbattendo.
    Sì, in carcere per troppo senso del pudore.
  3. Scent of a Woman – Profumo di donna (1992)
    – Allora, signor Falotico. Lei non mi sembra affatto “cieco”.
    – Sciagurato, no? Un “salame?”.
    – No, solo davanti agli occhi.
    “In mezzo”, c’è…
  4. L’uomo senza ombra (2000)
    Poco prima di riprendere il mio corpo, un mio amico, il Romano (che ha bazzicato anche dalle nostre “zone”), mi guardò nelle “palle”… degli occhi, e mi chiese, “gustando” (di secondo nome “fa” Gustavo):

    – Stefano. Ma tu come ti vedi?
    Non hai una percezione di grande autostima, sai?
    – Di stigmate sì.

    Infatti, entrambi amiamo Dostoevskij.

  5. Ultimo tango a Zagarol (1973)
    Peccato che non ci fu neppure il primo.

    Nonostante questo, “la prima voltà” è stata da Marlon Brando.
    Cioè, siamo “franco franchi“, ero già “finito”.

  6. Terminator 2 – Il giorno del giudizio (1991)
    Quando andavo alle medie, a tutte le ragazze piaceva Edward Furlong, perché pensavano che ce l’avesse “lungo”.

    La sua carriera, invece, ha incontrato presto un “armadio” grande e grosso che gli ha “sparato” un “Sei terminato!“.

  7. Ronin (1998)
    Alti… là!. Che combinate nel parcheggio? Siamo gli sbirri”.
    – Piacere, mi chiamo De Niro. Non posso baciare Natasha?
    – Ah, ci scusi. Abbiam preso una cantonata. Lei è un due volte premio Oscar. “Faccia” con comodo.

    Poi, “confabulando” da carabinieri di “barzellette sporche“…

    – Abbiam preso un granchio.
    – Eh già. Non è un delinquente.
    – Diamoci alle linguette.

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