Ho deciso di cambiare la fototessera? Sceglierò questa bella immagine nel patentino, cari sciocchini sempre più scioccati da un Falotico che vi ha completamente spiazzato in modo giusto e cazzuto.
E scusate se è porco. No, poco. Ennesima batosta devastante, dunque, per i miei haters irriducibili e più ottusi di una capra spelacchiata, dementi come dei muli, oramai inconsolabili, col fegato spappolato perché il loro bieco, delinquenziale e manicomiale voler diffamare e sparlare con troppa precipitosità disarmante, addirittura il loro osceno e imbarazzante, mostruoso desiderare di frenare ogni mio slancio vitale e, in senso totale, passionale, e non dico altro per non internarli, no, ferirli oltremodo, fu un gravissimo errore madornale. Io sono uno scrittore di (ca)risma, che vi entri in testa, handicappati, io sono un critico vero, cari barbagianni e vecchietti che, a sole cinquanta vostre squallide primavere da rintronati e tromboni come Balanzone, voleste arbitrariamente decretare la mia precoce fine con (pre)unzione criminale. Comunque, vi devo immensamente mandar a cagare, no, ringraziare. In virtù paradossalmente del vostro crimine aberrante, aprii gli occhi e rinacqui magnificamente e miracolosamente come un’araba fenice. Ho macerato, perciò, ogni vostro pregiudizio da malati di mente, ho macellato e smascherato ogni vostra nefandezza tremenda. Datevi alla nettezza urbana, monnezze e schifezze, spazzature viventi. E, soprattutto, somari e suonati, fatevi una cultura e leggete, parola per parola, ogni mia opus letteraria, disponibile sulle maggiori catene librarie online. Così come cantò il grande Ermal Meta assieme a Fabrizio Moro, non mi avete fatto niente! Aggiungo io, inetti e impotenti, a me offrono anche da bere. A voi, al massimo, due calci nel sedere. E ora silenzio, nani!
Siete dei disagiati, dei poveri sfigati, degli incapaci a livelli sesquipedali.
Come dicono a Bologna, forza, tarzanelli e cogli… ncelli, pedalare! Voi, eh già, dovete solo squallidamente “lavorare” per mendicare rispetto e la vostra “fottuta” dignità sociale. Solo questo sapete fare!
Falsi, farisei, esseri ributtanti, vi dovete ora vergognare a vita. E che l’onda di tale onta vi perseguiti, giorno e notte, in modo atroce e impietoso, sin al giorno della vostra morte. Uomini e donne inutili!
Io sono THE PRINCE, sono come Sylvester Stallone di Over the Top.
Ho vinto io, regolarmente, peraltro subendo un’ingiustizia terrificante, ed è quindi inutile che ora ricusiate la vostra “patologia”. La partita è chiusa, definitivamente.
Vi ho fatto piangere. Avete fatto la stessa figura di me… da e di mer… e del nonnetto del film appena citatovi con Sly.
Chiamate in vostra difesa i migliori legali e avvocati/avvocatesse più imbecilli di voi! E andate a recitare le vostre scenette parrocchiali ai centri sociali, animali!
Io sono leggenda! Io sono giovane, io ho grinta, pezzenti!
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