Costui, oltre che totalmente deficiente, dunque infermo di mente interamente, agisce sempre istintivamente, ma è infermabile, oso dire andato completamente. Ah ah. Sì, più la famosa, non arlecchinesca, bensì pagliaccesca maschera, per antonomasia, carnevalesca della pasciuta, falsamente dotta, invero solo grassa Bologna, detta altresì Bulåggna, patria dei tortellini e delle la(sa)gne, è il Dr. Balanzone. Invero, dottore di niente, solo della sua panza di poca, peraltro, sostanza. Lui è uomo di bocca buona, soprattutto in passato spesso bocciato e ora tristemente sboccato. Oltre ogni dire, maleducato, oltre che naturalmente ignorante in modo sesquipedale da malcelato. Specialmente, da sé stesso macellato. Ma, nella sua fallita vita da frust(r)ato, incrociò il Falò, ohibò!
Falò, alias MISTER ATLANTIC CITY, à la Gianni Canova/Totò, NAPOLEON e la barzelletta su Bonaparte!
Diciamocela, un masterpiece! Cosa? Il film? Il mio libro? Boh! Oh oh. A proposito di Totò e de L’oro di Napoli (grande film che non conoscete, eh eh), come disse Napoleone, no, la Scicolone, alias Sophia Loren: accattatevelo! Eh già, bei guaglioni! Ah ah.
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