Al bar dello sport preferisco il moscone
Sì, amo Mickey Rourke.
Invero, oggi non ci “frequentiamo” più. All’epoca, fra una puttana e l’altra, piangendo donne amarognole e un po’ tamarre, si consolava fra un Cimino e il mio “risotto” con l'”asparagone”.
Da tale conoscenza “malfamata”, affamatissimo dopo che, anche Lui mi tradì con Darren Aronofsky, nacque l’Uomo per cui ogni specchio non sa se ridere o piangere, cioè quello degli altri. M’incita al wrestling sociale delle “minchie” animalesche, per una Tomei che, di castorino “azzannarlo”, scoscerà per rendermi più Uomo di Joe Pesci. Ma il mio “squalo” è duro ad “ammollarglielo” da “cugino” Vincenzo. Sì, al largo, nell’Oceano vado a caccia di maree e del tomo autobiografico perduto in Atlantide: “La scialuppa è meglio d’una che galoppa e vuol trattarti da tonno”.
Il “mio” è liscio e ama la mia rasatura, di mento vicino alla mente e di “acqua e sapone” su sorriso a 33, avendone fregato uno di scorta agli anni di Cristo, estraendoglielo, con l’estorsione, a Giuda, uno senza fegato che gli spezzò il “pene”, mentre Lui divideva il pane, perché voleva addentargli la “vita” proprio quando, nella Cena, Gesù s’accorse che era l’unico figlio di una Vergine.
Il mistero è questo: se la Madonna non ebbe il “bastone” di Giuseppe, perché suo figlio non ebbe Maddalena? Perché Lui è Lui, e non dà il biscotto come il “Berluscone”.
Al massimo, ti ficca in bocca un Vangelo.
Su cui è scritta la profezia di Samuel L. Jackson.
Che tutti, come “Samuele”, conosciamo a memoria, essendoci sorbiti il Pulp Fiction un migliaio di volt.
I tempi, fratelli, son cambiati. Il Mondo s’è involgarito alquanto.
Ragazzi in cerca d’affetto scrivono alla prima che capita a “tiro” frasi molto orgogliose della propria autostima: “Sarò il tuo schiavo”.
Mah, mi ricordo che quando erano schiavi “negri”, erano solo frustate del Faraone. Altro che la “faraona”.
Adesso i neri vanno “forte” con le rosse.
Che li “comandano” dal Sinai, ma si fan leccar il seno da un asino “quanto quello”.
E “lo” ho detto tutto.
Ma solo mie elette posson “vederlo”.
Firmato il Genius
(Stefano Falotico)
- The Social Network (2010)
Facebook è stata la rovina dell’ultimo cristiano.
Anche lui, seguendo l’andazzo dei “mignottoni”, si mostra, non in viso però, di petto scolpito e compiacenti “Mi piace” alla foto della gnoccona di gran “gommone”. Ecco cosa succede quando si supera Gibilterra.
Che ti credi Alessandro Magno e ti “spingi” troppo. - Alexander (2004)
Oliver Stone è l’unico americano a cui hanno permesso di girare gli assassini nati.
Da allora, lo abbiamo perso. - Le iene. Cani da rapina (1992)
Il Falotico rientrerebbe nei “colori?”. Sì, Mr. “Arcobaleno”. Bello come u’ Sol’! ù-ùùh!