Ieri ho assistito a una “vergogna”. Sì, tante lacrime piovute da un cielo agghiacciante ove le frasi sperticate d’elogio si son sprecate come granelli di sabbia senza mare. Totti lascia la Roma dopo venticinque anni di “onorata” carriera. Ha vinto solo uno Scudetto ed è stato lo zimbello per via della sua sesquipedale ignoranza su tutto, dimostrandosi però “guerriero” di “valore” e inanellando colpi di classe indiscussi. Ma da qui a versar commozione da parte di Verdone Carlo ce ne passa. Uno spettacolo (ig)nobile, a simbolo di un’Italia che si affida a questi eroi di cartapesta, buoni a intascarsi altri milioni di Euro per “zoppicare” in campo con la pancetta e il “rutto” libero.
Devastato da tanta indecenza, riguardo questo.
di Stefano Falotico